TITOLO: SILENT VOICES INTO THE DEPTHS OF OUR SOULS( SILENZIOSE VOCI NELLE PROFONDITà DELLE NOSTRE ANIME)
AUTRICE: Adrx
SPOILER: MEMENTO MORI.
DISCLAIMER:Tutti i personaggi di X-FILES appartengono all'uomo che ha stravolto la mia vita: Chris Carter, alla 1013 e alla Fox. LI PRENDO SOLO IN PRESTITO, SARANNO DI NUOVO VOSTRI PER QUANDO VI SERVIRANNO. APPROPOSITO QUAND'è CHE INIZIATE A LAVORARE?VI SIETE GIà ADAGGIATI SUGLI ALLORI? AVANTI CON QUESTA SCENEGGIATURA DEL SECONDO FILM. CHI DORME NON PRENDE VOLPI.:) MI RACCOMANDO NON FATE PRENDERE FOX E DANA DAI SUPER SOLDIERS. SE AVETE PROBLEMI VI DO UNA MANO IO.:):):)Tutti i personaggi di NIKITA appartengono a Joel Sonrrow.Gli altri li ho creati io e appartengono a me!:)
Le musiche sono di Mark Snow. OPS,QUESTA è SOLO UNA FANFIC NON SI SENTONO LE MUSICHE!:)
RATING: Ogni capitolo avrà un proprio rating. Cmq diciamo in generale tra il PG13 e l' NC17.
CLASSIFICAZIONE:MSR,ANGST (troppo angst.Dopotutto è dopo MEMENTO MORI.),X.
DEDICHE:a Piper(perché fra poco è il compleanno del mio angioletto piccolo)e a Gillian(TI VEDRò,FOSSE L'ULTIMA COSA CHE FACCIO TROVERò IL MODO PER COMPRARE QUEL BIGLIETTO PER VEDERTI A LONDRA IN TEATRO.[Ma che c'è qualche anima buona che ha una carta di credito e mi compra il biglietto per WHAT THE NIGHT IS FOR?Lo pago!) a Giusi (MI MANCA LA NOSTRA SPICCIOLA! VOGLIO IL CSMS!:)LO ANDRò A VEDERE PRESTO AL CINEMA!:):):)TROVERAI UNA FRASE CHE MI HAI DETTO QUEST' ESTATE, QUANDO SEI STATA DA ME,E DOVEVANO FARE "RELEASE" E "SUNSHINE DAY" E IO ERO PREOCCUPATA CHE LA PARABOLA POTEVA SALTARE PER LA PIOGGIA. TI RICORDI?TROVA LA FRASE NEL RACCONTO. UN SUGGERIMENTO:LA DICE SCULLY.) a Patty che vorrebbe scrivessi anche qualcosa di diverso dalle ff.(MI DISPIACE SOCIA,MA TE L'AVEVO DETTO CHE NE AVEVO IN MENTE UN'ALTRA. QUANDO AVRAI COMPRATO LA VIDEOCAMERA PER IL NOSTRO CORTO E IL NUOVO REGISTRATORE E TELEFONATO AL TUO AMICO,CHE NON SI RICORDERà NEANCHE PIù DI TE, PER FARTI RIPARARE IL DVD NEL PC, INIZIERò A SCRIVERE ANCHE QUALCHE ALTRA COSA.MIAO->UN SALUTO A ZOE[Nota per i lettori:Zoe non è la bellissimissima e dolcissimissima sorellina di Gillian che ho rivisto ieri in CHRISTMAS CAROL(ma di questo non ve ne può fregar de meno),ma la picollissimissimissimissi... (ma in realtà è enorme) puzzetta o chiamasi anche gatta, di Patrizia.]. ASPETTO CON ANSIA LA SUA SCANZIONE. COSA T'HA DISTRUTTO OGGI?AH...UN 'ULTIMA COSA:NON STUDIARE SEMPRE. CHE TE NE FAI DI TUTTA QUESTA CULTURA? FATTI UNA CANNA INSIEME A ZOE QUALCHE VOLTA. A LEI LE LASCI MANGIARE L'ERBA E TU TE LA FUMI.:)) a Rossy(ALLORA ANDIAMO O NO A VEDERCI IL FULL FRONTAL?W LA DCD!),a Fiore(FINIRò PRIMA QUESTA FF O PRIMA CI INCONTREREMO?) e alla sua sorellina di tre anni che mi chiama ADIANA e quando inizia X-FILES dice: "Uh ISC-FAILS",a Lucia(un giorno o l'altro arriverà la cartolina mia e di Giusi di quest'estate.Come si dice: "MAYBE THERE'S HOPE!")
SALUTI E BACI: Silvia(del Portogallo),Nathalie(della Francia),Valentina,Sara(che ti sei persa a Livorno?),Giorgio,Viola,Cristina M.("mandami una lettera se vuoi e dimmi come stai, Cristinaaahhh!") Paola e Marco,il quale ha da poco scoperto la serie,vedendo THE TRUTH,poi NOTHING IMPORTANT HAPPENED TODAY e IL FILM. Quindi X-PHILES date il benvenuto ad un nuovo adepto.
