Titolo: NEW START
Autore: fred.dekere fred.dekere@virgilio.it
Discaimer: Tutti i personaggi e il marchio di X-files appartengono a Chris Carter e alla fox.
Sono stati presi in prestito solo per fini ludici attraverso il quale ho voluto ipotizzare un seguito alle vicende della serie televisiva X-files, magari quelle vicende che avrebbero potuto far parte del secondo film.
Spoiler: come mi piacerebbe immaginare il ritorno di X-files sul grande schermo
Summary:dopo essere scappati dagli Stati Uniti gli agenti Mulder e Scully si trovano nuovamente in pericolo e tornano indietro per proteggere William, gli X.files e tutta l'umanita dal temibile Nuovo Consorzio alieno
Ratings: G
Genere: UST
Note: Spero aver rispettato tutti i canoni e le vicende che si sono snodate nei nove anni di questa splendida serie e di aver fatto rivivere le situazioni della terza, quarta e quinta serie.

New Start

Capitolo 1

Baita presso i cinque laghi
21/11/2002 ore: 20.15 P.M.

Il vento soffiava rigido fra le cime degli abeti in prossimità del lago. Le ruote dell'auto sulla strada battuta provocavano un rumore continuo che si propagava in tutto lo spazio circostante.
Sembrava un zona disabitata. Era proprio quello che cercavano.
L'auto si fermò dinanzi alla porta della baita, una piccola luce fioca si intravedeva dalla finestra. Bussò.
Era teso e si notava.
All'improvviso sentì i passi di qualcuno avvicinarsi alla porta per aprirla.
Era proprio lei.
CASSANDRA SPENDER
Ancora non poteva credere come "loro" avevano fatto a perderla. Era un'importantissima pedina del loro progetto.
Si era dileguata da una base militare segreta dove venivano compiuti esperimenti genetici e tecnologici da parte del governo in cooperazione con gli alieni.
Di sicuro qualcuno l'aveva aiutata e presto avrebbe saputo chi e come.
Ma era lì per un altro motivo.Aveva notizie importati da comunicare.
Una volta entrato vide Jeffrey Spender, il suo contatto.
- Salve, com'è andato il viaggio?- disse Jeffry
- Bene, non ho avuto problemi.- rispose Kersh
-    Qualcuno l'ha seguito o sa che è qui?-
-    No, sono stato attento. Cosa crede che faccia ancore il gioco sporco? Da quando ho aiutato Mulder a scappare mi stanno dando la caccia, sono in pericolo almeno quanto voi.-
-    Dove si nasconde?-
-    Preferisco che non lo sappiate, per prudenza.-
-    Perché mi ha cercato?- domando Jeffrey con impazienza. Non aveva la minima idea di cosa volesse quell'uomo. L'ultima volta che lo vide era il giudice del processo contro suo fratello, poi aveva saputo del suo rifiuto di continuare ancora a collaborare con il Nuovo Consorzio di alieni e dell'aiuto a Mulder e Scully. Ora era incuriosito.-
-    Sono qui per darle delle informazini, informazioni molto importanti…-
-    Su cosa?-
-    …su suo padre.-
-    Come?-
-    Si. E'ancora vivo, ora si trova a Washington-
-    Lo sapevo, avevo sperato con tutto me stesso che fosse morto dopo quella spinta dalle scale ma purtroppo…-
-    I super soldati lo hanno trovato in fin di vita, lo hanno portato in un loro rifugio che funge da laboratorio e lo hanno curato. Ora è in perfetta forma e offre il suo aiuto al nuovo consorzio.-
-    Non ci posso credere…-disse Cassandra che fino allora non aveva detto una parola-
-    E' un'assurdità- disse il figlio.
-    Già, ma quello che è importante ora e che vi sta dando la caccia! Cassandra è troppo importante per loro!-
-    Qui non dovrebbero trovarci…-
-    Dici? - fece con ironia Kersh - comunque Mulder e Scully pensano che sia morto, si sono recati in New Mexico dove hanno parlato con un cacciatore di taglie aliene che si era spacciato per tuo padre, lo stesso che lo ha spinto ad entrare nella sede del "Governo Ombra".Entrambi poi lo hanno visto saltare in aria per mezzo di un missile terra-aria sparato da un elicottero dei reparti speciali.-
-    Devono essere avvertiti.- fece Cassandra.
-    Gia, cercano anche loro due. Ma dimmi, come hai fatto a tirare tua madre fuori dalla base? Come facevi a sapere dove si trovava?-
-    Mi ci ha indirizzato una nostra vecchia conoscenza, Marita Covarrubias. Mi disse tutto, come entrare, dove trovarla e come tirarla fuori. Anche se mi è sembrato tutto troppo semplice non penso che si trattava una trappola.-
-    Fa ancora il doppio gioco, con il Nuovo Consorzio e con Mulder.- disse con una vena di ottimismo.
Kersh pensava che sarebbe stato utile avere qualcuno che stava dalla parte dei due agenti dell'FBI e contemporaneamente con il Consorzio, avrebbe potuto avere libero accesso a molte informazioni come per esempio quella che aveva dato a Jeffrey per trovare Cassandra.
   
