Raggruppamento Carristi C.T.V.
Spagna 1936
L'abbozzo dell'Italia di dotarsi di uno strumento di guerra nuovo come le unità Meccanizzate Corazzate, non raggiunse durante la guerra di Spagna apprezzabili risultati. La prima composizione dell'unità era priva di protezione anticarro ( I rozzi T 26 sovietici da fanteria erano superiori), di reparto esplorante adeguatamente protetto, di difesa antiaerea dalla aviazione repubblicana sempre presente. Non aveva una dottrina di impiego, a differenza di quella tedesca che era venuta in Spagna praticamente coi soli mezzi per sperimentarla. I primi mezzi inviati operarono per il Tercio (legione straniera spagnola). ll carro-mitragliere L3 si rivelò ben presto inadatto a qualsiasi impiego che non fosse di mero supporto a centro di fuoco. Il pezzo d'appoggio da 37 mm, anticarro, impiegato successivamente é il noto tedesco Pak 37. Al di là dell'organico il Raggruppamento poi non venne mai impiegato unito ma diviso fra due o anche tre delle divisioni del C.T.V.. La cooperazione aerea e quella a terra furono spesso inesistenti. La stessa condotta franchista della guerra era molto variegata e non stupiscono più di tanto gli insuccessi. Per cancellare l’amaro ricordo di Guadalajara, Franco a dicembre pensò di sferrare una nuova offensiva qui e successivamente contro Madrid; ma fu anticipato dalle truppe repubblicane che attaccarono invece Teruel il giorno 15 e a Natale penetrarono nella città. I riflessi della battaglia accendono nel “Diario” di Ciano amari commenti sia su Franco sia sulle virtù militari degli spagnoli. Il 20 dicembre 1937 il ministro degli esteri scrive: “Le notizie spagnole non sono buone. L’offensiva di Guadalajara è rimandata sine die a causa delle oscillazioni spirituali del comandante Franco e dell’offensiva preventiva dei rossi a Teruel. I nostri generali sono inquieti ed hanno ragione. A Franco manca il concetto sintetico della guerra. Fa le operazioni da magnifico comandante di battaglione. Il suo obiettivo è sempre il terreno. Mai il nemico. E non si rende conto che la guerra si vince distruggendo l’avversario (…) Proporrò il ritiro di gran parte dei volontari. Dopo 16 mesi, molti sono stanchi”. E il 23 dicembre: “Il Duce è inquieto per la Spagna. Non sopravvaluta l’azione rossa contro Teruel, ma ritiene, e giustamente, che varrà a rimontare il morale rosso. Ha detto che gli spagnoli, discendendo dagli arabi, non sanno fare la guerra di complesso: mancano di sintesi e fanno la guerra individuale, di pattuglia o al massimo di tribù”. La ex compagnia Navalcarnero italo-spagnola operò anche in appoggio alle forze nazionaliste spagnole. I T 26 catturati e i circa 100 L3 operativi a fine guerra andarono a costituire il nucleo delle prime forze meccanizzate spagnole. Delle 20 medaglie d'oro della guerra 9 andarono ai carristi italiani (Bertoni, Catena, Moricone, Pasella, Zambrini, Ricci, Zanardo, Fuccia, Pezzali) e 6 a ufficiali d'estrazione bersaglieresca del C.T.V (Frezza Aristide, Cavallotti Bruno, Meridda Giuseppe (vedi diari), Morpurgo Giorgio, Amoroso Gaetano, Serafini Washington). Altri bersaglieri non meno titolati erano al comando di battaglioni e compagnie. Alcuni nomi a caso: Rivolta, Gloria, Tanucci Nannini (vedi personaggi), Tramonti, Guercio etc..Il tentativo di Franco di escludere gli Italiani dalle ultime campagne del 1939, ( Barcellona e Madrid) fu contrastato da Mussolini, che alla fine se ne servì per sostituire ai comandi di reparto i raccomandati per le sfilate trionfali.
Medaglia d'oro al valor militare alla
memoria a SERAFINI Washington da
Pesaro - In Spagna Tenente di cpl. 3° reggimento fanteria legionaria
Data e motivo del conferimento: 1938 - Ufficiale di esperimentato
valore, chiedeva di partecipare, al comando di un nucleo arditi,
all’attacco di una munita posizione nemica. Colpito una prima volta, non
desisteva dall’audace tentativo di trascinare con l’esempio i suoi
uomini, fino a quando, colpito una seconda volta e mortalmente, lasciava
eroicamente la vita sul campo. Monte Rey, 4 aprile 1938.
altre sue decorazioni
MEDAGLIA D’ARGENTO AL V.M.