NOTE(COME è NATA QUESTA STORIA):La voglia d scrivere una ff del genere mi è venuta dopo aver letto una delle più belle ff esistenti al mondo: SECRET WORLD di Bone Tree,tradotta da Iris(GRAZIE PER IL TUO LAVORO,MI HAI PERMESSO DI CONOSCERE UNO SCRITTORE ECCEZIONALE. MA NON RIESCO A TROVARE LE ALTRE!DOVE VADO A PRENDERE GOSHEN E THE CITY OF LIGHTS IN INGLESE?VOGLIO CONOSCERE GLI ALTRI CAPOLAVORI DI QUESTO GRANDE SCRITTORE.HELP ME!QUEL SITO CHE DICI TU NON FUNZIONA!)andate sul sito di Emily per scaricarla in italiano.
All'inizio volevo scrivere una fanfic che seguiva MEMENTO MORI,uno dei capolavori per eccellenza,poi mi è venuta l'idea dopo aver visto l'ultimo episodio di "NIKITA"(di cui sono fan,non ai livelli di X-FILES,ma mi piace molto.Dopotutto le musiche sono del nostro Mark.) e così ho deciso di fare un cross-over tra X-FILES e NIKITA.
NOTE per chi guarda anche NIKITA: la fanfic è ambientata quando erano tutti ancora vivi(Birkoff,Madelaine e Operation) e diciamo nel periodo felice di Michael e Nikita,cioè quando stavano insieme(prima della fuga).
SCUSE:ai "fans"delle mie fanfics "E' FINITA!" e "SCELTE" che non ho ancora terminato di scrivere.
Volevo anche scusarmi con i fans di Nikita perché ho dovuto scrivere un po' di analisi sui personaggi per chi non conosce questo telefilm. So che possono risultare noiose perché conoscete già i lati dei loro caratteri,ma capirete che ho dovuto per forza introdurli come se fossero personaggi creati da me per il beneficio degli altri x-philes.
DATA di inizio stesura: 20/9/02(il giorno dell'uscita di FULL FRONTAL)
RINGRAZIAMENTI: lo so che sono "monotòna" come una funzione(scusate la battuta,ho fatto troppa analisi matematica in quest'ultimo periodo.Un saluto a tutte le vittime di Fusco,che non hanno passato analisi 2 alla facoltà di ingegneria informatica della Federico II di Napoli),ma i mie ringraziamenti andranno sempre a tutti coloro che mi hanno insegnato "la verità" della vita.
VI CITEREI TUTTI PER IL BENE CHE VI VOGLIO,MA L'ELENCO SAREBBE PIù LUNGO DI QUESTA FANFIC.
MI LIMITO A RINGRAZIARE TUTTI COLORO CHE HANNO LAVORATO PER QUESTI 10 ANNI A QUALCOSA DI VERAMENTE GRANDE IN TUTTI I SUOI ASPETTI:X-FILES. NON MORIRà MAI!
DEDICHE UTOPISTICHE:Ai LONE GUNMEN: Langly,Frohike e Byers. Quando vidi MEMENTO MORI piansi per tutto il tempo.Loro furono gli unici a farmi sorridere sebbene per pochi secondi e anche se sono solo personaggi e non persone reali dedico a loro, simbolicamente, questa ff e a tutte le persone reali che sacrificano se stessi per salvare altre vite come hanno fatto i nostri tre eroi in JUMP THE SHARK.
Per ognuna di queste persone "dono" il portachiavi dell'APOLLO 11 e ricordo al resto del mondo questo pezzo scritto da Chris&Frank(Spotnitz) tratto da MAX:


"Credo che tu abbia la convinzione che ci siano uomini e donne straordinari al mondo e momenti straordinari,in cui la storia per avanzare, balza sulle spalle di questi individui. E che quello che può essere immaginato può essere anche raggiunto. E che bisogna osare sempre,ma che nulla può mai sostituire la perseveranza e la tenacia. E il lavoro di squadra.Perché da soli non si arriva da nessuna parte. E che mentre celebriamo la grandezza di certe conquiste e degli uomini che le hanno ottenute ,non possiamo dimenticare il sacrificio di coloro che hanno reso possibili queste conquiste e questi passi avanti."
(La versione originale è:
"I think that you appreaciate that there are extraordinary men and women,and extraordinary moments when history leaps forward on the backs of these individuals. That what can be imagine can be achieve.That you must dare to dream. But that there's no substitute for perseverance and hard work...And teamwork. Because no one gets there alone. And that while we commemorate the greatness of these events and the individuals who achieve them, we cannot forget the sacrifice of those who make these achievements and leaps possible.")



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CAPITOLO 1: FLOWING WATER(ACQUA CHE SCORRE)
RATING: PG 13


CAPITOL STREET
WASHINGTON D.C.
