SENZA PAROLE 

 

28 settembre 2007
Web oscurato in Birmania, blog tinti di rosso - corrieredellasera.it
Tantissimi i diari online listati con il colore dei monaci
Un responsabile delle telecomunicazioni del regime parla di guasto: «Internet non funziona per un cavo sottomarino danneggiato»
Mentre in Birmania Internet viene oscurato dal regime, nel resto del mondo siti e blog si tingono di rosso in segno di solidarietà al popolo birmano. I militari cercano con ogni mezzo di impedire che le notizie su quanto sta accadendo escano dal Paese: hanno iniziato, con l'avvio delle proteste, a interrompere i collegamenti dei cellulari dei maggiori attivisti democratici e a oscurare molti blog, negando ai giornalisti stranieri il visto d'ingresso per entrare nel Paese.

 

24 settembre 2007
Internet gratis ai cittadini dal 2008 a Pordenone, primi in Italia - lastampa.it
Dalla prossima primavera sarà attivo a Pordenone - prima città in Italia - il progetto «Internet gratis ai cittadini» in virtù di un sistema di telecomunicazioni wi-fi approntato dal Comune e cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Il protocollo di intesa per sviluppare il progetto è stato firmato a Pordenone dal presidente della Regione Riccardo Illy e del sindaco del capoluogo della Destra Tagliamento Sergio Bolzonello.
Il progetto «Internet gratis ai cittadini» prenderà avvio già nelle prossime settimane con la posa della fibra ottica.
L’infrastruttura a banda larga verrà realizzata sulla base di un programma pluriennale il cui primo stralcio prevede la copertura sperimentale di parte del centro storico entro pochi mesi e della restante parte del territorio comunale nel corso del 2008...

 

18 settembre 2007
L'attacco all'Iran è sempre più vicino. E l'Europa lo sa - lastampa.it
Il piano: «Sarà un blitz aereo contro gli impianti nucleari. Il tempo della diplomazia è scaduto»
«Il tempo per fermare Teheran sta scadendo, Usa ed europei hanno già esaminato il possibile blitz». John Bolton, ex ambasciatore Usa all’Onu e considerato uno stretto collaboratore del vicepresidente Dick Cheney, spiega come dietro le parole pronunciate da Kouchner vi sia l’avvicinarsi di un raid che è stato già discusso con i più stretti alleati europei.
Il ministro degli Esteri francese Kouchner parla di incombente opzione militare nei confronti dell’Iran. Quanto manca all’attacco?
«L’uso della forza è un’opzione per gli Stati preoccupati dalla corsa iraniana al nucleare. Quando Kouchner parla di guerra non intende un’operazione simile all’invasione dell’Iraq, ma un attacco molto preciso, limitato».
Stati Uniti e Paesi europei hanno già esaminato questo scenario?
«Ciò di cui abbiamo parlato con Gran Bretagna, Francia e Germania è un attacco aereo sufficiente a distruggere uno o più impianti nucleari iraniani. E’ un’opzione che per noi, ma anche per l’Europa, esiste da tempo. Sono lieto che Kouchner ne abbia parlato pubblicamente. E’ un riflesso dell’arrivo di Sarkozy e dimostra lo scontento di Parigi per la carenza di risultati nelle iniziative diplomatiche intraprese per bloccare l’Iran». ...

 

13 settembre 2007
Senza grazia e senza giustizia - espresso.repubblica.it
Mastella e il figlio al Gran Premio di Monza con l'Airbus presidenziale. Un viaggio privato a carico del contribuente nel giorno dei tagli alle spese. Mentre ai giudici manca la benzina.
I magistrati non hanno la benzina per le auto ma il ministro della Giustizia non lesina certo sul carburante. Soprattutto quando si tratta di accontentare amici e famiglia. E concedersi una bella gita domenicale. Sì, perché per l'escursione al Gran Premio di Monza Clemente Mastella non ha badato a spese, tutte però a carico di altri. Il Guardasigilli ha volato da Salerno a Milano con l'aereo di Stato. Non un jet qualunque, ma l'Air Force One italiano: uno dei lussuosi Airbus presidenziali, praticamente una suite con 40 poltrone e ogni genere di comfort. Un velivolo di alta rappresentanza, roba da far invidia a sceicchi e magnati: la Rolls Royce con le ali costa oltre 55 milioni di euro. Poi dalla zona militare di Linate, in teoria una fortezza inaccessibile, il ministro è passato all'area Vip dello scalo milanese, quella dove sono di casa i Falcon di Berlusconi e di Tronchetti Provera, quella riservata a chi i privilegi li paga di tasca sua.
Lì Mastella si è accomodato su un meraviglioso elicottero privato, un potente Agusta 109 con salottino interno, diretto verso l'autodromo. Nessuno sa chi ha saldato il conto per questa navetta, prenotata per uso esclusivo del leader Udeur. La società che la gestisce - la Avionord - risulta aver noleggiato molti voli per gli ospiti più eccellenti delle case automobilistiche. È stato forse Flavio Briatore a omaggiare l'amico Clemente di quel tour con vista sui tetti del Duomo che ha permesso di scavalcare tutte le code per planare nel giro di dieci minuti direttamente nei box di Monza?...

 

03 settembre 2007
Istat, crescita stipendi ai minimi - tgcom.it
A luglio i dati più bassi dal 2003
Gli stipendi degli italiani crescono a fatica: lo comunica l'Istat. Secondo gli ultimi dati infatti l'aumento di luglio, dello 0,1% rispetto a giugno e dell'1,8% rispetto a luglio 2006, è il piu' basso degli ultimi quattro anni. Per riscontrare un tasso di crescita più basso bisogna risalire al giugno 2003. Non va meglio il confronto fra i primi sette mesi dell'anno e lo stesso periodo di un anno fa: la crescita è solo del 2,5%.
Risultano scaduti 36 contratti relativi a circa 8,9 milioni di dipendenti, mentre sono in vigore quaranta accordi, che regolano il contratto normativo di 3,4 milioni di dipendenti.

 

13 luglio 2007
Dal libro "Schiavi moderni" - scaricabile su beppegrillo.it
Parte della prefazione di Joseph E. Stiglitz (premio Nobel per l’Economia):
“Caro Beppe,dall’Italia mi giungono notizie allarmanti: la legge sul primo impiego viene ritirata in Francia dopo poche settimane di mobilitazione studentesca e da voi la legge 30 resiste senza opponenti dopo anni. Permettimi allora una breve riflessione. Nessuna opportunità è più importante dell’opportunità di avere un lavoro. ….La legislazione non può prevedere che la flessibilità del lavoro si accompagni a salari più bassi; paradossalmente, maggiore la probabilità di essere licenziati, minori i salari, quando dovrebbe essere l’opposto. Perfino l’economia liberista insegna che se proprio volete comprare un bond ad alto rischio (tipo quelli argentini o Parmalat, ad alto rischio di trasformazione in carta straccia), vi devono pagare interessi molto alti. I salari pagati ai lavoratori flessibili devono esser più alti e non più bassi, proprio perché più alta è la loro probabilità di licenziamento. In Italia un precario ha una probabilità di esser licenziato nove volte maggiore di un lavoratore regolare, una probabilità di trovare un nuovo impiego, dopo la fine del contratto, cinque volte minore e fino al 40% dei lavoratori precari è laureato. Ma se li mettete a servire patatine fritte o nei call-center, perché spendere tanto per istruirli?...”
E parte dell’introduzione di Beppe Grillo:
“….Questo libro è la storia collettiva di una generazione che sta pagando tutti i debiti delle generazioni precedenti. Tutti gli errori. Tutte le mafie, tutti gli scandali, tutte le distruzioni di aziende da parte di finanzieri farabutti. Una generazione che non andrà mai in pensione. Che sta pagando la pensione ai vecchi. Che si sta incazzando. Che non ha rappresentanza politica. Una generazione senza soldi, senza tfr, senza speranze professionali. Una generazione di schiavi moderni. La legge Biagi doveva inserire nel mondo del lavoro i giovani. Ha invece trasformato i giovani in merce a basso costo. In questo gorgo sono finiti anche i lavoratori di quaranta, cinquant’anni che per non morire di fame insieme alle loro famiglie si sono adattati. Hanno aperto una partita Iva e si sono uniti al popolo dei precari. Decine di migliaia di persone mi hanno scritto. Ho scelto alcune centinaia di testimonianze e le ho raggruppate per tema. Ci sono gli schiavi telefonici outbound e inbound, gli schiavi pubblici e quelli no profit, gli schiavi imprenditori. Call-center organizzati come istituti di pena. Kapòcapufficio. ….”