Capitolo 2

Guadalupa, Mexico
22/11/2002 ore: 09.20 A.M.

Era quasi finito Novembre eppure in Messico faceva ancora caldo. Cambiavano posto ogni dieci giorni per sicurezza, erano riusciti a lasciare gli Stati Uniti da due mesi e mezzo e sembrava che tutto filasse liscio, non avevano lasciato tracce.
Si trovavano in uno di quei motel a basso costo che li avevano visti passare molte notti insonni di questi ultimi nove anni a cercare di risolvere gli originali casi a cui venivano assegnati.
Erano felici di stare insieme ma la tristezza li accomunava quando pensavano a loro figlio, William.
Pensarlo in una famiglia tranquilla lontano da trame governative e omini verdi li rassicurava ma allo stesso tempo il vuoto lasciato era troppo grande.
Una volta che tutto fosse finito avevano deciso che lo avrebbero cercato, aveva il diritto di sapere la VERITA'.
Sapevano entrambi, comunque, che il fatto di essere il figlio degli agenti speciali Mulder e Scully già lo avrebbe messo in pericolo, oggi come in un prossimo futuro, anche se Jeffrey Spender aveva annullato o forse solo assopito la sua diversità.
Oggi avrebbero lasciato il Messico per dirigersi attraverso varie tappe in Inghilterra, per fortuna avevano un ultimo piccolo regalo dei Pistoleri Solitari: due perfetti passaporti falsi che secondo loro prima o poi sarebbero serviti. Come sempre avevano ragione.
Era l'unica opportunita di viaggiare senza che fossero scoperti, i Pistoleri Solitari avevano dato il loro aiuto anche dopo aver scoperto cosa ci sia dopo la morte.
Con un taxi si recarono all'aeroporto e senza problemi riuscirono ad imbarcarsi, a Londra l'aspettava una vecchia amica di studi di Mulder,Phoebe Green nonchè sua ex-fiamma la quale aveva messo a loro disposizione una casa in campagna a sud di Londra, distante mezz'ora dalla city.

Aereoporto di Haethrow, Londra, Inghilterra
27/11/2002 ore: 12.15 A.M.

Il viaggio fu lungo ed estenuante, erano stanchi ma avevano combattuto battaglie ben peggiori. Il clima inglese non fu clemente con loro, l'aereo riuscì ad atterrare solo dopo 45 minuti di attesa sopra le nuvole in una piccola pausa della tormente quasi invernale.
Phoebe l'attendeva come stabilito al terminal 45. Appena vide Mulder un piccolo sorriso apparve sul suo viso, non aveva mai smesso d'amarlo.
- E' da un pò che non ci si vede- disse Phoebe cercando di nascondere la sua emozione.
-    Vediamo…dieci anni, giuto?- rispose Mulder con la sua solita vena umoristica.
-    Mese più mese meno ci siamo con il tuo calcolo- rispose l'amica.
-    Questa è Scully, mia collega negli ultimi nove anni all'F.B.I.-
-    Piacere-
-    Sono lieta di conoscerti- fece Scully cercando di sorridere il più possibile nonostante la stanchezza e soprattutto nonostante la conoscenza del rapporto che in passato avevano Mulder e Phoebe.In fondo al suo cuore, anche se non l'avrebbe mai ammesso, era gelosa.
-    Com'è andato il viaggio?-
-    Lungo e tormentato, come gli ultimi anni agli X-files-
-    La sezione dell'F.B.I. dedicato ai casi irrisolti, quelli che negli anni cinquanta venivano catalogati sotto la "X", vero?-
-    La nostra fama ci precede, Scully-
-    Così pare-
-    Forse è meglio andare, ho la macchina qui fuori e la strada è lunga.
-    Va bene Phoebe- disse Mulder - andiamo.-

Capitolo 3

Washington D.C.
Quartier generale dell' F.B.I.
Ufficio del direttore generale dell'F.B.I
25/11/2002 ore: 9.00 A.M.

