Il campione dagli occhi di ghiaccio

 

E' più forte Maradona o Pelè? Chi è stato più decisivo tra Platini e Zidane? Meglio Mancini o Totti? Domande di difficile risposta. Ma credo che una considerazione possa mettere tutti d'accordo. Pavel Nedved non avrà le caratteristiche di alcuni dei protagonisti sopra citati ma, sicuramente, è da annoverare tra i calciatori più forti di tutte le epoche. Forse il più forte, il più completo. Beh...prima ho esagerato nel dire tutti d'accordo. A questa mia affermazione molti risponderanno cose del tipo: "Nedved meglio di Maradona?... più forte di Totti?..ma mi faccia il piacere, mi faccia ! ". 

Beh obiezioni legittime. Ma, da attento conoscitore della carriera del grande Pavel, almeno da quando è arrivato in Italia, proverò a convincere anche i più scettici. 

Nedved si è posto all'attenzione dei tifosi italiani nel lontano Giugno 1996: 7 anni e passa or sono. Fu suo il primo dei due gol con cui la Repubblica Ceca sconfisse gli azzurri di Arrigo Sacchi portandoli all' eliminazione già nel girone eliminatorio (che comprendeva anche Russia e Germania). I cechi invece arrivarono fin alla finale, persa poi con la Germania. Credo che quel gol sia stato decisivo per la sua carriera. Infatti la Lazio fiutò l'affare e Pavel, nella stagione 96/97,  è ai nastri di partenza del campionato, con la casacca biancoceleste (foto a sinistra). Passando al Fantacalcio, immediatamente Nedved diviene obiettivo primario nel calciomercato prossimo venturo per noi della Phoenix: da antimilanisti non potevamo certo farci sfuggire colui che aveva affossato la panchina dell' Arrigo, no? E con il campione ceco nelle nostre fila arriva immediatamente lo scudetto. La stagione 10 (96/97a appunto)  è una marcia trionfale a cui la Pavel Nedved partecipa con due gol pesantissimi. Il primo coincide proprio col primo suo gol nel campionato italiano: è il 20/10/96 e a subirlo è il Cagliari. Nel nostro fanta-campionato è uno dei 5 gol di Phoenix-Fonky 4-1. E nella sua prima stagione italiana saranno ben 7 le reti realizzate con la Lazio in campionato, discreto bottino per un centrocampista. Nedved, infatti, è uno dei pochissimi centrocampisti che a doti da vero combattente, grinta, coraggio, voglia di non mollare mai, unisce una classe sopraffina ed un raro fiuto del gol. Insomma ha contemporaneamente la bravura a recuperare palloni di un Gattuso, l' abilità negli assist e nelle giocate di uno Zidane o di un Totti, senso del gol da attaccante di razza. Mettetevi davanti ad un teleschermo, o se ne avete la possibilità recatevi allo stadio per osservare una partita in cui è impegnato Pavel: noterete non solo che è il giocatore che subisce più falli di tutti, ma che dopo ogni calcione si rialza senza fiatare, come se avesse le caviglie di acciaio, subito pronto a ripartire; uno che non tira mai indietro la gamba e che se cade a terra è perchè è stato colpito di brutto. Impressionante inoltre il modo in cui "vede" la porta avversaria. Tira da ogni posizione bordate micidiali che, se non colgono il bersaglio, mettono comunque in difficoltà i portieri: spesso gli attaccanti vanno il gol proprio riprendendo la respinta del portiere su "improvviso tiro di Nedved". Insomma, secondo me, una squadra che schiera Nedved, specialmente se in forma, è come se giocasse in 12. Ricordo col sorriso sulle labbra alcuni dibattiti avuti con dei tifosi juventini ai tempi in cui Nedved era ancora alla Lazio: si parlava di chi fosse il miglior "straniero" tra quelli attualmente in Italia. Io affermavo fosse proprio Pavel in quanto miglior giocatore in assoluto. Beh, da veri tifosi juventini, affermavano cose del tipo "sia Zidane che Davids sono meglio di Nedved". Beh, ora che Nedved è bianconero (foto sotto) magari hanno cambiato idea. Tanto da affermare ...ah se ci fosse stato Nedved nella finale di Champions.... ed hanno ragione. Col campione ceco in campo sono strasicuro la Juve avrebbe schiacciato il Milan e vinto già al 90°, magari con un gol proprio di Nedved. E ora si parla di lui per il Pallone d'oro. Io glielo avrei già dato non una, ma due o tre volte. Ma Pavel è un grande anche nello stile di comportamento: mai una polemica, mai una parola fuori posto. Tutta la sua grinta la esprime in campo. Fatti non parole direbbe qualcuno. Una bella lezione a gente come Del Piero o Totti che continuano ad autocandidarsi al Pallone d'oro. 