8:05 P.M.

-Ciucciati il calzino,ciuccellona!-
Cole sorrise alla battuta del cartone che stavano dando alla tv.
"Amore,vado un attimo da MCMURPHY a prenderti il latte per domattina.Tu rimani qui a vedere i Simpson?"
"Si!Mamma mi compri i biscotti a forma di dinosauri?"
"Se li trovo, te li prendo...Vieni qui!"
Kyra si abbassò per abbracciare suo figlio,seduto sul tappeto e gli solleticò il naso con un dito.
"Fai il bravo!Capito?"
"Mmm mmm!"
"Torno subito!Ti voglio bene!"
"Anch'io!"
La donna gli sorrise,prese l'ombrello e andò via.
Appena la mamma uscì,Cole aprì la finestra e si affacciò,aspettando di vederla uscire dal portone.
La strada era in pendenza.Aveva smesso di piovere solo da qualche minuto e c'erano pozzanghere sotto ai marciapiedi,dove l'acqua scorreva verso il tombino più vicino.Il semaforo,al centro della strada, che separava due isolati la illuminava con le sue luci colorate. Nessuna macchina, in quel momento, era ferma all'incrocio,ma Cole notò una jeep grigio scuro,con le luci spente,parcheggiata sulla destra accanto ad un lampione rotto. Gli sembrò di intravedere un'ombra attraverso il finestrino aperto e vide del fumo fuoriuscire verso l'alto, ma non ci diede molta attenzione. Riportò il suo sguardo al portone,per salutare la mamma quando sarebbe uscita. Si stava chiedendo come mai ci stesse mettendo così tanto per scendere le quattro rampe di scale.
Ricominciò a piovere e il bimbo si spostò verso sinistra,riparandosi con la parte chiusa della finestra dalle gocce d'acqua,che avevano iniziato a bagnargli il viso.Il vetro si appannò. Cole sorrise e disegnò su un pupazzo di neve.
Dopo averlo guardato soddisfatto, si ricordò che la mamma gli aveva detto che non doveva fare disegni sui vetri,così con una mano allungò la manica della maglia e pulì il vetro. Fece una smorfia,notando che aveva solo peggiorato la situazione.
Dal salotto sentì provenire la sigla dei Simpson,si voltò per tornare a sedersi sul tappeto e guardare un altro cartone alla tv,ma davanti a lui vide una presenza scura che non riuscì a distinguere poiché la stanza era al buio.
All'improvviso,questa presenza si abbassò verso di lui e lo afferrò per le spalle. Cole gridò con tutto il fiato che aveva: "Mammaaaah!"
Vide qualcun altro avvicinarsi alla sua sinistra e sentì una piccola puntura sul braccio e poi più nulla.

SCULLY'S APPARTMENT
GEORGETOWN
8:13 P.M.

La coperta indiana di Mulder ricopriva interamente il suo piccolo corpo rannicchiato sul divano. La televisione era accesa,ma il volume che si udiva appena, si confondeva con il rumore della pioggia che cadeva imponente per le strade.
Il respiro di Dana poteva distinguersi distintamente. Era profondo,e si faceva sempre più affannoso.
Qualcosa disturbava il suo sonno. Gli incubi erano tornati.
"Sono io:Dana!Non puoi non ricordarti di me."
Sentì una mano calda posarsi sul suo braccio,ma quando si voltò non riuscì a vederla,nonostante continuasse a percepire il suo tocco.
Non era reale in quel sogno.
"Hey Scully!"
Mulder la scosse per farla svegliare.Lei aprì subito gli occhi.
"Mulder!"
"Era solo un incubo.E' tutto apposto ora,calmati."
L'uomo si sedette sul tavolino innanzi al divano.Indossava un paio di jeans blu e una t-shirt nera.
Lei si tirò su e lo abbracciò,facendo scivolare un lembo della coperta sul pavimento.
"Va tutto bene. E' finito."
Si inginocchiò per terra per starle più vicino.Con una mano dietro la schiena, la strinse all'altezza dei fianchi e con l'altra le carezzò i capelli.
Dana abbandonò il viso nella spalla di Mulder e gli sfiorò il collo con le labbra.
"Stai bene?Perché tremi?"
"Non lasciarmi."
"Mai!Non lo farò mai!"
La baciò dietro all'orecchio,poi spostò le sue labbra sulla sua fronte.
Scully lo strinse ancora di più e Mulder riportò le labbra al suo orecchiò.
"Vuoi raccontarmelo?"
Lei scosse la testa ripetutamente.
"Che ci fai qua?"
Gli chiese contemporaneamente allentando l'abbraccio per poterlo guardare negli occhi.Tremavano ancora.
Lui le scostò una ciocca di capelli dalla fronte e le sorrise.
"Ho portato la pizza."Le rispose spostando lo sguardo sul cartone che aveva posato alla sua destra, sul tavolino,dopo essere entrato.
