Oggetto: un esempio di 'ricorso storico'

 

 

Roma, 3 Giugno 1992

 

 

C'è stato, nel recente passato, un momento economico simile a quello che l'Italia sta passando ora: nella prima metà del 1947 i prezzi all'ingrosso registrarono forti incrementi e il tasso di inflazione superò quello avutosi durante la guerra.

A Marzo, l'Italia fu ammessa nel Fondo Monetario Internazionale e questo fatto richiese stabilità della situazione economica italiana.

Luigi Einaudi, nominato Ministro del Bilancio nell'Agosto di quell'anno, impose sul solito bailamme politico una manovra finanziaria così caratterizzata: aumento del tasso di sconto, imposizione di vincoli su una quota del patrimonio e sui depositi bancari, abolizione del prezzo politico del pane, aumento delle tariffe del gas, dell'elettricità, di quelle postali e ferroviarie; innalzamento del cambio del dollaro a 350 lire e creazione del 'franco-valuta', un sistema che avrebbe permesso di fare importazioni utilizzando depositi esteri.

La manovra significò: stretta creditizia, riduzione di liquidità, diminuzione nella domanda di merci, abbassamento dei prezzi, flessione delle speculazioni di Borsa.

Grazie ai provvedimenti di L. Einaudi, la salute della bilancia dei pagamenti migliorò, per cui, dal punto di vista monetario, la manovra conseguì lo scopo di arrestare la inflazione; tuttavia, la stretta creditizia determinò la caduta degli investimenti produttivi, con conseguente aumento della disoccupazione e l'innesco di una fase di depressione economica, che si protrasse fino al 1950, quando scoppiò la guerra di Corea, che causò la ripresa della domanda internazionale, riattivando il mercato.

Gli eventi del 1947 paiono prospettare un esempio di ricorso storico nell'ambito dello stesso secolo: rispetto al 1947 oggi ricorrono l'ingresso dell'Italia in uno scenario europeo, le difficoltà finanziarie del paese e la necessità di provvedimenti risolutivi; la manovra Amato è poi drammaticamente simile a quella di Einaudi; ognuno può vedere da sé quanto è forte la somiglianza.

Ma la gente di quest'Agosto 1992 non è quella di quell'Agosto 1947; e nemmeno lo sono le condizioni interne ed internazionali al contorno.

In Italia, questo è un Agosto di Mafia, non mitigato dal suono del piffero di O.L.Scalfaro, che inneggia, stonato, alla onestà della maggioranza degli Italiani.

L'Italia del 1947 uscì dalla depressione allorché scoppiò la guerra di Corea; basterà oggi qualcosa di simile? potrà essere l'Irak la nostra Corea? o forse la Bosnia, o la Georgia, od altro, in Africa o altrove? e deve per forza essere questa la cura?

La Storia pare non essere in grado d'insegnare alcunché, ma per molti essa è piena di utili indicazioni.