 

26 giugno 2007
Traffici nel porto di Napoli - dal libro «Gomorra» di Roberto Saviano - Arnoldo Mondadori 04/2006
"A Napoli ormai si scarica quasi esclusivamente merce proveniente dalla Cina, 1.600.000 tonnellate. Quella registrata.
Almeno un altro milione passa senza lasciare traccia. Nel solo porto di Napoli, secondo l'Agenzia delle Dogane, il 60 per cento della merce sfugge al controllo della dogana, il 20 per cento delle bollette non viene controllato e vi sono cinquantamila contraffazioni: il 99 per cento è di provenienza cinese e si calcolano duecento milioni di euro di tasse evase a semestre.
I container che devono scomparire prima di essere ispezionati si trovano nelle prime file. Ogni container è regolarmente numerato, ma ce ne sono molti con la stessa identica numerazione."

 

11 aprile 2007
Somalia: scontri a Mogadiscio, oltre mille morti - da "corriere.it"
MOGADISCIO - Sono piu' di mille i morti nei combattimenti scoppiati a Mogadiscio e dintorni tra la fine di marzo e il primo aprile.
Lo dichiarano i vertici di uno dei maggiori clan etnici somali, Hawiye: "Abbiamo contato 1.086 morti", ha detto un portavoce. Gli scontri hanno visto contrapposti i ribelli oppositori del governo di transizione e l'esercito dell'Etiopia, alleato di Mogadiscio.
Il bilancio appare fuori proporzione rispetto ai precedenti parziali conteggi forniti dalla Croce Rossa e delle ong presenti in Somalia.

 

22 febbraio 2007
Solo 45 minuti on line per le figlie di Bill Gates - da "quotidiano.net"
Il fondatore della Microsoft mette un limite alla primogenita Jennifer, di dieci anni: meno di un'ora al giorno per videogames e giochi su Internet.
Suo padre sarà anche l'uomo più ricco al mondo grazie all'informatica, ma questo non significa che la figlia di Bill Gates sia autorizzata a passare tutto il giorno al computer. Anzi, papà Gates sembra piuttosto severo quando si tratta dell'educazione della sua primogenita, jennifer, che ha dieci anni: non può passare più di tre quarti d'ora al giorno davanti ai videogiochi. Fino all'anno scorso la piccola non era una fanatica di internet e dei pc in generale, ha raccontato Gates durante una conferenza a Ottawa, poi però ha iniziato a frequentare una scuola in cui gli studenti vivono praticamente attaccati a uno schermo e tutto è cambiato. "È diventata un'accanita utilizzatrice e ha scoperto moltissimi videogiochi, compreso uno di Xbox 360 (la console di Microsoft, ndr.) che si chiama Viva Pinata, in cui ci si prende cura del proprio giardino", ha spiegato.
La piccola Gates era arrivata a passare due o tre ore al giorno con Viva Pinata e a quel punto i genitori le hanno messo un freno. Insieme con la moglie Melinda, il fondatore di Microsoft ha deciso che la figlia può stare al computer al massimo 45 minuti nei giorni di scuola e un'ora nel fine settimana, più il tempo necessario per i compiti.
Pare che a quel punto sia intervenuto l'altro figlio della coppia che ha chiesto: "Queste limitazioni andranno avanti per tutta la vita?". Il padre non si è scomposto e ha replicato: "No, quando te ne andrai di casa potrai decidere da te".

 

11 febbraio 2007
Uccise a Capoverde - «Confessano i due killer: Dalia sepolta viva»  - da "quotidiano.net"
Sal (Capo verde) Hanno confessato i due assassini di Giorgia Busato e Dalia Saiani, le due italiane uccise nell'isola capoverdiana di Sal nella notte tra giovedì e venerdì, e ora dovranno rispondere dell'accusa di omicidio. Il terzo uomo fermato dalla polizia è stato invece scagionato dagli stessi responsabili e rimesso in libertà dietro pagamento di cauzione. Fonti della polizia hanno confermato che sono tutti e tre cittadini capoverdiani.
Le due vittime sono state costrette a scendere dall'automobile e sono state uccise a colpi di pietra, mentre Agnese è stata prima costretta a rimanere in macchina, quindi è stata colpita alla testa con una pietra e si è salvata perchè creduta morta. Secondo fonti mediche dell'isola di Sal, Dalia Saiani è stata sepolta viva ed è morta asfissiata. L'autopsia ha infatti individuato tracce di polvere e di sabbia nei suoi polmoni.

 

28 gennaio 2007
«Le donne soffrono la salute per il look»  - da "Adn Kronos"
Soffrire in nome del look. Jeans troppo aderenti, tacchi esagerati, scarpe strette, reggiseni che comprimono, tessuti impossibili, ombelichi scoperti anche d'inverno: seguire la moda a volte fa male. Infatti, 8 donne su 10 soffrono e talvolta si ammalano per colpa degli abiti o degli accessori che portano. Vere e proprie fashion victim, con problemi di circolazione e di sudorazione, irritazioni e allergie, escoriazioni, dermatiti, infezioni e dolori di diverso tipo. L'allarme emerge da una ricerca del mensile Salute Naturale, in edicola da domani, che ha studiato il rapporto fra abiti, accessori e malessere fisico di 986 donne italiane di età compresa fra i 20 e i 55 anni.
Il dato di partenza è già di per sé significativo: all'82% delle donne capita o è capitato di accusare malesseri e disagi per colpa dell'abbigliamento o degli accessori che indossa. Si va dai problemi di circolazione (62%) alla sudorazione eccessiva (59%), dalle dermatiti (43%) ai calli ed escoriazioni ai piedi (39%). Per non parlare delle reazioni allergiche - dovute soprattutto al contatto delle fibbie, dei ferretti e dei bottoni con la pelle - (31%) dei gonfiori alle gambe (21%) e dei mal di schiena (18%). Le cause principali? Abiti dalle taglie troppo piccole (28%), scarpe irrimediabilmente scomode (26%), tessuti sintetici o non traspiranti (15%), biancheria intima fastidiosa (12%) o borse pesanti (8%).

 

22 gennaio 2007
«Musica online, lecito scaricarla se non c’è lucro» 
- da "corrieredellasera.it"
La decisione dei giudici presieduti da Vitalone anche su film e programmi. La Federazione dell’industria musicale: non cambia nulla STRUMENTI
Non è reato scaricare da Internet musica, film o programmi tutelati dal diritto d’autore. Purché non venga fatto «per scopo di lucro». In parole molto povere: va bene «risparmiare » (con buona pace della Siae), non va bene «guadagnare » dall’operazione di download. A fare la gioia degli «scaricatori seriali» è la Terza sezione penale della Corte di Cassazione che, con la sentenza numero 149 del 9 gennaio scorso, ha annullato la condanna a 3 mesi e 10 giorni di reclusione inflitta dalla Corte d’Appello di Torino a E.R. e C.F. per violazione della legge sul copyright. I fatti risalgono al ’99, quando i due, all’epoca studenti, avevano creato sul pc di un’associazione del Politecnico di Torino una rete «peer to peer» (da pari a pari) per scambiare file con altre persone collegate a Internet. Secondo i giudici piemontesi i ragazzi avevano violato gli articoli 171 bis e 171 ter della legge sul diritto d’autore (la 633/41) che punisce chi, «a scopo di lucro», diffonde o duplica contenuti multimediali protetti dal copyright.

