TITOLO:E’ FINITA!

 

Capitolo 7

 

SCULLY’S APPARTMENT 8:30 P.M.

 

Fox era steso sul divano di Scully.

Aveva avuto un mal di testa da ora di pranzo e adesso si stava facendo più lancinante.

Inoltre era pervaso da una sensazione di nausea, per questo non aveva ancora cenato e non aveva alcuna intenzione di farlo.

Negli ultimi due giorni non aveva mangiato molto, forse aveva bevuto qualche birra di troppo, si disse, ma non si convinse.

C’era qualche altra cosa. Aveva delle brutte sensazioni, non riusciva a definirle, ma era consapevole che riguardavano la sua Scully.

Il suo cellulare squillò e lui rispose.

“Mulder!”

“Fox, sono Diana!”

“Cosa vuoi?”

“Io e Spender avremmo bisogno del tuo aiuto per un x-file. Lunedì partiamo per la Florida. E’ un caso di violenza carnale. Le vittime dicono di essere state violentate da un presunto uomo che vive nei boschi, ma non è mai stata provata l’esistenza di quest’ uomo. E’ solo una leggenda. Quando ci vediamo ti mostrerò il fascicolo. Ha già parlato Spender con Kersh. Non ci sono problemi se ti allontani dalla tua attuale occupazione…”

“Non posso venire.”

“Come sarebbe, non puoi venire? Hai la possibilità di lavorare su qualcosa di davvero eccitante, è un x-file…”

“Eccitante? Bella definizione per classificare dei casi di violenza sessuale.”

“Lo sai cosa intendevo dire.”

“Comunque no, grazie. Non mi interessa partecipare a queste indagini. Buonanotte Diana.”

“Fox, Fox?”

Lui le aveva riagganciato il telefono in faccia.@ Ha,ha, ha!@

<Lunedì torna Dana.>

Mulder si rigirò a pancia sotto e notò una foto sul tavolino di Dana. Era di Melissa.

<Se solo fossi qui, sono certo che la faresti ragionare. Tu hai sempre capito tutto, prima di noi. Sapevi già che l’amavo, la prima volta che mi hai visto. Dana ti ha mai detto qualcosa di me? Ti ha mai detto ciò che prova per me? Sto delirando, parlo con una foto.>

Si alzò dal divano e si diresse in camera da letto.

Si immerse nei cuscini e fra le coperte di Scully sperando di sentire il suo odore, come la sera precedente. Il suo desiderio fu esaudito.

Il dolore lancinante alla testa si fece sempre più forte e lo costrinse ad alzarsi e a cercare qualcosa nell’ armadietto dei medicinali.

Trovò delle aspirine. Ne mandò giù due con un sorso d’acqua e tornò a letto.

 

 

DAVID’S RESIDENCE 9:23 P.M.

 

Dana e David, distesi l’uno affianco all’altra, stavano riprendendo fiato. Poi lui si girò su un fianco, verso Scully.

Lei lo guardò e gli sorrise. Lui la baciò e lei gli cinse la nuca con una mano, intrecciando le dita con i suoi capelli.

David le baciò la fronte, poi le poggiò la testa sullo stomaco e lei gli carezzò i capelli.

Le diede un bacio sullo stomaco, mentre la guardava da sopra le ciglia.

Dana gli sorrise e lui seppe che poteva continuare con i suoi baci.

Il cuore di Scully batteva ancora così forte.

Lui risalì baciandole un seno, sempre guardandola come se aspettasse il suo consenso.

“Vieni qui!” lo incitò Dana per portarsi le labbra alla sua bocca. Rimase sopra di lei solo per qualche istante, poi si distese al suo posto.

Fu Dana che gli si accoccolò sul petto, tracciando dei disegni tra le costole con un dito indice.

Gli diede un rumoroso bacio all’altezza dello sterno e disse: “Sai cosa mi ha chiesto, oggi, tua figlia?”

“No, cosa ti ha chiesto?”

Scully alzò il capo per guardarlo negli occhi. Tirò un sospiro.

“Mi ha chiesto: ‘Tu, vuoi bene al mio papà?’…”

“E che le hai risposto?”

“Le ho detto di si.”

Lui le sorrise soddisfatto.

“Allora mi ha chiesto: ‘e a me vuoi bene?’ Le ho risposto: ‘Certo, tantissimo.’ Poi mi ha domandato: ‘Vuoi essere la mia mamma? Lo so che io ce lo già una mamma, ma ora non c’è più. Vorrei tanto che tu fossi la mia seconda mamma. Vuoi esserlo?’…”

In quel momento gli occhi di Scully si riempirono di lacrime. Lui le prese il mento. “Ehy, va tutto bene. Cosa le hai detto?”

“Le ho detto… che mi piacerebbe tanto.”

David si avvicinò e la baciò. Dana riportò la guancia sul suo petto e lo abbracciò.

