Sig.ra Sindaco, Signori della Giunta,
sono ormai passati più di due mesi da quando è stata installata questa
rete, di protezione, che delimita il cantiere edile che avrebbe
dovuto,nell’arco di trenta\quaranta giorni, dare a piazza Matteotti e
via J. Sancitale un nuovo “arredo Urbano”, ossia una nuova
pavimentazione con l’aggiunta di alcuni indefiniti e antiestetici
manufatti.
E’ cosa risaputa che un cantiere, in certi casi, può generare anche
notevoli disagi che sono meglio tollerati quando sono di breve o
commisurata durata.la cosa diventa, invece,odiosa ed insopportabile
quando si verificano situazioni paradossali, come quella attuale, le cui
cause sono state provocate da eventi calamitosi o da fattori economici,
inoltre, e questo è il motivo che fa saltere “le valvole” ai
cittadini, che non si hanno notizie di quando questa presa per i
fondelli avrà termine.
Delle motivazioni allo stop, del cantiere, ormai non sembrano esserci
grandi segreti, ma di questo il cittadino non ha nessuna colpa e quindi
non è giusto che proprio sia lui a subire le conseguenze.
“Signori della Corte” :è ora che chi volutamente o per negligenza
sbaglia, cominci a pagare di propria tasca in tutti i sensi, sia
politici che economici, tanto più che oggi Sindaco e Assessori sono
pagati a seconda del proprio ruolo.
Per i fatti, sopraccitati, qualche Coglione nostrano s’è gonfiato il
petto, sperando che la rabbia dei cittadini, si rivoltasse contro chi ha
denunciato, giustamente, lo scempio che si andava a realizzare sulla
piazza. A questi, Duroni Doc, gli è andata male perché la gente ha
cominciato ad informarsi, ragionare, cercare di capire, alla fine e in
tanti si sono resi conto che da un brocco non si può ricavare un
Varenne.
Sig.ra sindaco per una volta dia ascolto alla voce di popolo… si Vesta
della fascia tricolore, lasci da parte stracci rossi e bianchi, si
attrezzi di una cesoia e dia il primo taglio al filo che tiene avvinta
questa recinzione ai pilastri dei nostri bei portici che in queste
condizioni sembrano un corridoio d’un lager, faccia spostare la
recinzione, limitata alla zona ricoperta di porfido.
Se Vuole, Lei ne ha l’autorità di farlo, ovviamente sarà una
soluzione provvisoria e con dovuti accorgimenti di sicurezza si potrà
rendere transitabile, almeno per i pedoni la parte stradale.
Nell’interesse dei cittadini, a volte, le trasgressioni sono un
dovere.
CORAGGIO ! I cittadini da Lei amministrati gliene renderanno merito.
A nome dei tanti cittadini inca..ati, cordialmente saluto
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