 

21 dicembre 2006

ISTAT: Italia indietro su Internet - da "punto-informatico.it"
Nell'Europa dei 25 la diffusione della connettività è talmente bassa da collocare il Belpaese al 15esimo posto. Molti gli italiani che della rete non sanno che farsene. Diversi i numeri nelle imprese.
La percentuale di italiani che usa Internet tra il 2005 e il 2006 non è cambiata significativamente, ma è aumentato dall'11,6 al 14,4 per cento il numero di utenti che può disporre di banda larga. Questo uno dei dati più significativi dell'ultimo report dell'ISTAT sulla diffusione delle tecnologie nelle famiglie.
L'ISTAT, che ha potuto fruire dei dati Eurostat rilasciati con un certo anticipo, spiega che i paesi in cui più diffusa è la rete nelle famiglie sono Olanda (80 per cento), Danimarca (79) e Svezia (77). Peggio dell'Italia sono Ungheria (32), Slovacchia (27) e Grecia (23). Con percentuali del tutto simili all'Italia invece Francia (41), Spagna (39) e Portogallo (35).
"Il televisore - scrive ISTAT - è uno dei beni che è stato interessato dalle maggiori trasformazioni. L'87,8 per cento delle famiglie possiede ancora il televisore analogico di tipo tradizionale, mentre il 5,2 per cento delle famiglie possiede un televisore digitale. Il 25 per cento delle famiglie possiede un'antenna parabolica, il 15,2 per cento il decoder digitale terrestre, mentre è ancora bassa (3,9 per cento) la quota di famiglie che possiede la TV via cavo. Rispetto al 2005 aumenta soprattutto il possesso del cellulare (dall'80,8 per cento all'82,3 per cento) e del personal computer (dal 43,9 per cento al 46,1 per cento). Infine, nel 2006 il possesso di lettore DVD presenta livelli quasi paragonabili a quelli del videoregistratore".
Di estremo rilievo le ragioni per cui le famiglie non si connettono. Se il 31,9 per cento cita la propria incompetenza informatica come ragione principale (il che vale soprattutto per le famiglie che non hanno membri minorenni), il 39,6 per cento dichiara semplicemente di non essere interessata. Un'affermazione che forse la dice lunga sui risultati delle campagne di alfabetizzazione sventolate a livello istituzionale negli ultimi anni. Secondo ISTAT non vi sono barriere economiche percepite come tali da chi non si connette, quanto invece una diffidenza di tipo culturale.
Le famiglie italiane usano Internet prima di tutto per inviare e ricevere email: dopo tanti anni la posta elettronica, nonostante l'enorme sviluppo dei sistemi di instant messaging popolari sopratutto tra gli utenti più giovani, rimane la "regina" delle applicazioni Internet. Il 76,4 per cento delle famiglie dichiara di farne l'uso maggiore tra le opportunità della rete, seguita a ruota (64,9 per cento) dalla ricerca di informazioni.
Tra gli altri usi di Internet, nell'ultimo anno ISTAT segnala in crescita il download di modulistica della pubblica amministrazione (servizio sfruttato dal 26,8 per cento delle famiglie) e l'invio di informazioni per la PA (un'attività affrontata dal 12,6 per cento degli utenti domestici). Continuano a crescere anche gli acquisti elettronici: il 20,6 per cento delle famiglie ricorre all'e-commerce soprattutto per il turismo, ma non sfigurano libri, giornali, film, musica, spettacoli. Il tutto con una differenza ancora sostanziale tra Nord e Sud.

 

16 novembre 2006
W la scuola - da "La Settimana" su beppegrillo.it

A scuola si può andare ormai solo sotto scorta. Le baby gang ti rubano il cellulare. La coca per venti euro, l’equivalente di una paghetta da fame, la trovi all’ingresso. Se hai qualche handicap vieni tormentato dai compagni di classe. E se è disponibile un down che non può difendersi la scena del pestaggio viene veramente bene. Da urlo. E finisce su Google video e diventa un hit. Un mongoloide buono da picchiare, bello da vedere. Cosa c’è di meglio nella vita? Forse una professoressa di matematica (*) che insegna seni e coseni ai ragazzini delle medie. Sorpresa con gli studenti a pantaloni abbassati. La scuola è maestra di vita. Una palestra piena di sesso, droga e pestaggi. Ti fai le ossa e poi sei pronto per fare il l’esperto di alta finanza, il politico, l’amministratore pubblico. Per gli ultimi, quelli che fanno sempre fatica, rimangono le professioni, intramontabili, del ladro, dello spacciatore, della puttana o del protettore. Ma questi si sa, sono ormai ripieghi da falliti. La scuola ha bisogno di rinforzi. I nostri ragazzi hanno bisogno di guide per sopravvivere in questa giungla....
(*) La professoressa di matematica che avrei voluto avere io (Grillo) ed anch'io (Felipe).

 

08 novembre 2006
Appello alla criminalità organizzata - da "La Settimana" su beppegrillo.it

Vorrei fare un appello alla criminalità organizzata. La prima potenza economica del Paese. La prima industria. Temuta anche da Putin, che dopo alcune affermazioni avventate ha subito ritrattato. Bush invece non ha mai sollevato problemi da quando è stato informato sulla fine di John Kennedy. Le mafie hanno vinto. Si sono annesse città, province, regioni. Bisogna essere leali e riconoscerlo. Chi vince, vince. Ma non bisogna esagerare. Senza un avversario si perde il senso della competizione. Le Procure stanno fallendo. Non hanno più carta, benzina, toner, computer. La Procura nazionale antimafia si è subito attivata. Ha inviato alla Procura di Catania 20 ticket benzina da 10 euro. Servono giusto per mezz’ora di inseguimento. Se i magistrati del pool antimafia si dimettono. Se i fondi vengono tagliati del 50%. Se la giustizia è ceppalonica. Allora non c’è più gioco. La criminalità fattura in alcune regioni più di tutto il resto dell’economia messo insieme. Una donazione in nero, estero su estero alle Procure è quindi un nonnulla. Va fatto per senso di sportività. Ognuno si adotta la sua. Il rischio di perdere non ci sarebbe comunque e sarebbe assicurata una bella figura. Ogni mafia adotti, per competenza territoriale, la sua Procura. Faccia recapitare qualche pacco di carta da fax, dei pc di contrabbando, qualche auto rubata con il pieno. Magari anche rotoli di carta igienica. Dia ai cittadini la sensazione che lo Stato esiste ancora. E’ solo un’illusione. Ma è meglio di niente.

 

06 novembre 2006

Roba Nostra - di Sabrina Giannini - report.rai.it
Un immobile confiscato più di dieci anni fa ad un camorrista che ancora oggi é abitato dalla moglie. 
Una malagestione di terreni, di aziende sequestrate e confiscate ai mafiosi, ai camorristi ma anche ai concertisti della scalata Antonveneta. 
Beni dall’alto valore simbolico che potrebbero essere valorizzati e portare benefici alle casse dello Stato e che invece vengono lasciati spesso nell’ abbandono o nel degrado. Che fine faranno, per esempio, le ville faraoniche dell’ ex banchiere di Lodi, Giampiero Fiorani, confiscate in Sardegna e Costa Azzurra, o i milioni sequestrati ai cosiddetti “furbetti del quartierino”? 
E una certa distrazione c’è anche sulla gestione dei soldi. Per esempio le notevoli somme confiscate durante Tangentopoli giacciono ancora oggi sui conti correnti intestati alla procure, ma non sono utilizzati. Un valore ancora oggi non esattamente quantificabile quello dei beni confiscati, perché nessuno tra gli organi competenti lo valuta. 
Una situazione paradossale visto che le procure non hanno soldi per pagare chi tiene in custodia le auto sequestrate, i consulenti, e persino la carta per le fotocopie. E tutto questo si traduce in processi che vengono rinviati all’infinito.

 

19 ottobre 2006
Giornalista russa assassinata - da "La Settimana" su beppegrillo.it

E’ morta una giornalista vera. Si chiamava Anna Politkovskaja. Le hanno sparato prima al cuore e poi alla testa all’ingresso di casa sua. Un edificio alla periferia di Mosca. Lascia due figli. Lascia un’inchiesta sulle torture in Cecenia dei russi che non potrà più essere pubblicata dal suo giornale, la Novaja Gazeta. Lascia tutti i suoi documenti, archivi, foto, pc alla polizia russa, che come prima misura dopo la sua morte ha sequestrato tutto ciò che ha trovato nel suo modesto appartamento. Per leggerlo con calma durante le indagini. Lascia Putin, un ex membro del KGB, alla guida della Russia. Lascia Kadyrov, uomo di Putin, da lei accusato di crimini contro la popolazione cecena alla guida della Cecenia. Lascia il silenzio del Cremlino, forse in lutto stretto. Lascia Chirac che decora Putin con la Gran Croce della Legion d’Onore. Lascia un libro: “La Russia di Putin” che vi consiglio di leggere. Nel libro Anna scrive di Putin: “La Russia ha già avuto governanti di questa risma. Ed è finita in tragedia. In un bagno di sangue. In guerre civili. Io non voglio che accada di nuovo”. Anna ricorda l’omicidio Matteotti. Sequestrato e ucciso dopo un suo discorso di accusa contro il fascismo in Parlamento.

