Una domenica a Verona è sempre una bella esperienza, che andrebbe ripetuta ogni tanto, specialmente con la bella stagione; i negozi aperti e la vivacità del centro mettono il buonumore e ti fanno sentire in vacanza. Itinerario classico: Lasciata l’auto in uno dei parcheggi (ad esempio l’Arena Park, un po’ caro) si entra in piazza Bra, che è la più vasta di Verona e, insieme, una delle più grandiose e monumentali piazze italiane, passando sotto i Portoni della Bra, due grandi archi merlati facenti parte della cerchia di mura costruite da Gian Galeazzo Visconti alla fine del sec. XIV, e fiancheggiati da un lato dalla Torre Pentagona, pure trecentesca. L'irregolare perimetro della piazza è costituito, per tre lati, da edifici di grande pregio monumentale: primo, a destra dei Portoni, il Palazzo della Gran Guardia, di gusto sanmicheliano, ma eretto nel 1610 da Domenico Curtoni. Rimasto incompiuto, il palazzo - che è caratterizzato soprattutto dalla mole, oltre che dal chiaro disegno del bugnato, del portico e delle finestre - fu condotto a termine nel 1820. Il lato successivo è chiuso dal neoclassico Palazzo Barbieri (o Gran Guardia, oggi sede del Municipio), costruito nel 1838 da G.Barbieri in forme grandiose arieggianti, nel gusto dell'epoca, a quelle degli antichi templi romani. L'ultimo lato della piazza, non certo il meno interessante, è definito da una lunga schiera curvilinea di palazzi, di diversa mole e altezza e in buona parte porticati, con eleganti negozi, ristoranti, caffè, ecc.: segue la curva della caratteristica palazzata un vastissimo marciapiede, il "Liston", mèta preferita del passeggio dei veronesi. Al centro della piazza, dopo i giardini, si riconosce immediatamente l’Arena; questo nome deriva dal nome latino della sabbia che ricopriva la platea dove si svolgevano gli spettacoli. Ha pianta elittica. I suoi assi misurano 74 x 44 metri all'interno e 152 x 123 metri all'esterno. Dal 1913 ospita, nei mesi estivi, la stagione lirica veronese. È considerata il più grande teatro all'aperto. Dell'anello esterno alto più di 30 metri rimane solo l'"ala" dopo il terremoto del 1117. L'interno a gradoni poteva accogliere circa 30.000 spettatori. Dalla piazza Bra ci si incammina verso il vero centro storico della città percorrendo la lunga e stretta Via Mazzini, una delle più antiche e famose "pedonali" europee: è la strada dello shopping, nota ormai ai turisti di mezzo mondo. Via Mazzini sfocia in quello che è il cuore vero della città: Piazza Erbe. Ed è veramente questa piazza, corrispondente in parte al Forum dell'età romana, quanto di più vivo e rallegrante si possa immaginare, piena di forme e di colori. Piazza Erbe è una delle più belle e pittoresche piazze italiane, ed è il luogo più adatto ad esprimere il carattere estroso e vivace della città, per l'animazione che le è data dal colorato mercato della frutta e della verdura, per la singolare difformità degli edifici che la fiancheggiano, per i notevoli monumenti che la adornano. Fa da sfondo alla Piazza l'imponente e massiccio Palazzo Maffei del 1668, dove ha sede l'Azienda di Promozione Turistica. Alla sinistra del Palazzo Maffei s'innalza la quadrata Torre del Gardello, in mattoni, costruita nel 1370 da Cansignorio della Scala, e completata con copertura a campana nel 1626. Il lato nord est della piazza comincia con la pittoresca Casa Mazzanti, ornata di affreschi mitologici cinquecenteschi: dopo l'arco della Costa (si noti appeso l'enorme osso di balena che gli dà il nome), il Palazzo del Comune al cui paramento medievale fu sovrapposta su questo lato, una facciata neoclassica. Al centro della Piazza, disseminati fra i banchi lungo la platea marmorea, alcuni singolari monumenti: primo di essi la Colonna cinquecentesca col Leone di San Marco (distrutto dai Giacobini, e poi sostituito con altro sul finire dell'Ottocento), cui segue la Fontana di Madonna Verona, eretta da Cansignorio nel 1368, con vasca e stelo ornati di teste a rilievo e figure simboliche, e sormontata da una statua romana fatta completare dallo stesso Cansignorio; poi un'edicola cinquecentesca a pianta quadrata, la cosiddetta Berlina, che serviva in antico per le cerimonie d'investitura delle cariche pubbliche; infine, sul margine del "tolonèo" (lo spazio destinato al mercato), un elegante tabernacolo cuspidato, con fusto a colonna, del XV secolo. Nella piazza s'innalza la più alta torre della città, la Torre dei Lamberti. Unica torre privata di Verona, fu iniziata nel 1172 dalla famiglia dei Lamberti. E' stata ulteriormente elevata ed ultimata nel XV secolo. Dalla sommità (83 m.) si gode un'ampia veduta sulla città antica. E' raggiungibile con ascensore o con una scala di 368 gradini. L'amorosa vicenda di Giulietta e Romeo, resa immortale dalla tragedia di William Shakespeare, oltre a trovare generica rispondenza nell'atmosfera dell'ambiente medievale veronese, ha in Verona anche precisi e concreti riferimenti. Uno di questi è la cosiddetta Casa di Giulietta in Via Cappello, a pochi passi da Piazza Erbe: un alto edificio, visitabile, risalente forse al XIII secolo, dalla bella facciata in mattoni, che la tradizione indica appunto come la casa dei Capuleti (la famiglia veronese dalla quale sarebbe uscita Giulietta). Nel cortile interno, c’è il famoso balcone della leggenda; accanto ad esso una lapide reca, in inglese e in italiano, i versi del celebre passo della tragedia shakespeariana, la statua di Giulietta, ma si rimane negativamente colpiti dalla "moda delle cicche"attaccate in ogni spazio disponibile. Proseguendo per via Cappello si arriva alla passeggiata del lungo Adige, molto rilassante, e la via parallela al fiume ospita sotto i suoi portici numerose trattorie e negozi di artigiani, lontano dal caos dei turisti. Si può trovare la lista completa dei ristoranti di Verona centro all’indirizzo www.ristorantiverona.com/citta/veronacentro.htm, ma comunque consiglio (se si ha il tempo di prenotare e la voglia di spendere qualcosa) la trattoria di lusso "La Bottega del Vino" in via Scudo di Francia (laterale di via Mazzini); qui vini veneti come Masi, Sartori, Bertani sono di casa; la Lista vini é ampia (comprende vini californiani e cileni). Il menù è tradizionale. Unica pecca: il locale è piccolo e i tavoli sono molto vicini. Se si vuole solo un aperitivo consiglio "Locanda Cappello" in via Cappello (vicino a Piazza Erbe); qui con un piatto di crostini eccelsi e un calice di prosecco si sta da dio; bella anche la sala al piano di sotto (interamente in mattoni e senza finestre). Per manifestazioni e spettacoli visitare il sito www.veronatuttintorno.it Per altre info in generale: www.tourism.verona.it Per chi è interessato al vino e al suo mondo non può perdersi www.vinitaly.com/home.asp |