La Moscheta
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LA MOSCHETA

di Ruzzante

(nella traduzione di Luigi Lunari)

con

Mario Perrotta - Lorenzo Ansaloni - Paola Roscioli

Nicola Bortolotti - Maria Grazia Solano

Regia: Mario Perrotta

 

 

LA MOSCHETA - Questa commedia racconta fondamentalmente di personaggi umili, contadini, che vivono le loro pulsioni sessuali e alimentari con la crudezza del mondo a cui appartengono, un mondo in cui gli animali e il loro modus vivendi la fanno da padrone. Tutto filerebbe liscio, non sarebbe neanche da rappresentare se non ci fosse un elemento fuorviante a creare tutto l'intreccio della commedia: la città. Questi poveri disgraziati, trasferitisi da poco in città in cerca di fortuna, perdono ogni punto di riferimento, ogni certezza; il loro punto di vista orizzontale (le distese della campagna) si ribalta sulle verticali dei palazzi cittadini, e ogni prospettiva è irrimediabilmente sfalsata, tanto che ci si può smarrire nello spazio di un palcoscenico: essi vivono il dramma dell'inurbamento.

 

ANGELO BEOLCO (detto Ruzante o Ruzzante 1496 - 1542) - Attore e autore rappresenta il momento più alto del teatro rinascimentale, da Ariosto all'Aretino. Ricevette una buona educazione umanistica, grazie anche alla protezione di un nobile dell'epoca nel cui teatro cominciò a recitare, impersonando la figura del villano Ruzzante che gli valse lo pseudonimo. Le sue opere sono quasi tutte scritte in "pavano", quel particolare dialetto, un misto di veneto e lombardo che trova oggi un autorevole alfiere in Dario Fo. La sua produzione è dominata da uno spiccato gusto realistico che rivela, al di sotto delle forme popolaresche, una solida cultura letteraria. Molto acclamato in vita, cadde successivamente in oblio: venne, in una certa misura rivalutato solo a partire dall'ottocento, sebbene sotto la falsa immagine del popolano geniale. Solo la filologia più recente ha demolito questo stereotipo romantico, svelando l'innegabile matrice letteraria della sua opera e il carattere cosciente dell'opposizione alla cultura accademica.