Un "BLOB" chimico nelle
Grotte di Stiffe

 

Le Grotte di Stiffe; una rarità geologica, superiore a qualunque cattedrale, anche di gotica fattura, e certamente più pregna di "Dio" di un qualunque tempio artificiale, è diventata la latrina degli scarichi chimici dell'Altopiano delle Rocche, sopra L'Aquila.

Le foto di repertorio non rendono giustizia a questo fenomeno carsico, la cui estensione totale pare sia di 5 km, contro i 650 metri aperti al pubblico, da S. Demetrio in direzione Sud, dentro le viscere dell'Altopiano.


Rielaborazione di materiale distribuito da
Progetto Stiffe S.p.A.

Le guide dicono che l'inquinamento appare di più alla fine dell'inverno, quando il volume delle acque trascina dentro gli inghiottitoi tutta l'innaturale schifezza dei detersivi chimici, che neanche la potenza della Terra riesce più a distruggere, tanto grande è la menzogna della biodegradabilità.

Poi, come se fosse un immenso sciaquone naturale, l'orrenda composizione di porcherie, messa insieme da una diabolica concezione del progresso tecnico e superata in nefandezza solo dagli interessi nella tecnologia nucleare, è scaricata verso le valli sottostanti. A poco a poco, con l'avanzare della Primavera, le grotte mostrano solo qualche residua offesa della loro sacralità, costruita in milioni d'anni da madre Natura.

Questi residui sono visibili nelle chiazze superficiali dei laghetti, superate in blasfemia solo da qualche voluminoso BLOB che deturpa la vasca di raccolta sopra la prima grande cascata, alta 18m, un BLOB che nemmeno i sottili e penetranti getti disgregatori, installati dalla gestione delle grotte, riescono a distruggere.

Questa è la situazione dopo gli interventi predisposti negli ultimi anni dalle autorità competenti per il controllo del territorio e dopo l'installazione di depuratori a monte: siamo ancora lontani da una condizione moralmente e fisicamente accettabile.

Avrei potuto fotografare proditoriamente questa bestemmia; non l'ho fatto per non violare una delle regole dello speleo-visitatore; né ho potuto forzare la resistenza del personale a lasciarmi rientrare per immortalare la massa di schiuma, arrogantemente flottante sull'acqua che dovrebbe essere un paradiso di microorganismi più antichi dell'uomo; tuttavia, chiunque passi di lì può accertarsi di persona, sempreché abbia interesse a sopravvivere, andando a farsi raccontare dalle Grotte di Stiffe il vero significato ed il vero costo di questo ignobile e blasfemo progresso tecnologico.

F. G. Urbon

 


 

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