Motivazione: “Al comando di una centuria di banda, da poco costituita
partecipava alle operazioni per !‘occupazioni dei territori del
sud-ovest etiopico ed in più fatti d’arme si distingueva per slancio e
coraggio. Durante un aspro combattimento contro agguerrite forze
ribelli, di iniziativa, alla testa dei suoi uomini, sorprendeva con
rapida manovra decisiva ed ardita forti nuclei ribelli, infliggendo loro
sensibili perdite e catturando armi”. Kella (Magi), 16 marzo 1937
MEDAGLIA D’ARGENTO AL V.M.
Motivazione: “Comandante di plotone di retroguardia di compagnia
isolata ed attaccata da forze ribelli grandemente superiori di numero,
sosteneva da solo, contenendolo con bravura, l’urto violento
dell’avversario, dando modo al reparto di approntarsi a difesa. In due
giorni di aspra lotta, caduto il comandante di compagnia fu l’anima
della resistenza eroica, prodigandosi con generoso ardimento e superbo
sprezzo del pericolo, riuscendo infine a fiaccare la baldanza avversaria
e liberarsi dalla stretta portando ordinatamente in salvo i superstiti e
tutti i materiali”. Etiopia Torrente Dennevà, Il - 12 luglio 1936
MEDAGLIA D’ARGENTO AL V.M.
Motivazione: “Comandante di un plotone arditi, conduceva i suoi uomini
all’assalto sotto fuoco micidiale, disperdendo a bombe a mano forti
nuclei nemici. Ferito alla spalla rifiutava ogni cura e continuava a
combattere alla testa del suo reparto fino alla fine dell’azione”.
Spagna - La Cordonera, 19 - 20 marzo 1938
MEDAGLIA DI BRONZO AL V.M.
Motivazione: “Pur consapevole dei gravi pericoli ai quali si esponeva,
partecipava volontariamente ad una arrischiata spedizione aerea nel
cuore di una vasta regione non ancora occupata. Con entusiasmo si
prodigava, dipoi, per la costituzione di una banda regolare che veniva
subito impiegata in operazioni di grande polizia coloniale”.
Etiopia Lehemtf, 14 ottobre 1936
MEDAGLIA DI BRONZO AL V.M.
Motivazione: “Comandante di una centuria di banda indigeni assegnata ad
una colonna celere, eseguiva l’incarico di correre ad un ponte per
assicurare una prima difesa con grande celerità ed ardimento. Sebbene
dopo corsa veloce fosse giunto davanti al nemico con pochi gregari,
insieme con gli esploratori del battaglione e alla compagnia di
avanguardia, travolgeva e disarmava l’avanguardia avversaria già in
posizione dall’altra parte del fiume, dando prova di ardimento e di
sereno sprezzo del pericolo”. Etiopia Kellà, 26 novembre - Ponte sul
Goggeb, 15-16.12.1936
RAGGRUPPAMENTO REPARTI SPECIALI E CARRISTI del C.T.V. | |||||
1936 | Cap. Oreste Fortuna | Compagnia Navalcarnero | 15 mezzi L3 (o Cv. 33/35) | ||
Veterano di 43 anni, originario di Potenza, già combattente nella Grande Guerra come sergente poi ufficiale per merito di guerra. Comandante di compagnia carri d’assalto, di provato ardimento, più volte decorato al valore, nelle fortunose vicende di una dura battaglia, agendo di propria iniziativa, disperdeva reparti nemici facilitando, in modo decisivo, l’assolvimento del compito della colonna cui era assegnato. Ferito da pallottola esplosiva al viso, nonostante la copiosa emorragia, continuava a combattere fino alla conquista dell’obiettivo riuscendo anche a catturare vari prigionieri, fra cui due ufficiali. Ferito ancora più gravemente una seconda volta, con quattro vertebre fratturate e sei contuse, nonostante le condizioni fisiche disperate, manteneva il comando del reparto e respingeva un contrattacco. Sopraggiunte le nostre fanterie, non ascoltando le preghiere dei dipendenti che lo invitavano a farsi medicare, si metteva alla testa dei superstiti carri efficienti reggendosi con una mano la testa all’altezza della feritoia e manovrando con l’altra la mitragliatrice, sorprendeva, assaltava e metteva in fuga un reparto avversario. Soltanto a notte inoltrata rientrava nelle nostre linee e, dopo aver riferito al suo superiore, consentiva a farsi medicare e ad essere sgombrato. Strada di Francia -Trijueque, 9-12 marzo 1937 | |||||