 

04 ottobre 2006
La Finanziaria - da "La Settimana" su beppegrillo.it
Ogni anno in autunno arriva la Finanziaria. Insieme all’uva e alle castagne. La Finanziaria incute timore. Ma a una sola categoria sociale. Sempre quella. Quella dei già tassati. Gli altri sono esclusi. Gli evasori sono piuttosto indifferenti alle manovre economiche. Il Governo li combatte, ma su altri piani. Ad esempio con vigorose denunce televisive e appelli alle piazze.E con l’indignazione. Tanta indignazione. L’evasore si adegua, si sente un po’ un farabutto, ma pensa ai pregiudicati in Parlamento e gli passa subito. La Finanziaria, in fondo, è un premio a chi paga le tasse. Infatti se pagare le tasse è un atto sociale, pagarne di più è da veri benefattori. Cosa c’è di meglio che vivere in pace con la propria coscienza mentre il vicino nullatenente si rode dentro con la Mercedes e la villa al mare.

 

03 ottobre 2006
Octoberfest  - larepubblica.it

Si è conclusa con un record di presenze la 173esima edizione dell'Octoberfest, la tradizionale festa della birra che si è svolta a Monaco, in Germania. In diciotto giorni oltre sei milioni e mezzo di persone provenienti da tutto il mondo hanno consumato milioni di litri di birra. (foto Reuters)

 

26 settembre 2006
Giornalista Usa si fa analizzare il sangue "Ecco tutti i veleni che abbiamo in corpo" - larepubblica.it
Quale prezzo pagheremo per il contatto troppo ravvicinato con la nuvola chimica che ci avvolge? 
Se lo è chiesto David Ewing Duncan, il giornalista che, facendosi prelevare 14 fiale di sangue per un campionario completo di analisi, ha fatto da cavia volontaria, pubblicando il risultato del viaggio all'interno di se stesso sul numero del National Geographic che uscirà sabato. Un percorso che lo ha portato a rintracciare il primo momento di contaminazione nell'assunzione, attraverso la placenta e il cordone ombelicale, di una parte della zavorra chimica contenuta nel corpo della madre. Altre molecole indesiderate, come i pesticidi, sono arrivate attraverso il latte materno. E anche il momento dei primi giochi si è rivelato a rischio: il David bambino, alla fine degli Sessanta, ingannava l'afa estiva con i suoi amici su un campetto vicino a casa, nel Kansas. Questo campetto era però una discarica che in seguito sarebbe stata inserita nell'elenco dei siti considerati pericolosi dall'Epa, l'Agenzia per l'ambiente degli Stati Uniti. 
Nemmeno l'ingresso nell'età adulta, e nell'era di una coscienza ecologica diffusa, è servito a evitare il bombardamento di molecole indesiderate. La delicatezza del profumo di lavanda del suo shampoo era inquinata dalla presenza degli ftalati che fanno parte dei cosiddetti pops, le sostanze organiche e persistenti che possono causare perdita della fertilità e caduta del numero degli spermatozoi, danni al sistema riproduttivo, possibile cancro dei testicoli, delle ovaie o del seno. E un bel pranzetto a base di pesce poteva nascondere un involontario pieno di mercurio, un metallo pesante da cui è bene tenersi alla larga. 
Più difficile invece identificare il cavallo di Troia attraverso cui sono passati i ritardanti di fiamma, sostanze che all'esterno del nostro corpo svolgono un utile lavoro di prevenzione, ma all'interno si trasformano in minaccia. I ritardanti di fiamma sono nascosti nei tappeti, nella plastica attorno ai televisori, nei materassi, nelle automobili, negli aerei. Introdotte una trentina di anni fa, queste sostanze hanno prodotto uno spray sottilissimo che è arrivato a contaminare i luoghi più lontani e inaccessibili: hanno sconvolto il ciclo vitale degli orsi polari e quello delle orche del Pacifico....

 

24 settembre 2006
Confronting the evidence - report.rai.it
Puntata speciale di Report il 24 settembre alle ore 21.00. Verrà trasmessa l’edizione italiana di “Confronting the evidence”, il primo filmato americano che mette in luce i punti oscuri dei fatti dell’11 Settembre e tutte le omissioni prodotte dalla Commissione d’indagine. Il filmato è stato prodotto nel 2004 da Jimmy Walter, un miliardario che ha investito 7 milioni di dollari di tasca propria per chiedere la riapertura della Commissione. Il DVD è stato distribuito in centinaia di migliaia di copie gratuitamente in tutto il mondo e l’utilizzo è libero da diritti, però nessuna tv pubblica e nessun network nazionale lo ha mai trasmesso. Eppure le riviste Forbes, Newsweek, USA Today, New York Times hanno accettato i soldi di Walter per pubblicare pagine di pubblicità nelle quali si sollevano dubbi e si chiede al Governo di rispondere. Quello che viene mostrato sono considerazioni, analisi e fatti che oggettivamente meritano di essere presi in considerazione. Certamente “Confronting the evidence” ha prodotto un primo effetto: dopo la diffusione del video, circa 8.000 cittadini newyorkesi e 2.000 squadre di pronto soccorso e pulizia hanno fatto causa all’Agenzia per la protezione ambientale e al Sindaco di New York in merito alla respirabilità dell’aria. Il documento prova che l’EPA mentì pochi giorni dopo l’attentato dicendo che l’aria era respirabile, ed invitando tutti a tornare a lavorare. Molti di loro si sono ammalati. Secondo un recente sondaggio realizzato dalla ‘Scripps Survey Research Center presso l’Universita’ dell’Ohio’, piu’ di un terzo degli americani sospetta che il governo abbia favorito gli attacchi o che non abbia intrapreso alcuna azione per bloccarli, mentre il 66,6% dei newyorkesi chiede la riapertura della Commissione dell’11 settembre.

 

04 settembre 2006
Stangate di Stato - da "La Settimana" su www.beppegrillo.it
Un contribuente può aspettare fino a 24 anni prima di essere rimborsato dal Fisco. Per riavere i nostri soldi il tempo di attesa è, in media, di 11,3 anni. Secondo contribuenti.it, lo Stato ha in cassa 26miliardi di euro che dovrebbe restituire ai cittadini. E negli ultimi tre anni questo debito è quasi raddoppiato. Insomma, chi paga le tasse, se paga in eccesso, è cornuto e mazziato. Il rimborso lo avranno i suoi eredi. Chi non paga non ha questi problemi, al primo condono che passa si mette in regola. La lotta all’evasione annunciata da questo Governo è cosa buona e giusta, ma per renderla credibile bisogna PRIMA che si occupi di chi ha pagato di più e restituisca i soldi. Altrimenti la prossima volta potrebbe insospettirsi e trasformarsi in evasore. Ma perchè il contribuente non può dedurre il suo credito alla prima dichiarazione. E’ così difficile? Se dovesse sbagliare, il Fisco potrà sempre controllare e rivalersi. Ad agosto l’indice di fiducia dei contribuenti italiani è crollato ed è aumentata dell’8,45%l’evasione fiscale. E’ un risultato ovvio con gli onesti bastonati e i disonesti condonati ed indultati.Il cittadino che sbaglia la dichiarazione dei redditi è minacciato di espropri,denunce, sovrattasse, multe. Se non paga lo Stato, invece, va tutto bene... 

 

30 agosto 2006
Sabbia italiana all'asta su eBay
- TGcom
E' questa l'ultima trovata di alcuni inserzionisti tedeschi che, armati di sacchetti di plastica e badile, hanno deciso di vendere online preziosi souvenir naturali delle più belle spiagge del nostro Paese.

