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La donna della mia vita
Titolo originale: La mujer de mi vida
Autrice : Roma X
e-mail: fossanova@latinescape.com
tradotto da Angelita
e-mail: angerkat@hotmail.com
Dislaimer: né Mulder, né Scully sono miei, sono di CC e della Fox, e l'unico personaggio
che, ebbene SI, mi appartiene è quello di Michael Davis, se questo interessa a qualcuno.
Tipo: MSR, ANGST, ANGST e ancora ANGST, NC-17
Spoilers: nessuno
Riassunto: meglio leggerlo...ihihihihih
Feedback: si si si si siiiiiiiii!!!!
LA DONNA DELLA MIA VITA III
"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!
Questo è un incubo...Non posso aver fatto lo stesso errore, lui NON sta qui...L'aria NON
profuma di mare, NON sono arrivata a questa spiaggia deserta per incontrarmi con un pazzo
pericoloso...lui NON sta qui, mi sveglierò nel mio letto e tutto andrà bene... Per
favore... per favore... per favore.
"Ti sono mancato, amore mio?"
Il suono della sua voce...Il calore del suo alito sul collo fanno sì che l'incubo si
materializzi di nuovo, mentre ho la sensazione di ritrovarmi di nuovo in quella stanzetta
claustrofobicamente piccola, dove mi ha tenuto chiusa per ore.
"Amore...non sono mai andato via...non ho mai smesso di pensarti...mai"-Sussurra
quasi attaccato al mio orecchio." Ti ho spedito una lettera ogni giorno, Stella
Polare. Non volevo che mi dimenticassi."
< M...mi... ha scritto?>
"Che succedere...il gatto ti ha mangiato la lingua? Sembra che tu non sappia di cosa
sto parlando...dall'espressione del tuo viso, presumo che non hai ricevuto nemmeno una
delle mie lettere, sono sicuro che il tuo odioso compagno abbia molto a che vedere con
questo, ma vedo che non ha potuto fare in modo che mi dimenticassi, nonostante tutto.
Ancora riesco a farti tremare, vero bellissima?"
La sua voce ora si sente appena, il suo alito sfiora il mio orecchio, una delle sue mani
sta bloccando le mie braccia, avvolgendole con una larga striscia di stoffa
sorprendentemente morbida, non ho la forza per domandarmi il perchè ha deciso di non
usare catene o corde, ma una voce allarmata mi sussurra la risposta da un angolo remoto
della mia testa, e non mi piace per niente.
Non posso vedere, e mi è impossibile prevedere i suoi movimenti, o difendermi in qualche
modo. Lui continua a parlare, completamente esaltato, mentre mi obbliga ad alzarmi e a
camminare fino a chissà dove, tenendomi abbracciata per la vita e baciandomi, sbavandomi
sul collo.
"Quando sono uscito dal carcere, ho voluto farti una sorpresa e venirti a trovare a
casa tua, ma quando sono arrivato al tuo palazzo, ho sorpreso il tuo compagno che frugava
nella cassetta delle lettere, che te ne sembra?"
Il mio intero corpo trema d'indignazione al sentire le sue parole... contro di lui, e
anche contro Mulder e la sua maledetta mania di proteggermi da tutto, come se fossi fatta
di cristallo, come se non potessi difendermi da sola... so che l'ha fatto per proteggermi,
ma accidenti... se non mi avesse nascosto la verità, avrei fatto più attenzione...
"Sììììì...vita mia...Dovresti riflettere attentamente su questo nuovo aspetto
del carattere del tuo compagno, perchè dall'espressione del tuo viso, desumo che non
sapevi che ti stava mentendo, spiando. Sei sicura che sia degno della tua fiducia? Non è
stato molto bello da parte sua ingannarti in questo modo. Dimmi come ha potuto guardarti
negli occhi, in tutto questo tempo, senza arrossire, mentre violava la tua intimità... in
quanti altri modi ha potuto farlo senza che te ne accorgessi? Ha le chiavi di casa tua,
vero?"- Continua a stringermi forte e improvvisamente la mia spalla sinistra sfiora
quello che sembra la cornice di una porta, e capisco che mi sta portando dentro la barca.
