#1 marzo#

dimenticavo.

ma nello spot levis "razza audace" gli uomini e le donne topo il gatto l'hanno rapito o lo stanno spacciando?

abbiate pietà. rispondetemi. devo saperlo.

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..se m'arzo.
ma è vero che chi non parla non esiste? che esistono virtualmente MILLLIONI di persone veramente che vale la pena ma esse non parlano, non vanno in giro dicendo "io... io... io..." e quindi non lo sapremo mai? vale più chi dice "io... questo" che non chi lo stesso ma non lo dice? è giusto correre in giro avvolti da una maglietta che attira l'attenzione e riporta scritte su se stessa tutte le nostre caratteristiche più interessanti? vendersi o farsi scegliere? nessuno verra' a cercarti? e gli altri? bisogna dare la facoltà di parola agli altri? permettergli di commentare? oppure metterli a tacere per sempre? impedire agli altri una qualsivoglia intrusione nella nostra vita? è giusto? e che differenza c'è tra la compiacenza verso il prossimo e il rispetto delle sue esigenze? si possono commentare gli altri in modo violento? e se una cosa esiste e tutti sanno che esiste, c'è sempre bisogno di dire che esista o bisogna una volta appurata la sua esistenza vivere nella consapevolezza senza mai premurarsi di sapere di nuovo, venire a sapere di nuovo che esiste? c'è bisogno ogni mattina che qualcuno mi dica "apri la finestra guarda c'è il sole" oppure posso lo stesso stare in camera seduta sul letto col muro come schienale e sapere lo stesso che il sole c'e' anche senza vederlo? e se poi all'improvviso un microscopico raggio mi si poggia sul braccio mentre non me ne accorgo e quando accade mi dico "azzo ma allora c'è il sole" e sorrido, non è meglio che certe cose anche se ci sono sempre ogni tanto si facciano vedere si manifestino se ne parli? no, perché altrimenti mi va anche bene dare tutto per scontato. siamo organismi fatti di parole, ammassi di emozioni ricoperti da un sottile strato di pelle (cite), non so se eliminare le parole, le reazioni, vivere come oggetti di metallo sia divertente.
quest'angolo di spazio a noleggio dove ritaglio queste lettere non ha senso forse perché forse non esiste chi lo legge, e se esiste non capisce, e se capisce comunque non riceve spiegazioni. tenere un sito web ha forse delle implicazioni che vanno al di là dell'abitudine di farlo ormai da piu' di un anno, ma le regole puo' non dettarle nessuno, non è detto che si debba scrivere per forza qualcosa d'altro, non è detto che una sega mentale non porti da nessuna parte, non è detto che il sabato mattina sia una brutta giornata, non vedo il motivo per cui le beghe personali di una persona dovrebbero costituire argomento di discussione, o di post, se non nel caso di una personalità gravemente malata di egotismo, egocentrismo, egoismo, egomania, egocelebrazione, ego-sti cazzi. i derelitti del pensiero, come chi scrive, si tengono in equilibrio tra il non sapere perche' fanno le cose e il dubbio che quello che stiano facendo non serva a molto, nonostante tutto. l'importante è continuare a produrre alternative al testo finto. altrimenti il prossimo post inizia con "lorem ipsum dolor".

ho visto "zoolander" di e con Ben Stiller, che non è esattamente un film intellettuale, ma fa pericolosamente ridere.

sto leggendo "lezioni di enigmistica" di bartezzaghi, che è una genialata splendida.

ho sentito la frase del mese.

"ci vediamo alle feste."[pronunciata da uno speaker, in una sala di registrazione per spot di una casa di produzione radio]

lui:"sono un pezzo di merda, che ci vuoi fare."
lei:"abbeh, io non ci faccio proprio niente."