E veniamo alle imprese di Pavel alla Phoenix. Come detto, arriva lo scudetto già alla prima stagione, la 10. E non è l'unico. Ma andiamo con calma. La stagione successiva arriva la Supercoppa di Lega con un rotondo 4-0 sulla Fonky; Nedved contribuisce con un buon 6,5 in pagella. Il campionato 12 è quello del boom. Gli 11 gol in serie A (suo record in Italia) diventano 7 gol essenziali per il terzo scudetto della Phoenix. Su quel successo è indelebile il marchio del "campione dagli occhi di ghiaccio". Voglio ricordare la memorabile doppietta alla terza giornata di campionato. Ricordo benissimo che era un sabato sera in cui mi trovavo in pizzeria e si giocava l'anticipo Lazio-Bari. Provo ancora gioia quando mi torna in mente il momento in cui appresi notizia dei due gol di Nedved con cui la Lazio superò il Bari. E quella doppietta permise alla Phoenix di battere 2-1 lo Schalke 04, che ci ha sempre messo in difficoltà. Non indifferente l'apporto del nostro, anche nella vittoria in Coppa di Lega 14: 3 gol che ci aiutarono a raggiungere la finale, tra cui quello decisivo in semifinale con le Eagles. E arriviamo all'ultimo torneo in cui Pavel Nedved ha vestito la casacca gialloblu della Phoenix, il 15. Il grande ci saluta nel miglior modo possibile: campionato vinto come miglior cannoniere della squadra; con 7 reti questo è il suo scudetto. 

E a questo punto le strade di Nedved e della Phoenix si dividono.  Se in Serie A, Pavel decide di lasciare la Lazio per approdare alla Juventus, nella Sammy Giammalva si concretizza il clamoroso passaggio alla Eagles. Quindi alla Procidese, squadra in cui milita attualmente. Ma chissà che prima o poi, il sempre immenso Nedved e la Phoenix non si riincontrino. 

Ma, a prescindere da ciò, è, è stata e sempre sarà grande l'ammirazione nei confronti di un campione, di un giocatore, di un uomo unico. E se volete un nome per il Pallone d'oro 2003, anche quest'anno diciamo Pavel Nedved!

 

Scheda Personale di Pavel Nedved

Nato a Cheb (REP. CECA) il 30-8-72     m. 1,77 kg. 70

CALCIO FANTACALCIO
Esordio in A: 7/9/1996 Bologna-Lazio: 1-0

Esordio in Phoenix: Coppa10, Phoenix-Longobarda: 2-0

Anno Squadra Campionato Presenze Gol   Anno Squadra Lega Presenze Gol
1991/92 Dukla Praga 19 3
1992/93 Sparta Praga A 18 -          
         
1993/94 Sparta Praga A 23 3
1994/95 Sparta Praga A 27 6          
         
1995/96 Sparta Praga A 30 14
1996/97 Lazio A 32 7 10 Phoenix Sfl 9 1
11 Phoenix Sfl 13 4
1997/98 Lazio A 26 11 12 Phoenix Sfl 13 7
1998/99 Lazio A 21 1 13 Phoenix Sfl 13 3
1999/00 Lazio A 28 5 14 Phoenix Sfl 15 3
2000/01 Lazio A 31 9 15 Phoenix Sfl 21 7
2001/02 Juventus A 32 4 16 Eagles Sfl 19 3
2002/03 Juventus A 29 9 17 Procidese Sfl 18 5
2003/04 Juventus A 18 Procidese Sfl
Le vittorie da quando è in Italia: 3 Campionati (Lazio, 1999/00, Juventus 2001/02, 2002/03), 2 Coppa Italia  (Lazio  97/98, 99/00), 1 Supercoppa Europea (Lazio 1999), 1 Coppa delle Coppe (Lazio 98/99). Le vittorie: 3 Campionati (Phoenix, 10, 12, 15), 1 Coppa di Lega (Phoenix 14), 1 Supercoppa (Phoenix  11)