 

02 agosto 2006
Indulto, escono dal carcere alle 18 e vengono arrestati di nuovo alle 23. Un altro caso si è verificato a Genova - larepubblica.it
Erano usciti dal carcere di Macomer alle 18, beneficiando dell'indulto, ma alle 23 sono stati nuovamente arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, minacce, violenza e danneggiamento. Protagonisti Massimiliano Formula, 32 anni, e Raimondo Muntoni, 28. Usciti nel tardo pomeriggio dall'istituto di pena di Macomer e hanno pensato di andare a festeggiare la ritrovata libertà in un bar poco distante. Ma la gioia è stata talmente incontenibile che i due hanno esagerato con l'alcol, attirando l'attenzione di una pattuglia della polizia che è intervenuta chiedendo le loro generalità. A quel punto i due uomini si sono rifiutati di fornire i documenti e di seguire gli agenti al commissariato. Per contro, gli ex carcerati hanno aggredito i poliziotti, assalendoli con calci e pugni. Il risultato è che Formula e Muntoni sono finiti di nuovo in prigione, a Oristano, in attesa del processo per direttissima. La loro libertà è durata cinque ore.
Un altro caso, più grave almeno nell'intenzione, si è verificato a Genova: un uomo è stato arrestato per tentata rapina cinque ore dopo essere stato scarcerato. E' stato rilasciato alle 22 dal carcere di Marassi, dove è rientrato alle 3.40. L'uomo era finito in carcere per vari furti in alcune città italiane e vi è tornato per lo stesso motivo: dopo aver vagato per la città ha sfondato la vetrina di una pizzeria ed è entrato per rubare.

01 agosto 2006
Bankitalia: Per la tenuta di un c/c in Italia si spendono in media tra i 66 e i 166 euro l’anno. - corrieredellasera.it
Lo si legge nella prima Relazione al Parlamento e al Governo della Banca d’Italia nella quale si rendono noti i primi risultati sull’indagine conoscitiva avviata nel 2004.
Le verifiche hanno riguardato un campione di 300 sportelli di 88 banche, per oltre 2.500 rapporti di conto corrente chiusi. Per Bankitalia si rileva «un’elevata dispersione delle condizioni applicate. Nel 46% dei rapporti non erano previsti costi per il cliente in relazione alle scritture contabili riguardanti le operazioni compiute, a fronte di un canone periodico che, al netto degli oneri fiscali e delle spese connesse con il rispetto alla normativa sulla trasparenza, ammontava in media a 76 euro all'anno, comprensivi del costo del Bancomat». 
«Per la restante parte dei rapporti - prosegue la Relazione - si è rilevato un canone annuo, in media pari a 66 euro, a fronte di un numero limitato di scritture contabili gratuite. in particolare, per i conti osservati era prevista una franchigia media di 70 scritture contabili annue».
Il costo medio di chiusura di un conto corrente, costo peraltro abolito dall manovra bis, è di 34 euro: se nel 75% dei casi le spese per l’estinzione sono risultate inferiori o pari a 50 euro e per il 30% dei rapporti non sono stati riscontrati oneri di chiusura. Spese superiori a 75 euro sono state accertate nel 6% dei casi.

 

15 luglio 2006
Luce: Ue, in Italia le tariffe piu' care - Rapporto annuale di Eurostat sul settore - Ansa.it
L'Italia ha registrato a gennaio le tariffe per l'elettricita' industriale piu' elevate d'Europa, secondo un rapporto Eurostat. Costava infatti 12,08 euro per 100kWh (+10,5% sul gennaio 2005). Cipro e' seconda (11,36), seguita da Germania (9,94) e Belgio (9,69). Per quanto riguarda le tariffe elettriche per le famiglie, l'Italia e' meno cara solo della Danimarca, con 21,08 euro per 100 kWh (+7% sul gennaio 2005) contro i 23,62 della Danimarca. L'Olanda e' terza con 20,87.

 

12 luglio 2006
Uomo sposta oggetti con pensiero - Interfaccia impiantata nella corteccia motoria - Ansa.it
Una ''porta sul cervello'' permette a un individuo paralizzato di muovere col pensiero il cursore su uno schermo.Puo' anche comandare la tv e usare una mano-robot: si chiama 'Briangate', un'interfaccia uomo-macchina basata su una protesi neuromotoria impiantata nel cervello del paziente. L'interfaccia, piu' efficace - dicono gli eperti - di quelle non impiantate, e' inserita nella corteccia motoria e i suoi elettrodi captano gli impulsi nervosi traducendoli in comandi.

 

15 giugno 2006
Alta velocità? No, alta comicità - da Affari Italiani, quotidiano online free di libero.it
Fra tre giorni parte l’orario estivo di Trenitalia, un vero capolavoro umoristico.
C’è infatti una novità sconvolgente: la puntualità. Un obiettivo che Trenitalia, con insuperabile senso della commedia,ha deciso di raggiungere così: non saranno i treni ad adattarsi all’orario, ma l'orario si adeguerà ai ritardi.
Un viaggio che il vecchio orario prevedeva  di un’ora, il nuovo orario lo prevede di un quarto d’ora in più. Geniale. Siamo al medico che al malato terminale cui  resta poco da vivere infonde ottimismo suggerendo di calcolare settimane di tre giorni. Difficile ridere se si pensa al 
resto. Le ferrovie italiane sono l'immagine di come il mondo sarebbe dopo un disastro nucleare. Non che i treni non  partano, è che spesso non arrivano, si rompono, si sciolgono, talvolta si smaterializzano. Le carrozze si chiamano così  perché ricordano le diligenze del FarWest, vai in bagno, dove la carta è di cuoio, e pare sempre che prima di te sia entrata a evacuare una vacca impazzita, mentre i tramezzini al bar, deleteri per il patrimonio genetico, sono buoni come segatura riciclata. Quanto ai ritardi c’è gente che da un mese sta ancora aspettando una coincidenza, visto che in Trenitalia hanno una diversa percezione della dimensione temporale.
Viaggiare in treno in Italia non è una scelta. E’una punizione. Pare che Trenitalia voglia anche combattere la sporcizia sui sedili eliminandoli e rendere le toilette frequentabili sradicando water e lavabo. Rivoluzioni che presto arriveranno, intanto godiamoci il nuovo orario, col quale Trenitalia ha sostituito l’alta velocità con l’alta comicità.

 

29 maggio 2006
Aggiornamenti sui pregiudicati in Parlamento - da "La Settimana" su www.beppegrillo.it
Il totale dei pregiudicati è sceso da 24 a 17. Di questo passo per le elezioni del 2101 il Parlamento sarà finalmente 
pulito. Un lieto evento a cui assisteranno i nostri pronipoti. I 17 superstiti sono tutti deputati di lungocorso, 
alcuni sono lì da prima dell’ultimo scudetto dell’Inter. Sono affezionati alle istituzioni che rappresentano. Grazie 
alla loro esperienza in termini di reati possono legiferare in modo da prevenirlo, e questo è il sogno di tutti quelli 
che si sono fatti beccare, per eliminare il reato e tornare vergini e puri. La contabilità dei pregiudicati vede 
saldamente al primo posto, come da tradizione, la casa circondariale delle libertà con 9 presenze. Gli altri partiti 
sono minoritari. Inquietano però i neoparlamentari Pomicino e De Michelis eletti nella nuova Dc e nel nuovo Psi. Sono 
il nuovo che avanza, o forse l’avanzo che resta? Come venirne a capo di questi benedetti uomini (avete notato che sono 
tutti uomini)? ... Pur non augurando nulla di male ai pregiudicati (basta e avanza per questo il numero 17), se per 
qualche problemino fisico, ma piccolo, piccolo, fossero costretti a levare le tende prima di fine legislatura, gli 
italiani onesti, i non pregiudicati per intenderci, lo prenderebbero come un segno di un destino benevolo, quelle 
fortune che ogni tanto capitano nella vita.
I 17 CONDANNATI DEFINITIVI IN PARLAMENTO

1 Berruti Massimo Maria FI
2 Biondi Alfredo (reato poi depenalizzato) FI
3 Bonsignore Vito Udc - Parlamento Europeo
4 Bossi Umberto Lega Nord - Parlamento Europeo     
5 Cantoni Giampiero FI
6 Carra Enzo Margherita
7 Cirino Pomicino Paolo Nuova Dc
8 Dell'Utri Marcello FI
9 De Michelis Gianni Nuovo Psi

 

10 Jannuzzi Lino FI
11 La Malfa Giorgio Pri
12 Maroni Roberto Lega Nord
13 Previti Cesare FI
14 Sterpa Egidio FI
15 Tomassini Antonio FI
16 Visco Vincenzo Ds
17 Vito Alfredo FI

25 maggio 2006
Fitch, Italia rischia declassamento - Ansa.it
L'agenzia mette il debito italiano in rating watch negativo 
Fitch ha messo il debito italiano sotto osservazione in Rating Watch Negative per un suo possibile declassamento dall'attuale 'AA'. Fitch spiega che si attende di terminare la valutazione sul rating italiano tra i prossimi tre e cinque mesi. L'esame 'si concentrera' sulla possibilita' che venga messo in atto un credibile pacchetto di misure di consolidamento di bilancio, sullo stato attuale dei conti pubblici e sulle prospettive di crescita economica a medio termine'.

