AUTRICE : Marisa, ma anche Marisa Schelly ( scritto proprio così, per via del mio cognome…^_^)
E-MAIL : stucollo@tisclainet.it   ( vi prego, scrivetemi!!)
RATINGS : G

GENERE: Case File, Angst
DISCLAIMER: allora… purtroppo, per mia sfortuna, e per colpa di quel geniaccio di C.C., Mulder e Scully NON sono di mia invenzione… solo Jack Condor, il killer è mio! Naturalmente io non voglio violare nessun diritto della Fox, della 1013, e tutto ciò che ha inventato Chris Carter X- files… questo è solo puro svago.
NOTE: questa ff assomiglia molto ad una puntata di X- files della prima serie, intitolata "Morte apparente", e questo so che potrà essere di cattivo giudizio. Vi prego ugualmente di non arrabbiarvi, di sopportare e resistere!! ^_^!! Cmq, ho già quasi finito un'altra ff, e questa volta vedrete che è più carina…! Questa era solo una prova, un riscaldamento.
COMMENTI : se li faccio io, rischio di rovinarvi tutto… aspetterò con ansia qualsiasi vostro commento, sperando che cmq sia, la lettura sia di vostro gradimento.
RINGRAZIAMENTI : ringrazio tutti coloro che pubblicheranno la storia, che la leggerà, chi ha creduto in me, chi ci crede ancora… (my Dio…^_^). E ringrazio soprattutto il telefilm, che mi ha ispirata…
SPOILER : tratto dalla prima serie, riporta evidenti tracce della puntata " morte apparente"…^_^
SOMMARIO : Mulder e Scully devono acciuffare un killer che è capace di rendersi introvabile; finchè non prende di mira gli amici di Fox…
Ed ora… finito! ^_^!!


Leggete, vi prego!!

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IL KILLER.


Erano quasi le nove e mezza.
Mancava poco all'inizio dell'opera, e il nervosismo era parecchio.
Jack Condor, famoso e spietato serial killer, non aveva lasciato indizi sul momento in cui avrebbe agito.
Tutto era stato già calcolato, valutato e studiato.
Nessuno avrebbe dovuto lasciare l'edifico se non dopo la cattura di Jack.
La soffiata era stata data da un informatore segreto, che conosceva a fondo tutti i malviventi della città, e conosceva molto bene anche Condor. I federali avevano poche possibilità per poterlo acciuffare con le mani nel sacco, perché era stato scoperto che Jack era infiltrato in un'associazione che lo proteggeva da qualsiasi accusa, e gli aveva procurato un alibi di ferro, anche durante l'ultimo interrogatorio, al quale Mulder e Scully avevano assistito, senza riuscire ad inchiodarlo ed incastrarlo.
Ma ora era diverso.
Jack ce l'aveva a morte coi due per le insistenti indagini sul suo conto, per tutte le volte che era stato arrestato, e per quella volta che Mulder era riuscito a sbatterlo dentro per un mese…
Quando poi era uscito di prigione, scontando la pena e giudicato innocente, aveva giurato vendetta contro il suo nemico Mulder, minacciandolo di morte.
Ma Mulder, allora, non sapeva affatto con chi aveva a che fare. Non si era preso la briga di informarsi meglio sul conto di Jack, non si era mai preoccupato che in fondo, il pericoloso serial killer sarebbe potuto tornare all'attacco prima ancora che lui potesse accorgersene.
Questa volta dovevano riuscire a prenderlo.


Tutto era cominciato un mese prima, quando si era avuta notizia della morte di uno dei migliori amici di Mulder. Fox ci era rimasto davvero male, e le tracce dell'assassino non portavano a nessuno.
Solo un biglietto, scritto a mano dal killer stesso, lo informava che presto altri suoi colleghi avrebbero fatto la stessa fine di quello appena ucciso. Tutto ciò era accaduto solo per colpa delle prove mancanti che avrebbero incastrato definitivamente Jack quel giorno in tribunale, dove invece scontò solo un misero mese, e quindi ora poteva vendicarsi.
Chi sarebbe stata la sua prossima vittima?
Si scoprì, a distanza di due giorni, che era stato ucciso anche un altro collega di Mulder, sempre allo stesso modo della precedente vittima: due colpi di pistola ben centrati al petto.
E di nuovo il biglietto di minaccia:


"Questo non è solo che un altro dei miei bersagli. Ricorda che quello a cui tengo di più sei tu!"


