9 Gennaio 2005
Tsunami!!!

 

27 Agosto 1883 - L’isola di Krakatoa, situata nell’arcipelago della Sonda è letteralmente spaccata dall’eruzione del suo vulcano.
Esplosioni di estrema violenza; piogge di ceneri su un’area di 700.000 chilometri quadrati, la più vasta che la memoria storica ricordi; nubi di ceneri sopra lo stretto della Sonda, così dense da attenuare verosimilmente il suono delle esplosioni, per cui "le popolazioni delle coste di Giava e Sumatra, che presto sarebbero rimaste vittime degli tsunami provocati dall’eruzione, non sentirono le esplosioni, che invece furono udite a grande distanza" (cfr.: “L’eruzione del Krakatoa”; p. Francis e S. Self, Le Scienze, Quaderni, n. 39, Dicembre 1987).

Basta la suesposta testimonianza per affermare che eventi molto gravi, come il terremoto subacqueo forza 9, avvenuto a sud-ovest di Sumatra il 26 Dicembre u.s. a causa dei movimenti di subduzione delle porzioni di crosta terrestre note come "placche", non sono rari da quelle parti; ma perché il disastro di pochi giorni fa ha potuto trovare 150.000 persone del tutto indifese, peggio che nel disastro del 1883, quando la gente poteva contare solo sull'esperienza tribale ed individuale?!
121 anni da allora; non più gli allerta naturali di cui potevano ancora disporre le popolazioni aborigene nel 1883, non ancora devastate dal colonialismo europeo; non più un'urbanizzazione conforme alla natura; invece, emigrazione per disperazione, turismo sessuale, importazione del modello economico e sociale occidentale, speculazione, Mercato globale.
Dove sono però i "potenti" mezzi della tecnologia europea, le reti di stazioni sismiche, i satelliti, una protezione civile, una rete di allerta?!
Dov'era la preoccupazione dei governi indonesiani per i propri concittadini e per gli ospiti stranieri?!
Dov'era la preoccupazione delle Ambasciate per la sicurezza dei propri connazionali all'estero?!
In altre parole, DOV'ERA IL CORRISPETTIVO DELLA DISTRUZIONE ETNICA?!
Ora, forse, allo scopo di salvare il business turistico e procacciarsi nuovi affari, qualcosa sarà fatto e chissà che non ci scappi qualche grosso appalto per l'industria europea; in fondo, se è vero com'è vero che nelle guerre c'è sempre chi ci guadagna, perché non trarre profitto da una disgrazia come questa?!
Ora si parla anche di attivare una "moratoria" per il debito dei paesi devastati dal maremoto, ma, a parte che c'è da chiedersi cosa impedisse di parlarne prima del maremoto, si badi bene che "moratoria" vuol dire "sospensione" e non "azzeramento"!!
In conclusione, NESSUN obbligo morale nei confronti di quella gente prima di questo disastro, MEZZO obbligo morale dopo il disastro, tra qualche mese CHISSA'!!!
Intanto, mentre il solito incurabile cretino parla di NATURA MATRIGNA o dei "profondi ed imperscrutabili disegni di Dio", mentre i responsabili interni ed esterni dell'abbondanza di "Mercato" e della mancanza di minime strutture di sicurezza continueranno a prosperare, il prezzo dell'avidità di pochi è stato pagato da coloro che sono morti, dai loro familiari e da tutti i contribuenti dei paesi donatori, attraverso sia i fondi stanziati dai loro rispettivi governi (entro i limiti consentiti dall'ipocrisia!!) sia i canali privati.
Ci dobbiamo stupire?!
E perché mai?!
Dopotutto, gli esempi in casa nostra non mancano ... basta ricordare il Belice e in generale lo squallore ed il brigantaggio rappresentato dallo Stato italiano!!
Ecco così provata per altra via la fenomenale Teoria dei Frattali, cioè quella per la quale, nel piccolo mucchio come nel grande, le caratteristiche della merda (licenza d'autore) sono sempre le stesse!!

 

F. G. Urbon

 


 

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