"Hai fame?"
La mano di Fox, ora, era scivolata sul collo di lei e il suo pollice le stava sfiorando la guancia.
Dana abbassò il mento,gli afferrò il polso e si porto il palmo della mano di lui alla sua bocca.
Chiudendo gli occhi glielo baciò per una sequenza interminabile di secondi. Poi tornò a guardarlo negli occhi.
"Mangiamo?"
"Mmm!"Le rispose sorridendo. Scully ricambiò il sorriso,ma lui intravide qualcos'altro nel suo sguardo.
Prima che potesse domandarle cos'era,la donna si alzò dal divano.
"Vado a prendere qualcosa da bere in cucina."
Entrò nella stanza adiacente,arrivando fino al tavolo,poi si blocco. Si voltò di scatto verso Mulder, che era rimasto ad osservarla.
Fece qualche passo avanti e si appoggiò allo stipite dell'arcata che divideva la cucina dal salotto.
"Rimani qui. Stanotte,rimani qui.Ti prego!"
"Si!"
I loro occhi rimasero paralleli per pochi millesimi di secondo,fino a che lei distolse lo sguardo,imbarazzata per la richiesta che aveva fatto al suo collega.
Andò verso il frigorifero e lo aprì.
Non era più alla vista di Mulder e lui tentennò un po' sul se aprire lo scatolone della pizza o se seguirla in cucina.
Il suo corpo si mosse da solo e andò da lei.
Lo sportello del frigo era aperto e Dana gli aveva posato su il braccio e la fronte.
"Scully,stai bene?"
Lei alzò la testa,sorpresa per il suo arrivo.
"Non è niente,ho solo fatto un movimento brusco,abbassandomi e alzandomi repentinamente per prendere questo."
Gli indicò una bottiglia di te al limone sul frigorifero.
Lui la prese,ma si fermò a guardarla.
"Sto bene, Mulder!"
"Va di la,prendo io i bicchieri e il resto." Le cedette la bottiglia.
"D'accordo!"
Dana obbedì e si andò a sedere sul divano.Lui la osservò finchè non la vide seduta,poi aprì uno sportello della dispensa e tirò fuori due bicchieri. Cercò il cassetto delle posate e prese due forchette e un coltello. Staccò due scottex dal rotolo e tornò in salotto.
Lei,intanto, aveva aperto il cartone della pizza e spento la tv.
Si sedette accanto a Scully che gli fece posto,scostando la coperta da un lato.
"Ho dimenticato i piatti!"
"No,va bene così!Tagliala tu però."
Fox fece otto porzioni e ne porse una a Dana.
"Grazie!"
Ne prese un'altra per lui e l'addentò. Scully fece la stessa cosa con la sua.
Era una pizza margherita. Lei preferiva le pizze meno sofisticate possibili e anche se per lui più pasticciata era meglio era,ne aveva portata una semplice.
Dopo aver finito il primo pezzo,Mulder ne mangiò un altro,mentre lei aprì il te e lo versò nei due bicchieri.
Chiuse accuratamente il tappo e bevve un sorso dal suo bicchiere.
Mulder la osservava da sopra la pizza che stava mangiando,ma lei non se ne accorse.
Quando posò il bicchiere sul tavolino,si rese conto che lui stava per chiederle di nuovo del sogno.
"E' tutto qui quello che mangi?"
"Non ho più fame."
"Avevi già mangiato?"Fox era alla sua quarta fetta.
"No,è solo che non ho molta fame."
Lui si pulì le mani sul fazzoletto e bevve del te.
Poi si alzò e sparecchiò il tavolino.
Dana tirò i piedi sul divano, rilassò la testa all'indietro sulla spalliera e chiuse gli occhi.
Li riaprì soltanto quando Fox si mise a sedere alla sua destra e le toccò la fronte,ma non si mosse da quella posizione.
"Dove sei con la mente?"
"Qui con te."
"Non è vero,sei da qualche altra parte da molto prima che arrivassi.Dimmi cosa c'è che non va."
"Nulla,va tutto bene.Sto bene."
Scully continuava a guardare il soffitto,mentre lui aveva gli occhi fissi su di lei.
Non aveva creduto al suo 'sto bene!',sempre presente nelle loro ultime conversazioni e un sospiro di frustrazione gli uscì dalla bocca.
"Raccontami cosa hai sognato."
"Non ne voglio parlare."
"Perché?" Mise una gamba sul divano.
Lei si alzò e andò alla finestra,cercando di evitare quell'avvicinamento.
"Sta piovendo forte."Aprì un battente e inalò l'aria.
"Scully!"
"Mi piace l'odore che ha la terra quando si bagna!"
Mulder le andò incontro e da dietro, le circondò la vita con le braccia,poggiando il mento sulla sua spalla.
Scully lo strinse forte a se,incrociando le braccia sulle sue.
"Chiudi la finestra, fa freddo."