La scrittura del biglietto non portava a tracce di impronte digitali, residui di pelle, macchie od altro: l'assassino era troppo astuto, o forse, aveva qualcosa di anomalo che lo rendeva introvabile.
Già, ma cosa?
Non c'erano prove concrete che fosse stato effettivamente Jack Condor, perché il suo alibi era troppo buono, e negli ultimi tempi sembrava che si fosse dato una dritta, nonostante il suo passato così sporco.
Mulder e Scully avevano continuato ad indagare, scoprendo assai poco riguardo l'assassino,che ben volentieri evitava di farsi scoprire. Solamente si era scoperto che aveva fatto conoscenza nel suo mese di prigione, con un detenuto capace di strani poteri. Evidentemente grazie ad esso, chissà cosa si era fatto fare, per diventare così imprendibile ed in giudicabile.
A distanza di una settimana, toccò alla terza vittima: non c'erano dubbi, il killer agiva senza scrupoli e senza timore.
Mulder non riusciva a sopportare la perdita i così tanti amici, e temeva che potesse toccare anche a qualche suo familiare, prima o poi.
Niente indizi.
Questo era davvero orribile.
Solo l'inconfondibile biglietto bianco con su una scritta frenetica, minacciosa e spietata.
Se non fosse stato per l'informatore segreto, non si sarebbe saputo come sarebbe andata a finire…
Il quarto bersaglio di Jack era proprio Scully.
In quegli ultimi giorni aveva ripetutamente ricevuto minacce telefoniche, che la intimavano di chiudersi in casa, perché probabilmente le visite sarebbero state davvero tante…
La paura di Scully fu tale che per qualche giorno decise di invitare Mulder a casa, che l'avrebbe protetta dai pericoli.
Niente da fare.
Il tempo passava, passavano i giorni, e non si faceva vivo nessuno.
Forse Jack, o chiunque fosse stato, aveva deciso di cambiare vittima, e di tenere come penultimo bersaglio Scully.
Ma non era così.
L'assassino era informato su tutto, su tutti e su di ogni cosa che potesse per lui servire ai suoi scopi. Sapeva bene che Scully da lì a poco avrebbe assistito ad un'importante opera teatrale, perché era riuscito ad informarsi sulle sue passioni. Non puntò sulla medicina, né su qualche caso che l'avrebbe portata alla morte, né ai suoi familiari. Le sue passioni erano queste, e vi era anche il teatro.
Non gli sarebbe stato difficile, dunque, scoprire l'ultima opera a cui avrebbe assistito.
Si trattava della "Boheme", un'opera davvero bella, con un finale però drammatico, e quel sabato sarebbe stata recitata la prima in versione integrale, a cui Dana non avrebbe rinunciato per nulla al mondo.
Le informazioni avute avevano permesso a Mulder e Scully di prepararsi, di contattare tutta una squadra speciale, di appostarsi nei punti meno visibili. Per acciuffarlo, lei non sarebbe dovuta mancare, anche se questo avrebbe significato il pericolo della sua vita.
Non si poteva affatto sapere come si sarebbe presentato l'uomo: se davvero in prigione era riuscito a cambiare aspetto grazie ad un compagno di cella, forse ora assomigliava ad un'altra persona.
Il nervosismo era molto, l'agitazione tale da rendere tutti scattanti e isterici. Non doveva sembrare una cosa troppo appariscente, perché se no Jack avrebbe potuto capire e sarebbe fuggito.
Mulder doveva vendicarsi; quel killer pazzo aveva ucciso molti dei suoi amici, era riuscito a farla franca, e ora puntava sulla sua collega.
La grande sala di ricevimento era gremita di gente: tra questi, agenti in borghese perlustravano la zona, cercando una qualsiasi persona losca, o comunque sospetta; comunque, non si sarebbe potuto trovare molto facilmente, tra tutte le persone che stavano nella sala. Scully era presente, si guardava attorno impaurita e sospettosa, vestita di scuro in modo da rendersi poco visibile al suo aggressore che presto avrebbe potuto agire.
Il punto era: prima, durante o dopo l'opera? Con che cosa avrebbe attaccato?
Chi poteva saperlo?
Mentre con lo sguardo Scully scrutava ad uno ad uno i visi dei presenti, intenti a chiacchierare fra di loro, da un'altra parte una figura distinta, con uno sguardo molto minaccioso e attento, osservava a sua volta le facce degli spettatori che da lì a poco avrebbero lasciato la stanza per recarsi dentro la sala del teatro ed assistere poi all'opera. Mulder era appostato a fianco di una colonna, e seguiva passo passo i movimenti della collega.
