LE  DIVERSITA'  E  LE  TRADIZIONI 

USI E COSTUMI COMPORTAMENTALI NEI REGGIMENTI BERSAGLIERI  

A tutti gli ufficiali del 3° Reggimento Bersaglieri

Dal Colonnello Comandante Romolo Guercio

Le trasformazioni avvenute nell’uniforme, la scomparsa di taluni oggetti di vestiario, di equipaggiamento e di armamento, la censura verificatasi dopo la guerra (ultima) tra la vecchia e la nuova generazione, hanno portato alla scomparsa o desuetudine della maggior parte delle tradizioni  che …... (almeno qualcuna delle vecchie)   è necessario ripristinare . Esse sono si forma, ma costituiscono sostanza di differenziazione…....  e occorre mantenere queste tradizioni anche contro gli ordini, perché questa non è indisciplina, ma religione, culto. Affinché tutti sappiamo quali sono le tradizioni… le ho divise in due gruppi, le prime per il 3° reggimento assolutamente tassative,  le seconde molto consigliate !!!.

 I° GRUPPO

- Guanti neri: Vennero adottati tre anni dopo la fondazione  del corpo. La Marmora li volle neri perchè nell’originario colore blu (simile alla divisa) coi frequenti lavaggi tendevano a stingere. Tutti gli ufficiali e sottufficiali portano sempre i guanti neri e non marrone in ogni circostanza e con qualsiasi uniforme nella quale sia prescritto l’uso dei guanti.

- Fiamme cremisi sul cappotto: Vennero adottate durante la guerra di Liberazione dal XVIII Goito che era stato privato della mantellina. Devono essere portate su qualsiasi tipo di cappotto nel formato grande.

- Fregi sul berretto: Bomba da granatiere, con cornetta da cacciatore e due carabine intrecciate. La fiamma deve essere grande ma con sole sette punte sfuggente che resiste al vento senza spegnersi.

- Numero sul cappello: Gli ufficiali e i marescialli portano sul cappello piumato il numero del primo reggimento di assegnazione. Il primo e non l’ultimo di appartenenza  deve essere portato per tradizione antica

-Abolizione del cinturino reggipistola: Nell’uniforme di marcia anche quando questa con sciarpa serve da grande uniforme. Ufficiali e marescialli non portano mai il cinturino reggipistola che passa intorno al collo. Ciò in ricordo del fatto che una volta non si portava la dragona della sciabola, così come i ciclisti non portavano lo spallaccio reggigiberne

- Comando di Fianc- arm: Il comando di Pied-arm è comando di fanteria. In sua sostituzione deve essere impiegato il comando di Fianc-arm. Indipendentemente dall’armamento del reparto tradizione vuole che l’armamento da bersagliere più semplice(leggero) comporti in sostituzione del  Pied-arm il comando di Fianc-arm.

- Baionetta: Nel caso venisse ripristinata la baionetta, si farà di tutto per non portarla. Nel caso non si potesse derimere dal portarla, non va mai impugnata col passo di corsa, tradizione antica.

- Resa degli onori alla Bandiera: La fanfara non suona l’inno di Mameli, ma la Marcia di Ordinanza preceduta da tre squilli o attenti. La fanfara non suona l’inno di Mameli perchè anche durante il Regno non suonava la marcia reale.

- Brandeggio della bandiera nazionale: La bandiera viene portata infilata in un bicchiere agganciato ad apposita tracolla e con una sola mano. La bandiera si porta inclinata in avanti con l’apposito sostegno in modo che sia visibile da tutti. Tradizione vuole che fino al 1938 il labaro si portasse così.

II° GRUPPO

 - Mantellina nera. Gli ufficiali con l’uniforme da cerimonia portano la mantellina nera, invece del cappotto, come i carabinieri. Tradizione antica

- Stivaletti di cuoio: Gli ufficiali e i marescialli portano gli stivaletti alti (anfibi) e non le ghette di canapa. Tradizione risalente ai gambali usati sia dai ciclisti che dai motociclisti e poi estesi a tutti. (questa disposizione nel dopoguerra viene superata quando gli anfibi sono distribuiti a tutti).

- Fiamme a coda di topo: Sono usate dagli ufficiali e marescialli in luogo delle fiamme comuni sulle giubbe e sul cappotto.

- Comando di dietro front o passo indietro: Viene sostituito dal comando dietro front e un passo avanti. Per i singoli il dietro front parte col passo laterale.

 ALTRE DISPOSIZIONI RIGUARDANTI LA DIVISA E I COMPORTAMENTI

 - Il cappello nero si porta inclinato col bordo che taglia l’orecchio (detto anche sulle 23). Se inclinato giusto coprirà anche metà del sopracciglio.

- Il cordone verde sarà portato per tradizione antica quale elemento della divisa risorgimentale con funzioni di reggi-fiaschetta delle polveri

- La sciabola ha l’elsa dorata e testa di leone al pomolo dal 1850. La lama dal 1856 è ricurva per ricordare la Crimea.

- Al grido di sciogliete le righe i bersaglieri risponderanno con un inglese Hip Hip Hurrà a loro concesso durante la guerra di Crimea.

- Il fez sostituì il berrettino di lana e venne introdotto sempre in Crimea, come regalo degli Zuavi francesi (truppe di colore) ai commilitoni o per saccheggio di forniture turche in un momento di crisi di vestiario. Sempre copricapo mussulmano era. Il cordoncino che collega il fiocco azzurro deve essere di 30 cm.

 Affido agli Ufficiali e sottufficiali del mio reggimento il mantenimento e il culto di queste tradizioni, sicuro che essi comprendano come queste non siano vuota esteriorità ma forza morale.

Il Colonnello Comandante del reggimento Romolo Guercio

Colonnello comandante d'Accademia Militare proveniente dai bersaglieri

 

 

 

 

 

 

Romolo Guercio

 

 

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