<Non riuscirà a farmi dubitare di lui... Anche se lo prenderò a calci nel sedere
quando lo vedrò...questo è sicuro.>
Prima che possa rendermi conto di ciò che sta accadendo, mi alza di peso e mi butta su un
materasso sformato e puzzolente, apre le mie braccia e le blocca su ciascun lato del
letto, immobilizzandomi. Sono completamente esposta e vulnerabile. Mai prima mi ero
sentita così spaventata, ma no...non posso perdere il controllo...
<Il controllo è tutto...Respira Dana...Non stai qui...>
<Va tutto bene...>
"Ti sto spaventando, amore mio? Non avresti motivo d'aver paura, se mi accettassi
nella tua vita. Vedrai, amore mio, sei alquanto confusa ma sono sicuro che se
collaborerai, le prossime ore potrebbero rivelarsi molto...interessanti per tutti e due.
Sai...in verità non avrei voluto bendarti gli occhi...perchè..."
<Lui non sta qui...>
"...lasciarti vedere la realtà è esattamente quello che sto cercando di fare, Dana.
Ma non è questo pezzo di stoffa ciò che t'impedisce di capire quale sia la strada
migliore. Sai...la seta verde è meravigliosa con il tuo tipo di pelle...sì..è
decisamente il tuo colore."
Mi accarezza i polsi con la punta delle dita, sudate, fredde.
"Sei così bella, Stella Polare, così maledettamente sexy..."
<...Dio...non permettere che mi tocchi...per favore...per favore...>-Ripeto questa
preghiera nella mia mente continuamente, irrigidendo il mio corpo e avvicinando le
ginocchia al petto in un inutile tentativo di retrocedere, di allontanarmi da lui il più
possibile. Un momento dopo, sento una serie di rumori che non riesco a definire. Chiudo i
pugni, preparandomi ad un probabile attacco, e resto assolutamente sconcertata quando
sento l'inconfondibile"Clik" della macchina fotografica.
"Ti hanno mai detto che sei molto fotogenica, Dana? Vedi...sempre...sempre ho avuto
una speciale ammirazione per le donne con la pelle così perfetta come la tua...è
straordinariamente morbida e chiara. Non dovresti nascondere tanta meraviglia...merita di
essere ammirata, e accarezzata..."
<Dio...aiutami.> La sola idea che possa tornare a toccarmi, e che non posso fare
niente per evitarlo fa sì che il mio corpo intero tremi di repulsione...
"Ti hanno accarezzato abbastanza, Stella Polare? Meriti di essere toccata, amata,
vezzeggiata...So che ne hai bisogno...So ciò che vuoi. Non preoccuparti, avrò cura di
te, te lo prometto."
<Per favore allontanati da me...>
" Spero che ti sia piaciuta la mia sorpresa Stella Polare. Questa barca sarà la
nostra casa per un pò di tempo. Ho preparato tutto per il tuo arrivo, devi ammettere che
mi sono sforzato di cucinare i tuoi piatti preferiti, che certamente non sei riuscita ad
assaggiare. La cena sta ancora lì, amore mio, aspettandoci, ma ora fa freddo, lì fuori,
così che la porterò qui, ho sempre sognato che avremmo mangiato nel letto, un giorno.
Non tarderò."
Si allontana da me e ritorna poco dopo, appoggiando sul materasso quello che intuisco
essere un vassoio. Non voglio nemmeno pensare come pretenderà darmi da mangiare.
Sale su materasso e le sue mani sfiorano il mio viso toccando la base del collo in un
goffo tentativo di sciogliere i nodi della benda che mi chiude gli occhi, ci riesce dopo
un pò e me la toglie, ma non ho il coraggio di aprire gli occhi...no.
Mi ostino a mantenerli chiusi, come se l'oscurità possa impedire che quest'incubo diventi
ancora più reale. Le sue mani stanno sul mio viso, ora. Mi afferrano con forza,
obbligandomi a sollevare il capo.
"Guardami"
Chiudo gli occhi ancora più forte.
"Guardami ho detto. Dana Scully non è stata, nè sarà mai una vigliacca...
guardami."
Dopo tutto non potrò tenere gli occhi chiusi per sempre. Così che li apro lentamente,
sapendo bene che non vedrò altra luce in questa stanza, che non sia il brillare dorato
delle candele accese, che illuminano tutti gli angoli di questa trappola spaventosa.
Però credo che niente, assolutamente niente, avrebbe potuto prepararmi a sopportare la
vista di ciò che appare davanti ai miei occhi.
