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ROMEO E GIULETTA di W. Shakespeare con Fabio Ferri - Jessica Vasco - Giuseppe Maradei - Mino Decataldo Michele D'Errico -Anna Capriati -Angelo Tanzi - Francesco Carassi Alfredo Vasco - Francesca Lonardelli - Pippo Sollecito Vanni Bramati - Vito Peragine - Teresa Gentile. Regia: Alfredo Vasco
ROMEO E GIULIETTA Questa tragedia, tra le più belle di Shakespeare, non soltanto costituisce una vetta altissima all'interno dell'ampia produzione del drammaturgo inglese ma è entrata ormai a far parte del nostro patrimonio culturale e letterario. Tradotta e rappresentata ovunque, fonte di ispirazione per scrittori, cineasti e autori di teatro, è immancabilmente divenuta il simbolo per eccellenza di una concezione totale, assoluta e profondamente romantica dell'amore che, superando coraggiosamente tutti gli ostacoli sociali e culturali, assurge ad unico motivo di vita e di morte. Tanto intenso fu infatti il sentimento che tenne unite le sorti di Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, due delle creature shakespiriane più celebri, sfortunatamente appartenenti a due famiglie divise da antica inimicizia e destinate per questo a tragica fine. SHAKESPEARE (1564-1616). Poeta e drammaturgo inglese. Appartenente a un'agiata famiglia, si trasferì ben presto a Londra, dove entrò a far parte, come attore, autore e comproprietario, della compagnia, protetta dal lord ciambellano, i "Lord Chamberlain's Men". La sua produzione letteraria come autore, oltre ai poemetti: "Venere e Adone", "Lucrezia" e ai "Sonetti" elenca delle commedie di stile farsesco come: I due gentiluomini di Verona, Sogno di una notte di mezza estate, La commedia degli errori, Le allegre comare di Windsor, Molto rumore per nulla. Per incontrare i primi personaggi di un certo spessore drammatico bisogna che si giunga al "Mercante di Venezia" e al "Enrico IV". Ma il genio di Shakespeare tocca l'apice nella fase delle tragedie cupe e violente da dove usciranno personaggi immortali: eroi portati dal loro tormento interiore al limite della disperazione. Nomi quali Otello, Amleto, Re Lear ecc., evocano ancora oggi degli archetipi ancestrali della natura umana. |