Prime considerazioni per la lettura

della preintesa sul rinnovo del CCNL

del Comparto Regioni e Autonomie Locali

del 16 ottobre 2003

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a cura del Coordinamento Nazionale del C.S.A.

(coordinamento sindacale autonomo)

 

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Un primo traguardo di un percorso segnato dagli scioperi di comparto del 19 maggio e del 27 giugno, lungamente atteso dai 600.000 lavoratori delle Autonomie Locali e al quale il C.S.A. ha saputo dare, e nessuno ci può negare tale legittimo orgoglio, un grande contributo; contributo in termini di proposizione di una piattaforma che ha visto accolti, grazie alla capacità della nostra delegazione, numerosi punti tra i quali l’istituzione dell’Indennità di Comparto; tale Indennità consente di cominciare a ridurre sensibilmente il differenziale con altri Comparti del Pubblico Impiego, e tale obiettivo è sempre stato tra i principi dell’azione del C.S.A..

Dal momento della stipula, che auspichiamo in tempi brevi, ci attendono altre immediate scadenze; si costituirà una Commissione Bilaterale che dovrà ridisegnare il Sistema Ordinamentale e Classificatorio; in tale sede sarà necessario esaminare l’avvio della dissolvenza della categoria A, trovare forme di valorizzazione che coinvolgano le Aree e le Categorie anche alla luce delle novità del Sistema delle Autonomie e riproporre le tematiche presenti nella nostra Dichiarazione a Verbale, presentata e allegata alla preintesa. Si aprirà il discorso sul rinnovo del Biennio Economico che non dovrà essere una semplice trasposizione di dati riferiti all’inflazione.

Per ora è necessario che presso tutte le nostre strutture territoriali si avvii lo studio della preintesa al fine di coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori nella nostra futura azione.

Con questo breve compendio, che non ha assolutamente la pretesa di esaurire l’ampia materia, si vogliono evidenziare alcune novità dell’articolato per consentirne una più agevole lettura e definire le competenze economiche con alcune tabelle.

Grazie della vostra attenzione e del sostegno che date al C.S.A..

Il Coordinatore Generale

Francesco Garofalo

Esame degli articoli

 

Art. 1 - Campo di applicazione

Oltre ai consueti richiami vengono scritte norme a garanzia del personale IPAB e del personale di comparto soggetto a processi di mobilità.

Art. 2 - Durata, decorrenza, tempi e procedure di applicazione del contratto

Conferma il precedente art. 2 del CCNL 1.4.1999 e i 30 giorni di tempo per gli enti per l’applicazione degli istituti economici e normativi del presente atto.

Art. 3 - Conferma sistema relazioni sindacali

Si richiama l’obbligo per gli enti al rispetto dell confronto con le OO.SS. per il personale IPAB e il personale di comparto soggetto a mobilità.

Art. 4 - Tempi e procedure per la stipulazione dei contratti decentrati integrativi

Conferma la disciplina dell’art. 5 del CCNL 1.4.99, con l’integrazione di modalità operative differenziate in caso fattori organizzativi contingenti dell’ente.

Art. 5 - Contrattazione collettiva decentrata integrativa di livello territoriale

Estende, precisa e rende più praticabile la contrattazione integrativa di livello territoriale, specificando anche le forme di rappresentanza delle RSU.

Art. 6 - Concertazione

Si precisano le modalità senza variare il campo di effettuazione.

Art. 7 - Relazioni sindacali delle Unioni di Comuni

Disciplina le relazioni sindacali con riferimento ai soggetti sindacali nei luoghi di lavoro e alla composizione delle delegazioni richiamando il Titolo II del CCNL 1.4.99.

Art. 8 - Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing

Si istituiscono e si disciplinano i Comitati Paritetici sul mobbing, si propongono interventi formativi e si invitano gli enti a favorire operatività e risultati dei Comitati.

Art. 9 - Interpretazione autentica dei contratti collettivi

Si contrattualizza quanto già indicato nel D. Lgs 165/2001 in materia di controversie sull’interpretazione dei contratti collettivi sia nazionali che integrativi e disapplica l’art. 13 del CCNL 6.7.1995 che si fondava sul D. Lgs. 29/1993.

Art. 10 - Valorizzazione delle alte professionalità

Si istituiscono incarichi a termine per valorizzare competenze e riconoscere particolari responsabilità ; demanda agli enti l’adozione di atti organizzativo di diritto comune, sentiti i sindacati, per individuare competenze, retribuzioni e valutazione. La retribuzione di posizione va da € 5164.65 a € 16.000 con il risultato compreso tra il 10% e il 30%. Le Alte Professionalità sono finanziate con un ulteriore 0,20% del monte salari 2001.

