Esistono limiti in tutto, questi limiti possono essere sia relativi che assoluti; si verificano due modi di combattere: in uno si colpisce in un altro si lotta essi possono essere combinati.
Le informazioni utili al combattimento con o senza contatto (senza contatto a distanza di un braccio con contatto si tocca lavversario) avvengono tramite il campo visivo in piu nel combattimento a contatto anche tramite il tatto, laspetto visivo però e di preminente importanza.
Sia in attacco che in difesa vi è il processo occhio-decisione-azione che richiede un certo tempo.
Gli unici attacchi che non possono essere parati sono quelli senza presegnale ma per ottenerli serve un certo livello di perfezione mentale.
Il processo occhio-decisione-azione presenta una debolezza ossia passa tramite un canale unico: il cervello che è in grado di elaborare una sola informazione per volta quindi o difende o attacca; il canale unico possiede una capacità limitata ovvero non può programmare una successione di azioni in combattimento; la capacità del cervello di trattare le informazioni per la difesa diminuisce molto rapidamente.
Altro problema del cervello è che una volta presa una decisione di attacco questa non verrà cambiata nemmeno se ci si rende conto che è controproducente, per ovviare a questo esistono esercizi specifici che senza attivare il sistema dallerta dellavversario concedono di poter cambiare lattacco allultimo mento ingannando sulla vera intenzione di attacco.