L'INTERISTA D.O.C.

L'interista DOC si forma gia' alla nascita quando, venendo al mondo, compie il suo primo pianto. A differenza degli altri essere umani non smette mai di piangere appena ambientatosi nella nuova realta', anzi, persevera in questa azione anche in eta' adulta.
Appena raggiunta l'eta' dell'istruzione non esita a farsi riconoscere a scuola da tutti gli insegnanti; dopo aver passato l'intera settimana precedente l'interrogazione di Matematica a studiare Geografia, il piccolo studente becca l'inesorabile 3 lamentadosi con professore di avercela sempre con lui.
La vera personalita' dell'interista si caratterizza proprio dalla negazione totale della realta' e dall' accusa incondizionata verso il prossimo.

Andando avanti con gli anni scopre il primo vero dispiacere della vita: andare allo stadio.
Appena sentita la voce che allo stadio ci si diverta tantissimo, il giovane speranzoso interista comincia a frequentare assiduamente questo luogo di ritrovo collettivo. Putroppo si accorge ben presto di non trarre la stessa gioia che i suoi coetanei tifosi di altre squadre riescono ad avere, allora la curiosita' si impossessa della sua mente giovane ed inesperta e lo spinge ad analizzare i perche' delle continue umiliazioni subite in campo. Dopo circa 350 millesimi di secondo (lunghezza massima del tempo di lavoro di un cervello nerazzurro) raggiunge la sue conclusioni ed esterna i motivi della sconfitta che nel 99% dei casi risponde a questi criteri:
-L'arbitro era pagato dagli avversari.
-C'era un rigore per noi grosso come una casa.
-Dovevano espellere il giocatore avversario.
-Ci hanno segnato grazie ad una punizione inesistente.
-Il gol dell'avversario era in fuorigioco.
-Il rigore non c'era.
-Hanno invertito a nostro sfavore la rimessa laterale al 97esimo.
-L'erba non era abbastanza verde.
-In tribuna c'era uno che mi sta antipatico.
-Non ci sono piu' le mezze stagioni.

Tutto questo avviene costantemente anche se il tabellino della partita indica:
Tiri in porta Inter = 0
Tiri in porta Avversario = 345
Possesso Palla Inter = 21 secondi
Possesso Palla Avversario = 90 minuti piu' recupero

L'Interista conosce il massimo fulgore della propria fantasia nel periodo estivo nel quale riscopre l'entusiasmo riempiendosi di ambiziosi progetti.
E' ormai noto a tutti che durante l'estate il buon interista di razza sia il campione indiscusso della stagione a venire nella quale immagina le favolose prestazioni degli oltre 100 nuovi giocatori acquistati sotto l'ombrellone.
Frasi tipiche sono:
-Finalmente con questo nuovo terzino abbiamo risolto i problemi.
-Questo giovane ha fatto benissimo lo scorso anno e promette di fare scintille.
-Questo attaccante e' quello che ci voleva.
-Abbiamo un centrocampo stellare.
-Quest'anno siamo fortissimi.
-Il campionato non ce lo toglie nessuno.

Purtoppo per lui, gia' dalla fine di Agosto, questa smisurata propensione verso i pensieri fantasiosi tende a volatilizzarsi lasciando spazio ad una profonda depressione da risultato che lo porta alla pratica del piagnisteo continuo. Tale periodo buio viene generalmente chiamato "Campionato di Calcio" ma puo' assumere altre denominazioni a seconda del tipo di partita disputata. Spesso viene chiamato "Coppa Uefa" ed in occasioni veramente rarissime "Coppa dei Campioni o Champion's League". A dire la verita' esistono altri nomi di questa malattia ma l'inter sembra esserne immune ormai da anni, questi sono: "Coppa Intercontinentale" e "Super Coppa Europea".

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