Una serial killer fugge dal carcere in cui è rinchiusa; Mulder la arrestò molti anni fa, ed ora il cerchio sembra stringersi proprio intorno a lui. Ma Fox nel suo primo incontro con Estrella se ne era innamorato, ed adesso deve ingaggiare una lacerante battaglia contro i suoi sentimenti. In tutto questo le stelle sembrano avere un ruolo fondamentale.

Si parla di medium e situazioni esoteriche; le persone che partecipano alle sedute spiritiche della fantomatica White Shine, subito dopo si suicidano nelle maniere più atroci. Mulder e Scully indagano, e Dana si sottopone ad una seduta della medium; oltre ad avere un incontro spettrale da brividi, finisce anche lei per rischiare la vita…

Atmosfere che sembrano uscite da Millennium per questo racconto estremamente cupo. Uno spietato assassino uccide le sue vittime marchiando i loro polsi con strani simboli. Mulder e Scully indagano, e soprattutto Dana si trova presto di fronte ad un turbine di angosce da cui uscire pare impossibile.

L'episodio non ha praticamente niente di shipper, anzi gronda cupezza da tutti i pori. Agli amanti del filone noir, come me, piacerà assolutamente. Gli altri potrebbero impressionarsi. Comunque da leggere, perché è scritto con linguaggio scorrevole ed estrema cura dei particolari.

Classificabile come episodio mitologico, questa fanfic è curata ed angosciante, con un finale da brividi, e con una Scully come non l'avevamo mai vista. Il difetto più evidente della storia è che gli sviluppi mitologici proposti dall'autrice risultano altamente improbabili.

di Alessio L. Sanguinetti

Mulder e Scully indagano su un X-File davvero particolare: Martin Thompson, 47 anni, commercialista in una cittadina della provincia americana, è sparito nel nulla. Viene rinvenuta la sua auto, ed i suoi vestiti all'interno di essa; sono riposti meticolosamente sul sedile del guidatore, come se l'uomo si fosse volatilizzato. Questo è ciò che pensa Mulder, mentre Scully si convince che si tratti di un'abile messinscena…

Un caso senza una goccia di sangue, che non per questo non è apprezzabile: tutta la fanfic è scritta abbastanza bene, con un buon ritmo e delle interessanti idee di base. Solamente la conclusione appare brusca ed improvvisa. L'autore costruisce comunque una struttura narrativa originale e fantasiosa: gli X-Philes amanti delle tradizioni storceranno la bocca, gli altri troveranno pane per i loro denti.

Potrebbe sembrare una storia come le altre, con un finale piuttosto confusionario e incomprensibile: ma nell'ultimissima pagina, Mulder fa quadrare tutto, con il suo straordinario potere d'intuizione. La risoluzione finale fornita dall'autore (che è anche il fondatore ed il curatore della Virtual Season) è azzeccata e sorprendente. Fanfic degna di nota.

Parecchia angst per una fanfic decisamente bella. L'idea è bruciante, lo svolgimento coinvolgente con un unico difetto: qualche volta, parlando di computer, AleX usa un linguaggio specifico difficile da comprendere per chi non è un vero computerofilo.

Voto: 7-

Il caso si fa subito intricato, e Mulder capisce che per arrivare alla soluzione è necessaria l'ennesima incursione nel paranormale.

Un enigma costruito con cura, con una soluzione leggermente ovvia ma resa piuttosto bene. Tutto il racconto si poggia sul mistero, con il classico contrasto "Scully-Scienza vs. Mulder-Paranormale" molto spiccato. In definitiva, si è visto di meglio nella IVS.

Voto: 6

Credetemi: questa fanfic è all'altezza delle belle storie americane. C'è un po’ di tutto, con il personaggio di Diana Fowley che è reso in maniera assolutamente splendida. Alcune scene restano nella memoria, soprattutto l'azzeccatissimo finale.

Una piccola perla: quando Scully annusa la scia di profumo che la Fowley lascia ovunque passa, esclama: "Un'essenza così grossolana la porterebbe solo una prostituta d'alto bordo" :)))))))))

Voto: 8

Nella foresta di Lothlòrien è in azione un micidiale serial killer; uccide a coppie, ed abbandona i corpi delle vittime, con il collo rotto, in mezzo ad una strada. Mulder trascina Scully sul luogo, più per evitare un noioso congresso che per reale interesse del caso. Ma ben presto i due scoprono che, oltre ad un assassino, nel bosco c'è anche qualcos'altro: una leggenda che prende vita…

Il meccanismo narrativo è impeccabile, come sempre quando scrive Monica. Stranamente, il finale è a netta connotazione shipper; per il resto, la storia è dark, con una discreta quantità di sangue.