Art. 11 - Posizioni organizzative e tempo parziale

Amplia l’enunciazione dell’art. 4 del CCNL successivo del 14.9.2000 dando la possibilità negli enti privi di dirigenza di conferire posizioni organizzative al personale a tempo parziale.

Art. 12 - Commissione paritetica per il sistema di classificazione

Demanda ad una Commissione da insediare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del CCNL tutta la materia della classificazione e delle declaratorie richiamando la disposizione programmatica di cui all’art. 24 del CCNL 5.10.2001.

Art. 13 - Gestione delle risorse umane e

Art. 14 - Personale distaccato a tempo parziale e servizi in convenzione e

Art. 15 - Posizioni organizzative apicali

In questi tre articoli si razionalizza il rapporto di lavoro del personale delle Unioni di Comuni, si fissano le risorse finanziarie per lo straordinario e l’accessorio; si determina un compenso incentivante fino a € 25 al mese; fornisce i criteri per le posizioni organizzative; si riordina il rapporto del personale distaccato con tempo di lavoro frazionato fra diversi enti.

Art. 16 - Indennità del personale dell’area di vigilanza

IL CSA ha chiesto che quanto riportato in premessa del Capo III fosse tradotto in un articolato; comunque il CSA ha esplicitamente richiesto e ottenuto che, nella salvaguardia dell’autonomia organizzativa dei corpi di polizia locale, sia fissata la diretta dipendenza funzionale del responsabile del corpo o del servizio dal capo dell’amministrazione.

Le indennità di cui all’art. 37 comma 1 lettera b primo e secondo periodo sono portate annualmente, con l’incremento di € 25 mensili, rispettivamente a € 1110,84 (da € 810,84) e a € 780,30 (da € 480,30).

Art. 17 - Prestazioni assistenziali e previdenziali

Le risorse di cui all’art. 208 del D. Lgs. 285/92 sono gestite dagli organismi di cui all’art 55 del CCNL 14.9.2000, in conformità art. 11 della L. 300/76.

Art. 18 - Permessi per l’espletamento di funzioni di pubblico ministero

Ha diritto a permessi retribuiti il personale di polizia locale di cui al presente articolo.

Art. 19 - Partecipazione del personale comandato e distaccato alle progressioni orizzontali e verticali

Chi è distaccato o comandato presso altri enti ha diritto di partecipare alle selezioni di progressione presso l’ente di effettiva appartenenza.

Art. 20 - Assenze per l’esercizio delle funzioni di giudice onorario o di vice procuratore onorario

Si disciplina l’assenza dal lavoro per chi deve svolgere funzioni di giudice onorario o vice-procuratore onorario

TITOLO IV - DISPOSIZIONI DISCIPLINARI  - Articoli da 21 a 28

Si conferma la disciplina di cui al capo V del CCNL del 6 luglio 1995 con alcune modifiche necessarie in conformità al D. Lgs. 165/2001 e al D. Lgs. 267/2000

Art. 29 - Stipendio tabellare

Sono indicati gli incrementi tabellare, tenendo conto del recupero degli scarti maturati tra inflazione reale e programmata e delle ulteriori risorse di cui alla finanziaria 2003; dal 1.1.2003 l’indennità integrativa speciale si congloba nello stipendio tabellare ed è unificata per le categorie. La quota ulteriore di IIS per il personale D e B va come assegno personale non riassorbibile ed è ricompressa nella nozione di trattamento economico di cui all’art. 52 del CCNL 14.9.2000. Si conferma la tredicesima e gli altri assegni personali a carattere continuativo: Si rimanda alle tabelle.

Art. 30 - Effetti dei nuovi stipendi

Garantisce gli effetti degli incrementi al personale che, nello stesso periodo, va in quiescenza.

Art. 31 - Disciplina delle risorse decentrate

Le risorse decentrate con carattere di stabilità sono determinate nel 2003 e confermate con lo stesso importo negli anni seguenti, salvo incrementi di cui ai CCNL. Tali risorse “fisse” sono inoltre integrate con quote “variabili”

Art. 32 - Incrementi delle risorse decentrate

Le risorse di cui all’art. 31 “fisse”sono integrate nel 2003 di un importo pari all’ 0,62 del monte salari 2001; un ulteriore 0,50 si ottiene se gli enti rispettano determinate percentuali di rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti (per Regioni spesa del personale su spesa corrente depurata da quota sanitaria). In trattativa abbiamo avuto garanzia che tutti gli enti rientrano nei parametri indicati.; per gli enti in dissestatali incrementi non trovano applicazione.

