CABIRIA

IL GRANDE CINEMA ITALIANO DEL XX

SECOLO

  

           

   

 

   Nel 1913 negli studi cinematografici Itala Film di Torino  viene  girato da Giovanni Pastrone “Cabiria” storia di una giovane, rapita e venduta come schiava a Cartagine, (II guerra punica 219 a.C.). La giovane che sta per essere sacrificata al Dio Moloch, viene salvata da un patrizio romano e dal suo schiavo Maciste. Pastrone aveva scritto il Film, dopo aver frugato nei musei e nelle biblioteche, partendo da un titolo “Il Romanzo del Fuoco”. La trasposizione della sceneggiatura è attribuita a Gabriele D'Annunzio che, in realtà, si limitò a inventare i nomi dei personaggi e a riscrivere le didascalie (per 50.000 lire) dopo che il film era già stato girato. La verità non ci mise molto a venire a galla. La fonte segreta di Pastrone è sicuramente il romanzo di Emilio Salgari “Cartagine in fiamme” scritto nel 1908. Quando D’Annunzio, che non leggeva Salgari, lo seppe si inquietò alquanto, non foss’altro per i soldi (che rischiava di perdere e di cui aveva sempre impellente necessità). Cabiria è il più costoso, grandioso, famoso film storico italiano del muto, ed ebbe grande influenza anche su Hollywood (De Mille, Griffith) per le innovazioni tecniche e stilistiche, come l'uso sistematico della carrellata per i piani. Il personaggio di Maciste, impersonato dallo scaricatore di porto genovese B. Pagano, divenne mitico, ispirando per anni una lunga serie di film

 Una scheda del film n. 2 è visibile al link http://digilander.libero.it/freetime1836/cinema/indicecinema.htm

 

 

 

 

 

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