Erano le nove e venti.
Se l'assassino avesse agito come previsto, allora dovevano tenersi pronti.
L'uomo distinto, dai lineamenti duri, una rada barba scura, i capelli lisci e corti, finalmente scorse il suo obbiettivo.
Non esitò un istante, dalla tasca tirò fuori un revolver e puntò contro Scully, che ancora non si era accorta di niente.
Subito la folla cominciò ad urlare, ed a quel punto l'uomo si fece avanti, e sbraitò con l'arma puntata contro Dana:
-    E con questo siamo a quattro, Mulder!!
BANG! BANG! BANG!
Il revolver sparò tre colpi, che permisero a Scully di sgranare gli occhi, voltarsi ed accorgersi troppo tardi di quello che stava accadendo:
le pallottole la colpirono in pieno petto, lei sobbalzò all'indietro vinta da quella forza terribile e dolorosa, la bocca aperta, gli occhi pieni di terrore, e cadde poi a terra supina, priva di sensi.
Mulder si accorse di ciò troppo tardi, ed il killer riuscì a fuggire.
Esitò un po', non sapendo se fermarsi a controllare le condizioni della collega, o se inseguire l'assassino, che intanto era fuggito da una porta di servizio.
Scully era riversa a terra, supina, gli occhi chiusi, tre buchi nel petto che perforavano la giacca, le braccia aperte, come priva di vita.
" oh mio Dio, Scully…", pensò Mulder.
Il malvivente si era dileguato, ma non poteva lasciare così la sua amica.
-    Presto, venite qui e rianimatela!
Chiamò gli altri agenti, e lui inseguì Jack, che aveva seguito una rampa di scale per poi giungere dietro le quinte del teatro, dove tutti i presenti erano fuggiti, alla vista dell'arma.
Ora lo vedeva: si era nascosto tra uno scenario e il sipario, e aveva con se un ostaggio: un povero ragazzino bruno, che sembrava talmente spaventato da non riuscire a smettere di tremare.
-    e così siamo giunti alla conclusione…eh!eh!
-    lascia l'ostaggio, bastardo!! - Mulder a sua volta puntava l'arma contro di Jack.
-    Oh, oh, oh… no, Mulder non mi interessa questo stupido ragazzo… sai bene che sei tu il mio ultimo bersaglio!
-    Lascia il ragazzo, o sparo!
-    Povero Mulder… - il tono di Jack era perfido - hai un atteggiamento davvero ridicolo!! Non hai il coraggio di sparare, perché hai paura di questo moccioso che potrebbe morire…
-    Smettila! Sei circondato! Non puoi fuggire!
-    … hai pensato alla tua amica??- Jack non ascoltava quello che intimava Mulder - hai pensato che potrebbe morire, se non vai a salvarla??
-    Non dire stronzate, Jack!
-    Oh… mi stai offendendo, sai? Mi spiace tanto che tu non abbia visto come sono agonizzati i tuoi cari colleghi…
-    Ti ho detto di smetterla!! Butta l'arma a terra!!
-    … dovevi proprio vedere la loro espressione… puro terrore, te lo garantisco!! Lo stesso varrà per te… vedo che tremi di già!!
-    La vuoi smettere??!! Ti potrei uccidere subito volendo!
-    Ah, e perché non lo fai?? Hai visto come si spara alla gente?? Sei forse una femminuccia che ha paura?? Su, spara, Mulder!! Fammi vedere quanto sei coraggioso! Spara!!
Il bambino cominciò a piangere, cercando di divincolarsi. Jack lo guardò truce.
-    anche tu vuoi morire, pulce?? No, non credo… non credo che anche tu vuoi finire nella tomba così giovane…
-    Basta così, Jack!! Lascia l'ostaggio, o ti uccido!!
-    No, non lo farai! Ci vuole coraggio, per uccidere qualcuno, sai??
-    E tu credi di averlo, Jack?? Credi che uccidere qualcuno alle spalle sia fonte di coraggio?!
-    Che vuoi dire, Mulder? Sei forse in preda al panico?? Eh!eh!
-    No, Jack!! So bene che hai ucciso I miei colleghi alle spalle! Loro ne erano ignari, e tu li hai colpiti senza ritegno! Questa è vigliaccheria, non coraggio!!
-    Stupido idiota!! Credi forse che non sia in grado di puntarti addosso una pistola e farti fuori anche se sei armato??
-    Certamente, Jack! Hai colpito Scully alle spalle! Non sei stato affatto coraggioso!
Sembrava che queste parole facessero imbestialire Jack, che forse aveva problemi di identità.
Si guardò attorno, poi fissò negli occhi Mulder.
-    sei stupido, sai?
