3 Marzo 2003
LETTERA APERTA ALLE ORGANIZZAZIONI PER LA DIFESA DEL CITTADINO E CONSUMATORE
le organizzazioni dei consumatori hanno già mosso azionI Contro molte delle DISFUNzioni DeLLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (P.A.), AGGIUNGENDO I LORO SFORZI A QUELLI PER LA SEMPLIFICAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI ATTUATI DA QUALCHE LEGISLATORE; ma l'abitudine della p.A. di far cadere sui cittadini contravvenzioni al codice della strada datate talvolta anche decine d'anni e riferentisi in modo "criptato" ad episodi così passati che di essi nessuna persona in buona fede potrebbe conservare la memoria non è mai stata presa di mira seriamente e fino in fondo. EPPURE, si tratta di un VERO ed ingiustificato INCUBO NOTTURNO, che si traduce in raccomandate molto reali, recapitate quando ti sei appena levato dal letto per garantire al meglio il giusto livello di tensione sociale.
per cominciare, NON VIOLA FORSE TALE inefficienza IL TANTO CELEBRATO QUANTO TRASCURATO diritto alla difesa?! nei casi più banali di errori della p.a. o di informazioni obsolete del pubblico registro, o di notificazioni tardive, non ESISTONO FORSE i costi deLLE TELEFONATE/fax E DEI pellegrinaggi, ODIOSI E spesso inutili, presso gli uffici pubblici e le esattorie "competenti"?! e quando errore non c'è ma le sanzioni sono opinabili, come nel caso degli autovelox o dei famigerati passaggi con il giallo semaforico o delle soste con un lembo di ruota"sul marciapiedi", è legittimo costringere il cittadino a QUELLA ALEATORIA LUNGAGGINE BUROCRATICA DETTA "RICORSO"?!
IL CITTADINO FINISCE spesso CON IL DOVER PAGARE SENZA SAPERE NEANCHE SE QUEL GIORNO ERA Lì OPPURE NO, OPPURE, SE forse C'ERA, SE viaggiava EFFETTIVAMENTE A 5 o 10 o 20 km/h o più sopra il limite o se era PASSATO CON IL ROSSO piuttosto che con il giallo, come accade più frequentemente, specie nel traffico delle città, O SE AVEVA PARCHEGGIATO davvero SUL MARCIAPIEDi ECC...
IL CITTADINO, IMPOSSIBILITATO A DIFENDERSI, DEVE VIVERE CON L'INCUBO DI RICEVERE OGNI GIORNO UNA DI QUESTE AGGRESSIONI A TRADIMENTO e questo COS'è QUESTO SE NON TERRORISMO?! inutile, tra l'altro, ai fini della prevenzione; che educazione civica può trarne infatti un indisciplinato vero se la sanzione gli arriva dopo che ha avuto il tempo di combinarne di tutti i colori? la p.a. ribatterà che alla fine costui pagherà il conto finale, ma così la p.a.sta solo vendendo sul mercato l'indisciplina e la tendenza alla violazione come fa con le sigarette.
ALLORA, LE MIE DOMANDE SONO QUESTE:
SI PUò COMINCIARE AD AGIRE CON DECISIONE CONTRO TUTTO CIÓ, MIRANDO AD OTTENERE CHE NESSUNA MULTA POSSA AVERE SEGUITO E QUINDI DECADA D'UFFICIO SE NON CONTESTATA DIRETTAMENTE NELL'IMMEDIATEZZA DELLA PRESUNTA VIOLAZIONE?
Si può agire affinché solo nei casi di oggettiva e dimostrabile impossibilità della contestazione immediata le notifiche non possano mai superare i 15 giorni dalla presunta violazione?
Si può agire per costringere la P.A. a pagare dei risarcimenti se la sua inefficienza costringe il cittadino a conservare archivi decennali di multe pagate e di passaggi di proprietà degli autoveicoli e a telefonare o mandare fax o mettersi in giro spendendo tempo e denaro per discolparsi di una colpa che esiste solo nel cervello inquisitorio di una p.a. medioevale?
DATO CHE SIAMO NELL'ERA DELLE MANIFESTAZIONI DI PIAZZA, SI PUÓ ORGANIZZARE QUALCOSA IN PIAZZA MONTECITORIO ANCHE SU QUESTO TEMa?firmato: sergio di stefano, il quale, come tanti altri che hanno di meglio da fare che passare il tempo a violare i codici, NON VUOLE ESSERE PRIVATO DALLA P.A. DI tempo e SOLDI CHE SERVONO a sé ed ALLA PROPRIA FAMIGLIA, IN AGGIUNTA A TUTTO IL RESTO CHE LA P.A. GIà PRELEVA IN MODO LEGALIZZATO MA IN NESSUN MODO GIUSTIFICABILE, DALLE ASSURDE IMPOSTE DI REGISTRO ALL'ICI, DALLA SUPER-IVA ALLE MARCHE DA BOLLO ECC..., per dare nulla in cambio a parte le scocciature.