 

#26 febbraio#

mi hanno chiesto di fare come se io fossi un libro, e di scrivermi una quarta di copertina, e darmi un titolo.
il titolo è "tutte le parole del mondo".
una parte della quarta di copertina invece riporta due citazioni, una che è un delirio di onnipotenza come se fosse un megaelogio di antonio d'orrico, l'altra invece un breve commento di aldo nove che dice "spero che brizzi dopo averlo letto cambi finalmente mestiere."
noblesse oblige. (perché è palese che se fossi un libro sarei un capolavoro della letteratura.)

passo il tempo a chiedermi se i concorrenti di sarabanda sono dei fenomeni da baraccone veri e papi è uno sciacallo o sono dei fenomeni da baraccone veri e papi è un genio. oppure ancora, ma le domande, le canzoni. non ho mica capito ancora se lo show è vedere tutto questo sapendo che è falso o vedere tutto questo e crederci. forse tutte e due le cose assieme. la sospensione dell'incredulità. la narrazione ovunque.
tipo che te ne frega di sapere se le storie della d'eusanio sono vere. tanto è intrattenimento. intanto è intrattenimento. resta da vedere chi è a parte me che si intrattiene con i suddetti programmi, posto che la d'eusanio la odio, una coatta in confronto all'eleganza di maria de filippi.

pace all'anima delle flat. oggi mi hanno detto che l'opzione tempo zero non esiste piu' se non nei contratti vecchi. ah, magica flat.

"poi coi secchi di vernice coloriamo tutti i muri, case vicoli palazzi... ma che hai vinto lo scudetto?"[comico in pub]

 

#20 febbraio#

citazione non attribuibile causa rimozione autore, posso solo dire che è stata rinvenuta sulla copertura stile calippo del chinotto. (appro. mi hanno detto che a napoli "chinotto" vuol dire un'altra cosa, tipo che se vai da un barista rozzo e truce, alto e violento e grosso, e gli dici "fammi un chinotto" sono mandolini tuoi)
"non seguo le opinioni degli altri, ne ho qualcuna per conto mio."

riflessioni da supermercato.
ma che fine hanno fatto i dentifrici liquidi? quelli nelle boccettine colorati verde e blu. non si vedono piu'. erano cosi' carini.

canzone del giorno: P.I.L. (Public Image Limited) "this is not a love song" [rivoglio il file sharing.]

parola del mese (e del mese scorso e anche di quello prima): "cheap" declinato anche nella versione: "cheappettone", "cheappissimo", "cheappettonissimo" (cippettone). MOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLTO ambiente creativo. tipo "sai, questa stampa è un po' cip." aaaaaaaahhhhhh. che bello il gergo professionale. prossima lezione, parola feticcio "bulgaro".
usi di "cip".
"eh, ma il chivas è cippettone."[a.g.]
"si, bellino, un po' cip pero'..."
(roba che ti vengono le emorroidi al cervello dal nervoso. pero' ti viene da ridere.)

come si fa a non entusiasmarsi per queste microcose.

 

#17 febbraio#

g."io non ci penso mai alla carta igienica."
io"eh, giusto nel momento del bisogno."
:)

ah, comunque una simpatica notizia.
ricomincio la mia crociata personale contro i telefoni cellulari.
e entro la fine dell'anno io il telefono cellulare lo usero' solo per questioni di lavoro.
non solo.

io

ELIMINERO'

del tutto

L'ATTESA

di una

TELEFONATA

dalla

mia

vita.

B U M.

 

#15 febbraio#

dovevo essere a roma. pazienza. come dice la cernia alla lenza.(cite)

pace perché essere massa ci piace. :)

cambiando argomento. rimaniamo sempre sui contributi utili. un favoloso CALENDARIO DEL 2000. con gli uomini piu' affascinanti di NAPOLI. (la fata è piaciona oggi.)

frase del giorno: "ma il prete dello spot tim tra il momento in cui si carica la figona sulle spalle e quello in cui risponde fulmineamente alle suore - con un cellulare non suo - il suddetto cellulare DOVE SE LO FICCA?"(a.f.)

