Oggetto: il 'Verbo' di Previti sulla Finanziaria
Roma, 13 Ottobre 1994
Stanotte ho seguito il "Maurizio Costanzo Show" per poter sentire il Verbo di Previti sulla Finanziaria.
Alcuni dicono che questo Previti è un ex avvocaticchio gangster di dubbia origine ed io stesso ho conosciuto una persona di solida reputazione che non esprime commenti favorevoli su di lui.
Dopo averlo ascoltato stanotte, mentre affermava in modo assolutamente subdolo e viziato, che la Finanziaria non tocca le pensioni, che colpisce l'evasione, che è l'unica premessa del rilancio economico; dopo averlo sentito dire, con sfacciata naturalezza, che lo Stato non può continuare a garantire cose che non può dare, come se i lavoratori dipendenti non avessero mai pagato contributi, sono convinto che quel che dice la gente su Previti non può che essere vero.
D'Alema gli ha risposto bene, tentennando un poco solo lì dove sono state chiamate in causa le corresponsabilità dei Comunisti e del Sindacato nei provvedimenti legislativi truffa, che, per motivi di convenienza politica e demagogica, anni fa deviarono i contributi previdenziali verso il sostegno delle Imprese e l'Assistenza Sociale (prestazione in assenza di contribuzione).
Di fatto, che potrebbe dire D'Alema per scagionare il Partito Comunista, che ha condizionato il Sindacato per tanto tempo?
Ma che giudizio, migliore di quello già detto, potrei io esprimere su questo Previti e su chi l'ha preso come Ministro, sentendolo sostenere che:
poiché il sistema consociativo (in cui è cresciuto anche lui; ndr), mediante decreti legislativi truffa ha ingiustamente dirottato i contributi previdenziali sulla Assistenza e sul finanziamento delle Imprese;
poiché il sistema consociativo ha prodotto il debito pubblico di 2 milioni di miliardi;
poiché il sistema consociativo ha lasciato ampi margini di evasione fiscale a tutte le categorie tranne quelle dei lavoratori dipendenti e pensionati;
allora, il sistema di Berlusconi, per rimettere al loro posto Giustizia ed Economia,
dà il colpo di grazia a lavoratori dipendenti di oggi e domani, a pensionati di oggi e domani, sospendendo pensioni, decurtando pensioni, mantenendo l'obbligo di pagare pesanti contributi infruttiferi all'INPS, avviando, contemporaneamente, le previdenze private e ritardando il turn-over nei posti di lavoro con lo slittamento dell'età pensionabile;
continua a rinviare la riforma fiscale, su cui si basa una Assistenza nazionale giusta ed efficiente;
non prevede piani organici di reindustrializzazione e ricerca a medio e lungo termine.
Intanto, Silvio Berlusconi, cerca spazi imprenditoriali nei Balcani e in Russia, dove sono più rovinati di noi e perciò sono ben disposti a far sfruttare il popolo come si deve, una musica che non si chiama liberal-democrazia.
Dopotutto, speravo che un Imprenditore avrebbe ragionato in modo più sano di così.
Ora, spero solo che gli italiani non siano rincretiniti del tutto e decidano di dare un bel calcio in culo a Berlusconi, Previti etc..., con la loro congregazione di sfruttatori e di mafiosi.