Era tornato al lavoro con la speranza che i "suoi" agenti speciali preferiti fossero riusciti a mettersi in salvo. Si sentiva ancora in colpa per non aver fatto di più per aiutarli, soprattutto quando guardava al passato, nei primi anni del suo lavoro come supervisore degli X-files quando nella comoda poltrona del suo ufficio spesso sedeva C.G.B. Spender o meglio conosciuto come l'uomo che fuma che nonostante i suoi cartelli con la scritta "Vietato fumare" continuava a sporcare l'aria del suo ufficio… ma a quei tempi aveva le mani legate.
E infatti appena ebbe l'occasione cacciò C.G.B. fuori dal suo ufficio e iniziò timidamente ad aiutare Mulder e Scully.
Il vice-direttore Skinner tuttavia fu ancora fermato quando Alex Krycek lo contaminò con dei piccoli corpi estranei basati su della nanotecnologia, non lo voleva uccidere ma solo controllare.
A questo punto era compromesso e quando ne ebbe l'opportunità eliminò Krycek per non essere più ricattato e poter dare una mano ai due agenti.
Erano passate molte settimane e Mulder ancora non si era fatto sentire ma quello che lo preoccupava era che Kersh non si era più fatto vedere, era scomparso dopo aver fatto scappare Mulder. Sarebbe toccata anche a lui la stessa sorte?
Quella mattina era la sua giornata libera ma era stato svegliato della segretaria del direttore generale dell' F.B.I che lo voleva vedere nel suo ufficio alle 9.00 in punto.
Tutti questi pensieri gli si affollavano nella mente mentre percorreva quei corridoi che mai gli erano sembrati tanto sconosciuti e temibili. Vedeva cospirazioni, supersoldati e doppiogiochisti ovunque nell'F.B.I. e si chiedeva se Mulder l'avesse contagiato con la sua paranoia.
Puntuale come solo un marines poteva, gli venne chiesto di accomodarsi nel'uffico del direttore generale.
-    Buongiorno Signore- disse Skinner con un evidente velo di preoccupazione sul suo viso.
-    Buongiorno vicedirettore Skinner, prego si accomodi- rispose gentilmente il direttore stringendo calorosamente la mano a Skinner.
-    Come mai sono stato convocato oggi nel suo ufficio ?- fece il vicedirettore con impazienza.
-    Allora, veniamo subito alla questione. Sicuramente saprà dei Cambiamenti che negli ultimi mesi hanno coinvolto questi uffici…-
-    Si…-
-    Il processo a Mulder, la sua condanna e in seguito la sua fuga, a quanto pare con la sua collega Scully; la scomparsa di Kersh e la momentanea chiusura degli X-files…-
-    Momentanea?- fece incredulo Skinner.
-    Già, ho deciso di riaprirla e la voglio assegnare come supervisore, lei è l'elemento con più esperienza e che meglio si adatta a controllarli.-
-    Ma se è stato sbaraccato tutto? Tutti i files raccolti negli ultimi cinquant'anni sono stati portati via-
-    Ho fatto portare tutto al loro posto-
-    E gli agenti che verranno assegnati?-
-    Gli sceglierà lei, anche se io le propongo di richiamare a Washington gli agenti Doggett e Reyes, mi pare che negli ultimi due anni si siano comportati egregiamente. O mi sbaglio?-
-    Assolutamente, hanno sostituito gli agenti Mulder e Scully con molta bravura. Erano i nomi che avrei proposto io.-
-    Allora bene, intanto ho ordinato che il processo riguardante l'agente Mulder venga controllato e se verranno riscontrate gravi violazioni del codice penali, come penso che sarà, verrà anche annullato.-
-    Questo significherebbe che…-
-    Non si faccia troppi viaggi con la mente, Skinner. So cosa voleva dire, ma è presto per dirlo. Tuttavia non è impossibile.
-    E Kersh?-
-    Per il momento ci risulta che si sia allontanato volontariamente come l'agente Scully, per cui prima di licenziarli preferisco dare loro l'anno sabbatico per vedere se mai ritorneranno, e assegnare l'incarico di Kersh al suo vice.-
-    Capisco…- disse Skinner che aveva bisogno di un momento per riordinare le idee.
-    Ora può andare- disse il direttore generale -si metta subito al lavoro, c'è una sezione da ricostruire, ed è la più complicata di tutto l'F.B.I..
-    Lo farò. Grazie. -
-    Non mi ringrazi. Era l'unica cosa da fare…per la VERITA'-
Skinner uscì frastornato da quell'ufficio ma ancora le ultime parole di quell'uomo gli risuonavano nella testa "…per la VERITA'."…cosa sapeva? Era una trappola o avevano trovato un nuovo alleato?


