Atti unici
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ATTI UNICI: CECÈ – LA PATENTE

di Luigi Pirandello

con

Antonella Carbone - Luigi Jacuzio - Nunzio Scalercio.

Regia: Massimo Costabile

 

CECÈ - Sullo sfondo della capitale, teatro di corruzione politica, si muove il protagonista, Cecè, degno rappresentante di quel sottobosco di favori e di quel clima clientelare, che è diventato abitudine di vita, non è neanche più avvertito come riprovevole e negativo. Cecè è un allegro imbroglione che con scanzonata spudoratezza riesce a raggirare sia il commendatore Squadriglia venuto a ringraziarlo per aver ottenuto un favore, sia Nada, una facile ragazza, nelle cui mani, come pegno di amore, Cecè ha depositato delle cambiali che, inutile dirlo, attraverso uno stratagemma, riuscirà a farsi ridare.

 

LA PATENTE - E' uno dei più originali e grotteschi atti di ribellione di un personaggio pirandelliano contro le ingiustizie della società. Pirandello mette in evidenza la tragica situazione in cui viene a trovarsi un poveretto bollato dalla società con il marchio di jettatore: è odiato e sfuggito da tutti, chi lo incontra fa i debiti scongiuri. Perde il lavoro ed è ridotto alla fame. Questa è la situazione del protagonista, Rosario Chiarchiaro: ma lui non subisce, non si piega e invece di negare l'infame calunnia fa ogni sforzo per convalidarla. Secondo Chiarchiaro, non solo la iella esiste ma lui è uno iettatore autentico: vuole una patente che gli consenta di esercitare la professione di iettatore.

 

Luigi Pirandello (Girgenti 28.6.1867 – Roma 10.12.1936) Scrittore e drammaturgo. Studiò a Palermo, Roma e Bonn, dove si laureò nel 1891 con una tesi in glottologia. Spinto da L. Capuana si aprì alla narrativa verista, nella quale introdusse tuttavia l'attenzione al dato soggettivo e alcune delle tematiche caratteristiche della sua produzione successiva. Tale problematica è approfondita nell'opera della maturità sia in sede narrativa (II fu Mattia Pascal, I vecchi e i giovani, Novelle per un anno) che saggistica (L'umorismo). Dopo le prime commedie di ambientazione siciliana (Lumìe di Sicilia, La giara, Liolà, II berretto a sonagli) in cui è ancora evidente il riferimento alla commedia borghese di fine '800, in Pensaci, Giacomino, Così è (se vi pare), Il piacere dell'onestà, Il giuoco delle parti, Ma non è una cosa seria, con le quali ottenne un vasto riconoscimento di pubblico e critica, già si manifesta in maniera netta l'adesione alle tematiche del decadentismo. Nel 1921 apparve Sei personaggi in cerca d'autore, primo dramma della trilogia del "teatro nel teatro", seguito da Ciascuno a suo modo e Questa sera si recita a soggetto , che rappresentano la fase culminante della sua attività teatrale e il momento strutturalmente più innovativo, e che ne consolidarono la fama internazionale, suggellata nel 1934 dal premio Nobel.