 

05 maggio 2006
Sentenza della Corte Suprema dopo 13 ore di Camera di Consiglio
- LaStampa.it
Sei anni di carcere all'ex ministro della Difesa e attuale deputato di Forza Italia Cesare Previti per corruzione in atti giudiziari nella vicenda Imi-Sir (quasi certamente dovrà lasciare Montecitorio).
Si tratta dunque di una condanna pesante per l’ex ministro della Difesa del primo governo Berlusconi. Previti potrebbe finire ora in carcere anche se per qualche giorno. Infatti grazie alla recente e contestata legge «ex-Cirielli», avendo più di 70 anni di età, potrebbe scontare la pena agli arresti domiciliari, come ha già annunciato uno dei suoi legali, l’avvocato Alessandro Sammarco, che si rivolgerà subito al giudice di sorveglianza «per reagire a questa ingiustizia». Con ogni probabilità, però, Previti dovrebbe decadere dalla carica di deputato.

 

05 aprile 2006
Arrestato Parroco: una ventina le vittime tra i giovani della chiesa di Pomezia
- Ansa.it
Sarebbero centinaia gli abusi compiuti su una ventina di ragazzi da padre Marco Agostini, l'ex parroco di Pomezia, arrestato ad Assisi. I casi contestati vanno da un periodo compreso tra il 1993 e il 2004. E' quanto emerge dalle indagini della procura di Velletri, avviate nel 2004 dopo la denuncia di un giovane di Pomezia. Le autorita' ecclesiastiche avevano gia' avviato un processo di secolarizzazione nei suoi confronti. Altri due sacerdoti sono stati accusati di favoreggiamento.

04 aprile 2006
Berlusconi: elettori (di sinistra) coglioni.
- L'Unità
«Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi». Il 4 aprile 2006, a 5 giorni dal voto, in un discorso pubblico alla Confcommercio ripreso dalla tv pubblica , il premier Berlusconi usa proprio quella parola lì per definire gli elettori del centrosinistra: «coglioni». Un epiteto sbattuto così, in faccia a decine di milioni di persone.

 



11 marzo 2006 - liberoblog 
Classifica di Trasparency International sulla corruzione nella gestione della cosa pubblica condotta in 158 Paesi:
l'Italia al 40° posto (per onestà), il peggiore tra i G7
L'Observer giorni fa ha pubblicato una ricerca condotta dall'organizzazione Trasparency International, che ha monitorato la percezione della corruzione nella gestione della cosa pubblica, in 158 Paesi.
Da circa dieci anni Trasparency Int. ong sostenuta dall'Onu, segnala in meglio o in peggio il comportamento dei vari Paesi assegnando ad ognuno di essi un voto da zero a dieci. 
Prima classificata per onestà è l'Islanda, nell'isola nordica i geyser sembrano aver soffiato via la corruzione che, a detta della comunità d'affari e degli analisti finanziari, quasi non esiste. 
Al secondo posto la Finlandia, al terzo la Nuova Zelanda. L'Italia è squallidamente quarantesima: cinque il voto riportato.
Per avere un'idea più precisa basta dire che tra i G7 il risultato migliore lo ottiene la Gran Bretagna, 11esima; seguita da Canada, 14esima; Germania, 15esima; Stati Uniti, 17esimi; Francia, 18esima; Giappone, 21esimo. Staccatissima L'Italia, 40esima. 
Da notare che l'Italia tra la fine e l'inizio di questa sciagurata legislatura ha visto peggiorare la propria non invidiabile posizione. 
Nel 2001 occupava il 29esimo posto della classifica guidata dalla Finlandia, dopo cinque anni di berlusconismo è precipitata al quarantesimo posto, superata anche dalla Malesia.

10 marzo 2006 - ansa.it
Richiesto a giudizio il premier
Assieme a Mills, l'accusa e' corruzione in atti giudiziari.
La Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio del premier Berlusconi e dell'avvocato Mills con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. L'inchiesta e' incentrata su un presunto versamento di 600 mila dollari. Secondo l'accusa, l'avvocato inglese, marito del ministro per gli Spettacoli del governo Blair, avrebbe ricevuto la somma per rendere false dichiarazioni in due datati processi milanesi: quello per le tangenti alla Gdf e quello per la vicenda All Iberian.

 

08 marzo 2006 -  il corriere 
Travaglio-Berlusconi 1 a 0
Respinta dal giudice di Roma la richiesta di risarcimento avanzata dal premier che si era ritenuto diffamato dal libro "L'odore dei soldi" scritto dal giornalista intervistato al programma tv Satyricon di Daniele Luttazzi.
Così viene riportato nei giornali italiani: “Berlusconi perde causa contro giornalista Travaglio”
Ebbene si, Berlusconi denunciò per diffamazione il giornalista italiano ed Elio Veltri per il libro “L'odore dei soldi”(pubblicato nel febbraio del 2001), un libro venuto alla luce soprattutto dopo l'intervista di Travaglio al programma TV Satyricon di Daniele Luttazzi (e per questa intervista, Luttazzi venne allontanato dalla Rai).

 

16 dicembre 2005 - ansa.it
Tremonti su Fazio e Berlusconi
Per il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, la situazione venutasi a creare su Bankitalia "non e' piu' accettabile". "O il Governatore fa un passo indietro o il Governo e il Parlamento devono fare un passo avanti", ha detto a Repubblica Radio. Pino Sgobio, capogruppo del Pdci alla Camera, attacca il governo. "Con un capo del governo credibile, il caso si sarebbe gia' risolto -afferma-: l'immobilismo del premier sulla vicenda palesa tutta l'incapacita' di questo governo".

 

16 dicembre 2005 - liberoblog
Quei trascurabili 50mila euro
Secondo il „codice etico“ dell’Unione Europea i banchieri centrali dell’Unione possono accettare solo regali di valore trascurabile dalle banche che controllano. il presidente della Banca Centrale tedesca l’anno scorso fu fatto dimettere per avere accettato dalla Dresdner Bank un viaggio per sé e per la sua famiglia del valore di meno di 8.000 euro.
Il nostro banchiere centrale ha accettato dal banchiere Fiorani, che doveva controllare e che non controllava, braccialetti di Pomellato, foulard, libri antichi e orologi d'oro, per un valore accertato di 40-50.000 euro, e non succede niente.

 

12 dicembre 2005 - larepubblica.it
Due milioni di multa per l'Ania - L'Antitrust: "niente concorrenza"
L'Antitrust ha inflitto all'Ania una multa di 2 milioni di euro per aver posto in essere un'intesa restrittiva della concorrenza "favorendo la diffusione di parametri di costo uniformi per la determinazione dell'entità dei risarcimenti per danni a cose". In particolare, ricorda l'Antitrust, l'accordo prevedeva l'utilizzazione di un modulo standard predisposto dall'Ania e l'applicazione dei parametri di costo delineati dall'accordo Ania-carrozzieri, quali prezzi dei pezzi di ricambio originali (se utilizzati), tempi di riparazione e sostituzione delle autovetture, nonchè costi della manodopera.

 

02 dicembre 2005 - Ansa.it
Sme: confermata condanna a Previti
5 anni all'ex ministro, 4 a Pacifico e 7 a Squillante MILANO - I giudici della corte d'appello di Milano hanno confermato la condanna a Cesare Previti a cinque anni. Ad Attilio Pacifico e' stata confermata la condanna a 4, mentre e' stata ridotta la pena a 7 anni per l'ex capo del Gip di Roma Renato Squillante che in primo grado era stato condannato a 8 anni.

