18 Luglio 2006
Gandhi e Papi

 

India, 1947-1948/ Il 15 agosto 1947 l'India si spacca in due Stati distinti: il Pakistan e L'Unione Indiana. Per definire i confini sono istituite due commissioni miste, che stentano a raggiungere un accordo. Questa situazione tesa e complicata scatena un guerra tra mussulmani ed hindù che alla fine del fatale 1947 provoca circa un milione di morti e circa 5 milioni di profughi. In questa situazione Mahatma Gandhi, ormai vecchio e solo, lotta con tutte le sue forze, pure quando l'India diventa indipendente, rischiando anche di morire di fame, ma riuscendo a portare la calma almeno a Calcutta. Egli si reca di nuovo a Delhi, dove le violenze degli estremisti hindù sono molto più accese; qui egli si reca ogni sera per pregare all'aperto, in quiete, ma la sera del 30 Gennaio 1948 un giovane fanatico militante lo segue e lo uccide con colpi di pistola a ripetizione.
(NdR: per i pochi che non lo sanno, Mahatma=Grande Anima)

Beirut, Luglio 2006/ Proseguono gli sconti fra Libano e Israele. Durante la notte l’esercito israeliano ha messo in atto un’incursione definita dallo stato maggiore “molto limitata”. Si sono comunque contati diciassette morti. Una salva di razzi ha colpito Haifa. E’ giallo sull’abbattimento a Beirut di un caccia israeliano. Dal G8, intanto, Kofi Annan, segretario generale Onu, ha chiesto il “cessate il fuoco”. Clamorosa gaffe per il presidente George Bush, che a microfoni aperti ha detto: “Quello che devono fare è di convincere la Siria a fare in modo che Hezbollah la finisca con questa merda”. A Roma Forza Nuova lancia pomodori contro l’ambasciata israeliana. Il leader Roberto Fiore ad Affari: “Israele razzista e guerrafondaia”.
(fonte: http://newsletter.libero.it/cinqueallecinque/AI_2006_07_17.pdf)

Vaticano, Luglio 2006/ Periodo di riposo per il Papa: nella villetta a Les Combes un computer sempre in contatto con la Segreteria di Stato gestito dal suo segretario, don Georg Gaenswein. Ma il Pontefice scrive a mano e preferisce fare lunghe passeggiate pomeridiane. E suonare Bach al pianoforte.
(fonte: http://newsletter.libero.it/cinqueallecinque/AI_2006_07_17.pdf)

 


 

Ora non dico che per avvicinarsi alla santità un papa cattolico debba andare incontro per forza ad una pallottola, ma che esagerato divario di classe!!!
(fonte: F.G. Urbon)

 


 

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