Una delle pareti della stanza è completamente tappezzata con... foto... scattate durante
l'investigazione degli ultimi casi ai quali Mulder ed io abbiamo lavorato.
Ritagli di giornali, che ha collezionato per molti mesi, sono appesi in ordine cronologico
al centro della parete.
Ma questo non è il peggio.
Batto le palpebre più volte e vedo... una cosa impossibile.
Ingrandimenti fotografici, a colori, di una donna bianca e nuda, distesa su un letto che
sembra il mio, coricata su un intrigo di lenzuola bianche e seta verde, con le braccia
appoggiate sui cuscini che sembrano quelli della mia stanza.
Ci sono decine di foto come queste, prese da varie angolazioni. Mi si blocca il respiro.
Dio....non può essere il mio corpo...
Non sto vedendo un ingrandimento del mio tatuaggio.
Non mi ha fotografato nuda.
No.
APPARTAMENTO DI
FOX MULDER
Non c'è.
L'ho chiamata un momento fa e non c'è.
Il suo cellulare è spento, non ho fatto altro che lasciarle messaggi sulla segreteria
telefonica da quando l'ho chiamata la prima volta. L'ho fatto di nuovo dopo essermi messo
addosso la prima cosa che ho trovato e essere uscito di casa con le scarpe in una mano e
il cellulare nell'altra.
L'ho fatto almeno dieci volte mentre correvo come un pazzo verso casa sua.
Perchè diavolo non rispondi, Scully?
Arrivo fino al suo appartamento e quasi butto giù la porta, dando colpi continuamente.
Non ricevendo risposta decido di entrare con le mie chiavi.
Entro e corro a cercarla in camera da letto... non m'importa se si arrabbia con me se la
sorprendo lì...volesse il cielo che lo facesse. Voglio credere che si sia addormentata e
che non abbia sentito il telefono.
Ma no.
Lei non c'è...La sua camera è vuota...le sue cose stanno nell'armadio...tutte. Non ci
sono segni di lotta nell'appartamento, così che può essere uscita solo di sua spontanea
volontà...Ma dove è andata?
Il letto è intatto. Tutta la stanza è perfettamente in ordine, come sempre.
Mi guardo di nuovo intorno, cercando di scorgere qualcosa di diverso.
Ma l'unica cosa che noto è un cofanetto di legno con il coperchio aperto, con una rosa di
cristallo al suo interno, proprio sul comodino che sta vicino al letto.
Lei amava le rose...Prima.
Dopo ha deciso di toglierle dalla sua vita per sempre... o questo mi ha lasciato capire.
E allora, perchè avrebbe dovuto comprare un oggetto come questo? Prima non l'aveva, ne
sono sicuro.
E sopratutto, perchè l'avrebbe messo proprio qui, dove può evocarle solo ricordi
sgradevoli?
Per nessun motivo... o per una molto importante.
Mi avvicino e guardo meglio il cofanetto e il suo contenuto. Non vedo niente di strano
all'inizio, ma sollevando di più il coperchio trovo un paio di buste bianche, anonime,
nascoste tra le pieghe del velluto.
Che motivo potrebbe avere una donna per conservare due buste chiuse in uno scrigno così
bello, se non per tenere al sicuro qualcosa che abbia un valore speciale?
E perchè mi fa così male rendermi conto che questo qualcuno così speciale evidentemente
non posso essere io?
Non le ho mai mandato lettere... Nella nostra relazione fatta di gesti, di tocchi leggeri
e sguardi, non c'è mai stato bisogno di parole...Per lo meno...ho sempre creduto che
l'avrei avuto qui, al mio fianco e che nessuno sarebbe riuscito ad intromettersi tra di
noi.
Mi sono sbagliato...perchè non c'è mai stato un noi...
Mai...forse è esistito solo nella mia immaginazione...e mentre sognavo che era mia, lei
ha scelto di essere di un altro.
Ho taciuto per troppo tempo, tutto ciò che ho fatto è stato rimanere vicino a lei,
asfissiandola con la mia presenza e le mie ossessioni malate, Scully è una di
quelle...infatti.
Ho bisogno di leggere queste lettere...anche se nemmeno questo attacco di gelosia riesce a
soffocare il sentimento di colpa che senta da quando ho dovuto iniziare a mentirle e a
irrompere nella sua intimità più di quanto, come uomo, considero decente.
Questo, o un improvviso attacco di panico fermano bruscamente la mia mano tesa a pochi
centimetri dal cofanetto. Ho l'impressione che qualcuno stia risucchiando tutta l'aria dai
miei polmoni.
