Cernobbio e Bisbino

Da Cernobbio
ad Argegno

Via Rovenna, Bugone, Murelli, Binate e Schignano


Interessante percorso che ricalca, in parte, la Via dei Monti Lariani.

Da Cernobbio (Como) (m.200) si prende la mulattiera per il Rovenna (m.440), dove si arriva in 30'. Personalmente preferisco acquistare un biglietto presso il bar Gei, in Piazza Mazzini e salire con la corriera C28 SPT. La fermata di Cernobbio è esattamente di fonte al bar, di fianco alla sede della Croce Rossa.

Il rifugio Bugone.

Al capolinea, nel centro di Rovenna, si deve prendere la mulattiera per Scarone che si lascia, poco dopo, per seguire la strada del Bisbino. L'uscita è facile da individuare perchè si trova immediatamente prima dell'unica villa prospicente la mulattiera.
Si prosegue lungo la strada asfaltata, per una quindicina di minuti, sino ad arrivare su un tornante sinistrorso selciato, sito appena sopra Monti di Lenno (30'). Su questa curva, a destra di una casa abbandonata, si esce dalla strada per imboccare la mulattiera, un po' malconcia, che porta al Rifugio Bugone. Ci aspetta una salita abbastanza dura, 80' di pura fatica, prima di raggiungere, finalmente, le poche case site sulla colma del Bugone (posto di ristoro) (m.1119).

Dopo un meritato riposo, si riprende il cammino, in direzione nord, sulla strada proveniente dal Bisbino, fiancheggiando una vecchia caserma semidiroccata della Guardia di Finanza. Si tratta di uno sterrato in leggera salita, percorribile anche con fuoristrada.
Dopo un quarto d'ora si raggiunge l'Alpe Faggio Torto. Altri 15' e si arriva al rifugio Murelli, gestito dal CAI di Moltrasio (posto di ristoro). Dal rifugio, dotato di una discreta vista lago, si notano, 150 metri più in alto, la chiesetta di San Bernardo (m.1348) ed a destra, poco sotto, l'Agriturismo Roccolo San Bernardo, adagiato su una sella che permette di vedere il lago di Como sia verso Argegno che verso Cernobbio. Questi due edifici esulano dal nostro itinerario.
Si prosegue sulla carrozzabile, in leggera salita. Giunti all'ingresso sbarrato dell'Alpe San Bernardo si svolta a destra e si sale lungo una ripida rampa asfaltata. Alla fine dell'asfalto si raggiunge il punto più alto del percorso (circa m.1300). Ora si inizia a scendere, ne avremo per quasi due ore.
Un altro breve tragitto ed improvvisamente, dietro una curva, spunta l'imponente Rifugio Binate, ex caserma della GdF, gestito dal CAI di Cantù (posto di ristoro) (30'). Da questa posizione si vede la vetta rocciosa del Sasso Gordona, roccaforte della Linea Cadorna, sotto la quale si notano la località Crocette e la Colma di Binate. Dopo un breve giro lungo la testata di una valletta, durante il quale si fiancheggiano piccoli pozzi e ruderi di vecchie stalle, si raggiunge la Colma di Binate (10') (m.1125), dove si incontra un modesto agglomerato di casupole, dotato dell'immancabile casera, utilizzato per il ricovero estivo del bestiame e la produzione di formaggi.

Stalla con casera, Colma di Binate.

Dalla Colma si scende verso Schignano Intelvi, su una stradina in forte pendenza, agibile con fuoristrada. Il percorso è abbastanza ben segnalato, comunque, è impossibile sbagliare, basta scegliere sempre la discesa più ripida.
Si entra a Schignano, frazione Occagno (30') (m.600), da via Mazzini e raggiunta una piazzetta, con fontanella, si imbocca via Argegno.
Attraversata la strada che porta al lago, si passa accanto ad una cappella, ricordo di un'epidemia medioevale di peste, si prosegue su una strada asfaltata di dimensioni minuscole, fino a raggiungere la bella chiesetta di Sant'Anna (30') (m.350), dove si incontra, di nuovo, lo stradone che va al lago.
Si gira davanti alla chiesa e si scende ancora, costeggiando il fiume Telo. Dopo avere incontrato varie edicole centenarie ed una una profonda forra, si entra nell'antico abitato di Argegno.
Attraversato il paese, si raggiunge il lago in piazza Roma, dove fermano le corriere della linea C10 SPT, quasi di fronte all'attracco dei battelli (20') (m.200).

Tempo complessivo di percorrenza meno di 5 ore, escluse le soste. Attenzione, nonostante la presenza di numerosi punti di ristoro, spesso non se ne trova aperto nemmeno uno. Meglio, quindi, informarsi prima di partire oppure, portare adeguati rifornimenti.

Il mezzo da utilizzare per il ritorno, dipende dai gusti. Scegliendo il battello, al molo della Navigazione Laghi si possono avere tutte le informazioni necessarie.
Volendo utilizzare le corriere, è bene sapere che ad Argegno esiste una biglietteria, comunque l'autista vende i biglietti con un piccolo supplemento di 1,30 Euro (La tariffa attuale è di 3 Euro).
Il ritorno su strada dura una ventina di minuti, invece, via lago, quasi un'ora. Il battello, infatti, attraversa più volte per raccogliere o sbarcare passeggeri anche sull'altra sponda. Il biglietto della navigazione è più costoso, però, per quanto riguarda la bellezza del percorso, non ci sono paragoni.

Buon divertimento.



Aggiornato luglio 2018

Il rifugio Murelli. Attualmente sempre aperto.
L'Agriturismo Roccolo San Bernardo.
Alpe di Carate o Alpe S. Bernardo.    La nevera dell'Alpe Faggio Torto.
Il Rifugio Binate, CAI di Cantù (sempre chiuso).
Valle d'Intelvi, l'ingresso della chiesetta di Sant'Anna.


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