27 Ottobre 2003
Il "Karma pensionistico"
Ed ecco come fa un Governo "Liber...ist" a proseguire sulla pista tracciata dal Centro-sinistra per la Riforma previdenziale e a redistribuire il debito pubblico italiano e l'eccesso di spesa corrente tra i cittadini in modo definitivo.
Lasciando da parte IR(PEF etc...), IVA, ICI, la svendita definitiva del patrimonio immobiliare, ossia terreni e fabbricati, e di quello artistico nazionale e i condoni che rappresentano la regalia d'obbligo per i mafiosi, la ripartizione del carico è così fatta:
- quota spettante a quelli che hanno creato il debito, cioè politicanti e relative clientele, comprendenti anche i pensionati di lusso, quelli privilegiati (statali etc...), i fruitori di pensioni indebite, i faccendieri a qualunque titolo, i mafiosi etc.etc...: ZERO! questi signori, tra cui i parlamentari, continueranno a percepire pensioni non dovute, a lamentarsi che è poco e ad accrescere il maltolto
- quota spettante a quelli che all'atto della Riforma Dini avevano già più di 18 anni di lavoro e relativi contributi: tassazione del 15% della pensione che sarebbe loro spettata a tempo debito. A questi signori è consigliato mantenersi in buona salute così da recuperare quanto più possibile nel tempo ciò che è stato loro sottratto e magari lavorare in nero, adeguandosi al sistema più diffuso in Italia tra i mafiosi e chi si deve ahilui difendere dall'insaziabile appetito della burocrazia statale. Quelli che saranno costretti a raggiungere i 65 anni o i 40 anni di contribuzione evitino accuratamente di morire il giorno dopo assumendo da subito almeno 1 aspirina uso pediatrico a settimana; ciò consentirà di minimizzare il maggior danno (ricordarsi che Brunetta, il quale si diverte lavorando, al contrario della maggior parte dei fresatori chimici o degli "operai dell'informatica", suggerisce "almeno" la regola 105). Quelli che saranno sbattuti fuori dalle Imprese per crisi, per cessione di ramo d'Azienda e successiva chiusura d'attività etc... prendano due compresse d'aspirina adulti a settimana e rinuncino al sesso sfrenato (a "Porta a Porta" A. D'Amato ha detto "noooo! noi li vogliamo dentro e vogliamo assumere anche i giovani", ma tutti si sono accorti che stava citando un famoso romanzo di fanta-imprenditoria)
- quota spettante a quelli che all'atto della Riforma Dini avevano meno di 18 anni di contributi: 55% della pensione che sarebbe loro spettata a tempo debito. A questi signori è consigliato attivarsi al più presto con Fondi integrativi basati sul TFR, così da ricreare almeno in parte delle condizioni di reddito passabile, togliendo alle Aziende la disponibilità di soldi che non appartengono a esse. Per il resto, avendo tutto il tempo per assorbire ed elaborare questo loro karma pensionistico, a questi signori è consigliato anche di mettere le fondamenta di nuove attività in proprio, garantendosi quegli ampi margini di evasione e di recupero che sono nella tradizione dell'imprenditoria italiana
- quota spettante ai neo-lavoratori attuali: 50% della pensione pubblica che a loro sarebbe spettata a tempo debito. Ricordando che Governo, Banche, Assicurazioni, Imprese e Sindacati hanno già l'acquolina in bocca per la messe di soldi che ciò potenzialmente rappresenta in termini di Fondi Integrativi, tra bilanciati azionari, bilanciati, obbligazionari puri e obbligazionari misti, basati o no sul TFR fa lo stesso, a questi signori è consigliato emigrare quanto prima in cerca di lidi migliori, lasciando il campo alla nutrita schiera di immigrati sui quali i ladri italiani contano così tanto da promettere cose che qualche anno fa si sarebbero ben guardati dal promettere (diritto al voto etc...). Se ciò può essere di qualche consolazione, sappiano che così facendo compiono un'opera umanitaria altamente meritevole, cosa che li libererà in un sol colpo del karma delle ultime 7 vite
F. G. Urbon
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