 

#14 febbraio#

herz.direttamente.da.ikea.il.mio.soprammobile.figur.abbine.uno.anche.tu!

un diamante è per sempre. quindi, dato che mi hai lasciato e non ci sposiamo piu', potresti per piacere darmi indietro l'anello di fidanzamento? grazie. ti amo.

quando ero alle medie tutti scrivevano sul diario :"san valentino la festa del cretino che credendosi amato ci rimane fregato". eh, che argomentoni che si trattavano alle medie. asha, almeno avevi meno brufoli di adesso. fatti i cazzi tuoi, tu.

per la miniserie "fatakarabina diventa grande": ho visto per la prima volta un lavandino sturarsi magicamente in meno di un minuto grazie all'idraulico granulare. grazie, idraulico granulare.

ho visto un cane che sembrava un incrocio tra un missile e un prosciutto (no, al., quello era un missile e qualcosa d'altro.) e un ragazzo che accanto faceva il verso del maiale e quando il cane si è girato a guardarlo gli ha detto "scusa!".

ho visto un foglio con scritto "vuoi guadagnare navigando? diventa scafista!".

ho visto una campagna sociale contro il razzismo, americana, con scritto "se provi l'amore a prima vista sei un romantico senza speranze. se provi l'odio a prima vista sei nero."

ho visto un biscotto a forma di cuore mezzo glassato al cioccolato, e la copertina di "one shot 90!" che è più che fucsia.

ho visto un campionario di pantoni, e ho deciso che voglio brevettarne uno anche io.

ho visto l'insegna di un hotel a tre stelle che si chiama "hotel ideale".

ho visto un sacco di bandiere colorate tutte con la stessa scritta. e mi sono chiesta chissà se le hanno comprate tutte nello stesso posto. chissa' dove le vendono. ma secondo te quanto costano? mah, secondo me venti euro. ammazza.

ho visto un cocktail all'assenzio, e ho scoperto che l'assenzio sa di anice. e non fa effetto. perche' ai tempi dei poeti maledetti poeti era distillato con l'oppio. e allora grazie, sti cazzi, siamo buoni tutti.

ho visto un foglio con scritto un tempo di esposizione e avevo dimenticato di averlo con me la prima e l'unica volta che ho fatto foto con una macchina seria, perciò ho tenuto tempo B, e le foto sono venute quasi tutte e trentasei mosse.

ho visto una penna abbandonata su un tavolo, e siccome continuo a perderle, l'ho intascata, e la stessa cosa ho fatto con un pennarello, un accendino.

ho visto che ancora qualcun altro non ha capito perche' l'mp3 su questo sito è "mio."
facciamo cosi'.
ho pensato facciamo un esperimento di webmarketing. per vedere se il webmarketing funziona. cioè, per vedere se sociologicamente psicologicamente e metem-psicoticamente le cose stanno veramente come sembra che stiano. sondiamo la pigrizia media di lettori e lettrici medie.
a tutti quelle e quelli che mi mandano una mail con scritto cosa ne pensano, regalo una foto mia. una foto che sta in rapporto a me nello stesso modo in cui sta l'mp3.
ritratto. mi pento. non sono pronta. faccio foto orrende, e quando non le faccio, non sono fotoigienica. quindi siccome ho paura di essere sommersa dalle mail, mi tiro indietro, fermate la catena di sant'antonio. il bambino non vuole piu' ricevere cartoline dal mondo. basta.

ho visto che se digiti "piedi" su un motore di ricerca escono solo siti per feticisti.

boh:"scusa, come si dice primo piano in inglese?"
io:"first floor."
boh:"no, intendevo in fotografia."

buon san valentino!

che l'ammoooore sia con voi!

 

#11 febbraio#

asha- la prima scrittrice effetto TESTO FINTO
(allegro omaggio al mascara effetto ciglia finte)

scrittrice? e da quando? scrittrice, dal verbo scrivere. una che scrive. basta.

sabato sera c'era ressa nel locale bar-disco tre tavolini-tre centimetri quadri a testa con miiiille persone dentro, ti muovevi sperando che la gente fosse sudata sì da sgusciare meglio tra le persone (l'ho detta io adesso sta genialata o l'ho letta da qualche parte?... se ci sei ti pago i diritti!) a un tratto mi trovo davanti uno. alto due metri. largo mezzo. fermo. non si muoveva. fermo. una domanda da dentro mi lacerava il cervello. "scendi alla prossima?"

perché non glielo ho chiesto? aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh :)))

sentita da poco a simpatico programma tv. "scusi, devo andare a via marx." "e vacci." daaaaaiii domani mi metto a camminare con aria vaga per strada finché qualcuno non mi chiede un'indicazione stradale ^__^
(tanto le risposte fighe non arrivano mai al momento. e sabato ho dimostrato che anche quando arrivano, non escono. perché lo sai che non capirebbero. no, non capirebbero.)