Al diavolo!!!
Posso farlo...Dopo tutto, si tratta solo di un paio di lettere...Le parole non
uccidono...perchè diavolo non ho scoperto questo prima? Se avessi aperto bocca quando era
il momento non sarei qui, ora, Scully non sarebbe scomparsa senza avvertirmi e non ci
sarebbe nessuno a correrle dietro.
O almeno credo.
Ma come posso essere sicuro che non sia uscita questa sera per andare...che so io, a
trovare Maggie? Dopo tutto, non aveva nessun obbligo d'avvisarmi se fosse successo questo,
no?
Devo controllare la sua segreteria, così da scopre se ha ricevuto qualche telefonata
questa sera, forse è andata a trovare sua mamma...
O è uscita per incontrare qualcuno...
Per favore... che questo qualcuno sia sua madre.
L'apparecchio sta lampeggiando, ci sono due messaggi. Il primo è di una donna che non
conosco, il secondo è di Maggie, il suo breve messaggio rimbomba nelle mie orecchie,
accelerando le mie pulsazioni:" Dana...mi manchi molto. Non siamo quasi riuscite a
vederci in queste ultime settimane, mi piacerebbe che venissi qui, questo week end.
Chiamami."
O.K. Sono appena entrato ufficialmente nel PANICO!!!
Se non sta con lei...deve stare con lui... forse ha ricevuto una telefonata sul cellulare
e l'ha portata chissà dove...deve essere un maledetto pazzo...può averla portata in
qualche posto in mezzo al nulla e ora non può comunicare per chiedere aiuto...
Piiiiiiiiiiiiiiiii!!!
Il cellulare!!!Dove diavolo l'ho lasciato?
Piiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
"Scully...Resisti...Non riattaccare...DIAVOLO!!!
Piiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!
Dove accidenti sta?
Alla fine lo trovo, solo per scoprire che si tratta della chiamata dei Pistoleri Solitari.
"Langly...Ho bisogno del tuo aiuto. Scully è nei guai, ho bisogno di rintracciarla
quanto prima."
"Cosa le è accaduto?"
"Non lo so, è uscita di casa e non è tornata ancora."
"Mulder, questo non vuol dire che stia nei guai...non è così tardi, forse
ritornerà da in momento all'altro"
"Non capisci, lei non sarebbe uscita così, senza dirmi niente."
"Forse non ha voluto dirti che aveva un appunt..."
"TI DICO CHE E' NEI GUAI!!!"
Frohike sbuffa sonoramente.-"Va bene, Mulder, va bene, in che cosa possiamo
aiutarti?"
"NON MUOVETEVI DI LI'...ORA VI RAGGIUNGO!!!"- Mentre mi avvicino alla porta mi
ricordo delle maledette lettere...non le ho aperte, non posso...lo farò più tardi, dopo
un drink.
O due.
AQUINNAH CLIFFS
12.00 a.m.
"Sapevo che ti avrei sorpreso, tutto questo ti risveglia dei ricordi, vero? Anche io
stavo pensando a quella notte...ti stavo sognando...e ora sei qui, finalmente"
Mi sta dando le spalle, ora, mentre toglie uno dei piatti dal tavolo.
"
"Sarai affamata, amore, lascia che ti dia da mangiare"- Si gira per avvicinarsi
e questa volta non posso evitare di guardarlo in faccia, ha ragione, non ho potuto
dimenticarlo, ha ancora la stessa faccia da stupido.
<No...non aprirò la bocca né mangerò niente che venga da te, maledetto idiota>
"Non essere ostinata, amore mio. Faremo un piccolo viaggio romantico, lontani da
tutti, ti affascina l'idea, vero?"
E mi avvicina una forchetta alla bocca e io stringo le labbra ancora di più, girando il
viso.
"Apri la bocca, Dana. E' delizioso, te lo assicuro."
" NON VOGLIO NIENTE...LASCIAMI IN PACE!!"-Do un calcio al vassoio facendo cadere
il suo contenuto e la porcellana si fa in mille pezzi contro il pavimento. Lui resta
attonito per un momento, con il piatto in mano, guardandomi fissamente. La paura che
sentivo un attimo fa si trasforma in indignazione. Non ha nessun diritto di trattarmi
così. Non lascerò che mi spaventi.
