La nevera all'Alpe delle Ville
Si raggiunge, dalla frazione di Bellagio denominata Monte S. Primo (m. 1100), con un'ora e mezza di leggera discesa, seguendo la dorsale per creste del Triangolo Lariano
(Mappa Kompass 91).
Lasciato alle spalle il grande cancello in legno dove inizia la strada privata per l'Alpe delle Ville, si arriva rapidamente alla deviazione che sale al rifugio Martina ma si
continua diritti verso l'alpeggio la cui bella nevera ristrutturata e già visibile.
Dopo l'Alpe si trovano due carrarecce una in salita e l'altra in discesa.
Si può scegliere quella che si vuole perchè portano entrambe nella giusta direzione. La strada superiore, dopo circa cento metri, entra in una proprietà privata ed è chiusa da una sbarra.
Però si continua imboccando un evidente sentiero, sulla destra, che segue le creste. Quella inferiore porta ad una concimaia poi diventa un sentiero e prosegue a mezza costa.
Il secondo percorso è più breve ma quello superiore è decisamente in migliori condizioni.
La grotta con la madonnina
Nei pressi della Bocchetta di Lezzeno (m.1006) i due itinerari si riuniscono e subito dopo si incrocia una traccia (da evitare) che scende, a sinistra, vero Lezzeno.
Poco dopo la bocchetta si attraversa una stradina in cemento che sale da Rovenza (valle del Perlo). Si prosegue diritti lungo una carrareccia e quando questa entra in un gruppo di
case, si prende a destra, seguendone la recinzione. Dopo un po' si raggiungono due roccoli, prima uno ristrutturato ad uso abitazione poi un'altro nello stato originale.
Il secondo roccolo si trova nei pressi della Bocchetta del Nuvolone (m.939), dove si incrocia prima una strada che sale, a destra, da Rovenza e poco più avanti un sentiero, a
sinistra, che scende verso Lezzeno.
Mancano una ventina di minuti alla meta ma siamo circa cento metri più in basso. Si sale dolcemente fino a raggiungere una piccola grotta naturale colma di madonnine che un cartello
malconcio definisce "Madonna del fungiatt" (Leggasi: Madonna del cercatore di funghi). Da qui, un breve ma irto strappo porta ad un rudere, forse un fienile, poi si continua a salire, con
minore pendenza, fino alla biforcazione che a sinistra, sale verso la vetta del Nuvolone, mentre, a destra, scende al punto panoramico dell'anticima.
La vetta imboscata non è particolarmente interessante mentre il belvedere permette di ammirare uno dei migliori panorami del lago.
Ora il sentiero scende ripido verso la località Brogno di Bellagio ma è tempo di tornare al punto di partenza. Saranno necessari almeno 100 minuti.
Buon divertimento.
Panorama nord dal belvedere del Monte Nuvolone
Bellagio ed il ramo nord del lago di Como.
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Panorama ovest dal belvedere del Monte Nuvolone.
La punta di Lavedo, il monte di Tremezzo ed il monte Crocione.
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Il roccolo sopra la Bocchetta del Nuvolone.
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