"un bacio. cosa vuoi dirmi?" "comprati la pomata per l'acne."

non sopporto più la gente che dice "HA FATTO LA BATTUTAAAAAAAA" e tra poco prenderò a colpi di lanciafiamme anche chi dice "MILLE".
comunque sempre meglio il tormentone comico che la tamarrata dialettale settentrionestyle.
mi hanno sempre preso in giro perché il romano tronca le parole senza l'ultima sillaba. anda' per andare. fa' per fare.
ma MINCHIA, i milanesi le parole le SMEZZANO. io capisco che lo fanno per risparmiare tempo, probabilmente (deve essere questo il motivo per cui le persone hanno dei soprannomi esclusivamente da bologna in su) pero' io cio' i conati di vomito ogni volta che dicono "circonvalla" per circonvallazione, "via giambe" per via giambellino, e via dimezzando. ma non si puo', non si puo'. abbrevia tua sorella. (tua sore, volevo dire.)
adesso purtroppo sono sprovvista del breviario traduttivo con cui vado in giro per capire cosa dice la gente in genere, ma mi sovviene giusto una simpatica espressione idiomatica che dice "MA COME STAIIIII!" per significare sbalordimento e simili, o disaccordo violento nei confronti di qualcuno. mah. dell'accademia della crusca qua c'e' solo la crusca. e, ovviamente, sortisce tutti i suoi effetti. (già la parola aperitivo è fastidiosa. ape, poi, parliamone. qual'e' l'ape più milanese? l'ape.)

buon appe(tito) a tutti.

ps: proverbio del giorno: "mazz'e panell' fann'e' figl' bell'".

 

#10 febbraio#

lunedi' mattina, sono siamo siete tutti molto monday morning.
film rivisto "harry ti presento sally". ^____^

comunque dicevo la pubblicità sobria di assorbenti, la prima al mondo.
prodotto: nuvenia con ali trasparenti.
(pensa solo a cosa avrebbero potuto fare... ali trasparenti, libellule, cazzate simili...)
e invece c'è solo una tipa inquadrata in primo piano che ha una faccia strana, non si capisce cosa stia pensando... controcampo su quello che sta guardando: tutte le sue mutande sul letto, non sa quale scegliere da mettersi, tanto il problema non si pone dato che le ali sono trasparenti. e le mutande sono bellissime :]
perciò complimenti veramente, proprio assai assai assai.

oggi aggiornamento bulgaro, scrivo poco, vado di fretta, Ho Il Gatto Sul Fuoco (R), Ho Il Triciclo Parcheggiato In Seconda Fila (C), vabbe, s'è capito.

"allora l'abito fa l'uomo e dove manca l'uomo abbonda l'abito."
"già."
"e se manca anche l'abito?"
"so' cazzi."

I'm still I'm still ASHA FROM THE BLOG (....)

 

#8 febbraio#

ma che ci fa uno sveglio alle quattro e quaranta con tutto quello che ha fatto prima?
dimostra a se stesso di essere autolesionista (minchia, un termine nuovo, che bello. l'emozione vibrante di usare un termine che non dici almeno sette volte al giorno. bellissimo. mamma, voglio un vocabolario.).

dalla legge di rainbow sul coma etilico
"più una persona ripete tendendo verso il loop la frase "adesso mi ripiglio" più è probabile che cada in coma da assunzione di alcolici in meno di quindici minuti."