" Sei una ragazza cattiva...Dopo tutto il lavoro che mi è costato...Forse tua madre
non ti ha insegnato che non si gioca con il cibo? Ma se è questo ciò che vuoi, allora
giocheremo"- Mi guarda divertito e si avvicina ancora di più, con il piatto del
pranzo in mano e un cucchiaio nell'altra. Solleva il coperto con un ampio gesto e mi
rovescia addosso il contenuto...-"Dovremo pulite tutto questo..."
<Oh no!!!>
"Non ti azzardare a toccarmi...NO!!!"
"Ti sei sporcata, hai bisogno di pulirti."
"Ho bisogno che tu mi sciolga...ORA!!!"
"Hai una macchia giusto qui, Dana."- La sua faccia si illumina improvvisamente
come se al posto di un gesto di rifiuto avesse appena visto il mio migliore sorriso. Tutto
il mio corpo si contrae per la sensazione di repulsione e schifo che sento quando avvicina
la bocca al mio seno e incomincia a leccare la grande macchia che continua a scivolare
lungo la scollatura della mia camicia.
"Smettila... BESTIA!!! Non ne hai nessun diritto!!!"
"Io deciso chi ha diritti qui, Dana. Mmmmmmhhh... hai un sapore delizioso."
"LASCIAMI!!!"- Allungo le gambe, che avevo tenuto piegate sotto il mento, e
scalcio con forza puntando ai suoi genitali...Grida per il dolore e si allontana, tossendo
e gemendo.- "Avvicinati a me di nuovo e ti mostrerò un'altra volta che posso ancora
difendermi...imbecille!"
"Sei una piccola selvaggia, ma ti domerò...ora lo vedrai."
"Vai al diavolo!!!Non scocciarmi."
"Non credo che adorarti sia una scocciatura. Avrai voglia di mangiare, e bere, prima
o poi...e quando questo succederà, avrai il tuo cibo...e io il mio dessert."
MARYLAND
10.39 a.m.
Ho trascorso una notte infernale.
L'ho chiamata a casa sua per tutta la notte, riempiendo la sua segreteria di messaggi, ma
lei non è rientrata. Il suo cellulare è stato spento, sembra che non funzioni niente
qui...
Ho un orribile presentimento
Questa mattina, nell'arrivare all'appartamento di Scully per il mio appuntamento
quotidiano con il postino, ho presentito che non avrebbe ricevuto niente questa volta.
Ma mi sono sbagliato.
E' appena arrivata la posta, e l'uomo mi consegna la stessa busta azzurra.
Ma questa volta, ha qualcosa di diverso.
E' più pesante.
Apro la busta, quasi strappandola, come se mi stesse bruciando le dita.
Contiene una serie di fotografie... Ora so che la tiene nelle sue mani.
Maledetto depravato.
"NOOOOOOOOOO!!!"
<Sono un imbecille. Avrei dovuto sapere che qualcosa non andava bene...Deve averla
ingannata e lei ha avuto fiducia in lui. Forse è andata ad un appuntamento pensando che
si trattava di qualcun altro. E' colpa mia...Se le avessi raccontato la verità niente di
questo starebbe accadendo. Lei odia la super protegga...Mi prenderei a calci da solo se
potessi...Ma so che lo farà lei quando la vedrò...per favore...non permettere che arrivi
troppo tardi.>
<Che faccio?...Che posso fare?>
Prendo il cellulare.-Frohike...Non muovetevi di lì, sto arrivando, ho bisogno di tutto
l'aiuto che potete darmi."
"Hai scoperto qualche altra cosa, Mulder?"
"Sì...ho appena ricevuto un messaggio dal maledetto che la stava perseguitando mesi
prima...L'ha presa lui."
"Che messaggio, Mulder?"
"Alcune foto, prese nel suo appartamento, recentemente."
"Foto? Che genere di foto..."
"Non farmi domande...Aiutami solamente. Questo maniaco è libero di nuovo, dobbiamo
scoprire dove diavolo si è nascosto ORA!!!"
"S...sì. Va bene."
CASA DI FOX MULDER
Il maledetto stupido deve aver trovato il mio regalino.
Non sa che sto per fargliene un altro.
Questa volta non permetterò che ostacoli i miei piani. E già so come renderlo
inoffensivo.
