Quine

«In che modo riusciamo a scoprire che "scapolo" è definito come: "uomo non sposato"? Chi lo ha definito cosí, e quando? Dobbiamo forse ricorrere al piú vicino dizionario, e accettare come legge la formulazione del lessicografo? Questo vorrebbe dire veramente mettere il carro avanti ai buoi. Il lessicografo è uno scienziato empirico, il cui compito è quello di registrare dei fatti che lo precedono; e se egli glossa "scapolo" con "uomo non sposato", ciò è perché egli crede che ci sia una relazione di sinonimia fra quelle due forme linguistiche, relazione implicita o nell'uso corrente generale o in una accezione particolare di certi usi anteriori al suo lavoro. Ma la nozione di sinonimia qui presupposta deve ancora essere chiarita, e chiarita presumibilmente in termini di comportamento linguistico. Dal momento, però, che la "definizione" non è che la registrazione di una sinonimia rilevata dal lessicografo, essa non si può prendere di certo come fondamento della sinonimia stessa.»

«Le nostre proposizioni sul mondo esterno si sottopongono al tribunale dell'esperienza sensibile non individualmente ma solo come un insieme solido»
[Il problema del significato, Ubaldini, Roma 1966]

«Non si può proclamare il relativismo culturale senza levarsi al di sopra di esso e non si può levarsi al di sopra di esso senza abbandonare il relativismo»
[cit. in Santambrogio (a cura di), Introduzione alla filosofia analitica del linguaggio, Laterza, Roma-Bari 1992]