I due gentiluomini di Verona
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I DUE GENTILUOMINI DI VERONA

di William Shakespeare

con

Pasquale Di Filippo – Francesco Guidi – Lorenzo Putteri Tommaso Minniti - Candida Nieri – Enrico Petronio – Michele Radice - Alessio Tempesta  Nicola Vignola

Sara Zoia

Scene: G. Fontana              Musiche: M. Radice

Regia: Enrico Petronio

 

I DUE GENTILUOMINI DI VERONA - Valentino e Proteo, amici di vecchia data a Verona, si separano quando il primo decide di partire alla volta di Milano per proseguire gli studi alla corte dell'Imperatore. Ma da lì a pochi mesi anche Proteo viene mandato a Milano, essendo così costretto a lasciare Giulia di cui è innamorato. Una volta riunitosi all'amico Valentino egli si invaghisce proprio della sua amata, Silvia, figlia dell'Imperatore, tradendo "in un colpo solo" e la fiducia dell'amico e l'amore per Giulia. Darà così l'avvio alla commedia più lineare di Shakespeare, dove riflessioni sulla vera natura del tradimento e soprattutto della vera identità della persona sono celate sotto un sottile velo di gioco e di semplicità.

 

WILLIAM SHAKESPEARE(1564-1616). Poeta e drammaturgo inglese.Appartenente a un'agiata famiglia, si trasferì ben presto a Londra, dove entrò a far parte, come attore, autore e comproprietario, della compagnia, protetta dal lord ciambellano, i "Lord Chamberlain's Men". La sua produzione letteraria come autore, oltre ai poemetti: "Venere e Adone", "Lucrezia" e ai "Sonetti" elenca delle commedie di stile farsesco come: I due gentiluomini di Verona, Sogno di una notte di mezza estate, La commedia degli errori. Per incontrare i primi personaggi di un certo spessore drammatico bisogna che si giunga al "Mercante di Venezia" e al "Enrico IV". Ma il genio di Shakespeare tocca l'apice nella fase delle tragedie cupe e violente da dove usciranno personaggi immortali: eroi portati dal loro tormento interiore al limite della disperazione. Nomi quali Otello, Amleto, Re Lear ecc., evocano ancora oggi degli archetipi ancestrali della natura umana.