Sarò così facile come togliere un portachiavi ad una donna immobilizzata mani e
piedi...Devo solo aspettarlo. Voglio divertirmi un poco a sue spese. Ho notato come perde
il controllo quando la è in pericolo, perde la capacità di pensare con chiarezza e
diventa abbastanza maneggiabile.
Sarà divertente.
Di fatti, ho goduto anche ad entrare in quel negozio di abbigliamento per scegliere un
vestito per lei...sarà felice di cambiarsi per togliersi quello che porta, poichè è
rovinato, e macchiato.
Sono sicuro che si dimostrerà molto più docile al mio rientro...e io la perdonerò, non
sono un uomo che porta rancore.
Di fatti, mi affascinano le riconciliazioni.
Sono impaziente, devo tornare da lei, non mi piace lasciarla sola. Non è gradevole
rimanere qui, nell'oscurità, aspettando l'arrivo dell'uomo che pretende di portarmela
via, ma nessuno...nessuno mi priverà del piacere di vederlo soffrire, quando si renderà
conto che l'ha perduta.
Sta tardando troppo. E' facile immaginare che la sta cercando, inutilmente.
Io gli darò una speranza, una piccola...per toglierglela dopo. Dopo tutto, la vita a
volte può essere ingiusta.
Ingiusta per lui...ma perfetta per me.
E' arrivato il momento.
Sento il rumore dei suoi passi, che si avvicinano.
AQUINNAH CLIFFS
Alla stessa ora...
E' andato via, sono sicura che si è allontanato dalla barca. Sono sola ora, e non posso
fare niente per liberarmi di questi lacci...niente.
Tutto...assolutamente tutto in questa stanza mi causa in intenso sentimento di
panico...Chi potrebbe sospettare che lui abbia scelto per tenermi prigioniera in un luogo
come questo?
Nessuno.
Già sono passate varie ore da quando è andato via...Non posso evitare di pensare che
cosa potrebbe accadermi se lui avesse un incidente per strada e morisse senza rivelare
dove sono. Potrei rimanere qui per giorni e morire di sete e di fame, senza poter fare
niente per evitarlo.
Calmati Dana.
Questo non è il miglior momento per lasciarsi prendere dal panico...ma lo è per piangere
un poco e sfogarmi. In ogni modo nessuno potrà ascoltarmi. Ma mi servirà, anche se solo
per scaricare l'indignazione che sento. Mi ha lasciato senza cibo e senza acqua, ma non
sento né fame né sete, preferirei morire che accettare qualcosa da lui.
E c'è qualcun altro a cui mi piacerebbe dire un paio di parole.
Infatti, gliele dirò ora...cosa importa che non può ascoltarmi? Se non parlo e non grido
in questo momento scoppierò...
"Sono furiosa con te, Mulder!!! Avresti potuto dirmi la verità...mettermi
sull'avviso...e io non starei qui, ora, nelle mani di un maledetto pazzo!!! CHE SIA
L'ULTIMA VOLTA CHE MI FAI QUESTO!!!!"
E dopo mi rendo conto che bisogno fare attenzione con ciò che si desidera...Per favore,
Dio, che non sia l'ultima volta. Lui mi troverà. Mi tirerà fuori da questo orribile
luogo e tutto andrà bene di nuovo.
Ma lo prenderò a calci nel sedere. Lo giuro.
APPARTAMENTO DI FOX MULDER
Niente.
Non ho ottenuto niente.
Si può dire qualsiasi cosa di quest'animale, ma non che non sappia nascondersi bene, si
direbbe che sia scomparso dalla città, non riusciamo a scoprire dove vive, e ancor meno
dove ha portato Scully.
Lo ammazzerò. Lo giuro.
Se le farà del male, lo torturerò fino a fargli supplicare pietà.
Piiiiiiiiiiiiiiiiii
"Ciao, Mulder."
"DOVE DIAVOLO STAI...MALEDETTO PAZZO!!!!"
"Più vicino di quello che credi"
"CHE LE HAI FATTO ?!!!"
"Più di quello che tu hai mai osato farle..."
"...."
"Niente che lei non desiderasse."
"DOVE TI NASCONDI ?!!"
"Non mi nascondo...già te l'ho detto. Sono più vicino di quello che pensi."
"Quanto vicino?"
Sono così stordito e alterato che tardo alcuni istanti a rendermi conto che la porta
della camera da letto si è appena aperta proprio dietro di me, e reagisco solamente
quando sento il contatto freddo di una pistola sulla tempia destra. Mi giro, e vedo che si
tratta dell'arma di Scully.
