Titolo: Solo così la nostra vita
avrà senso
Autore: Miri uffa_83@yahoo.it
Rating: PG-13
Genere: HT, MSR
Spoiler: vari ed eventuali
Summary: non c' sfizio a fere il riassunto, leggete, è + divertente!
Disclaimer: questi personaggi appartengono alla mente malata del grande
CC ed alla Fox.
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PROLOGO:
Che assurdità, non riesco proprio a crederci, quando le ho detto "va, va lontana da
me il più possibile, sono io la causa dei tuoi mille problemi" non mi aspettavo che
finisse così. Se n'è andata via, è svanita dalla mia vita, portata dal vento lontana da
me come i petali di quel fiore che soffi ed esprimi il desiderio, ma quando ti rendi conto
che i petali sono volati via ti senti una vera merda pensando di aver soltanto ucciso un
fiore. Ed è questo quello che ho fatto, ho ucciso un fiore, ed ora il dolore di quel
fiore sta uccidendo me. Ho sbagliato, ho sbagliato tutto nella mia vita, sono solo uno
stupido fallito con la faccia da cane bastonato che chiede al mondo pietà, pietà di me e
di tutte le mie stupide azioni e paranoie. Ma ora dove sarà? E soprattutto, come si
ricorderà di me?
6 SETTIMANE PRIMA:
- Mulder io, io ho paura-
- Di cosa scully?-
- Sento che verranno a prendermi, è una sensazione forte-
- Non preoccuparti scully, io sarò con te in ogni momento-
Avrei voluto abbracciarla forte, rassicurarla ma in quel momento furono le uniche cose che
non riuscivo a fare. Avevo paura anch'io, non potevano portarmela via, ancora una volta,
troppo grande stato il dolore di quella volta che
non voglio ricordare. Lei era lì, davanti a me, io, impotente, non riuscivo a
reagire. Svegliati! Alzati! Prendila e baciala fino alla morte! Vedrai che dopo non avrà
più paura di nulla, diceva una vocina nella mia testa. Ed io pian piano
- Scully io
-
- Si, Mulder?-
- Io ti
-
Non terminai la frase, avvicinai le mie labbra alle sue e
due lacrime solcarono il
mio volto. Mi aspettavo una reazione, magari un pugno come era già successo in un mio
sogno (sogno o realtà poi non saprei!) ma senti solo bisbigliare.
- Anch'io ti amo-
A quel punto mi sciolsi, incominciai ad accarezzarla tutta e lei contraccambiava così
dolcemente
Il resto venne da se, insomma, non sto qui a spiegare tutti i particolari ma si da il caso
che eravamo in ufficio e adibimmo la scrivania a letto, la nostra scrivania finalmente!
- Dovremmo portar giù un letto un giorno di questi!- Le dissi
- Non vorrai prenderci il vizio?!-
Sorrisi e continuammo a baciarsi e ad amarci per molto altro tempo fino a che
- Agente Mulder, agente Scully-
L'ombra imponente di Walter Skinner entrò nell'ufficio.
- Emh, ho interrotto qualcosa?-
- Ops! No
- escalmammo in coro l'una abbottonandosi la camicetta e
l'altro i pantaloni.
Era piuttosto evidente il contrario!
Il vicedirettore avanzò di qualche passo ed inciampò in qualcosa di estremamente
imbarazzante per due agenti federali.
- Sa dirmi cos'è questo agente Mulder?-
Skinner alzò da terra un
emh, un
contraccettivo!
- Signore, ignoro la provenienza di quell'oggetto, ma
credo che
apriremo subito un x-file, al più presto non si preoccupi.-
Silenzio totale. Scully aveva un volto rosso come quello di un peperone maturo, con il
capo chinato ma skinner
impassibile!
- Agenti, siamo in un ufficio federale, sareste pregati di non OPERARE
qui dentro!-
Detto questo se ne andò via, senza nemmeno farci sapere il perché della sua visita qui
sotto. Io e Dana scoppiammo a ridere come 2 ragazzetti felici della loro bravata, poi
ancora un bacio, poi ancora
Skinner!
- Agenti, Grunt!-
- Si?!?-
- Dimenticavo di dirvi che tra un'ora arriverà un uomo che ha chiesto
di voi, quindi
regolatevi di conseguenza
chiaro?!-
- Sissignore!-
- Umpf!-
Skinnettino se ne andò brontolando ma noi avevamo finalmente trovato la felicità, non
temevamo più nessuno. Dopo un'oretta circa, venne un uomo, un agente federale, un certo
John Doggett che rimase affascinato dalla nostra armoni a nel lavorare e presino nel
contraddirci.
- Qual è il vostro segreto?-
- Come scusi?-
- Com'è possibile che un'attraente scienziata ed uno spettrale
criminologo lavorino così in armonia ed io che pur lavorando da solo mi faccio le
"pippe mentali" su ogni minima cosa?-
Io e Dana ci guardammo un po' interdetti , poi lui
- Scusatemi, non sono venuto qui per parlare di questo. Ho bisogno di
voi per trovare un bambino, un bambino che mi è stato portato via qualche anno fa ma che
non ho mai smesso di cercare. Questo è tutto quello che ho raccolto. -
- Phil Dogget, 26-3-97, occhi e capelli castani, 127 cm di altezza, 20
kg, bel bambino!-
- Non ironizzi agente Mulder. -
- Non sto affatto ironizzando!- Non mi era particolarmente simpatico,
l'agente Dogget, ma si era capito!
- Guardi queste fotografie, sono state scattate da un medico che lo
aveva in cura. -
- Di che cosa soffriva esattamente?-
Quando Dana parlava con questi termini professionali ed impostando la voce mi faceva
salire il sangue alla testa
e non solo!
