Oggetto : ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI DOMESTICI (Legge 3 dicembre 1999,  n.493)

 

 

Roma, 3 Dicembre 1999

 

"Sono obbligati ad assicurarsi coloro, in età compresa tra i 18 ed i 65 anni, che svolgono in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propria famiglia e dell’ambiente in cui dimora. Sono esclusi coloro che svolgono altra attività che comporti l’iscrizione a forme obbligatorie di previdenza sociale."

 

"Il premio (12,91 E/anno; NdR) è a carico dello Stato se l'assicurato ha un reddito che non  supera i 4.648,11 Euro e se appartiene ad un nucleo familiare il cui reddito complessivo non supera i 9.296,22 Euro."

 

L'esenzione dal tributo forzoso è accettata solo per redditi talmente bassi che neanche chi sta in Cassa Integrazioni Guadagni o in Mobilità può accedervi, né si fa menzione di tali situazioni nelle circolari dell'INAIL. Però si fa menzione di 18 tipi di reddito che non concorrono a formare il totale del reddito imponibile da confrontare con i massimali di cui sopra.

 

Il cittadino poi penserà che la procedura non implichi altro obbligo che quello di pagare e stare zitto. ERRORE!!

Nella migliore tradizione italiana, non sarà l'Ente pubblico a compiere tutti i necessari accertamenti, bensì il cittadino stesso. Infatti, esistono, congegnati all'uopo ad uso e consumo del "lavoratore pubblico", i seguenti moduli:

-   il Bollettino per il versamento corredato dall'obbligo di apporre tutte le necessarie specifiche (nome, cognome codice fiscale etc...);

-   Modello di autocertificazione ad uso e consumo dell’Ente pubblico per autocertificare il possesso dei requisiti di esonero ed essere comunque schedato per il futuro;

-   Modulo di cancellazione (?!) ad uso e consumo dell’Ente pubblico se si superano i requisiti di esonero.

 

La Legge garantisce allo Stato, nella persona dell'INAIL, decine di miliardi di introiti "forzosi" in più, mentre garantisce una copertura infortuni solo per infortuni talmente gravi che su decine di milioni di casalinghe l'evento potrebbe non capitare mai in 10 anni.

Un bell’affare (per lo Stato) per soli 12,91 E/anno, non c’è che dire.

 

Questa dovrebbe essere materia per le Associazioni dei Consumatori.

Che dire, infatti, e a chi lo si dovrebbe dire, quando al pagamento di un premio non corrisponde alcun servizio (caso della quasi totalità di casalinghe che non finiranno in coma mentre cucinano)?

Ma noi siamo già abituati ad essere truffati “legalmente” dalle Assicurazioni, protette da una Legge che garantisce loro centinaia di miliardi di introiti con le ulteriori guarentigie della estortiva e mafiosa formula bonus/malus (due punti a salire, uno a scendere), la possibilità di aumentare a loro discrezione il costo della copertura assicurativa ed ogni sorta di "assicurazione" per evitare di pagare i danni.

L’Italia è un paese di ladri?! Beh, con questi esempi! del resto non è forse storicamente vero che "troppe leggi, nessuna legge"?!
Non è una coincidenza che per la gente onesta la Legge non funzioni mai (e su questo ho un inconfutabile archivio ventennale che forse un giorno farò pervenire alla Corte Suprema di Strasburgo, sa mai sarà di qualche utilità)!