Sono pochi gli aeromodellisti che non sono attirati da aerei con propulsione
a reazione e dai relativi modelli in scala.
Il top della motorizzazione, per chi se lo puo' permettere (e non solo
economicamente) e' rappresentato dai moderni reattori, progettati e costruiti
espressamente per l'uso aeromodellistico. Ben prima di questo tipo di propulsione,
sono state sviluppate le ventole intubate spinte da motori a scoppio: con
l'incessante sviluppo di batterie e motori elettrici, anche in questo campo
sono comparse le ventole intubate a propulsione elettrica (EDF).
I miei primi ed unici (per ora) esperimenti in questo campo riguardano
ventole per motori classe 400.
L'idea iniziale era di realizzare un prototipo per alimentazione con
7 o 8 celle, riciclando lo statore di un vecchio PHON rotto del diametro
di 64mm.
Senza seguire tanti calcoli, se non in via indicativa per il passo,
ho realizzato un rotore a 4 pale tutto in legno.
Le pale sono ottenute laminando due strati di compensato di betulla
attorno ad un tubo metallico. Dai due strati ho tagliato le pale che sono
state poi sagomate con carta vetrata e lisciate con turapori. Il mozzo
e' costituito da piu' strati di compensato e balsa, torniti.
Lo statore in plastica caricata e' stato lavorato per eliminare tutti
gli scalini dovuti allo stampaggio e sono stati applicati dei pezzi di
compensato da 0.6, opportunamente raccordati, per aumentare la corda dei
raddrizzatori di flusso (pale di statore).
Sulla parte anteriore e' stato applicato un labbro di raccordo ricavato
da depron, non visibile nelle foto.
Il risultato e' il seguente: con rotore ancora da bilanciare (me ne
vergogno...), speed 400 6V spompato e 7 celle 1700SCR, la spinta statica
risultata e' di 200g con 9A di assorbimento.
Non male.... ovviamente manca ancora un bel po' di lavoro ;-)