Senza liberarsi dall'abbraccio, Dana chiuse il vetro,ma non smise di guardare fuori.
"All'inizio del sogno,io sono una bambina.Sono sull'altalena del parco giochi a Miramar. C'è mio padre che mi spinge.Sto ridendo, sono felice.
Ma dopo un po' mi volto per dirgli: 'Più forte,papà!' e lui non c'è. Non c'è più nulla intorno a me,nemmeno lo scivolo, i sediolini che girano...
Così scendo dall'altalena,giro su me stessa e dopo un giro completo,tutto intorno a me inizia a girare,sempre più veloce.
Mi porto le mani agli occhi e cado a terra.Quando le tolgo e li riapro,il mondo ha smesso di ruotare e sono già grande. L'età che ho adesso. Mi guardo intorno e verso la mia sinistra noto un albero. E tu sei lì. Allora corro verso di te.
Quando ti sono più vicino,mi accorgo che non sei da solo.
Ci sono un uomo e una donna davanti a te,con cui stai avendo una discussione. Ma non riesco a capire cosa dite. L'uomo ha i capelli lunghi fino alle spalle,castani;la donna ha i capelli lunghissimi,biondi.E' molto bella. Entrambi portano degli occhiali da sole.
Ti chiamo e tu ti volti verso di me.Hai uno sguardo distaccato. Mi fa paura.
Hai in mano qualcosa,che nascondi appena i miei occhi si posano su di essa.
Di solito questo sogno finisce qua.Mi sveglio prima che tu mi dica nulla. Però sta volta,mi hai parlato.
Dico di nuovo il tuo nome. Tu continui a guardarmi allo stesso modo,ma mi rispondi. 'Non so come lei sappia il mio nome,ma non credo di conoscerla,signorina.'
Cerco di spiegarti che sono io,ma tu smetti di ascoltarmi e torni a parlare con quei due.
Poi mi sono svegliata,perché ho sentito la tua mano sul mio braccio che mi chiamava."
Mulder le passò la mano fra i capelli.
"Da quanto tempo fai questo sogno?"
"Una settimana,credo."
"Era solo un incubo.Sai che non ti farei mai una cosa del genere."Le sussurrò.
Dana si divincolò dalla stretta di Fox e tornò a sedersi sul divano. Lui la seguì.
"Cosa c'è?"Le chiese l'uomo,preoccupato.
"Promettimi che mi dirai sempre tutto.Soprattutto ora che la situazione fra noi è diversa."
"Non ti mentirei mai,e lo sai. Non l'ho mai fatto e non lo farò in futuro.Ovunque ci porti questa cosa,non è cambiato niente tra di noi."
"Oh si che è cambiato.Tutto è cambiato."
"Quello che provo adesso,lo provavo anche prima."
Mulder scivolò sul divano e posò la testa sulle gambe di Scully.Lei immerse una mano fra i suoi capelli.
L'uomo,con il braccio destro le avvolse le gambe e le strinse forte a se.
Girò il viso verso il suo ventre per poterla guardare.
"Scully?"
"Mmm?"
"Lo sai!"
"Si,lo so!"
Lui le diede un bacio sulla pancia,ma lei avvertì il calore delle sue labbra anche attraverso la camicetta bianca.
"Non dimenticarlo mai!" Le disse con un filo di voce.
Si rimise seduto e i loro occhi si guardarono, penetrando gli uni negli altri.
"Mai!" Gli rispose,carezzando la sua guancia con un dito.
L'uomo avvicinò il suo viso a quello di lei e le sfiorò le labbra con le sue.
Dana intensificò il bacio,stringendo la mano sulla sua nuca.
Lui la prese in braccio e la portò in camera da letto.
Scostò le coperte e la distese sul letto,continuando a baciarla.Si sdraiò affianco a lei e intrecciò le gambe fra le sue.
Si fermò per perdersi nei suoi occhi e passò entrambe le mani tra i suoi capelli,sfiorandole la fronte. Lei gli sorrise e lui ricambiò il sorriso.
Le diede un leggero bacio sulla guancia e poi sul collo. Dana tirò la testa all'indietro e sospirò al calore che affiorava nei punti in cui lui posava le labbra.
Mulder continuò la sua missione finquando non sentì troppo caldo e si tolse la maglietta.
Scully si tirò su e gli baciò il petto,esplorando con le mani i muscoli tesi.Lui iniziò a sbottonarle la camicetta,quando notò una macchia rosso porpora sotto al colletto.
"Scully!"
"Mmm?"
La prese per le spalle violentemente.
"Che ti prende?"
L'uomo si chinò verso il comodino e accese il lume.
"Stai sanguinando!"Le urlò,allarmato.
La donna si portò istintivamente una mano al naso,poi si guardò le dita macchiate di sangue.
Fox scattò come un lampo e andò in bagno.
Dana udì un frastuono provenire da lì e successivamente il suo collega inveire.
Lo vide arrivare qualche secondo dopo con una scatola di fazzoletti.