-    Ah, se qui c'è uno bastardo, quello sei tu, Jack!!!
-    Mi sto arrabbiando! Ora uccido questo marmocchio!
-    No, fermo! - Mulder puntò la pistola sulla testa del nemico.
Jack si voltò verso il ragazzo, poi tornò a guardare con feroce perplessità Mulder.
-    hai ragione, sai??- Jack gettò a terra il bambino, che si nascose piangendo dietro le tende del sipario. - penso che ti ucciderò subito!!
-    Hai fatto male i tuoi conti, Jack!
BANG!BANG!BANG!BANG!
Mulder, mentre Jack aveva lasciato andare il ragazzino, riuscì ad infierire all'assassino quattro colpi di pistola, che lo buttarono a terra a morte.
Mulder lentamente abbassò l'arma, ed anche la testa si chinò verso il basso. Gli uscì uno sbuffo di sollievo.
Il bambino, da dietro la tenda, si avvicinò cautamente al morto, e gli tirò un calcio di soddisfazione, mentre ancora aveva le guance bagnate.
" …Scully…!" Mulder si ricordò che la sua collega era stata colpita, e che ancora probabilmente non si era ripresa.
Dana era ancora a terra, circondata da agenti che la guardavano perplessi. Ancora nessuno aveva osato avvicinarsi, pensando al peggio. I richiami per farla risvegliare, la fecero rianimare.
Lentamente riaprì gli occhi, e si ritrovò a fissare il soffitto bianco e decorato del teatro. Le voci che la circondavano erano davvero fastidiose. Aveva il corpo intorpidito, si sentiva il petto frantumato e pressato, e per qualche istante non ricordava nulla, fuorché gli spari.
Fu allora che si portò una mano al petto, constatando che era ancora intera, nonostante il dolore allucinante. Sempre sdraiata, senza la forza di rialzarsi, sbottonò la giacca, poi scostò la camicia, per poi arrivare a toccare il corsetto antiproiettili, dove le tre pallottole si erano fermate.
Ringraziò l'intero firmamento ed i suoi angeli, per avere indossato quella protezione, e richiuse gli occhi.
-    Scully, tutto a posto?
-    Stai bene, Scully?
-    Su, alzati! Sei intera!
-    Però, te la sei vista brutta!
Le voci dei colleghi, allegre e amichevoli, le fecero un bell'effetto, ed ancora a terra, gli occhi chiusi, sorrise.
Mulder arrivò subito dopo, mentre lei stava cercando di riconnettersi col mondo esterno.
-    hei, Scully! come stai?
Scully si voltò, il viso pallido e sconvolto.
-    Mulder, dov'eri finito?
-    Bè, mentre tu ti facevi un sonnellino, io ho lottato contro Jack.
-    Allora era proprio lui?
-    Certo, abbiamo scoperto che si era sottoposto ad un intervento facciale mentre era in prigione, perciò era risultato irriconoscibile.
-    Comunque, è andato tutto bene…
-    Già… tu sei sicura di essere intera?
-    Bè, non so… sembra che mi abbiano sbattuto una spranga di ferro sulle costole…
-    Wow! Come ci si sente, dopo essere stati colpiti con tre pallottole da un revolver?
-    Magnificamente, Mulder…
I due colleghi se ne andarono dopo i dovuti accertamenti, le dichiarazioni e tutto il resto. Finalmente Jack era stato eliminato dalla faccia della terra, anche se questo forse avrebbe voluto dire niente indizi per trovare l'organizzazione segreta di cui faceva parte il killer.
Dopo quell'esperienza, di certo i due colleghi avrebbero fatto davvero molta più attenzione, in futuro, e Scully decise che il teatro non faceva per lei: ancora aveva in mente i tre forti spari di Jack che l'avevano quasi uccisa.
Mulder si chiedeva come, un uomo come Jack, avesse potuto distruggere la vita di te persone così, a sangue freddo. Ma evidentemente non si trattava più di Jack, forse stando in prigione aveva subito qualche cambiamento anche mentale.
Non lo avrebbero mai scoperto.
A distanza di giorni si scoprì nella prigione principale di Washington il cadavere di un detenuto morto per vecchiaia, nonostante fosse stato imprigionato qualche anno prima ed avesse solo quaranta anni.
Jack aveva preso la sua giovinezza e così facendo l'uomo era morto.

FINE!!


Pietosa……..^_^
Grazie a tutti! Grazie a chi pubblicherà la storia, a chi l' ha letta, a chi crede in me, agli scenografi, i costumisti, le truccatrici, i fan, il coreografo, il regista, me stessa….
Scusate di nuovo, ma la mano scivola spesso!!
Ciao e divertitevi con la prossima fiction che invierò!!
Bye-bye!