Affresco nella sagrestia di Santa Marta
Se, per raggiungere Moltrasio (m. 200), si usano i pittoreschi battelli della Navigazione Laghi, dall'imbarcadero ci si dirige verso sud sulla via Regina Vecchia. Passato il monumento
a Bellini, si gira a destra in via F. Raschi (non via Durini). Ora, ci troviamo su una scalinata che sale verso il centro del paese, sul lato nord del palazzo Passalacqua, un grande ed
antico edificio dotato di un bel giardino sul lato verso il lago ma che purtroppo, sul lato a monte, è asimmetrico e ha l'aspetto, poco invitante, di una caserma o di un ospedale.
Raggiunta una strada asfaltata, poco prima della chiesa parrocchiale, si attraversa e si continua su via Raschi entrando in un portico. La viuzza, adesso, fa un paio di strette curve,
passa tra la chiesa e la Cooperativa di Consumo di Moltrasio e poi finisce in piazza Umberto I. Sul lato opposto della piazza si imbocca via Giuseppe Bianchi e si sale, a nord di un
torrente, passando sotto un viadotto della SS. 340, nei pressi di un'alta cascata. Appena si incrocia la carrozzabile Tosnacco - Casarico, si prende a destra per raggiungere il centro di
Tosnacco (m.320).
Se si usano mezzi propri, oppure il bus, è meglio scegliere, come base, direttamente la frazione di Tosnacco. La località è, infatti, dotata di un grande posteggio ed è servita
dalla linea C29 SPT ma è, senza dubbio, meglio usare la linea
C10 SPT scendendo fermata "farmacia" sulla panoramica SS.340. Attraversata la Statale, una breve stradina
a scalini porta alla Trattoria del Fagiano.
Nella piazzetta dove si trova la Trattoria del Fagiano, a due passi dal capolinea del bus C29, si sale una scalinata dietro una fontanella e dopo 10 metri, al primo incrocio,
si gira a destra per via Linera, segnalata come "Panoramica per Urio e Carate". Si tratta di una stradina selciata, in buone condizioni, poco conosciuta ma molto carina. Appena usciti
dal centro abitato, alcune panchine permettono di apprezzare una bella vista lago.
Ora, iniziamo un percorso pianeggiante e molto soleggiato. Perfetto per facili passeggiate primaverili.
Nella località Pancino, caratterizzata da un paio di vasche riempite da una sorgente d'acqua freschissima, si prosegue in piano, evitando la discesa verso la Statale e subito dopo, la
salita che porta ai Monti di Urio. In breve, si incontra una cantina, con un portone malconcio ma dotato di un importante catenaccio e poi il cimitero di Urio con a fianco un'altra salita
per Monti di Urio. Ancora 20 metri e si passa, con un ponticello carrabile, il torrente Fesnaa. Ci si trova in una zona recentemente sistemata con i ricavi delle multe per eccesso di
velocità, inflitte sulla SS. 340. Subito dopo il ponte tenere la sinistra, sulla pedonale, sopra i garage.
Il sentiero, nei pressi di Cavadino
Appena prima di entrare nel vecchio nucleo abitato di Cavadino si incontra, sulla sinistra, via Taroni che porta al Santuario della SS. Trinità, a Pobiano. Il poggio, dove si trova il
complesso sacro, è un centinaio di metri al di sopra del nostro percorso ma gode di una discreta vista ed è perfetto per una breve sosta. La deviazione, in ripida salita, richiede circa 30'.
Proseguendo, tra le anguste vie di Cavadino, si passa davanti ad una chiesetta e subito dopo, si tiene la sinistra prima di un portico che scende sulla Statale. Dopo essere usciti
dall'abitato si incontra un lavatoio e si attraversa un torrente, con un ponte in pietra. Poi, costeggiando un imponente complesso di nuove case, si raggiunge rapidamente la graziosa chiesa romanica
di Santa Marta di fronte al cimitero di Carate.
Dopo la chiesa, si scende lungo via Santa Marta, a gradoni, fiancheggiata dalle belle cappelle settecentesche di una Via Crucis in condizioni ottime. Passati sotto la Statale si raggiunge la
strada carrozzabile che scende sul lungolago di Carate, la si attraversa, per imboccare, quasi di fronte, via S. Rocco. Ora si cammina, parallelamente al lago, tra vecchie case e graziose villette.
Dopo una ventina di minuti, si sbocca sul lungolago di Laglio. Qui non si può sbagliare, anche senza seguire un itinerario preciso.
Un posto adatto, per concludere la passeggiata e bere un meritato te, potrebbe essere il piccolo Bar di fianco al Municipio di Laglio. Poco prima avrete notato una cappella dedicata a San Rocco,
con a fianco via Germanello, utile nel caso si voglia salire alla Via Regina Nuova (SS. 340).
Per il ritorno, si può scegliere tra rifare il percorso a ritroso, oppure camminare lungo la via Regina Vecchia. Il secondo caso si deve valutatare con attenzione, sebbene la strada sia ormai poco
trafficata perché sostituita dalla SS. 340 che passa più in alto, è priva di marciapiedi e molto stretta. Rimane, quindi, un pochino pericolosa. Come contropartita, però, fiancheggia il lago e
permette di vedere il molo di Laglio con la vicina villa Oleandra, di proprietà di George Cluney, la spiaggetta balneabile di Carate e numerose ville private molto graziose.
Per l'eventuale ritorno con i bus C10 e C20 SPT, in questa zona, esistono numerose fermate sia sulla linea a lago
che su quella panoramica. Una si trova di fianco al Bar-Ristorante Bersagliere (SS.340), che fa anche da biglietteria. Comunque i conducenti vendono i biglietti con un sovrapprezzo Euro 1,30.
La sola andata richiede circa 90'. Il ritorno, sulla via Regina Vecchia, circa 60' ma l'itinerario può essere arricchito partendo da Rovenna ed utilizzando il "Sentee di Sort" per arrivare a
Tosnacco. Vedere le pagine complementari.
Buon divertimento.
Aggiornato 2020
Santuario della SS. Trinità a Pobiano, sopra Cavadino.
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Cappella XII della via Crucis a Santa Marta.
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Un particolare del lungolago a Laglio.
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Laglio, villa Oleandra. Attualmente la più famosa del lago
perchè di proprietà dell'attore George Clooney. |