"Giusto qui!!!Alza le mani e non cercare di fare l'eroe, perchè già sai chi finirà
col pagare il prezzo della tua imprudenza!!!"- Il maledetto fa alcuni passi avanti e
mi si avvicina, togliendomi la pistola e mettendosela in tasca.
"Sarà meglio per te che non le hai fatto niente, perchè se osi toccarla è meglio
che tu sappia che non ci sarà nessun posto su questo maledetto pianeta dove potrai
nasconderti da me!!!"
"Guarda come tremo...in ogni modo è un poco tardi per questo...di fatti, l'ho già
toccata..."
<Dio...dammi la forza di non ucciderlo prima che possa scoprire dove l'ha portata.>
"In questo momento non sei nelle migliori condizioni per minacciarmi, idiota, così
che a partire da questo momento farai esattamente quello che ti ordino. Questo...bene, se
vuoi rivederla. Oggi mi sento generoso, poichè le ultime ore sono state...come
dirlo..."- L'espressione maliziosa del suo viso fa si che il mio stomaco si stringa
in un nodo.-"Molto stimolanti per me."
"Sta zitto, stupido."
"Ahhhh...lei è così...appassionata. E' bella quando si arrabbia, vero? Splendeva
come una dea ieri sera, quando, grazie a me, venne a sapere dell'esistenza di certe
lettere misteriosamente sparite dalla sua cassetta postale...Hai avuto fortuna, Mulder. Se
fossi stato presente ieri notte il suo sguardo di fuoco ti avrebbe ridotto in cenere...lei
non sopporta che tu la protegga così tanto."
<Il maledetto ha ragione. Deve essere arrabbiata con me...anch'io lo sono.>
"Verrai con me."
"Come posso essere sicuro che mi porterai da lei?"
"Non devi esserlo, so che correrai il rischio in ogni modo. Sei pazzo di lei come me.
Prendi le chiavi della tua auto...guiderai tu. MUOVITI!!!"
Non ho motivi per aver fiducia in lui...ma è l'unica cosa che posso fare, per ora.
Prima di uscire dall'appartamento, prende una valigetta nera dal tavolino da caffè.
L'unica cosa che posso vedere è che all'interno c'è un oggetto che emette una luce rossa
lampeggiante...so che è una videocamera...non voglio nemmeno provare ad immaginare
perchè ha voluto filmare il nostro incontro e ancor meno che cosa farà dopo.
PER LA STRADA...
"Vuoi smettere di puntarmi con questa pistola, idiota? Sarà meglio che smetti di
tenerla così appiccicata alla mia testa...se non vuoi che andiamo a sbattere."
"Siiii...non vogliamo privare Dana della nostra presenza, vero? Sentirebbe la nostra
mancanza. Ma è tanto divertente vedere come perdi il controllo, è così gratificante
vederti perdere la calma, mentre incominci a sudare come un cavallo. I tuoi sentimenti ti
tradiscono completamente, idiota. Sai molto bene che non è la pistola che t'impedisce di
ribellarti a me e picchiarmi a sangue...E' Dana. E' l'idea che le possa succedere qualcosa
se arrivi a perdere il controllo commettendo un errore che potrebbe essere fatale per lei.
E lo sai? Hai ragione."
"Che cosa vuoi dire?"
" Ora lo vedrai...Non dovrai aspettare molto. Faremo un giochetto."
"A cosa ti riferisci...?"
"Ti piacerà... un gioco nel quale avrai l'opportunità di recitare la parte del
cavaliere dalla brillante armatura, so che ti piace questo ruolo...infatti. Ora lo vedrai,
se ti comporterai bene, ti concederò l'opportunità di salvare la tua principessa."
Ho guidato per ore e ore e ancora non mi ha detto dove andiamo. Non ho visto nient'altro
che chilometri e chilometri di strada deserta...Non ho fiducia in lui, è sento che mi sta
preparando qualche trappola, ma non m'importa, per il momento questo viaggio è la mia
ultima speranza. Mi innervosisce pensare che è già l'imbrunire e ancora non siamo
arrivati da nessuna parte.
Dopo un'eternità, il maledetto dice:- "Siamo quasi arrivati, Mulder."
" Non c'è niente qui."
"Ancora no, ma ora vedrai, fa presto, lei ti sta aspettando."