 

01 dicembre 2005 - larepubblica.it
Fabio Volo, parlando del suo lavoro dice:
"In realtà siamo sotto la dittatura del silenzio: perché mettere a rischio il proprio lavoro se poi le cose non cambiano? Il giornalista si chiede: dico quella cosa rischiando di essere cacciato o non la dico? Se la dico cambia qualcosa? Ma cosa può cambiare in un paese dove se dici che il presidente del Consiglio è nella P2 non cambia niente, dove il presidente del Consiglio ha otto processi e la gente pensa che sia stato assolto mentre invece sono semplicemente andati in prescrizione. Cosa posso dire io che cambi qualcosa?".

28 novembre 2005
Presentato a Napoli un pamphlet sui costi della politica in Italia. L'autore è un architetto ottantenne, Gerardo Mazziotti, che ha messo insieme dati e cifre, approssimandoli per difetto: «Non tengono conto - ha spiegato al Corriere del Mezzogiorno - di 8.255 uffici di presidenza (regionali, provinciali e comunali con tanto di presidenti, vice e segretari) oltre all'esercito di 250mila consulenti ingaggiati da Regioni, Province e Comuni».
Esempi:
Regione campania
Appannaggi mensili (in euro) approssimati per difetto perché mancano i costi relativi alle varie indennità, viaggi, benefits, ecc.
Presidente - 18.760
Vice presidente - 18.760
Assessore (x12) - 17.200
Consigliere (x60) - 15.843
Totale al mese - 1.194.500
Totale costo annuo dei 74 amministratori - 15.528.500
Capoluogo
Appannaggi mensili (in euro) approssimati per difetto perché mancano i costi relativi alle varie indennità, ai viaggi,ai benefits.
Napoli
Sindaco - 7.798,50
Vice sindaco - 7.798,50
Assessore (x10) - 6.850,46
Consigliere (x60) euro 103,29 a seduta - (x10 al mese) - 1.032,90
Totale costo annuo
di 72 amministratori - 1.837.008
Circoscrizioni n. 21
Presidente - circa 2.500
Consigliere (x20) - circa 1.000
Totale costo annuo
di 441 amministratori - 5.722.500
continua... “Il mio proposito non è certo quello di smantellare le strutture rappresentative, io propongo però di ridimensionarle. Gli Stati Uniti d’America hanno 440 deputati e 100 senatori. Mi chiedo perché l’Italia ha 630 deputati e 320 senatori, cioè ben 950 parlamentari? Ecco, bisognerebbe mandare a casa i professionisti della politica, una pletora di gente incolta, impreparata e litigiosa che spesso beneficia delle cariche pubbliche senza dare niente in cambio”.

 

24 novembre 2005
Cocaina in Italia
- QN.it
L'Italia - insieme con Spagna e Gran Bretagna - è uno dei Paesi europei con il più assiduo consumo di cocaina. È quanto emerge dal rapporto 2005 dell'Agenzia europea sulle Droghe e le Tossicodipendenze, con sede a Lisbona, secondo cui «gli indicatori relativi al traffico e al consumo di cocaina rivelano un aumento enorme dell'importazione e del consumo di questa sostanza, mentre sempre più dati dimostrano l'esistenza di problemi di salute legati al consumo di cocaina». L'Italia, dopo Regno Unito e Spagna, è il Paese dell'Ue in cui si registra il maggior consumo di cocaina nella fascia di età compresa tra i 15 ed i 34 anni (circa il 2,2% per cento della popolazione adulta europea). Il primato europeo di consumo di cocaina spetta ai giovani maschi inglesi e spagnoli.

24 novembre 2005
Tfr, sì alla riforma dal 2008. Epifani: «Una presa in giro»
- L'Unità
Durissimo il commento del leader della Cgil Epifani che parla di una «una presa in giro» del governo a propostio del rinvio del Tfr al 2008. «Il governo- sottolinea Epifani- ha deciso di non decidere, per non dividersi. Anche la conferma del testo, che aveva reperito buona parte delle nostre richieste, viene così svuotata da ogni significato, perchè da subito c'era bisogno di sostenere la previdenza complementare, senza collegarla all'entrata in vigore del blocco delle pensioni di anzianità, che noi continuiamo a non condividere». Insomma: «il governo così risparmia un pò di soldi, i lavoratori hanno a disposizione gli strumenti attuali e tutto ricadrà sulle spalle del futuro governo. ma- conclude il leader della cgil- con la furbizia non si governano i problemi di un grande paese come il nostro».

 

28 ottobre 2005
Passa al Senato il "regalone" alla Chiesa: non pagherà più l'Ici
- L'Unità
Via libera dalla Commissione Finanze del Senato all'esenzione Ici per gli immobili utilizzati per attività commerciali di proprietà della Chiesa, di altre confessioni religiose e anche delle imprese no-profit. ...
Finanziaria, sì a dl fiscale con esenzione Ici alla Chiesa - Adnkronos
Finanziaria, esenzione Ici per enti religiosi e non profit - Reuters Italia
Gran Benigni show con lettera a Silviuccio
- L'Unità
Belle sorprese su Rockpolitik, ha soffiato come un ciclone l’effetto Benigni. «Il problema è la radio» aveva recitato Celentano in apertura ma in realtà il problema è sempre la tv, come si è potuto ...
A RockPolitik è Benigni show - dgmag.it
Show di Benigni con Celentano 'Sono qui per aiutare Silviuccio' - La Nazione
Diritti tv Mediaset, iniziata udienza. Lettera Berlusconi al gup
- Reuters Italia
E' iniziata stamane davanti al gup di Milano Fabio Paparella l'udienza preliminare a carico del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di altri 13 imputati nell'ambito dell'inchiesta sulla compravendita dei diritti tv Mediaset ...
Processo Mediaset, lettera di Berlusconi - Corriere della Sera
INCHIESTA MEDIASET: Udienza preliminare, oggi battaglia - ANSA

 

17 ottobre 2005
Primarie, oltre 4 milioni di elettori - La Repubblica
Prodi al 74,6%, Bertinotti al 14,6%
Il risultato, secondo il Professore, "è andato oltre le più rosee previsioni"
A breve i dati definitivi, a metà giornata la conferenza stampa
Berlusconi: "Può vincere le elezioni solo così: facendo votare quelli di sinistra"
ROMA - Superati i quattro milioni di votanti, un consenso che raggiunge quasi il 75 per cento: per Romano Prodi il risultato delle primarie è andato oltre "le più rosee previsioni" anzi oltre "il sogno". I dati non sono ancora definitivi: si fermano infatti al 92,4% dei seggi scrutinati, dal momento che nella tardissima nottata, dopo le 3 di mattina, è stato deciso di rinviare ad oggi lo spoglio delle ultime schede e quindi il risultato ufficiale si saprà dopo le 10 di stamane.

 

12 ottobre 2005
Ecco la Rockpolitik di Adriano E in Rai già qualcuno trema:
Si avvicina la partenza di Rockpolitik, il nuovo show di Adriano Celentano, atteso per il prossimo 20 ottobre su Raiuno.
Il programma si annuncia imprevedibile e sopra le righe, anche alla luce del contratto, quasi unico nella storia della Rai, che mette il "Molleggiato" nella condizione di lavorare senza controlli di sorta.
Michele Santoro, Enzo Biagi e Daniele Luttazzi sono tra gli invitati. Previsti Benigni e il comandante Marcos. Secondo le indiscrezioni di Affari, il "Molleggiato" manderà in onda un filmato di denuncia sui lavori avviati dal Comune di Milano presso i Navigli. Scoppia il caso Celentano. Del Noce: "Pronto ad autosospendermi". Anche Palazzo Chigi è in fibrillazione...

 

14 settembre 2005
L'ultima legge ad personam - di EZIO MAURO
Quando dicevamo che l'agonia politica di Berlusconi sarà una stagione terribile, in cui maturerà il peggio, non immaginavamo questo: un cambio in corsa delle regole del gioco a pochi mesi dal voto, con un ribaltone improvviso dal maggioritario al proporzionale e una nuova legge elettorale tagliata a colpi di maggioranza sulle esigenze del centrodestra, come un doppiopetto del Cavaliere.
…in realtà è l'istinto della fine che guida l'azzardo di Berlusconi. Poiché in questo paesaggio politico, istituzionale, normativo, ha già perso, il Cavaliere prova a cambiare quadro e paesaggio. Annunciando di essere pronto a ogni forzatura, anche nelle regole. La prima è una legge disegnata sulle esigenze attuali del Polo, che trasforma in handicap elettorale la morfologia del centrosinistra.
… Prodi e i suoi hanno già parlato di "legge truffa". In realtà è un'altra legge ad hoc, ad personam, nel solco del quinquennio berlusconiano. L'Udc deve aver avuto un soprassalto di vergogna, perché ha annunciato che in Parlamento correggerà la norma, in quanto vuole "vincere senza barare". Dunque è una legge da bari, quella che arriva alle Camere. Non occorre dire altro. Salvo chiedere a Follini e Casini se è questa la cultura centrista, istituzionale e moderata, che hanno decantato per tutta l'estate. Ricordare a Fini che solo pochi anni fa si batteva per il maggioritario. E consigliare a Berlusconi di non travolgere regole e istituzioni nel vortice della sua disfatta, perché la repubblica gli sopravviverà, anche se per lui è inconcepibile.

