ASPETTI GENETICI DELLA SINDROME DELL’X-FRAGILE.
Che cos’è la Sindrome dell’X-Fragile (FraX)
La Sindrome dell’ X-Fragile
(FraX) è la causa di ritardo mentale ereditario più frequente. Circa
1:4000 maschi nella popolazione generale sono affetti dalla sindrome.
La malattia è dovuta all’alterazione (mutazione) di un gene situato sul cromosoma X.
Il nome “X-Fragile” deriva
dal fatto che la mutazione del DNA provoca una modificazione della
struttura del cromosoma X che visto al microscopio presenta una “strozzatura” nella regione terminale del cromosoma
X (q27.3), dove è situato il gene FMR1.
Fig.
1
Quali sono i sintomi della Sindrome dell’ X-Fragile ?
La Sindrome dell’X Fragile
colpisce molto più frequentemente i maschi rispetto alle femmine: infatti queste ultime possedendo 2 cromosomi X
hanno anche una copia del gene che può funzionare correttamente. Lo
sviluppo mentale delle persone affette da FraX è molto vario. Alcune mostrano capacità cognitive quasi normali,
altre un lieve ritardo mentale, altre ancora un ritardo mentale più grave.
I sintomi qui descritti quindi possono essere presenti o meno, e presentarsi in forma variabile:
·
Ritardo cognitivo
Il primo segno della
malattia è il ritardo nello sviluppo psicomotorio, in particolare nell'apprendimento del linguaggio. Il ritardo
mentale è di grado variabile e spesso si associa ad anomalie comportamentali come irrequietezza,
instabilità psicomotoria e incapacità a fissare l'attenzione.
Queste caratteristiche persistono con l'avanzare dell'età.
·
Anomalie nel comportamento
Il comportamento delle
persone affette da FraX può andare da un carattere estroverso e sociale a comportamenti simili all'autismo
(iperattività, incapacità di fissare negli occhi gli altri, avversione all'essere toccati, comportamento
stereotipato).
A volte possono
manifestarsi anche episodi convulsivi.
·
Caratteristiche fisiche
Molte persone affette da
FraX hanno tratti somatici tipici: viso stretto e allungato con fronte e mandibola prominenti, orecchie più grandi
e più basse della media e, nei maschi, ingrossamento dei testicoli (macrorchidismo). Le persone affette da FraX
possono presentare anche altri sintomi, come l'iperestensibilità delle articolazioni, il piede piatto e il prolasso
della valvola mitrale (un'anomalia di una valvola cardiaca).
Esiste un terapia per la
FRAX?
Non esiste attualmente un
trattamento specifico per la FraX. La terapia rimane quindi quella di tipo riabilitativo, sia motorio sia
psicopedagogico. Una buona assistenza psicopedagogica da parte di educatori specializzati può migliorare
sensibilmente le potenzialità del bambino e aiutarlo a vivere i rapporti con gli altri in modo più armonico.
Patologie associate quali epilessia, prolasso della valvola mitrale o altre, dovranno essere affrontate dal medico con adeguate terapie.
Quali sono le cause genetiche della
FraX?
Nel 1991 è stato
identificato un gene, chiamato FMR1, situato sul cromosoma X in corrispondenza del sito fragile, la cui funzione è
ancora oggi oggetto di studio per molti ricercatori.
E' noto però che nella
maggior parte dei casi di FraX, l'alterazione responsabile della sindrome è l'espansione di una sequenza ripetuta
di tre basi nucleotidiche (Citosina
Guanina Guanina : tripletta
CGG) a livello del gene FMR1. Tale sequenza è particolarmente instabile
durante il passaggio da una generazione all’altra.
Nelle
persone normali questa tripletta CGG è ripetuta un numero variabile di
volte: da 6 a 55 e viene trasmessa stabilmente attraverso le generazioni;
Quando il numero di
triplette CGG supera le 56 ripetizioni, la sequenza di DNA diventa instabile e nel passaggio alle generazioni
successive si espande il numero di ripetizioni CGG.
In particolare le persone
che possiedono un numero di ripetizioni comprese tra 56 e 200 CGG
vengono definite portatori sani della
premutazione . In
questo intervallo l’espansione CGG consente al gene FMR1 di funzionare ancora e quindi non provoca alcun sintomo
clinico della malattia.
Nelle
persone affette il numero di ripetizioni CGG supera le 200 copie.
L’espansione della tripletta CGG a cui si associa un’ ulteriore modificazione del DNA, detta
metilazione, provoca il mancato
funzionamento del gene FMR1, e viene definita
mutazione completa.