NdR: l'argomento che precede è già nell'ordine del giorno delle maggiori associazioni per la difesa del consumatore, dove fa buona compagnia all'azione contro gli aumenti indiscriminati del cartello delle Assicurazioni. L'inserimento della lettera aperta proposta a questo sito e come al solito pubblicata integralmente sotto la responsabilità dell'autore è un'opportunità per ricordarlo.
7 Aprile 2003 - "Il Fisco ha bisogno di fare cassa"; con questo commento il TG2 di oggi ha chiuso la notizia che multe non pagate attiveranno il fermo dell'autoveicolo del presunto contravventore mediante bloccaggio delle ruote ovunque la vettura si trovi. Il mio commento è che una misura del genere non può essere considerata legittima ma piuttosto vessatoria in una situazione complessiva di marasma, dalle condizioni catastrofiche della regolamentazione del traffico, all'abuso delle multe postume.
Che succederà se l'interessato non ha avuto la possibilità di impugnare la sanzione presso la Prefettura o il Giudice di Pace per ragioni non dipendenti dalla sua volontà?!
Ho la sensazione che siamo alle solite manifestazioni di uno Stato che continua a comportarsi come un Pubblico Mafioso.
Altro lavoro per le Organizzazioni di Difesa dei Consumatori!15 Settembre 2003: una visita agli Uffici del Giudice di Pace di Via Teulada a Roma - Non c'è coda davanti agli sportelli dove usualmente si presentavano i ricorsi contro le sanzioni amministrative, come le copiosissime multe emesse ignorando deliberatamente l'obbligo dell'immediatezza della contestazione, la maggior parte magari anche giuste, il resto autentici abusi. Un effetto palese dell'introduzione del nuovo codice della strada, che annulla l'obbligo dell'immediatezza della contestazione, e dell'obbligo di pagare comunque, in sede di opposizione alla sanzione, il 50% della massima sanzione comminabile per quel tipo di trasgressione.
Furbi o onesti che fossero, i potenziali ricorrenti non vedono più la convenienza di impugnare le sanzioni, a causa dell'obbligo di anticipare una somma magari forte con solo una minima speranza di rivederla entro 10 anni, a causa dell'aleatorietà del giudizio e della durata media dei procedimenti civili. Un'altra legge fatta per i furbi; ma come si sa la legge italiana non è capace di distinguere e sceglie la facile via di fare di tutta l'erba un fascio (salvo addirittura "premiare" i disonesti con i condoni, come nel caso dell'abusivismo edilizio).
Il pericolo di tutto questo?! che le multe "a vista", erogate d'abitudine in precedenza da Vigili Urbani e Polizia della Strada si allarghino a macchia d'olio a causa dell'impunibilità degli abusi contro il Diritto costituzionale del cittadino alla Difesa (notare che non si parla solo di autovelox, dove almeno dovrebbe esserci una fotografia con timestamp, velocità istantanea e tipo di apparecchio, ma di qualunque genere di presunta infrazione).
Scontenti ovviamente i giudici per i quali è finita la pacchia dei compensi/sentenza.
Contento Tremonti perché così lo Stato "fa cassa".
MA FATECI ALMENO UN FAVORE!!!24 Febbraio 2004 - Giunge notizia che il Tribunale civile di Roma, con sentenza del giorno 8 Gennaio 2004, ha sostanzialmente riconosciuto gli estremi di un abuso di potere da parte del Monte Paschi di Siena nei confronti di un cittadino esponente, per aver il Monte Paschi proceduto con l'iter di fermo amministrativo pur essendo decadute le motivazioni e pure se la Prefettura aveva derubricato la pendenza.
Con la qual cosa resta definitivamente dimostrato che "certe cose" devono essere lasciate alla Magistratura competente e non, come si usa adesso, ad una specie di "esattore di Mafia".
Ci si deve chiedere: ma che stanno facendo le organizzazioni per la difesa dei cittadini e consumatori?!17 Marzo 2005 - Un piccolo aiuto da "Famiglia Motori", suppl. "Fam. cristiana" n. 38 del 19-09-04, titolo originale "Come ti contesto la multa":
Resta a vedere poi, in base alla legislazione, quanto gli costa l'impugnazione, se un acconto forzoso di qualche miliardo, ettolitri di benzina e settimane di tempo perso, per cui ... ma è sempre un piccolo aiuto!
- Sentenza della Cass. n. 16713/2003, in base alla quale, per art. 345 del regolamento C.S., "per l'accertamento delle violazioni dei limiti di velocità, le apparecchiature devono essere gestite direttamente dagli organi di polizia stradale", per cui, se il verbale non dice che c'è stata gestione diretta dell'apparecchio, l'automobilista può impugnare la contravvenzione;
- La Legge 168/2002, che stabilisce che le apparecchiature possono essere installate solo dietro autorizzazione del Prefetto e non a discrezione di VV.UU.. Perciò, se in Prefettura non risulta una simile autorizzazione, la multa può essere impugnata.
 
F. G. Urbon
 
 
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