13 Maggio 2006
PETIZIONE CONTRO IL "PIZZO" SULLE RICARICHE CELLULARI

 

PER SAPERNE DI PIU':

http://punto-informatico.it/p.asp?id=1473614&r=Telefonia

 

Aggiornamento - 10 Marzo 2007

CON DECRETO DEL 7 FEBBRAIO 2007 IL PIZZO SULLE RICARICHE E' STATO ABOLITO - LA RESISTENZA DI WIND ALLA FINE HA DOVUTO ARRENDERSI ALL'EVIDENZA CHE QUESTO GENERE DI CARTELLO MAFIOSO NON ERA PIU' SOSTENIBILE; DOVRANNO INVENTARE QUALCOSA DI MENO SPORCO PER DERUBARE L'UTENZA!

PETIZIONE CHIUSA

 

Aggiornamento - 1 Dicembre 2006

....... Girano in rete voci atte a screditare la petizione (le stesse che prima invece sostenevano che era una bufala e non serviva a nulla), secondo cui se la petizione avrà successo gli operatori aumenteranno le tariffe.
Quelle che "loro" chiamano "basse tariffe" italiane in effetti non sono basse affatto! Vediamo perché.
Un fornitore X mi annuncia che la sua tariffa è di 15 cent al minuto, ma se poi devo pagare 25€ per averne 20 (maggiorazione del 20%; NdR) la tariffa è 18 cent + lo scatto alla risposta. Alla fine il costo effettivo arriva anche a +50% .. rispetto al costo annunciato .. come fa bene a ricordare anche Giusva Iannitelli su Mobileblog.
... in Austria (fornitore Yesss) si paga 6,9 cent/min (senza costo di ricarica né scatto alla risposta), in Finlandia (Kolumbus) lo stesso .. in Belgio si arriva anche a 5 cent/min (sempre lordo).
In Francia (Orange), se ricarichi 5 hai 5, se ricarichi 10 hai 10, se ricarichi 15 hai 15, se ricarichi 25 hai 30 (+20%); se ricarichi 35 hai 45 (+28,57%), se ricarichi 50 hai 65 (+30%), se ricarichi 75 hai 100 (+33,33%), se ricarichi 100 hai 150 (+50%) [fonte: Orange fr.].
Inoltre il costo della vita in Francia è piu' elevato che qui da noi.
Persino l'Antitrust ha confermato quello che io e i firmatari della petizione sosteniamo da Aprile scorso e cioè che si tratta di un'anomalia tutta italiana, che grava in particolar modo sui giovani e sulle fasce più deboli e che i fornitori hanno di fatto rinunciato a farsi concorrenza (chiamasi CARTELLO).

!!!NOI IL COSTO DI RICARICA NON VOGLIAMO PAGARLO SU NESSUN TAGLIO!!!

Consiglio a tutti, di consultare il dossier a conclusione dell'indagine Antitrust-Agcom sui costi di ricarica; tra le tante cose interessanti, a conferma di quanto io sto dicendo da mesi, troviamo, a pagina 32: "... In particolare, stante l’obiettivo della presente indagine, è stata condotta una specifica ricognizione, con richieste di informazioni a tutte le Autorità nazionali di regolamentazione del settore, sulla presenza, o meno, nei Paesi europei, di una componente di prezzo fissa per il consumatore assimilabile al contributo di ricarica. Al riguardo, è emerso come in nessuno dei principali Paesi europei (Francia, Germania, Spagna e Regno Unito), e nemmeno nella stragrande maggioranza delle altre nazioni (quali ad esempio Bulgaria, Danimarca, Estonia, MALTA e Portogallo), è presente una componente di prezzo che va a remunerare il servizio di ricarica. Analogamente, con riguardo ai contratti in abbonamento, si osserva che non è rinvenibile una componente di prezzo assimilabile al canone di concessione governativa pagato dagli utenti italiani."
Ancora, sempre dal dossier: "...il mercato italiano presenta, in prima approssimazione, prezzi inferiori alla media. Tuttavia, si deve considerare che i risultati ottenuti non tengono conto dei contributi delle ricariche, e quindi IL LIVELLO DEI PREZZI ITALIANI E' IN TAL MODO SOTTOSTIMATO. CONSIDERANDO L'INCIDENZA MEDIA DEL CONTRIBUTO DI RICARICA SUL PREZZO MINUTARIO (SUPERIORE, COME SI VEDRA' IN DETTAGLIO NEL SEGUITO, AL 20%), IL LIVELLO DEI PREZZI "REALI" APPARE, IN PRIMA APPROSSIMAZIONE, QUANTOMENO ALLINEARSI A QUELLO MEDIO EUROPEO."
...
Grazie per il Vs sostegno!
Andrea D'Ambra

 

 

F. G. Urbon