Capitolo 4

Campagna londinese, Inghilterra
02/12/2002 ore: 19.35

Phoebe aveva seguito alla lettera tutte le indicazioni che le aveva dato Mulder, tra cui quella di noleggiare per un mese una ford taurus intestandola ad un certo David Duchovny.
Questo era infatti il nome che i pistoleri solitari avevano fatto apparire sul passaporto di Mulder, mentre Scully secondo i nuovi documenti era diventata Gillian Anderson.
Il lavoro di David era quello di analizzare profili comportamentali mentre quello di Gillian era di insegnare patologia generale.
-    Ecco, è quella casa in fondo alla strada - disse Phoebe rivolgendosi ai due agenti che aveva in macchina.
-    Ci sono vicini? - chiese Mulder
-    Quelli più vicini si trovano a cinque Km in direzione nord, sono una coppia di arzilli vecchietti in pensione. -
-    Perfetto-
La casa si presentava in buone condizioni, era una grande casa di campagna immersa in un enorme capo di grano, uno come di quelli divenuti famosi a causa dei cerhi che su du essi apparivano.
Una volta scesi dall'auto entrarono nella casa.
-    Questa è la sala da prazo, lì c'è la cucina e affianco trovate una piccola porta che è quella dello scantinato.Al piano di sopra ci sono due camerette, una grande camera matrimoniale e il bagno.
-    E' enorme per due persone sole- disse Scully pensando a come sarebbe stato avendo con loro il piccolo William.
-    Significa che staremo più larghi - rispose Mulder con il suo solito umor.
-    Dove possiamo fare spesa?-
-    Per fare spesa vi conviene andare all'emporio di Carl, per il resto se avete bisogno di qualcosa chiamatemi senza timore -
-    Lo faremo - disse Dana.
-    Io ora devo andare, a trecento metri c'è la fermata dell'autobus e se tardo rischio di perderlo-
-    Ok, grazie di tutto Pheobe- disse Fox
-    Graze ancora - replicò Scully
-    Di niente, mi fa piacere potervi aiutare.Ciao-
-    A presto-
Una volta rimasti soli si guardarono intorno per ambientarsi, in fondo quella per i prossimi tempi sarebbe diventata la loro casa.
Ad un certo punto Scully mise una mano sul braccio di Mulder e disse:
-    Dobbiamo chiamare Skinner, dobbiamo sapere cosa è successo dopo la nostra partenza…-
-    Hai ragione, Dana, dobbiamo metterci al lavoro-.

Capitolo 5

Washington D.C.
Quartier generale dell' F.B.I.
Ufficio del vicedirettore Skinner
27/11/2002 Ore: 10.00 A.M.