 

#6 febbraio#

tri' is a megic namber. (si, diciamo che dipende dai contesti.)

forse sto uscendo dal tunnel. ho ricominciato a copiare frasi sull'agenda, a fottere spezzoni al resto del mondo. tanto comunque in ingles "copy" vuol dire anche "copiare", eppoi queste seghe mentali sulle cose chi l'ha pensate e dette prima, sono casini, i pensieri sono fluidi, rimangono nell'aria, passano di testa in testa alla velocità della luce, o brevetti tutto quello che dici, ma NOI siamo contro il diritto d'autore, o stai zitto chiuso in casa al buio, buon divertimento.

buon divertimento.

il gusto pieno della vita:
"la suola di acciaio è cio' che resta di un astronauta del columbia"[da "city"]

nuova categoria eurisko:
"le persone a scomparsa"[mia]

lui1:"su questa spiaggia ho perso la verginità."
lui2:"lui è stato dolce?" (ovviamente entrambi etero)
LOL[traffic]

ultimi filmZ visti, soprattutto "io e annie" di vudi allen, veramente caposaldo.
quando sta in fila e il tipo rompe le scatole da dietro parlando ad altissima voce di pipponi semantici e di mcluhan, e lui da fuori al cilindro gli presenta davanti marshall mcluhan in carne e ossa, anzi in teoria scatola cranica occhiali giacca etc etc etc. bellissimo.

un diamante è per sempre:
"ti stacco le corna! te le metto, e poi te le stacco!"

evviva evviva il naming, ovverossia l'arte di dare un nome alle cose che sia corretto adatto esatto:

"si dice M U G. non tazzona ne tazzotta ne tazza grande ne tazza da caffè lungo. M U G. che cacchio di nome da design. e non ci va il the, nemmeno il latte, nemmeno una moka intera anche se ci entra. ci va il caffè lungo americano, quello solubile, quello che la tazzona ops volevo dire il M U G si tiene con tutte e due le mani stile preghiera perche' fa design anche quello, e fa pubbli(cità) nesca(fè). ci siamo beccati il caffe solubile lungo americano, beh becchiamoci anche il modo giusto per consumarlo berlo assumerlo assaporarlo (la lingua. un ammasso dolorante di carne ustionata.). il M U G. salute, sta, fermo li', che te lo do io il promemoria.

a chi mi fa un complimento più figo del seguente un M U G fucsia in regalo per direttissima.

"mi affascina questo tuo stile che rovescia le teorie horkeimer-adorniane sull'alienazione delle merci con un'esegesi del femminismo e uno sguardo sulla letteratura avantpop... mi chiedo "chissà com'è l'immaginazione poetica che crea tutto questo"... a parte gli a parte le cazzate, continuo a leggerti sperando che prima o poi dirai che taglia porti di reggiseno :-)" ashtrayheart via icq

^________________^ si, il mondo è MIOoOOoooOOOoooOOOOoo MWAHUAHUAHAUUAHHAUAHUHUAAHUAHUAHU :P

ma soprattutto in chiusura: complimenti sentiti, sentitissimi, spassionati, sinceri agli organizzatori del gala della pubblicità e ai creativi dello spot tim nonnina col cellulare sul palco, che hanno anche vinto un premio speciale. gia' la pubblicità è marchette. gia'. cosi' diventa marchettone al cubo per dieci alla quindicesima, e io mi incasino perche' il copy non mi sembra piu' un mestiere trendy. su, smettetela.

you got three as a magic number...

il mio pensiero della sera (devo staccare, telefonare, mangiare, uscire, non dormire, lamentarmi e similia) va alla casa di barbie che non ho mai avuto. alle mazzette che le marche danno per essere sistemate in posti buoni sugli scaffali (questo voglio fare nella vita! vendere posti negli scaffali dei supermercati!). alle prime foto in bianco e nero fatte da me con una macchina fotografica di quelle vere serie che devi mettere diaframma fuoco esposizione, venti su trentasei mosse, certo, tempo B a mano cosa ti aspetti, ai soggetti fotografati, tema "una storia d'amore", soggetti piedi che si denudano poco a poco e mucchio di quattro scarpe abbandonate, dirlo è molto piu' bello che vederle, e tanto su 36 giusto le cinque che mi servono per l'esame si salvano.

"nuit gravement a la santée"

"prendi qui!"

"premi qui!"

"nuova formula!"

e un'ode e lode sperticata alla prima PUBBLICITA' SOBRIA di assorbenti. ma ne parleremo un'altra volta, la materia grigia si consuma, e devo continuare a scrivere il blog.

"c'è una porta rossa, dipingetela di nero"