"Tieni la testa alzata."
Le passò un fazzoletto sotto al naso,cercando di fermare il flusso del sangue.
Lei era sul letto poggiata all'indietro sui gomiti con la camicia mezza sbottonata,lui era in ginocchio di fianco a lei.
Dopo qualche minuto la donna si mise seduta.
"Che fai?"
"Sto bene,Mulder."
Prese il fazzoletto dalle mani di Fox e finì di pulirsi con un altro. Si alzò dal letto,oltrepassando Mulder,senza guardarlo.
Odiava vedere il terrore sul suo viso.
Aveva cercato di nascondergli il fatto che il suo naso sanguinasse fin troppo spesso negli ultimi giorni.
Lui la guardò allontanarsi verso il bagno. Era immobile,tutta la sua tempestività nell'aiutarla era svanita, e ora giaceva indifeso sul letto,spaventato a morte.
Sarebbe voluto andare da lei per vedere se stava bene,ma sapeva che le avrebbe dato fastidio.
Ogni volta che le capitava questo,lei si rinchiudeva in un mondo dove non gli permetteva di entrare. Non era riuscito ancora ad accettarlo, e ne intendeva farlo,ma voleva lasciarle il suo spazio. Anche se stavano insieme,non voleva invadere la sua privacy, non se lei non glielo permetteva. All'inizio gli fu impossibile lasciarla stare,non starle vicino in queste situazioni,ma poi non ebbe più la forza di fronteggiarla.
Aveva deciso di darle del tempo, con la speranza che un giorno,non l'avrebbe più escluso dalla sua malattia e da ciò che provava nel veder scivolar via la vita dal suo corpo, ogni volta che il suo corpo permetteva al sangue di fuoriuscire dal suo naso.
Avrebbe voluto stringerla,che si sfogasse, come era riuscita a fare attraverso le parole scritte su quel diario.
Lui le avrebbe asciugato le lacrime, ma, invece, lei non lasciava che l'assalissero. Non aveva potere sul cancro,ma con tutta se stessa, le rinchiudeva dentro di se e non permetteva loro di scappare. Tutto questo spaventava Fox,perché, avvolte, avrebbe voluto che si lasciasse andare,almeno con lui.Che gridasse, liberando tutta la sua rabbia. Ma non accadeva mai.
Si rese conto che del sangue era caduto anche sul suo petto. Prese un fazzoletto e cercò di pulirsi velocemente,prima che lei tornasse e lo vedesse.
"Mi dispiace,ti ho sporcato."
Troppo tardi.
"Non è nulla,non preoccuparti."
Dana gli si avvicinò e gli afferrò la mano con la quale Mulder si stava ripulendo. Lui la sentì tremare e non potè impedirsi di domandarle:
"Stai bene?"
"Si..........mi dispiace!"
Lui poggiò il fazzoletto sul comodino e tornò a guadarla.
Aveva pianto,nel bagno. Aveva gli occhi rossi.
"Vieni qui!"
Le disse con un groppo alla gola.
Lei si avvicinò e lui le sbottonò la camicetta. La fece scivolar via dal suo corpo e la lanciò sulla sedia accanto al mobile.
Raccolse la sua t-shirt, finita tra le lenzuola e gliela porse.
"Metti questa!"
Scully la infilò,sentendo l'odore di Mulder scivolare lungo il suo corpo insieme alla maglietta.
"Come mi sta?"Gli chiese, sorridendo.
"Molto meglio che a me!"Ricambiò il sorriso.
Lei arrossì. Non era abituata che qualcuno azzardasse un complimento. Le capitava sempre di sentirsi imbarazzata quando lui glielo faceva.
Fox si avvicinò e le diede, dolcemente, un bacio sulla guancia. Poi la strinse a se. "Ho paura,Dana."
Quel sussurro le fece chiudere gli occhi. Tremò fra le sue braccia e lui la strinse ancora di più.
Gli baciò il collo e poi gli prese il viso tra le mani. Posò le sue labbra sulle sue, per pochi secondi e poi la sua fronte su quella di lui.
"Ho bisogno di te."
Lo baciò di nuovo,con passione e lo spinse sul letto,delicatamente. Iniziò a sganciargli la cintura dei pantaloni,ma prima che arrivasse ai bottoni lui le bloccò le mani.
"No!Fermati!"
"Perché?"
Si rimise seduto,respirando affannosamente.
"Non stasera."
"Mulder,sto bene!"
Lo prese per le spalle,da dietro,lo abbracciò e gli baciò la schiena. "Ti prego!"
"Sei un dottore,dovresti essere più responsabile!"
"Perché mi stai facendo questo?"
Lui si girò di scatto, furioso.
"Io ti sto facendo questo?Hai mai pensato come mi fai sentire quando mi allontani da te,quando ti chiudi nel bagno e mi ripeti: 'Sto bene,Mulder!'?E invece non stai bene affatto."
Lei abbasso lo sguardo.