Skinner era entusiasta della svolta che avevano preso le cose ma egualmente aveva paura. Sapeva che all'interno dell'F.B.I. si muovevano forze a loro avverse e sapeva anche che quello che stava accadendo poteva benissimo trattarsi di una trappola. Non poteva permettersi di sbagliare, aveva avuto l'occasione di preparare il ritorno di Mulder e Scully per poter infine sfrerrare il colpo decisivo e doveva stare molto attento.
Aveva fatto richiamare gli agenti Dogget e Reyes, il primo era stato trasferito ad Atlanta City, la seconda era tornata al suo vecchio posto a New Orlins, e li stava aspettando da un momento all'altro.
All'improvviso dall'apparecchio che aveva sulla scrivania si sentì la voce della sua segretaria che annunciava l'arrivo dei due agenti.
-    Falli entrare- disse trepidante Skinner, il quale aveva molte notizie da dare e non sapeva con la quale incominciare.
-    Buongiorno Vicedirettore, felice di rivederla- disse sorridente Monica Reyes.
-    Buongiorno Signore- disse Dogget leggermente preoccupato.
-    Ben arrivati signori, ho molte notizie da darvi-
-    Spero siano buone notizie- intervenne l'agente Reyes
-    Ottime a quanto pare, troppo ottime forse…-
-    Notizie degli agenti Mulder e Scully?- propose Dogget
-    Purtroppo ancora niente da loro, e non so se questo sia una cosa buona o cattiva.- fece Skinner preoccupato.
-    Di cosa si tratta allora?-
-    L'altro giorno sono stato chiamato nell'ufficio del direttore generale il quale mi ha letteralmente sommerso di buone notizie…-
-    Cioè?- esclamarono all'unisono i due agenti.
-    Non so letteralmente da dove iniziare, sono talmente confuso…-
-    Dica…-
-    …il direttore generale ha riaperto gli X-files…
-    Come?-
-    E' la stessa reazione che ho avuto io, e mi ha riassegnato il compito di supervisore.-
-    E' magnifico.- esclamò Monica
-    Ma non è finita qui.-
-    No?-disse interrogativo Dogget
-    No, mi ha suggerito i vostri nomi per gli X-files e inoltre ha aperto un procedimento per verificare che il processo nei confronti di Mulder sia stato svolto in maniera regolare.-
-    E cosa a deciso su Kersh e Scully?- chiese Reyes
-    Ha dato entrambi loro l'anno sabbatico per non licenziarli e ha messo al posto di Kersh il suo amico di New Orlins, Monica.-
-    E' incredibile, sarà certamente una trappola- disse con un certo impeto Dogget
-    Forse…o forse no.- rispose calmo Skinner -dobbiamo sfruttare al meglio la situazione nel mentre attendiamo notizie da Mulder e Scully.-
-    E i files portati via?-
-    Ha detto il direttore generale che li ha rimessi al loro posto nello scantinato. Ho controllato e ciò corrisponde a verità. Questa è la chiave dello scantinato, questa è la chiave che riapre il forziere degli X-files.-
-    Siamo già pronti per iniziare-fece Monica con il sorriso impresso sul suo viso pensando di parlare anche a nome del collega che infatti la sostenne subito davanti al vicedirettore.
-    Ha ragione Monica, possiamo metterci subito al lavoro.-
-    No. Preferisco che iniziate tra un paio di giorni. Sistematevi a Washington, fate con calma il trasloco e fra un paio di giorni inzierete il lavoro. Per il momento non voglio dare nell'occhio almeno finchè non mi è chiaro cosa c'è sotto.
I due agenti si concedarono rispettosamente e decisero di attenersi agli ordini ricevuti, non c'era motivo di non fare quello che diceva Skinner, sembreva essere l'unica cosa sensata che avevano sentito nell'ufficio del vicedirettore.
Skinner era rimasto seduto alla scrivania mentre i due agenti uscivano, si era tolto gli occhiali e dopo averli poggiati iniziò a massaggiarsi le tempie. In quegli ultimi giorni aveva dormito molto poco e si sentiva esauto, aveva ricevuto una grande occasione per dimostrare ancora una volta e se ce ne fosse ancora stato bisogno di voler aiutare Mulder e Scully così si era buttato a capo fitto nel lavoro.
A quel punto suonò il telefono…
-    Qui è Skinner- fece alzando la cornetta
-    Sono io- rispose la voce di un uomo
-    Mulder!-
-    Esatto…- fece divertito
-    Ma è pazzo a chiamarmi qui…- disse Skinner preoccupato
-    Ho preso tutte le precauzioni del caso, i pistoleri solitari mi hanno insegnato dei trucchetti.-
-    L'agente Scully è con lei?-
-    Si, non si preoccupi. Ora siamo al sicuro-
-    Ne è certo?Dove vi tovate?-
-    Siamo in Inghilterra da un paio di giorni. Siamo passati dal Messico anziché dal Canada-
-    Lo so, gli agenti Doggett e Reyes mi hanno riferito della vostra bravata. Ma cosa avevate intenzione di scoprire?
-    La VERITA', signore-
-    Questa parola la tormenta Mulder- affermò indispettito Skinner
-    Gia…-
-    Cosa avete intenzione di fare lì?
-    Per il momento niente, poi vogliamo sapere se nostro figlio sta bene e se non è più in pericolo. Lì cosa succede?-
-    Mi aspettavo questa domanda, ci sono delle grosse novità!.
-    Del tipo?-
-    Hanno riaperto gli X-files.-
-    Come? E chi vi è stato assegnato?-
-    Doggett e Reyes e io sono il loro supervisore-
-    Ottimo…se non fosse una fregatura…-
-    Gia…ma la cosa più importante è che fra un po' potrete tornate negli U.S.A. senza essere dei ricercati.
-    Cosa vuol dire?-
-    Lasci stare, non voglio aggiungere altro per telefono. La prossima settimana dovrò essere a Londra per un congresso sul terrorismo e ci inconteremo lì, anche se potrebbe essere pericoloso.-
Ci saremo- rispose Mulder che di certo non si aspettava si sentire quelle parole da Skinner