1936 | Cap. P. Paladini | 2a cp. carri n°. 20 L3 | |||
Ufficiale di eccezionale bravura, nelle battaglie di Malaga, Guada!ajara e Santander, prodigava l’esuberante ardimento del suo generoso cuore di soldato trascinando fanti e carristi su tutte le vie ove il valore legionario rifulse. Nella battaglia d’Aragona, dopo aver dato nuove entusiasmanti prove della sua capacità di comandante e del suo impeto di combattente, in una rischiosa operazione svolta da una sua compagnia, dirigendone fuori del carro l’azione, veniva ferito una prima volta al braccio, poi gravemente all’addome, concludendo eroicamente come l’aveva vissuta la sua vita di soldato nel sacro nome della Patria lontana. Terra di Spagna, 12 aprile 1938. | |||||
1937 | Col. Rivolta | R.R.S | I Btg. Carri | n.4 cp n° 72 mezzi L3 |
Valentino Babini, Lt-General (1889-1952) |
II Btg. Mot. | cp Autoblindo n° 8 lancia IZ |
1936 - Comandante 3° reggimento carri. Dopo
Guadalajara, l’intero CTV spagnolo, venne sottoposto ad un intenso
periodo di riorganizzazione e di addestramento. Il col. Rivolta venne
sostituito in comando dal Colonnello Babini il 25 aprile 1937 che
riporta successi alla battaglia di Santander di quell’anno. Nel
prosieguo |
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2 cp. Bersaglieri motomitr. e fucilieri | |||||
bt. anticarro 47 | |||||
1937 | Col. V. Babini | R.R.S | I Btg. Carri | n.2 cp | |
II Btg. Carri | n.2 cp | ||||
cp.Lfiamme.L3 | |||||
cp. Riserva addestr. | |||||
cp Autoblindo | |||||
2 cp. Bersaglieri motomitr. e fucilieri | |||||
1937 | Raggruppamento | Carristi | cp. comando | ||
cp.ripar. recuperi | |||||
I Btg. Carri | n.2 cp | ||||
II Btg. Carri | n.2 cp | ||||
III Btg. Motor. | 2 cp. Bersaglieri motomitr. e fucilieri | ||||
cp.Lfiamme. L3 | |||||
bt. anticarro 47/37 | |||||
bt antiaerea |
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1938 | Raggruppamento | Carristi | Comando | cp. comando | |
cp.ripar. recuperi | |||||
I Btg. Carri | n.4 cp n° 52 mezzi L3 | ||||
II Btg. Carri | n.4 cp n° 52 mezzi L3 | ||||
III Btg. Motor. | cp. Bers. motomitraglieri | ||||
cp Autoblindo | |||||
IV Btg. aa.cc. | cp.Lfiamme. L3 | ||||
bt. anticarro 47/37 |
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bt antiaerea 35 mm | |||||
Riserva | cp. Riserva addestr. complementi | ||||
V Btg. Fucil. | 2 cp. Bers. motomitraglieri | ||||
cp. Carri T 26 | |||||
1939 | Raggruppamento | Carristi | Comando | cp. comando | |
cp.Lfiamme.L3 | |||||
Rgt. Carri | I Btg. Carri | n.4 cp | |||
II Btg. Carri | n.4 cp | ||||
III Btg. Carri | n.2 cp spagnole | ||||
Rgt.Fucil. | Btg. Motor. | cp. Bers. motomitraglieri | |||
cp Bersaglieri fucilieri | |||||
cp Autoblindo | |||||
cp. Arditi | |||||
Btg. aa.cc. | bt antiaerea 35 mm | ||||
bt. anticarro 65 mm | |||||
bt. anticarro 47 |
1 láminas a color representando el Desfile de la Victoria (1939). "Campaña de Bersaglieri Motorizados |
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bt. anticarro 37 |