Oggetto: Imposta staordinaria sulle vetture alimentate a GPL o Metano

 

Roma, 5 Maggio 1993

 

L'anno scorso, l'Ufficio Affari Tributari dell'ACI mi fece sapere d'aver iniziato un'azione in Senato per abolire le soprattasse su vetture ECODIESEL, a GPL e Metano, allo scopo di incentivare la gente all'uso di autovetture alimentate con carburanti non inquinanti o meno inquinanti della Benzina.

L'Associazione Amici della Terra s'è fatta portavoce, presso la Presidenza del Consiglio, dei risultati di una petizione volta allo stesso scopo.

Il Decreto che si occupa dell'argomento è stato sottoposto ad iter parlamentare un paio di volte da Marzo 1993 ad oggi ed è stato oggetto di richieste di emendamenti da parte degli Amici della Terra, perché, nella sua forma originaria, non coglieva l'obiettivo ecologico fondamentale di promuovere l'uso del GPL e del Metano.

Il 1° Maggio u.s., il Sole 24 Ore ha pubblicato il testo dell'Art.65, in cui si legge che l'esenzione dalla soprattassa è valida dalla entrata in vigore del Decreto fino al 31 Dicembre 1994 e solamente per gli impianti che risultano installati dopo la entrata in vigore del Decreto stesso; in altre parole, una presa in giro del problema ecologico e di quanti se ne fanno carico.

Infatti, non solo è stato deformato il significato delle richieste di emendamento, volte ad estendere e non a limitare lo spazio della esenzione; ma è stato anche calpestato il buon senso e il più elementare concetto del Diritto, che non può tollerare in nessun caso una discriminazione così palese tra i molti che erano ecologici dall'altro ieri e, a queste condizioni, i pochi che lo saranno da dopodomani.

Mi rendo ben conto che da questo Parlamento non ci si può attendere alcunché di serio; inoltre capisco che i titolari di interessi industriali e finanziari, legati alla vendita delle benzine, tirano l'acqua al loro mulino; tuttavia penso che questo Decreto, così come è stato concepito, non deve poter passare.

Poiché non conviene neanche far decadere i termini per la conversione in Legge di un Decreto che può essere sfruttato per la difesa dell'Ambiente, è necessario non solo che gli Amici della Terra insistano nell'azione, ma che tutti gli utenti di auto a GPL e Metano si sveglino e che si muova più incisivamente anche l'ACI, in quanto rappresentante ufficiale degli automobilisti.

 

SUPPLEMENTO del 1996

Gli utenti del GPL-Metano, quelli "ideologici", non si sono mai preoccupati di quanti fossero i distributori sul territorio, nemmeno in epoca di boom economico (anni '60); facevano il pieno appena potevano e tutto appariva sensato: risparmio sul carburante, minore usura del motore, meno inquinanti in giro.

Oggi, una tale preoccupazione ha molto meno senso, perché i distributori di gas per autotrazione sono disponibili pressoché ovunque.

Le possibilità di risparmio, pure se diminuite da passati Decreti, ignobilmente anticostituzionali ed anti-Ambientali, hanno prodotto un incremento del parco circolante a GPL, pure se debole.

I dati tecnici dicono che il grado di tossicità totale del GPL è il 61% di quello della Benzina e il 60% di quello del Gasolio; dicono che quello del Metano è ancora minore; che nelle emissioni della combustione di gas mancano i particolati pesanti, il piombo, lo zolfo ed i gas aromatici, tutti agenti fortemente cancerogeni. Inoltre, cosa meno importante ma sempre significativa, dicono che l'autotrazione a gas riduce anche l'inquinamento da rumore, fatto che sarà reso obbligatorio in ambito CEE per le conseguenze negative del rumore sul sistema nervoso.

L'autotrazione è nata con il gas; il gas è meno costoso e più ecologico; esistono anche altri dati a suggerire l'opportunità del gas; eppure, la Via del gas non s'è aperta.

Come mai l'Industria non s'è orientata verso la produzione diretta di veicoli alimentati a gas? Perché il gas è una scelta individuale e non collettiva?

Le benzine soppiantarono il gas sulla spinta consumistica dell'immediato dopoguerra: creazione di una Domanda massiccia di motori potenti e scattanti; Tecnologia facile, profitti enormi, nessuna difesa legislativa.

Il risultato, eguale a quello di altri settori dello sviluppo (vedi agricoltura ed allevamento del bestiame), è davanti agli occhi di tutti, venduto ai gonzi come irrinunciabile cammino del Progresso.

La Finanziaria 1995, ennesimo insulto all'Intelligenza e alla Giustizia, non ha introdotto molte novità sulla materia: essa ha decretato la soppressione del superbollo solo per le auto convertite a gas dopo il 1993.

Il Governo ha fatto il minimo per tacitare una voce ancora troppo debole, mettendo le auto a gas sullo stesso piano di quelle a gasolio; sullo stesso piano, cioè, delle puzzolenti Regata, Mercedes, Volvo etc...

Infatti, dopo l'introduzione della magia catalitica, pannicello caldo sulla pustola tecnologica, il parco circolante a gas non s'è incrementato di molto e, perciò, le entrate del Condominio Italia hanno potuto sopportare questo piccolo salasso. Il Governo non ha ragionato in termini di Ambiente o di Giustizia fiscale; solo di gabella; non ha ritenuto che questi estemporanei concetti valessero la ricerca di una fonte di sovvenzionamento alternativa.

La conversione al gas, insieme con il placcaggio dei meccanismi legislativi, può essere un importante fattore di contenimento del danno ambientale. E questo è necessario, perché non si può prevedere esattamente quanto ci vorrà per battere l'interesse privato.

Ma occorre che la voce che ha ottenuto la piccola vittoria del 1995 diventi molto, molto più forte.

 

(fonte dei dati tecnici: http://www.evolutionweb.it/gplauto.htm)