La mandragola
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LA MANDRAGOLA

di Niccolò Machiavelli

con

Elio Pandolfi – Antonella Elia – Donato Castellaneta

e la partecipazione di: Giuditta Saltarini

e con

Fabio Traverso – Antonio Sarasso – Dario Costa

Scene: A. Sarasso Musiche: F. Gazzarra

Regia: P. Gazzara

 

 

LA MANDRAGOLA - La vicenda, originale rispetto agli schemi del nuovo teatro volgare, si svolge a Firenze, dove il giovane Callimaco tenta di conquistare Lucrezia, moglie del vecchio uomo di legge Nicia. Aiutato dal parassita Ligurio e dallo spregiudicato frate Timoteo, egli realizza il suo desiderio, sfruttando la stupidità di Nicia, che vuole a tutti costi avere dei figli. Si fa credere al vecchio che Lucrezia avrà la fecondità solo se berrà una pozione di erba, che però causerà la morte del primo uomo che giacerà con lei. Un "garzonaccio" viene preso per strada e condotto nella stanza della riluttante Lucrezia; ma sotto i suoi panni si nasconde lo stesso Callimaco, che svela alla donna la sua identità e la convince del suo amore; la commedia si chiude con l'ambigua celebrazione della ritrovata fecondità di Lucrezia, con la gioia di Nicia, che accoglie in casa "compare" Callimaco, ignorando il rapporto ormai instauratosi tra il giovane e la moglie.

NICCOLO' MACHIAVELLI (Firenze 1469 -1527) scrittore e politico fiorentino fu segretario della seconda cancelleria della repubblica fiorentina. Tornati i Medici a Firenze fu rimosso dall'incarico e costretto a lasciare la vita politica, condannato a un anno di isolamento si ritirò nella sua villa, dove si dedicò alla stesura delle sue opere maggiori : "i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio", "Il Principe", i dialoghi "Dell'arte della guerra", che contengono il suo pensiero politico. In particolare nei Discorsi, riflessioni sulle storie liviane, dall'esame dell'origine e dell’organizzazione degli stati e delle ragioni che ne determinano lo sviluppo e la decadenza, traspare la preferenza per la forma repubblicana. Nel Principe attraverso un argomentare serrato e una mirabile tensione dialettica, per la prima volta si ha la precisa formulazione della necessaria distinzione tra la sfera etica e quella politica e auspica attraverso una lucida analisi della "virtù" dell'uomo di governo, intesa come energia e capacità di azione, un principato nuovo, che sappia porre termine all'asservimento straniero e garantire la pace all'Italia. L'opera forse la più famosa di Machiavelli ebbe una immensa risonanza ed è tuttora uno dei più apprezzati classici della letteratura politica, venne messa all'indice nel 1559 con accuse di empietà e immoralità. Di valore anche la sua produzione letteraria : il poema L'asino d'oro, le commedie La mandragola, Clizia e la novella Belfagor arcidiavolo.