Art. 33 - Istituzione e disciplina della indennità di comparto

Il fatto più rilevante del presente CCNL, anche per iniziare a riequilibrare il distacco economico con gli altri comparti; l’indennità di comparto è generale, cioè assegnata a tutti, ha natura fissa e ricorrente e non è sottoposta a valutazioni; è finanziata con denaro fresco per il 2002 e 2003 e con una quota di risorse “fisse” dell’art. 31 dal 31.12.2003 (vedi Tabelle).

Art. 34 - Finanziamento delle progressioni economiche orizzontali

Conferma disposizioni precedenti e disapplica l’art. 16 del CCNL 1.4.99 (parametri “virtuosi” e teoria del “baricentro” o costo medio ponderato), in pratica l’unico limite è dato dal budget.

Art. 35 - Integrazione delle posizioni economiche orizzontali

Istituite, dal 31.12.2003, le nuove posizioni economiche di sviluppo D6, C5, B7, A5.

Art. 36 - Modifiche all’art. 17 del CCNL dell’1/4/1999

L’indennità di responsabilità di cui al comma 2 lettera f varia da un minimo di 1.000 a un massimo di 2.000 €; si prevede una indennità pari a € 300 annui a personale di categoria B, C, D con particolari compiti.

Art. 37 - Compensi per produttività

Precisa le indicazioni contenute nell’art. 18 del CCNL 1.4.1999

Art. 38 - Personale distaccato alle associazioni degli enti

Riguarda personale distaccato presso ANCI, UPI, Conferenza Regioni, etc.

Art. 39 - Dipendenti in distacco sindacale

Integra la disciplina già prevista all’art. 47 del CCNL 14.9.2000

Art. 40 - Straordinario per calamità naturali

Estende al personale incaricato di posizione organizzativa le risorse finanziarie assegnate per far fronte a emergenze da calamità.

Art. 41 - Indennità di rischio

L’indennità di rischio di cui all’art. 37 CCNL 14.9.2000 passa da € 20,66 mensili a € 30,00.

Art. 42 - Benefici economici per gli invalidi per servizio

Estende la disciplina di cui all’art. 50 del CCNL 14.9.2000.

Art. 43 - Tredicesima mensilità

Precisa il calcolo della tredicesima mensilità in caso di cessazione dal lavoro nel corso dell’anno.

Art. 44 - Disposizioni per il personale dell’Agenzia nazionale per la gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali

Riguarda il personale dell’Agenzia nazionale per la gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali, che a far data dal 1.1.2002, è inquadrato nel sistema di classificazione del Comparto.

Art. 45 - Conferma di discipline precedenti

Se non espressamente disapplicate sono confermate le discipline dei CCNL dal 6.7.1995 al 5.10.2001, così come il finanziamento della formazione all’1%.

Art. 4 - Cause di cessazione del rapporto di lavoro

Precisazione sul limite massimo per il raggiungimento dell’età. (non ha nulla a che veder con la “riforma pensioni”).

Art. 47 - Personale addetto alle case da gioco e

Art. 48 - Personale dipendente dal comune di Campione d’Italia

Estensione dei benefici economici al personale citato in tali articoli.

 


Tabellare per 13 mesi

 

da 1.1.02

da 1.1.03

 

totale

 

Indennità di comparto

 

per 12 mensilità

 

D5

50,82

56,46

107,28

 

 

da 1.1.02

da 1.1.03

da 31.12.03

complessivo da 31.12.03

D4

48,33

53,70

102,03

 

 

 

 

 

D3

46,05

51,16

97,21

D

4,95

7,95

39,00

51,90

D2

42,09

46,77

88,86

C

4,34

7,01

34,45

45,80

D1

39,80

44,40

84,20

B

3,73

6,00

29,58

39,31

C4

39,83

44,26

84,09

A

3,09

4,93

24,38

32,40

C3

38,41

42,68

81,09

 

C2

37,30

41,44

78,74

 

C1

36,59

40,61

77,20

 

B6

36,26

40,29

76,55

 

B5

35,52

39,47

74,99

 

B4

34,84

38,71

73,55

 

B3

34,30

38,20

72,50

 

B2

33,03

36,71

69,74

 

B1

32,60

36,30

68,90

 

A4

32,48

36,09

68,57

 

A3

31,82

35,36

67,18

 

A2

31,19

34,66

65,85

 

A1

30,90

34,40

65,30

 

 

Elaborazioni a cura Centro Studi CSA – I conteggi degli arretrati non hanno carattere di ufficialità                              tab. 1

Arretrati

 

 

 

Tabellare

 

 

 

 

da 1.1.2002

da 1.1.03

complessivo

 

