SE 5a


Lo SE5a e' un biplano della prima guerra mondiale derivato dallo SE5, il cui primo esemplare fu costruito nel 1916 presso la Royal Aircraft Factory di Farnborough, in Inghilterra. La versione "a", del 1917, utilizzava un motore da 200 cavalli.
Degli oltre cinquemila esemplari costruiti fino al 1918 ne rimangono solo sei in tutto il mondo e solo uno di questi e' in condizioni di volo, mentre numerose sono le repliche volanti.

L' aeromodello deriva da una scatola della Flair ed e' un modello tutto in balsa da costruire, con apertura alare di 124cm per una lunghezza di 95.
La motorizzazione prevista e' un 40-60 a quattro tempi o un 30-40 a due tempi, per un peso finale che puo' arrivare a 3 Kg (con tutti gli accessori opzionali).
La mia versione e' stata trasformata per ospitare un motore elettrico con riduttore e 10 celle.
Molte sono le ragioni che mi hanno spinto verso questa scelta: le principali riguardano la "totale" pulizia di un elettrico (le ali imbrattate d'olio sono difficili da pulire, soprattutto nei biplani) e la maggiore facilita' d'uso. Inoltre un motore elettrico e' piu' facile da "camuffare"...
Osservando i materiali della scatola mi sono reso conto che con la motorizzazione elettrica si poteva risparmiare notevolmente sui rinforzi surdimensionati, inoltre la particolare cabana poteva fungere da supporto per le batterie senza richiedere il minimo irrobustimento.
Le modifiche apportate sono numerose, alcune delle quali sono state ispirate dal desiderio di un maggiore realismo.

La copertura superiore della grossa fusoliera e' stata realizzata in polistirolo ricoperto di balsa da 1mm, mentre era prevista in compensato di betulla da 1mm piu' ordinate di compensato; inoltre e' totalmente amovibile, il finto tappo del radiatore ha un terminale filettato che si avvita nella parte inferiore, subito sopra il motore.
Tutte le parti in legno duro (supporti per la cabana in fusoliera e nelle ali, supporti per il carrello e l'ala inferiore) sono state debitamente alleggerite, mentre le ordinate in compensato da 3mm sono state praticamente tutte eliminate.


Il muso, previsto in ABS con i finti radiatori stampati, e' stato rifatto con compensato da 1mm e 42 striscioline di balsa, riproducendo piu' fedelmente le foto dell'aereo vero. Inoltre presenta molte fessure per il raffreddamento di motore e batterie. Anche il fondo del muso, anziche' in compensato da 3mm, e' stato realizzato in balsa da 1.5mm piu' listelli di rinforzo.

Il supporto motore e' realizzato in compensato da 4mm ed e' completamente amovibile, in modo da poter permettere la manutenzione del motore ed eventualmente anche una totale sostituzione nel caso dovessi usare un riduttore di tipo differente. Il motore inizialmente previsto era un Graupner Speed 600 BB 8.4V SP, riduttore a cinghia 2.25:1 su cuscinetti, elica APC 12x6 e 10 celle Sanyo da 1700 mAh. Tale motore si e' rilevato insufficiente fin dalle prove ed e' stato sostituito con il ben piu' prestante LRP Zenit 650-6-8 BB: quest'ultimo ha una corrente di massimo rendimento (80%) di ben 26A, quindi e' in grado di sopportare una potenza piu' che doppia rispetto al motore Graupner.

I piani di coda, in traliccio di balsa, sono realizzati con listelli di 6x6 mm mentre erano previsti inizialmente di 9x9.
Anche il pattino di coda ha dei fori di alleggerimento, ma per un ancoraggio piu' robusto ho realizzato un sistema ad incastro che dovrebbe evitare rotture in caso di colpi laterali.

La cabana e' realizzata in piattina d'alluminio, come l'originale, ma piu' sottile e leggera.
Il carrello e'  in acciaio da 2,5mm al posto dell'originale in ferro da 3,5mm.
Le ruote sono state costruite con compensato, polistirolo, balsa e qualche blocchetto di legno duro. Sono state ricavate per tornitura (ad alta velocita' con tampone e cartavetro) e all'interno vi e' un tubetto d'alluminio che si infila nei mozzi del carrello. Il battistrada e' stato ottenuto, sempre per tornitura (ad alta velocita' con tampone e cartavetro) partendo da un pezzo di materiale isolante per idraulica. Le ruote commerciali per questo modello, oltre ad essere costose e difficili da trovare, sono anche molto pesanti: nel mio caso, ruote e carrello hanno un peso complessivo di circa 100g. Attualmente manca la carenatura in balsa del tondino di acciaio, ad emulazione del carrello originale in legno.

Tutti i rinvii (previsti in acciaio filettato e balsa) sono realizzati con aste rigide di carbonio da 2mm e forcelle in nylon. Gli alettoni sono azionati da due miniservi (HS81) mentre nella scatola sono forniti i rinvii (sempre in metallo) e le squadrette per utilizzare un solo servo standard da sistemare in posizione centrale nell'ala inferiore. Altri due servi analoghi comandano il direzionale ed i piani di coda.
Gli ancoraggi ai montanti alari, in ferro, sono stati ricostruiti identici con alluminio, e lo stesso si e' fatto per le squadrette di collegamento degli alettoni inferiori e superiori.

La ricopertura e' realizzata in solartex nei colori Antique e Verde militare, in modo da evitare verniciature con conseguente incremento di peso. Ho cercato a lungo dei materiali differenti, ma alla fine la trama, i colori ed il costo del Solartex hanno prevalso...
Il peso attuale e' di 2100 grammi in ordine di volo. In queste condizioni il carico alare risulta di circa 35 g/dm2, adatto ad un volo lento e realistico.

Ho notizie di un altro modello analogo "elettrificato": si tratta di un Sopwith Pup sempre derivato da scatola Flair. In questo esemplare e' installato uno Speed 700 ridotto con 14 celle, il modello e' stato realizzato senza alcuna modifica o alleggerimento strutturale ed il peso finale e' risultato di 3Kg, pari al massimo previsto per quel progetto. A detta dell'autore si ottengono prestazioni soddisfacenti.

02/12/2001: Oggi alle ore 15:20 il SE5a, per la prima volta, ha staccato le ruote dal suolo!
Il collaudo e' stato completato felicemente.... il volo e' estremamente realistico, il decollo da terra avviene in pochissimi metri e l'atterraggio si fa a velocita' bassissima. L'autonomia si aggira attorno ai 7 minuti.

Ringrazio enormemente tutto il GRG :-) per lo splendido regalo, dopo quasi un anno (!) vi aspetto per una demo in volo !!!!!!!
Un ringraziamento va anche a PierLuigi Conselvan per i consigli sulla motorizzazione.