Qualche chilometro più avanti mi ordina di prendere una strada sterrata che ci porta
direttamente ad una casa che non avrei potuto notare dalla strada, poichè si trova
completamente nascosta dall'oscurità della notte.
"Scendi."
Non ci penso due volte e incomincio a correre in direzione della casa che mi ha indicato.
Non mi piace per niente...Accadrà qualcosa di brutto qui, lo so...è tutto troppo
facile...troppo.
"ME LA PAGHERAI...IDIOTA. ASPETTA CHE TI TROVINO E ALLORA VEDRAI!!!"
Mi si congela il sangue nelle vene:-" E' la voce di Scully!!!Forse che qualche altro
con lei?"
"LASCIAMI IN PACE!!!"
Proviene dal piano di sopra.
"SCULLY!!!"- Lei sta qui...Il maledetto mi ha detto la verità...per
favore...che stia bene...per favore...per favore...per favore...per favore...
"NOOOOOOOOOO!!!"
Che...non c'è un maledetto interruttore qui?
"SCULLY RESISTI!!! Dove diavolo sta qesta maledetta luce?"
Ahhhh, finalmente!!!
BOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMM!!!!
NO.
L'eco dello scoppio rimbomba nelle mie orecchie, mentre cado indietro, rotolando per le
scale che avevo appena iniziato al salire...Il rumore dell'esplosione cede il passo ad un
silenzio assoluto, perchè ho smesso di sentire tutti i suoni, perfino il battito del mio
cuore. Sono così stordito che nemmeno di accorgo del dolore che dovrei sentire in seguito
alla caduta.
E dopo sento la voce, sta ridendo a crepapelle ora." E' arrivata l'ora di salvare la
principessa, eroe. Non la sento gridare, sarà meglio che ti affretti..."
"OH MIO DIO!!!NOOOOOOOOOOOOOO!!! SCULLY!!!"
Che non sia troppo tardi...C'è fumo ovunque...Dio...per favore aiutami.
"Scully..." La gola mi brucia tanto che non posso parlare, è pieno di fumo qui
dentro, devo tirarla fuori di qui prima che respiri troppo fumo...questa maledetta casa è
piena di porte...
"Scully...parlami, dimmi qualcosa."
Sento un pianto quasi impercettibile, e un lamento- "Per favore...voglio uscire da
qui..."
Non posso vederla...cerco la porta avanzando tastando il muro con le mani,
freneticamente...
"Resisti ancora un poco..." Il suono della tosse mi guida fino ad un lato della
stanza...Distinguo un letto e qualcosa che sembra un corpo tra le coperte.
"Scully..."
Allungo la mano e sollevo le lenzuola...
Maledizione.
Non c'è niente qui...solo una forma fatta con i cuscini.
"MALEDETTO...DOVE STA?DOVE STA?"
"Per favore..."
E' la sua voce...ma dove...
"Per favore..."
"Scully..."
Faccio un giro intorno al letto e mi calo a terra, tastando il pavimento con le mani,
cercando davanti a me e sotto il letto...ma l'unica cosa che trovo è un maledetto
registratore.
"Per favore..."
Lo spengo con un calcio e mi allontano da lì...Non posso ancora crederci...ha messo in
scena questo solo per farmi un maledetto scherzo, o per tendermi una trappola
mortale...Esco il più rapidamente possibile, tossendo, inciampando nei mobili e cercando
di scendere le scale senza rompermi il collo. Quando arrivo giù, i mie polmoni sono così
pieni di fumo che fanno un male cane...
"Sei... un maledetto...figlio di puttana...dove...l'hai portata?"
"Sai, Mulder, non sarebbe una cattiva idea che arricchissi un poco il tuo
vocabolario...Stai diventando abbastanza monotono"- Il maledetto ha deciso di
appropriarsi della mia auto, e mi osserva piegato in due dal ridere.-Ti ho promesso che
l'avresti rivista...ma non ti ho detto quando!!! Invece, perchè tu veda che non sono
così cattivo, ti lascerò un suo ricordo!!!"
Sono troppo stordito per reagire, per muovermi o per parlare quando lancia alcune foto dal
finestrino della mia macchina...non reagisco nemmeno quando accende il motore e parte a
tutta velocità, lasciandomi in mezzo al nulla...
Abbasso lo sguardo sulle foto, e la mia anima si spacca in due.
"DIO...NO!!!"
CONTINUA...
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