"Non fai che scappare ogni volta che mi avvicino,mi escludi dalla tua vita. E questo mi fa male. Io voglio soltanto starti vicino."
"E' quello che ti ho chiesto!"
"Non solo in quel modo. Io t...Lo sai!"
"Si,lo so!"
Scully riprese a guardarlo."Mulder,non voglio farti del male,voglio solo vivere i giorni che mi restano senza essere compatita. Voglio andare avanti senza pensare sempre che non ho scampo e che tutto questo non durerà in eterno. Voglio sentirmi viva quando sono con te e non pensare ad altro che a noi due,insieme,finquando potrò.Ma forse ho sbagliato tutto. Non avrei dovuto permettere che questa cosa arrivasse fino a questo punto."
"No!Non devi neanche pensarlo.Non voglio farti sentir male più di quanto tu non ti senta già. Non è mai stata questa la mia intenzione."
"Lo so,lo so che vuoi solo starmi vicino,che ti preoccupi,ma trascorro la maggior parte dei miei giorni,consapevole di dover convivere con questa malattia. Vorrei poter vivere il tempo che passo con te in modo diverso."
"Non ci riesco,mi dispiace,non posso. Non posso far finta di nulla. Ho tanta paura. Non voglio che mi escludi così dalla tua vita. Ho bisogno di esserci sempre per te. Concedimi un po' più di te. Ti prego!"
Dana abbassò gli occhi sulle coperte. "Tu non mi ascolti!"
"Lasciati abbracciare.Permettimi di occuparmi di te, come tu hai sempre fatto con me e continui a fare. Non ti sto chiedendo molto. Ti giuro che se sarò iper-protettivo sarai libera di sbattermi la porta in faccia senza darmi spiegazioni. Non voglio che quando stiamo insieme pensiamo solo al cancro,ma quando stai male lascia che mi preoccupi per te."
"D'accordo,basta che stai zitto ora."
Scully si tolse i jeans e si infilò sotto le coperte. Mulder osservò tutti i suoi movimenti senza dire una parola.
Lei si girò dall'altro lato e questo gli fece capire che aveva di nuovo sbagliato tutto.
Spense la luce sul comodino e si stese sul letto anche lui,ma sopra le coperte.
Non gli restò altro da fare che osservare il soffitto illuminato dalla luce della luna che penetrava dalla finestra.
Si portò le mani al viso cercando di trattenere le lacrime,ma la sensazione di vuoto che gli trafiggeva lo stomaco era più forte della sua determinazione.
Cercò almeno di non farsi sentire.
Il suo pianto era muto,le sue urla di dolore le poteva udire soltanto Fox.

6:50 A.M.

Dana giaceva sola nel letto. La stanza era in penombra. Mulder doveva aver chiuso le tendine,dopo essersi alzato,immaginò lei.
Sapeva che ora era nel bagno,perché sentiva il rumore della doccia. E quel suono la rassicurava.
Si rigirò nel letto e allungò una mano dal lato sinistro. Era freddo.
Guardò l'orologio per rendersi conto da quanto tempo lui fosse già in piedi.
Chiuse gli occhi,ripensando alla sera prima.

Era rimasta sveglia. Sapeva che non riusciva a prendere sonno neanche lui e che si stava dannando l'anima per il male che l'aveva invasa. Ogni notte,lui pensava a questo. La sua rabbia si rifletteva nel suo respiro irregolare. Ma la notte scorsa non era turbato soltanto per questo.
Scully aveva avuto la sensazione di sentirlo piangere. Avrebbe voluto dirgli qualcosa,ma non ne aveva trovato la forza.
Sapeva che quello che lui voleva era più che giustificato, che aveva il diritto di preoccuparsi per lei.
Ma tenerlo da parte era l'unica cosa che le impediva di badare al terrore che vedeva negli occhi di lui ogni volta che lei si sentiva male.
Quando il suo respiro si fece regolare, Dana capì che s'era addormentato e quasi nello stesso istante cadde nel sonno anche lei.

Udì la porta del bagno aprirsi. Aveva ancora gli occhi chiusi,ma lo sentì avvicinarsi.
Aprì gli occhi e lo vide. Delle gocce d'acqua gli scivolavano giù per la schiena,dissolvendosi sul bordo dell'asciugamano azzurro che indossava attorno alla vita.Era rivolto verso l'armadio aperto e stava decidendo cosa indossare.
Un sorriso raggiunse il volto di Scully. Ripensò ad ogni volta che lui arrivava a casa sua,quando passava lì la notte, con un vestito in una busta e con la scusa che l'indomani gli sarebbe servito un cambio da mettersi. Lasciava sempre quello che indossava nell'armadio di Scully e ogni volta che andava da lei ne portava un altro,facendo finta di non ricordarsi che nel suo armadio ce n'erano già altri suoi.
Ormai quello era diventato anche l'armadio di Mulder.
"Buongiorno!"
