Ha inizio
all'incrocio con Via Saraceno, Via Fondo Banchetto e Via Belfiore.
Termina all'incrocio con Via Ghiara e XX Settembre.
Anticamente, era l'ultimo tratto della "Via dei Sabbioni"
(vedi Via Mazzini e Garibaldi). Veniva chiamata "Strada
di Porta San Pietro" dalla omonima chiesa che sorgeva
già prima del mille su questa strada. Da essa prese
il nome anche una delle porte della Ferrara medievale. Detta
porta in tempi assai remoti (sec. VII° - VIII°) era
chiamata "Porta della Vigna" perchè poco
distante da quel luogo sorgevano i vigneti del Vescovo sulle
rive dell'adiacente isola del futuro monastero di Sant'Antonio
in Polesine ( sec.XIII°). Questa strada, corre sull'antico
Fondo Tabernolo; esso era uno dei tanti lembi di terra che
fuoriuscivano dai terreni palustri come il Fondo Bagnolo adiacente.
La chiesa di San Pietro, per l'importanza che aveva nell'alto
medioevo era chiamata "Basilica" ed il suo monastero
nel venne 1010 donato ai Canonici dell'antica Cattedrale,
San Giorgio dal Vescovo Ingone. Era talmente vicina (alcuni
studiosi ritengono che invece fosse dentro) al Castello dei
Cortesi che fù chiamata "San Pietro in Castello".
Essa fu girata con la facciata ad oriente nel 1530. Poco distante,
in angolo con Via Coperta dove adesso c'è lo stabile
al numero civico 39 si trovava la chiesa di Sant'Alessio sin
dal XII° secolo, nell'altro angolo antistante, esisteva
fino al secolo scorso il palazzo degli Obizzi che era dell'omonima
famiglia, ricordata in Ferrara fra le più antiche.
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