Tangentopoli 10 anni dopo

 

14 Febbraio 2002 - "Porta a Porta" serve un riepilogo su Tangentopoli, presenti tra gli ospiti in studio o a distanza : Di Pietro, Forlani, Stefania Craxi, Paolo Cirino Pomicino, Giovanardi, La Russa, Occhetto, Intini e Sergio Romano.

Il consuntivo della trasmissione è il seguente :

"l'azione della Magistratura italiana è stata inficiata dalla Politica con l'obiettivo di produrre il passaggio dalla Repubblica post-bellica all'attuale Repubblica, con nuovi schieramenti politici, nei quali molti personaggi dell'ala moderata sono stati neutralizzati, mentre i Comunisti sono stati risparmiati".

La tesi della "strumentalizzazione politica", sostenuta più esplicitamente da Forlani e da P. C. Pomicino, che ha accusato Di Pietro d'aver fatto accordi in tal senso ("dimostrati", dicono, dal suo successivo impegno in politica), è stata malamente contrastata da quest'ultimo, con toni fastidiosamente rumorosi, monopolizzatori ed arringapopoli.

Achille Occhetto, dignitosamente, ha ammesso che il Partito Comunista è stato in qualche modo risparmiato solo a causa della sua scarsa partecipazione al Potere ("Se avesse avuto più Potere, avrebbe fatto probabilmente le stesse cose degli altri").

La battuta di Ochetto è solo una parte della verità; il Partito Comunista non è stato risparmiato dalla Magistratura, ma da eventi specifici di diversa natura, che potrebbero essere definiti complessivamente "circostanze favorevoli", soprattutto per il Sig. M. D'Alema, per il quale la maggior parte della Sinistra popolare auspica una veloce scomparsa dalla vita politica del paese.

Per il resto, varrà la pena ricordare che quelli che sono finiti nel retino di "Mani Pulite" e per i quali s'invoca da qualche parte l'attenuante del "Sistema politico", una fantomatica entità astratta che dovrebbe essere responsabile delle azioni dei singoli, quei "signori" hanno prodotto la bancarotta del paese.
Su questa bancarotta, con maggiore o minore profitto, essi e le loro famiglie hanno prosperato a lungo.
Con questa bancarotta, i partiti politici, nessuno escluso, come ha dimostrato l'azione del Pool, hanno finanziato le loro attività.

A questa classe di farabutti si deve l'appropriazione indebita dei fondi previdenziali dei lavoratori dipendenti, che ancora fa sentire pesanti conseguenze, ed uno sviluppo economico cieco, unidirezionale, che ha indebolito il paese, portandolo alle soglie di una condizione sudamericana, nella quale hanno nuotato la peggiore Faccenderia e la Mafia criminale.

L'Italia oggi fa parte a stento di una Comunità Europea ed il suo sviluppo dipende da forze retrive ed oligopoli finanziari ed industriali che sono gli avanzi del passato e che non mancheranno di devastare ulteriormente il patrimonio della Nazione. Non c'è attenuante di sorta per questo, neanche il famoso detto "Ogni Popolo ha il Governo che si merita", poiché l'Italia non ha mai smesso di subire imposizioni, contro le quali il Popolo poteva fare ben poco, a parte una Rivoluzione al giorno, cosa che la frammentazione culturale ha reso sempre impossibile.

La Magistratura, all'atto pratico, non aveva alcuna necessità di farsi spingere dalla Politica. Al contrario, essa s'è messa in movimento quando la Politica non ha potuto bloccarne l'azione. Il resto l'hanno fatto le Leggi dello Stato, il Codice Penale ed il Codice di Procedura, improntati ancora sostanzialmente dallo spirito del Papa Re, dei Borboni, dei Savoia e del Fascismo, ancora qui, ben reali, per il cittadino italiano del XXI secolo. Si tratta dei poteri dello Stato Padrone, traghettati fino a noi e di fronte ai quali per anni il cittadino comune è stato inerme, mentre il cittadino ricco, il politicante, il mafioso, si salvavano e prosperavano.

Quando mai la Politica s'è mossa a clamore, a contestazione, a lotta di principio, ad accuse contro la Magistratura, quando erano i diritti del cittadino comune ad essere messi in discussione dalle Leggi e dai codici dello Stato Padrone ?

Quando mai la Politica s'è impegnata nel sacrosanto dovere di sviluppare le Riforme liberali che avrebbero dovuto portare l'Italia oltre una Costituzione scadente ed oltre le leggi monarchiche e fasciste ?

Questo ci porta alla domanda conclusiva: perché ciò che è sempre valso per il normale cittadino non dovrebbe valere a maggior ragione per quei politicanti e per le caste dei faccendieri e pseudo industriali che sporcano questo paese ?

A chi difende costoro con la scusa che era il Sistema il vero colpevole, io dico che il vero handicap della Magistratura è stata la sua cronica mancanza di fantasia, che l'ha portata a limitarsi a pochi capri espiatori eccellenti e a farsi togliere il terreno da sotto i piedi da un Parlamento di disonesti, mentre la sua falce avrebbe potuto e dovuto tagliare tutta la gramigna.

Antonio Di Pietro ha ragione quando dice che il Pool ha fatto solo il suo dovere bovino nei confronti dello Stato Padrone, mentre la Politica ha torto !

La Politica, se così si può chiamare lo spettacolo pubblico italiano, ha disertato e continua a disertare il suo dovere nei confronti del Popolo, cioè liberare il Popolo dallo Stato Padrone in nome del Popolo. La Politica ha servito e continua a servire gli interessi privati di una minoranza di cialtroni speculatori e dei quadri di qualsivoglia Partito. Questo è un dato di fatto che non può essere messo in discussione, un quadro privo di onore che la Storia provvederà a cancellare quanto prima.

Alla fine, le affermazioni di Forlani e di P. C. Pomicino sono ributtanti e spingono a perdonare anche le insufficienze dialettiche di Di Pietro e gli handicap della Magistratura.

Ciò detto, "Porta a Porta" ha mostrato davanti al Popolo, che dovrebbe essere sovrano ed ultimo giudice, che la Repubblica post-bellica, data per morta e sepolta con l'epitaffio "Prima Repubblica", invece non è affatto defunta e che la "Seconda Repubblica" è solo la placenta degli scampati alla bufera di Tangentopoli.

F. G. Urbon

 


 

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