Lui si voltò verso di lei e rispose al saluto. "Buongiorno!"
"Da quanto tempo sei sveglio?"
L'uomo prese un completo e lo posò sulla sedia.
"Non ci ho fatto caso."
Poi tornò a guardare all'interno dell'armadio.
"Vai a fare jogging?"
"No."
Dana iniziò a rendersi conto del distacco che c'era nella sua voce. Era arrabbiato per quello che era accaduto il giorno prima.
"Se ti va di andare, ti faccio compagnia."
"No,sono già andato."
"Ma non sono neanche le sette."
Mulder scelse la camicia, raccolse il pantalone e la giacca dalla sedia e andò nel bagno.
Ne uscì dopo poco vestito,con solo la giacca in mano.
"Vai già in ufficio?"
"No."
"Credi che andrai avanti così per molto?"
"Così come? Sto facendo quello che vuoi,no? Vuoi che mi tenga a distanza,penso di starti accontentando."
"Affatto. Mulder, non farmi questo,ti prego!"
"Ci vediamo al lavoro più tardi."
"Dove vai?"
"Cosa ti importa?"
Scully si morse le labbra per non piangere.
"Hai deciso che questo è ciò che mi merito?"
Fox si avvicinò al letto e le puntò il dito contro.
"Io...io so solo che non mi vuoi accanto. Forse sono io che non ti merito."
Le diede le spalle e fece per andarsene.
"Non andare. Per favore...ti scongiuro Mulder, non lasciarmi."
"Che vuoi che faccia? Io non lo so più. Non posso scomparire ogni volta che non mi vuoi fra i piedi e ricomparire quando ti fa comodo."
"Stai travisando tutto..."
"No...io ti sto dicendo quello che credo sono per te o ad ogni modo quello che mi fai sentire."
"Non è vero. Tu sai quello che sei veramente per me. Sei più importante di ogni altra cosa al mondo,per me."
Lui chiuse gli occhi, poi la guardò in faccia e vide che stava piangendo.
"Mulder,non abbandonarmi! Non posso affrontare la mia malattia senza di te. Ho paura. Ti prego,ho bisogno del tuo aiuto."
Lui si sedette sul letto e le prese il viso fra le mani.
"Non vado da nessuna parte. Rimango qui con te."
Lei lo abbracciò e lui le baciò la nuca.
"Perdonami,non volevo farti piangere."
Dana sospirò.
"Ieri ti ho mentito."
"Riguardo cosa?"
"Quando ti ho detto che andavo da mia madre."
Fox si scostò per guardarla negli occhi. Lei abbassò lo sguardo,ma lui lo riportò subito a se, sfiorandole il mento.
"Dove sei andata?"
"In ospedale."
Mulder deglutì, anche se a fatica, come per far digerire al suo stomaco la notizia che la sua mente non ce la faceva ad accogliere.
"Che ti hanno detto?"
"C'è stata una leggera espansione."
"Un'espansione?" La sua voce tremava come se il suo respiro fosse un vento che trascina le parole.
"Nulla che il dottore ed io non avessimo già previsto. E' normale che un tumore aumenti di volume,e considerando le perdite di sangue che ho avuto nell'ultimo periodo, l'avevo immaginato."
"Quali perdite di sangue?"
"Mi dispiace non avertelo detto.E' solo che volevo evitare di riversare su di te altre preoccupazioni inutili."
"Inutili? Ti sembra che questo peggioramento sia una cosa da poco?"
"E' solo l'inevitabile avanzamento degli eventi. Sappiamo entrambi cos'è questa malattia e dove porta."
"No,io non mi arrendo così,Scully!E non permetterò che lo faccia tu. Sarò forte abbastanza per entrambi,ma tu non devi tenermi nascosto nulla. Nulla! Ne usciremo,insieme. Te lo prometto."
"Non fare promesse che non puoi mantenere."Gli disse con sorriso amaro. " Fammene una che sai che non tradirai mai."
Le strinse la mano. "Qualunque cosa."
"Continua a camminare lungo questo sentiero con me e non voltarti mai indietro. Anche quando non sarò più al tuo fianco, vai avanti e non permettere alle tenebre di offuscare la tua anima. Se lo farai, ti giuro che potrai sempre sentire la mia presenza accanto. Ti basterà chiudere gli occhi e io ti indicherò la strada da seguire."
"Scully...io non ti lascio andare. Ti terrò per mano. Troveremo insieme una cura. Tu non arrenderti."
"Promettimi quello che ti chiedo e non mi arrenderò."
"Non hai bisogno di questa promessa."
"Voglio che tu me la faccia comunque."
"Te lo...prometto."
"E io non lascerò mai la tua mano."
Rimasero a guardarsi negli occhi,senza dire più nulla. Non una parola. I loro sguardi comunicavano silenziosi,come sempre avevano fatto in tutti questi anni e liberavano quello che ancora non erano state in grado di dirsi le loro voci,ma che i loro occhi ripetevano da sempre.