«Io dico l'universo tutto infinito, perché
non ha margine, termino, né superficie; dico l'universo non essere
totalmente infinito, perché ciascuna parte che di quello possiamo
prendere, è finita, e de mondi innumerabili che contiene, ciascuno
è infinito»
[Opere, Ricciardi, Milano-Napoli 1956]