Parco Regionale Spina Verde


Itinerario n. 12 del Parco Regionale Spina verde





Per raggiungere l'inizio del nostro percorso, si è costretti a girare attorno al cimitero di Monte Olimpino, in senso antiorario. Questa prima parte non è del tutto piacevole, si attraversa una discarica estemporanea, impreziosita dai rumori della vicina autostrada. Tuttavia, già si intravvede la più interessante delle recenti sistemazioni, il ripristino di un sentiero scavato nella roccia per raggiunge delle postazioni di artiglieria, quasi certamente destinate ad una batteria di piccolo calibro, a giudicare dalle modeste dimensioni.
Infatti, in pochi minuti si arriva a quattro piccoli anfratti ricavati nel conglomerato morenico, duro come il calcestruzzo. Consistono tutti di una bassa porta (attenti alla testa) e di una galleria a virgola che finisce con una cannoniera. Subito dopo si incontra una grotta più grande, con due finestre, forse il comando oppure una postazione per un cannone di maggiore calibro.
Ancora pochi passi e s'incontra una galleria a gradini, in forte pendenza che si può evitare utilizzando un sentiero che la incrocia passandole sopra.
Dopo un quarto d'ora, passati due piccoli ponti in legno (normali), si raggiunge un ponte tibetano. Il simpatico manufatto è abbastanza breve, per fortuna, perché imita alla perfezione il rollio, l'imbardata ed il beccheggio delle navi. Per capirci, i tipici movimenti che provocano il "mal di mare".
Ora, manca pochissimo per raggiunge l'incrocio che porta al Monte Sasso ed alla Scala del Paradiso. Dal Monte si prosegue per Cavallasca e per molti altri sentieri, invece, la Scala scende, con numerosissimi gradini, a Ponte Chiasso, in via Franscini.
Sin qui, circa mezz'ora di strada. Ovviamente, occorre anche altro tempo per visitare le interessanti opere, nuove ed antiche, appena descritte. Utile portare una pila per la galleria in salita. Nelle altre non è necessaria. Nessuna difficoltà, il dislinello è inferiore a m. 150. Qualche metro in più di discesa se si raggiunge Chiasso o di salita se si va al Monte Sasso. Da non perdere!


Spina Verde, mappa dell'itinerario 12.

Il sentiero, scavato nella roccia, che unisce le postazioni d'artiglieria.




La postazione più grande.

Entrata della galleria in salita.

Il ponte tibetano.


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