 

6 settembre 2005 - 17:35
Bono, quando si dice che uno predica bene e razzola male
Si batte per l'annullamento del debito del terzo mondo, ma ai suoi concerti i biglietti sono stracari e per accedere al forum si devono sborsare 35 euro di Blakangel tornando ad una vecchia polemica... Il Signor Bono Vox si sbatte tanto per l'annullamento del debito nel terzo mondo, cosa che gli fa molto onore. Gli fa meno onore però il fatto che non ha dato ancora spiegazioni in merito alla faccenda del forum a pagamento. Si perchè i fans degli U2 per partecipare al forum sul sito ufficile della band devono sborsare € 35!!! Non bastava l'elevato costo dei biglietti per il concerto? NOn bastava l'elevato costo del cd con annesso dvd?? Allora il signor Bono Vox continua a predicar bene e a razzolar male!??!?!? Se continua così ha buone possibilità di diventare Presidente del Consiglio in Italia, magari fonda anche lui un partito "forza U2"!!!

Lunedí 29.08.2005 14:06 - Berlusconi: "Non c'è un candidato in grado di sostituirmi"
Il presidente del Consiglio conversando con i giornalisti a margine dell'incontro col premier russo con Vladimir Putin ha parlato a tutto campo sulla politica italiana e rispondendo ad una domanda sulla sua candidatura ha spiegato che "tutto in me, dal punto di vista personale e privato, mi spingerebbe a dire 'si accomodi un altro'. Un enorme, enorme, enorme sacrificio". Berlusconi ha sottolineato che "non è che sono io che non mi voglio muovere dalla sedia.

 

FINALE CHAMPIONS 25 MAGGIO 2005
E' tutto finito. La corazzata rossonera è 'implosa' nel momento della verità, nell'ultimo obiettivo della stagione. Insofferente in campionato, la squadra di Carlo Ancelotti è affondata nel modo peggiore, ovvero quando aveva allungato la neanche tanto 'pargoletta mano' alla sua settima coppa dalle 'grandi orecchie'. Peccato per quei ventimila tifosi rossoneri arrivati ad Istanbul carichi di sogni e speranze, per Paolo Maldini, che è entrato ancor di più nella storia per essere il giocatore più anziano ad aver segnato in una finale di Champions League, per il calcio in sé, perché chi ha vinto è una squadra 'povera' dal punto di vista tecnico, anche se ha leggitimato con cuore e umiltà la vittoria. E' un brutto giorno per il calcio italiano, figuriamoci per la società di via Durini che in questo mese ha 'bruciato' tutto ciò che aveva faticosamente conquistato nell'arco di una stagione. Non sappiamo se Ancelotti rimarrà; di sicuro l'allenatore di Reggiolo sarà messo sotto processo per aver messo in campo uomini sfibrati nella testa e nei nervi.

 

Marzo 2005
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO ADUSBEF – FEDERCONSUMATORI SGRAVI FISCALI PER 426 EURO A FAMIGLIA ? ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI REGISTRANO MAGGIORI TASSE PARI A 621 EURO A FAMIGLIA TRA BOLLI, TASSE LOCALI, IVA, ACCISE SULLA BENZINA PER 12,42 MILIARI DI EURO.
Il presidente del consiglio, on. Silvio Berlusconi, annunciando imminenti sgravi fiscali per 12 miliardi di euro, ha affermato oggi che il suo governo ha abbassato le tasse di 426 euro in media a famiglia. Adusbef e Federconsumatori, monitorando gli aumenti fiscali che si sono registrati, hanno calcolato rincari – solo di tasse – pari a 621 euro a famiglia, per un controvalore complessivo pari a 12,42 miliardi di euro. Sono aumentate, infatti, le accise sulla benzina per 3,5 miliardi di euro, con un aggravio di 175 euro a famiglia; l’ultima finanziaria ha rincarato i bolli per 1,2 miliardi di euro, con una spesa aggiuntiva pro capite di 60 euro a famiglia (senza contare le ricadute sui servizi bancari: le banche hanno preso a pretesto l’aumento dei bolli per effettuare rincari generalizzati sui costi dei conti correnti); sono aumentate le bollette elettriche e del gas per effetto della mancata sterilizzazione di Iva e accise pari ad oltre un miliardo di euro, con una ricaduta di 51 euro a famiglia; il consistente ritocco delle tasse locali per i mancati trasferimenti agli enti locali, ossia ICI, gas ecc. per un controvalore di 6,7 miliardi di euro, con un aggravio di 335 euro a famiglia. “Caro presidente del consiglio, – affermano Adusbef e Federconsumatori – se vuole continuare a ridurre le tasse in questa maniera, la preghiamo di astenersi. I consumatori italiani non credono più alle Sue frottole elettorali, ma ai loro redditi falcidiati da politiche economiche inique e sperequative che hanno portato ben 12 milioni di cittadini a contrarre debiti con banche e finanziarie per sopravvivere.”

MILANO 10/12/04 (Reuters)
I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano hanno oggi in parte prosciolto per intervenuta prescrizione e in larga parte assolto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dalle accuse di corruzione al termine del processo stralcio Sme sulle presunte tangenti a giudici romani.
La sentenza di primo grado è stata letta in aula dal presidente del collegio giudicante Francesco Castellano dopo oltre 30 ore di camera di consiglio.
Si tratta di una conclusione di primo grado che, pur non essendo una totale assoluzione, sembra eliminare quel che appariva uno scoglio nella navigazione della legislatura per il premier. Un applauso corale alla decisione dei giudici è venuto dunque dalla maggioranza, mentre l'opposizione ha affiancato commenti duri a un atteggiamento generalmente moderato, sottolineando comunque che la sentenza lascia seri spazi d'ombra sulla reputazione del presidente del consiglio.
Per Berlusconi è scattata la prescrizione grazie alla concessione delle attenuanti generiche per un episodio del capo A -- cioè la presunta corruzione "sistematica" dell'ex capo dei gip romani Renato Squillante: si tratta del bonifico di 434 mila dollari che nel marzo 1991 andarono da un conto svizzero della Fininvest ad uno dell'avvocato e deputato di Forza Italia Cesare Previti a quello di Squillante.

 

Oggi, per instaurare un regime, non c’è più bisogno di una marcia su Roma né di un incendio del Reichstag, né di un golpe sul palazzo d’Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione.
Indro Montanelli
Ai tempi della lottizzazione c’era spazio per Montanelli, Biagi, Santoro, Vespa, Fo, Grillo, Feltri, Ferrara, Lerner, Minoli e tanti altri. In tre anni (2001-2004) il governo Berlusconi ha desertificato la tv e assassinato la libera informazione. Neanche gli indici di ascolto sono graditi, anzi diventano una colpa. Questo libro racconta tutte le notizie occultate e le menzogne raccontate agli italiani. Storie grottesche, tragicomiche, incredibili e vergognose di un regime mediatico che condanna i cittadini a non sapere e a non pensare.

 

Le garanzie cancellate di ANDREA MANZELLA
Non c'è stata dunque tregua nella corsa per sradicare la nostra Costituzione dai suoi principi originari. L'estrema difesa sembra ormai affidata al referendum impeditivo. Tutte le previsioni dicono che in quel referendum prevarrà la grande maggioranza moderata degli italiani: di centro, di sinistra e anche di destra. E che sarà battuto l'estremismo di chi predica e pratica ogni giorno, da quattro anni, un bipolarismo feroce: nelle leggi, nelle nomine, nell'informazione, nella immagine esterna del Paese. Il clima di divisione nazionale, appunto, cristallizzato nel disegno governativo.