I maschi con la
mutazione completa
presentano ritardo mentale di grado variabile (da lieve a grave) e tratti fisici caratteristici, mentre solo la
metà delle femmine con la mutazione completa presenta i sintomi della malattia.
Come si trasmette la FraX
?
La modalità di trasmissione della FraX presenta alcune caratteristiche peculiari. Infatti siccome il gene FMR1 è localizzato sul cromosoma X, la malattia si manifesta in modo diverso nei due sessi:
·
I
maschi con la mutazione
completa sono affetti, mentre circa la
metà delle femmine con la
mutazione completa presenta i sintomi della malattia.
·
Maschi e femmine
portatori della premutazione sono clinicamente normali.
Nel passaggio alle
generazioni successive la premutazione tende ad espandersi: le
ripetizioni CGG aumentano di numero e quando superano le 200 copie diventano
mutazione completa .
E’ da sottolineare che la
tendenza all’espansione della sequenza ripetuta CGG si verifica solo quando la
premutazione è trasmessa dalla
madre: pertanto, poichè durante la maturazione dell'ovulo materno o nelle prime fasi della crescita embrionale,
la premutazione può espandersi a
mutazione completa, una madre portatrice sana avrà il rischio del 50% di avere dei figli maschi affetti e del
50% di avere delle femmine con la
mutazione completa metà delle quali presenterà i sintomi della malattia.
Fig.
2
Quando la
premutazione è trasmessa dal
padre rimane stabile quindi le figlie femmine riceveranno la
premutazione senza che avvengano variazioni nel numero delle triplette
CGG. I figli maschi, invece, ricevono dal padre il cromosoma Y pertanto non sono a rischio di ereditare la
premutazione .
Fig. 3
Diagnosi
della FraX
Purtroppo la FraX è ancora
oggi sottodiagnosticata. Con il progredire delle conoscenze e della affidabilità delle tecniche diagnostiche, è
auspicabile che sempre più persone affette da FRAX possano avere una diagnosi corretta e il più precoce possibile
perché, anche se per ora non esiste una terapia specifica per la FRAX, una diagnosi tempestiva è utile per
cominciare precocemente il percorso riabilitativo e per informare i genitori del rischio di avere figli affetti.
L’estrema variabilità
fenotipica della sindrome preclude la possibilità di una diagnosi solo clinica e quindi, prima del 1991, la
diagnosi si era basata su tecniche citogenetiche, cioè sull’induzione e la ricerca del sito fragile sul cromosoma
X. La diagnosi citogenetica ha sempre presentato, comunque, alcuni limiti tra i quali l’impossibilità di
identificare i portatori sani.
Attualmente questa indagine
è stata sostituita da un esame più sensibile e specifico che si basa sull’
analisi molecolare del DNA; questo test genetico permette di mettere in evidenza direttamente il difetto
genetico (l’espansione della trpletta CGG e la metilazione del DNA) e quindi di
identificare i soggetti affetti e anche i portatori sani.
L’ indagine molecolare è
eseguibile anche in epoca prenatale (alla 12a settimana di gestazione) in gravidanze di donne portatrici di
premutazione o di mutazione
completa.
Chi
sottoporre al Test genetico ?
Data la frequenza della
sindrome (1:4000 maschi) è opportuno cercare la mutazione ogniqualvolta un soggetto presenti ritardo psicomotorio e
del linguaggio, in particolare se esistono più individui affetti nell’ambito familiare.
Per i familiari di soggetti
ai quali sia stata diagnosticata la malattia è consigliabile una consulenza genetica prima di sottoporsi al test
genetico.
Come per tutte le malattie
genetiche, è bene eseguire il test prima di decidere di avere un figlio, perché oltre ai tempi tecnici per
l’esecuzione del test genetico (da 15 a 20 giorni), è meglio venire a conoscenza della propria condizione di
portatrice/ore prima di una gravidanza poiché ciò consente di acquisire le informazioni necessarie sul proprio
rischio procreativo e di fare quindi scelte più serene e consapevoli.
In ogni caso, è sempre
possibile rivolgersi al genetista per una diagnosi prenatale anche se la gravidanza è già iniziata.
Recenti indagini
epidemiologiche svolte nella popolazione generale hanno stimato la frequenza dei portatori sani variabile tra 1:100
e 1:500 persone. Tale frequenza giustifica la richiesta di una consulenza genetica anche a coppie che desiderano
avere un figlio e che hanno parenti con un ritardo mentale non diagnosticato.