Gennaio 2001

Allarme mucca pazza ?!

 

mucca pazza

 

29 Aprile 2008, “Mucca Pazza” non ancora finita?! - Risulta che l’Indennità di 500E per gli impiegati "amministrativi" e 25.000E per il D.G. del Ministero della Salute garantita nel 1999 per l’emergenza Mucca Pazza, siano ancora erogati, per un totale di spesa di 27.000 Mld£ in 9 anni, pari a un paio di finanziarie.
Com'è che quest'indennità è ancora erogata dopo che l'allarme è rientrato da parecchio?!
Come si spiega che anziché gli straordinari, come accade ai MetalMeccanici, a questi ministeriali spostacarte è stata concessa addirittura un’Indennità, manco fossero assistenti di volo Alitalia?!
Cosa ha giustificato l’enormità dell’Indennità garantita al D.G.?! parliamo di 50 M£, non di qualche milioncino!
Ci credo poi che la gente è costretta a pagare un ticket di 32E per un’analisi specialistica!
C'è di che augurarsi che un bel po' di quelle belle bistecche siano finite nello stomaco di tutti quei ministeriali!
Se poi a qualcuno risulta che questo sconcio sia finito, che ci conforti subitaneamente!

 


 

Supplemento d'informazione - Identikit di 3 delle più note industrie alimentari del mondo: Del Monte, Coca Cola, Nestlè

(fonte: "Le Strategie della Fame", supplemento di "A", rivista anarchica, n. 276, Nov. 2001, http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista)

Del Monte

  • Sede dell'Azienda: Florida
  • Tipo dell'Azienda: Multinazionale con 50 filiali nel mondo e 25.000 ettari di piantagioni di proprietà in America latina, e Filippine
  • Fatturato annuo: 3.500 Mld
  • N. lavoratori impiegati: 20.000
  • Fatturato pro-capite: 0,175 Mld
  • Qualità delle Relazioni sindacali: bassissima (attività antisindacale con l'ausilio delle forze di PS a scopo intimidatorio, utilizzo del precariato, violazione della privacy del lavoratori ecc...)
  • Paga giornaliera di un bracciante kenyota nel 1999: 3000£ = 3kg farina
  • Criteri di produzione e politica di mercato: la Del Monte risulta usare pesticidi definiti "molto pericolosi" dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e parzialmente proibiti in Europa; tra questi, il DBCP, un vermifugo che ha sterilizzato circa 4000 lavoratori in Costa Rica ed Honduras

Coca Cola

  • Sede dell'Azienda: Atlanta (Georgia, U.S.A.)
  • Tipo dell'Azienda: Multinazionale con 30 filiali nel mondo, proprietaria dei marchi Schweppes, Canada Dry, Dr. Pepper, Fanta, Kinley, Sprite, Beverly, Bonacqua ecc... e accordi commerciali con Nestlè e Danone
  • Fatturato annuo: 60.000 Mld
  • N. lavoratori impiegati: 29.500
  • Fatturato pro-capite: 2 Mld
  • Qualità delle Relazioni sindacali: bassa (attività antisindacale, licenziamenti massicci come metodo per regolamentare i flussi produttivi ecc...)
  • Criteri di produzione e politica di mercato: concorrenza sleale, usa l'aspartame, potenzialmente dannoso per il cervello, molto pericolso nei confronti dei feti e dei bambini, ed è ritenuta responsabile di un'intossicazione collettiva con ricovero ospedaliero nel 1999, dovuta ad un fungicida rimasto nelle lattine da lavorazioni precedenti (i prodotti furono ritirati in alcuni paesi del mercato europeo)

Nestlé

  • Sede dell'Azienda: Nestlé S.A., avenue Nestlé 55, 1800 Vevey, Switzerland, sussidiaria americana Nestlé USA, 800 North Brand Blvd., Glendale, CALIFORNIA
  • Tipo dell'Azienda: Multinazionale con 81 filiali nel mondo, è proprietaria di 522 stabilimenti, finanziarie in Bahamas, Panama, Svizzera, Lussemburgo e dei marchi Friskies, Felix, Fido, Kit Kat, Vitto Doko,Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, Pejo, Perrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino, Sandalia, Tione, Ulmeta, Vera, Acqua Brillante Recoaro, Beltè, Chinò, Gingerino, Mirage, Nestea, One-O-One, Sanbitter, After Eight, Alemagna, Baci, Ciocoblocco, Galak, Motta, Perugina, Quality Street, Rowntree, Macintosh, Smarties, Le ore liete, Lion, Orzoro, Cheerios, Chocapic, Buitoni, Pezzullo, Surgela, Mare fresco, La valle degli Orti, Mio, Fruttolo, Antica gelateria del Corso, Berni, Sasso, Maggi, Vismara ecc....
  • Fatturato annuo: 100.000 Mld
  • N. lavoratori impiegati: 232.000
  • Fatturato pro-capite: 0,431 Mld
  • Qualità delle Relazioni sindacali: al momento nessuna notizia disponibile
  • Criteri di produzione e politica di mercato: 28% bevande, 27% derivati del latte, 26% piatti pronti ed ingredienti alimentari, 14% dolciumi e cioccolato, 5% prodotti farmaceutici. La Nestlè fa parte di EuropaBio, un'associazione finalizzata all'introduzione delle biotecnologie (nondimeno dichiara: l'intenzione di rispettare un'eventuale scelta dei consumatori contraria agli OGM; di non usare soia GM negli alimenti per l'infanzia, anche se in Alsoy nel 2000 sono state riscontrate proteine GM).
    "La Nestlè, per vendere maggiori quantità di latte in polvere trasgredisce il Codice dell'OMS con informazioni distorte e promozioni che mirano alla sostituzione del latte materno con latte di produzione anche in situazioni economiche e sanitarie estreme (ad esempio nei paesi in cui l'acqua per diluire le polveri è inquinata)". Nel 2000 Nestlé, Milupa, Nutricia, Heinz, Humana ed Abbott sono state condannate dall'Antitrust italiano per violazione delle leggi sulla concorrenza.
    (cfr. anche: http://www.tmcrew.org/csa/l38/multi/nestle.htm)

 


 

Questi dati sono più che sufficienti a dimostrare quanto sia stata scarsa l'attenzione della politica mondiale e, in particolare, di quella italiana, verso la salute e l'integrità dell'economia di base. Mostri industriali come quelli sopra descritti non nascono in un giorno solo. Tutti troveranno facilmente che l'escalation del pesante tributo allo sviluppo di questi autentici cancri planetari è cominciata alla fine della seconda guerra mondiale, quando visioni drogate del modello sociale dettero vita a quella che fu definita la "Ripresa Industriale", un processo cieco che, attraverso i più biechi meccanismi del profitto, solo in apparenza ha "creato posti di lavoro", come si va farneticando da parecchio e da più parti, mentre in realtà ha "distrutto posti di lavoro, vocazioni territoriali ed artigianali", privando la gente della libertà, spesso della vita e sconvolgendo il panorama dell'economia naturale che ancora caratterizzava quasi tutte le realtà del globo. Ecco quale genere di guerra si stava preparando da qualche parte per le future generazioni, mentre dall'altra parte folle di sprovveduti inneggiavano alla pace ed attendevano il realizzarsi dell'illusione del benessere.
Perché dunque stupirsi del morbo della mucca pazza o dare ad esso rilevanza come se si trattasse di un fatto anomalo?!

F. G. Urbon

 

 


 

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