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IL MERCANTE DI VENEZIA di William Shakespeare da un progetto di Giorgio Albertazzi con Giorgio Albertazzi – Lucrezia Lante Della Rovere e con Daniela Griggio – Franco Silvestri – Fabrizio Raggi – Selene Gandini Fulvia Lorenzetti – Irene D’Agostino – Lorenzo Degl’Innocenti Jacqueline Maiello Ferry – Rosanna Giordano Scene e costumi : F. Cannovò Musiche: M. Modestini Aiuto regia: G. De Feudis Regia: Giorgio Albertazzi
IL MERCANTE DI VENEZIA - Per Shylock, ricco mercante ebreo, la concorrenza di Antonio mercante veneziano è sleale, perchè Antonio presta il denaro gratis, mentre Shylock, presta il denaro ad interesse. Questo è l'antefatto della rivalità tra Antonio e Shylock: una rivalità che scoppia in un duro scontro quando Antonio è costretto a chiedere proprio a Shylock del denaro in prestito; e l'ebreo, per vendicarsi, non pretende gli interessi, ma una strana penale: una libra della carne di Antonio, se costui non riuscirà a pagare il debito. E' un contratto da burla, in fondo. Ma il caso vuole che Antonio, le cui navi nel frattempo sono tutte affondate, sia chiamato da Shylock in giudizio, davanti al Doge, per pagare la penale. E qui si svolge uno straordinario processo, in cui al demonio-Shylock si contrappone all'insaputa di tutti, un demonio donna, che è la nobile Porzia, travestita da insigne giurista, la quale riesce a rovesciare i termini della disputa e, a norma di legge, salva Antonio e condanna Shylock alla confisca di tutti i suoi beni.Shylock è ridotto in miseria per l'abiltà di una donna; ma perde anche la sua unica figlia, Jessica, che il giovane Lorenzo e alcuni suoi amici gli rapiscono in una notte di baldoria. Dal contrasto individuale tra Shylock e Antonio si risale al disegno storico della lotta mai sopita tra cristiani ed ebrei. Questa, anziché svelare e sottolineare la venalità di Shylock, finisce per esprimere una condanna della mentalità cristiana, che dietro una parvenza di pietà e di carità e dietro l'ipocrisia di un linguaggio cortese, nasconde il raggiro e la crudeltà.
WILLIAM SHAKESPEARE (1564-1616). Poeta e drammaturgo inglese.Appartenente a un'agiata famiglia, si trasferì ben presto a Londra, dove entrò a far parte, come attore, autore e comproprietario, della compagnia, protetta dal lord ciambellano, i "Lord Chamberlain's Men". La sua produzione letteraria come autore, oltre ai poemetti: "Venere e Adone", "Lucrezia" e ai "Sonetti" elenca delle commedie di stile farsesco come: I due gentiluomini di Verona, Sogno di una notte di mezza estate, La commedia degli errori. Per incontrare i primi personaggi di un certo spessore drammatico bisogna che si giunga al "Mercante di Venezia" e al "Enrico IV". Ma il genio di Shakespeare tocca l'apice nella fase delle tragedie cupe e violente da dove usciranno personaggi immortali: eroi portati dal loro tormento interiore al limite della disperazione. Nomi quali Otello, Amleto, Re Lear ecc., evocano ancora oggi degli archetipi ancestrali della natura umana. |