D5

660,66

1394,64

2055,30

Arretrati

 

 

 

 

D4

628,29

1326,39

1954,68

Indennità Comparto

 

 

 

 

D3

598,65

1263,73

1862,38

 

da 1.1.2002

da 1.1.03

 

complessivo

D2

547,17

1155,18

1702,35

D

59,40

95,40

 

154,80

D1

517,40

1094,60

1612,00

C

52,08

84,12

 

136,20

C4

517,79

1093,17

1610,96

B

44,76

72,00

 

116,76

C3

499,33

1054,17

1553,50

A

37,08

59,16

 

96,24

C2

484,90

1023,62

1508,52

 

C1

475,67

1003,60

1479,27

 

B6

471,38

995,15

1466,53

 

B5

461,76

974,87

1436,63

 

B4

452,92

956,15

1409,07

 

B3

445,90

942,50

1388,40

 

B2

429,39

906,62

1336,01

 

B1

423,80

895,70

1319,50

 

A4

422,24

891,41

1313,65

 

A3

413,66

873,34

1287,00

 

A2

405,47

856,05

1261,52

 

A1

401,70

848,90

1250,60

 

Elaborazioni a cura Centro Studi CSA – I conteggi degli arretrati non hanno carattere di ufficialità                              tab. 2

 

complessivo arretrati esigibili

 

tabellare

I.C.

 

D5

2055,30

154,80

2210,10

D4

1954,68

154,80

2109,48

D3

1862,38

154,80

2017,18

D2

1702,35

154,80

1857,15

D1

1612,00

154,80

1766,80

C4

1610,96

136,20

1747,16

C3

1553,50

136,20

1689,70

C2

1508,52

136,20

1644,72

C1

1479,27

136,20

1615,47

B6

1466,53

116,76

1583,29

B5

1436,63

116,76

1553,39

B4

1409,07

116,76

1525,83

B3

1388,40

116,76

1505,16

B2

1336,01

116,76

1452,77

B1

1319,50

116,76

1436,26

A4

1313,65

96,24

1409,89

A3

1287,00

96,24

1383,24

A2

1261,52

96,24

1357,76

A1

1250,60

96,24

1346,84

 

Elaborazioni a cura Centro Studi CSA – I conteggi degli arretrati non hanno carattere di ufficialità                  tab. 3


Dichiarazione a verbale del CSA                         

 

            Il CSA rileva che lo sforzo posto in essere in questa tornata contrattuale per un adeguato recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni a seguito dei processi inflattivi in atto, risulta ancora insufficiente e pertanto nella successiva fase di rinnovo per il biennio 2004-2005, si dovranno conseguire ulteriori incrementi retributivi rispetto all’inflazione programmata dal Governo.

            In merito alla parte normativa si critica la pochezza delle questioni affrontate e stante la complessità delle questioni aperte sui tavoli contrattuali degli Enti, il CSA ritiene necessario:

  1. Dare certezza ai tempi di lavoro della Commissione istituita per la rivisitazione dell’ordinamento professionale;
  2. Rafforzare il Capo III Area di Vigilanza con particolare riferimento alla mancata specifica sull’ordinamento professionale;
  3. Valorizzare le professionalità dell’Area Educativo Scolastica richiamando la vigente normativa nazionale in materia di Docenza;
  4. Rafforzare i criteri oggettivi nell’assegnazione e pesatura delle Posizioni organizzative;
  5. Fornire alle Regioni specifici elementi di indirizzo per l’individuazione di  ulteriori e diversi criteri per le alte professionalità;
  6. Assicurare il compenso legato alla produttività di cui all’art. 37 comunque a tutto il personale e nell’ambito del lavoro ordinario al fine di elevare i livelli di produttività;
  7. Elevare la quota destinata alla formazione all’1,5% del monte salari.

Il CSA inoltre ribadisce che gli Enti debbono adottare tutte le misure atte a dare adeguata valorizzazione alle professionalità attualmente presenti nelle posizioni infracategoriali D3 e B3 riconosciute nell’ambito ordinamentale dell’Ente in relazione al CCNL 31/3/1999.

In particolare per la categoria D3 si debbono ricercare soluzioni economiche riconducibili alla piena applicazione dell’art. 17/2° lett f) del CCNL del 1.4.1999 o dell’art. 8 del CCNL del 31.3. 1999.

16 ottobre 2003

 
Unitamente a ciò si deve procedere celermente alla dissolvenza della categoria A anche mediante processi di riqualificazione del personale interessato che consentano una sostanziale equiparazione dell’attuale ordinamento degli Enti Locali a quello degli altri comparti.