- Di una rara forma di anemia, era molto debole. -
- Analisi del sangue?-
- Non ho mai letto i risultati, non volevo, e poi non sono un medico ma
alle volte era come se nelle sue vene non scorresse sangue, ma uno strano liquido
verdastro, si vedeva chiaramente che non stava bene. -
Ci guardammo immediatamente.
- Agente Dogget, la madre del bambino è mai stata sottoposta a
fecondazione artificiale?-
- Si agente Mulder ma, con il mio, emh seme. -
- Ne è sicuro?-
- E di chi altri sennò?-
- Agente Dogget, suo figlio può non essere mai stato suo figlio ma il
frutto di una serie di esperimenti per creare l'ibrido perfetto umano/alieno. -
- Umpf! Cazzate, tutte cazzate, ma dovevo immaginarlo, la vostra fama di
acchiappa fantasmi è risaputa
-
- Acchiappa che
?-
-
come potete
come può lei agente Scully seguire le teorie
strampalate del suo collega?-
- Ho visto cose che non posso negare
-
Brava Scully! È per questo che ti amo! Avrei voluto urlarlo a squarciagola per farlo
sentire anche ai piani superiori!
- Mi avete stufato, facevo meglio a continuare le mie ricerche da solo.
-
- Certo Dogget, faccia pure, ma se fossi in lei indagherei sul vero
padre del bambino. -
Dogget uscì di corsa dall'ufficio e noi ritornammo nella nostra quiete. La sera
organizzammo una cenetta con i fiocchi e poi il dopocenetta con i controfiocchi, stavamo
proprio bene, avevamo tutto, ma poi
la mattina mi sveglio ed al mio fianco Scully non c'è più. Balzai giù dal letto,
la cercai in tutta la casa ma in vano, non c'era. Mi infilai di corsa mutande e pantaloni,
scesi in macchina ed incominciai a cercarla, a girare per la città senza una meta. Ad un
tratto uno squillo, era dal suo cellulare, ma soltanto uno squillo. Mi precipitai a casa
mia, non si poteva mai sapere, e lì, lì trovai Scully, sdraiata a terra, con un grosso
coltellaccio da cucina conficcato all'altezza più o meno dei reni ed una scritta sulla
parete con il suo sangue che diceva: "VI SIETE SPINTI TROPPO IN LA".
Presi Scully tra le braccia ma aveva il volto della morte, c'era sangue dappertutto,
sembrava il retrobottega di un macellaio (in onore di Ema! :p) aveva già chiamato
un'ambulanza, sentì il calore del suo corpo seminudo perdersi nell'immensità della mia
minuscola casina, stava morendo, per colpa mia.
Sei ore dopo si risvegliò in un letto d'ospedale a pancia in giù con aghi e tubicini
infilato da tutte le parti.
- Mi fa male la schiena
-
Fu la prima frase che disse, le sorrisi, le uscirono due lacrime dal dolore.
- Non sforzarti, vengo più vicino. -
- Cos'è successo?-
Le raccontai l'accaduto ed anche lei fece lo stesso.
- Ero uscita per comprare del caffè, volevo farti una sorpresa, poi
all'uscita di casa c'era un uomo, mi ha preso e mi ha portato a casa tua iniettandomi una
specie di droga. Io non riuscivo a muovermi, ne a parlare, ma i miei occhi hanno visto
e
Ahi!-
- Basta Scully, non sforzarti più, la ferita è ancora fresca. -
- Grazie per tutto quello che fai per me. -
La baciai delicatamente sulla guancia, poi sulla mano, poi sul braccio. Chiuse gli occhi,
pian piano si rilassò fino ad addormentarsi di nuovo.
Dopo sei giorni ero felice di poterla aiutare a camminare e sebbene con difficoltà lei
era al mio fianco, in ufficio. Ma io rovinai tutto.
- Basta Scully, non puoi continuare così. -
- Sto bene Mulder. -
- Non stai bene, non stai bene per niente. Non puoi continuare a
seguirmi, vattene, va via da me e dal mio stupido lavoro, è colpa mia se tu ora sei
ridotta così, ti prego, fallo per me, va via, vaia da me. -
Dana sembrò vuota, non era lei, prese le stampelle, i documenti e lasciò l'ufficio.
Da quel momento non ho avuto più notizie di lei, "via da me", non avrei mai
dovuto dirglielo.
Ed ora sono a pezzi.
Sento bussare alla porta, non apro, continuo a vedere "piano 9 da un altro
spazio" per la quarantatreesima volta, poi sento bussare ancora.
Mi alzo, apro. È lei, non ci posso credere, piange ed è ubriaca, terribilmente ubriaca.
- Scully entra, ma che diamine?-
- Non ce la faccio Fox, non posso, senza di te IO non ho senso, visto
come mi hai ridotto? È colpa tua! Stronzo!-
- Ahi!-
Mi tira una bottiglia di tequila in testa e poi cade per terra sbilanciandosi. La adagio
sul letto e
- Scully, mi hai picchiato!-
- Si, e lo farei ancora se ne avessi la forza. -
- Scusa
scusami, anche io sono stato male, malissimo senza di te,
ma non potevo continuare a farti rischiare la vita per le mie folli idee. -
- Tu dici? E secondo te venendo di notte ubriaca in macchina da te non
ho rischiato la vita?-
- Smettila, tu non
-
- Voglio rischiarla al tuo fianco Mulder, solo così la mia vita avrà
senso. -
Mi afferrò e mi diede un bacio lungo ed intenso come quelli che non ci davamo più da
tempo.
- Solo così la nostra vita avrà senso. -
Fine
Piaciuta? Fatemi sapere, la mia e-mail è : uffa_83@yahoo.it
Ciao a tutti. Smack!