Inizia
da Piazza Trento e Trieste e termina all'incrocio con Via
Saraceno e Via Scienze.
Questa strada nei tempi più remoti, era parte dell'attuale
Via Garibaldi e creava un'asse che correva lungo tutta la
"Fossa Civitatis" più antica. L'attuale Via
Mazzini fù il primo tratto di quest'arteria a denominarsi
"Via dei Sabbioni" perchè fù il primo
tratto di canale ad essere tombato; si chiamò così
anche il resto della strada sino a Castel Tedaldo ad Ovest
della città, dove la fossa aveva sbocco in Po. Questa
antica arteria, di cui come abbiamo detto costeggiava un canale,
congiungeva apassando a Nord dell'abitato cittadino, il limite
occidentale della città (Castel Tedaldo) con il limite
orientale (Castello dei Cortesi) quindi aveva una funzione
urbanistica e sociale molto importante. Questa via, in tempi
più recenti, divenne l'area cittadina occupata dalle
genti del popolo ebraco. Le genti di questa cultura furono
introdotte in città sin dal 1275 con il consenso di
Obizzo II° d'Este, nel 1492 entrarono in città,
altri ebrei di origine spagnola che si stabilirono ove ancora
oggi sorge la loro sinagoga, in Via Vittoria, una lapide ricorda
la fondazione. Nel 1481 un ebreo romano, Samuele Melli, acquistò
uno stabile di tre piani che troviamo oggi al numero civico
95 di Via Mazzini in cui fondò una sinagoga di rito
italiano che ancora oggi esiste ed è visitabile. Negli
stabili vicini a quest'ultimo da pochi anni è stato
creato il Museo Ebraico di Ferrara.
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