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le foto del MIO MALI

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Il mio Mali

i-ni-baa-rah,  kan-beng,  i-ni-cheh

I nostri attori danzatori:
Draman Diarra
Kettly N
öel
Marthe Bolda
Souleymane Sidibe
Agnčs Meynet
Aminata Doumbia
Tosh 
Issa Sissoko
Sali Soumare
Mariam Diarra
Djeneba Diarra


I nostri tecnici:

Bakary Traore
Julien Monkoro
Moussa Diaby


Costumi realizzati da: Adama con la collaborazione di Marthe Bolda

I nostri amici:
Pier
Minda
Pier
Carim
Guy
Moamed
Ben
Marion
Stefano
Ive
Philip
I ragazzi del Bar
Elian
Sabine
Susanna
Luca
Carmen
Toumani Diabate
Adolf
Jean-luc
Jean-Moamed
Lidia

 

Quelqu'un m'a trahi

 

uno spettacolo di Claudio Collovā

ispirato a Soundjata Keita e all'epopea mandinga

regia               Claudio Collovā
coreografia   Anouscka Brodacz
scenografia  Filippo Pecoraino

musiche        Pojero - Vetri

Teatro di Bamako

con il sostegno del Centro Culturale Francese, Gruppo Alhena, patrocinio della Regione Abruzzo e in collaborazione con la Cooperativa Teatrale Dioniso Palermo 

Nel febbraio del 2001, per un mese e mezzo, Claudio Collovā lavorerā a Bamako in Mali in collaborazione con la coreografa Anouscka Brodacz, alla realizzazione di uno spettacolo che avrā per tema "La battaglia". Interpreti saranno dieci danzatori di danza contemporanea africani, selezionati dalla danzatrice/attrice haitiana Kettly Noel, provenienti dal Mali, dal Benin e da Burkina Fasu, e le musiche dello spettacolo saranno suonate dal vivo da musicisti di Bamako. Le scene saranno firmate da Fillippo Pecoraino, che ha collaborato ai lavori pių recenti del regista. Lo spettacolo prodotto dal Teatro Municipal di Bamako e dal Centro Culturale Francese di Bamako e si avvale di fondi del Ministero dello Spettacolo italiano e della Regione Abbruzzo e debutterā il 3 marzo 2001, da dove poi affronterā una tourneé nell'Africa centro-occidentale.

La collaborazione č nata su invito della coreografa Anouscka Brodacz, dopo avere assistito allo spettacolo "Guerrieri sulle nuvole", diretto da Claudio Collovā in Abruzzo nel giugno scorso.

”E' il racconto di una battaglia che ha il valore di tutte le battaglie combattute dall'uomo ed č il racconto di un eroe la cui esistenza č in tutto simile a quella vissuta da mille altri eroi con mille volti diversi. Sono le battaglie combattute da Sundiata come quelle di Coriolano o Sun Pin, sono le battaglie degli eroi semi-dei o di grandi re di piccole tribų. Al centro di questo universo c'č lšuomo che comanda, il re che governa, il generale che conduce, solitario centro di un universo periferico che si muove chiassoso attorno a lui, pronto a tradire dopo avere osannato, senza tentennamenti.
Il progetto sulla battaglia si muove infine dalle parole che si scambiano i nemici nel racconto dell'epopea mandinga, considerato a ragione il Mahabarata del Mali.
Il progetto privilegia il momento creativo o artistico della strategia, come  visione dšinsieme e progetto unitario. Come nel teatro, in battaglia č indispensabile elevare il livello di conoscenza e di addestramento di tutti coloro che partecipano a unšimpresa. Esso pone in primo piano il fattore umano, come anche la danza sa fare, e tutte le forme in cui si manifesta lšantagonismo. Lšobiettivo, oltre a quello del racconto di una battaglia, č lo studio dell'azione umana in condizioni particolari. Condizioni in cui č necessario che la concentrazione mentale raggiunga la massima intensitā e si  traduca spontaneamente nell'azione: attesa, difesa, attacco..."


 

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