“Vuoi sapere perché stavo piangendo quando mi hai trovata su quella panchina, nel parco?”

“Solo se te la senti di raccontarmelo.” Le carezzo i capelli.

“Non posso avere figli, David.”  Riprese a guardarlo, mordendosi il labbro inferiore. Lui la strinse a se forte.

“Mi dispiace, mi dispiace tanto, Dana! Vorrei poter dire o fare qualcosa per…”

“No, non te l’ho detto per essere consolata. Te l’ho detto perché mi andava di farlo. Stai già facendo molto, credimi.”

“Vorrei fare di più!”

“Allora stringimi, abbracciami forte!”

Lui lo fece.

 

@ Salve! siete ancora vivi? E’ stata più una fatica per me, credetemi! Ma purtroppo ho dovuto scriverlo. Mi sembra l’AUTODIFFAMAZIONE di Peter Handke che abbiamo recitato al saggio di fine corso. “Ho dovuto!…” (Un saluto a tutti quelli del primo anno della scuola di recitazione, che quest’ anno hanno avuto me, Valentina e Sara, del secondo anno, come guest-stars nel loro spettacolo.J) Bhè, fra un po’ ci sarà qualcosa di shipper.@

 

BILL SCULLY’ S RESIDENCE  10:13 A.M.

 

Il telefono stava trillando già da qualche minuto quando Scully entrò in casa.Aveva passato tutta la notte da David. Aveva avvertito suo fratello con un messaggio in segreteria, che avrebbe passato la notte da una sua vecchia amica d’infanzia e Bill non aveva potuto fare obbiezioni perché non era in casa al momento della telefonata. Non c’ era nessuno ora e Scully si ricordò che Tara le aveva detto che sarebbero andate da sua madre. Così si decise a rispondere al telefono.

“Pronto?”

“Dana?”

“Mamma?”

“Sei a casa di Bill?”

“Non dirlo a Mulder!”

“Solo se ti decidi a chiamarlo e a parlargli. Dana, quel ragazzo è disperato. Non chiude occhio da quando sei partita.”

“Tu non sai cos’è successo!”

“Lo so invece. Fox me l’ha raccontato.”

“Cosa t’ ha raccontato? Te l’ha detto che è andato a letto con una sua ex? Certo che no! ”

“Dana ti sbagli non è andato a letto con un’altra.”

“Mamma, so quello che ho visto.”

“Hai visto male. Me l’ ha giurato ed era sincero.”

A quel punto Scully si sentì in colpa. In qualche modo, il fatto che Mulder era stato a letto con la Fowley, aveva lasciata spenta la sensazione di aver tradito Fox,ma se davvero lui non l’aveva fatto, non poteva tenere a tacere la sua coscienza ancora per molto.

“Comunque sia, non è solo questo. Mi ha mentito e come se non bastasse mi ha detto delle cose che mi hanno ferito. Non ho voglia di parlargli. Non sono ancora pronta.”

“Tesoro, ascoltami: Fox sta davvero male. Vuole spiegarti come stanno le cose. Dagli questa possibilità.  Se non lo fai, te ne pentirai per tutta la vita. So che sei innamorata di lui e se lo avessi visto… Telefonagli!”

“Non sono innamorata di lui, mamma!”

“Continua pure a negarlo a te stessa, ma per favore chiamalo!”

“D’accordo, ora lo chiamo,ma tu non dirgli dove mi trovo.”

“Te lo prometto!”

Scully riagganciò e compose il numero di Mulder.

 

 

MULDER’ S APPARTMENT  10:25 A.M.

 

“Mulder!”

“Ciao!”

“Scully, dove sei?”

“Fuori città!”

“Si, ma dove?”

“Come va il lavoro?”

“Non vuoi dirmelo?”

“Spero di non averti lascito nei pasticci con Kersh.”

“Non mi importa nulla di Kersh, può pure mettermi in punizione a vita. Dimmi dove sei!”

“Al mare.”

“Al mare, dove?”

“Torno domani. Ti ho chiamato solo per sapere se andava tutto bene lì.”

“No, non va tutto bene. Sei sparita così, senza dirmi nulla…”

“Mulder, non credo di doverti spiegare su dove vado e con chi sono…”

“Sei con qualcuno?”

Perché diavolo gli aveva detto quello? Ora come rimediare?

“Ho bisogno di parlarti, Scully. Ti prego torna! Dobbiamo chiarire questa situazione…”

“Non c’ è nulla da chiarire…”

“Si che c’è!”

“Mulder, ora devo andare.”

“No, aspetta! Parliamo ancora un po’. Te l’ ha detto tua madre che ho parlato con lei?”

“L’ho sentita pochi minuti fà. Mi ha detto che non te la cavavi tanto bene…”

“Infatti. Non ho fatto altro che pensare a ciò che è accaduto…”

“Mulder, non ha importanza…”

“Si che ne ha. Va tutto bene lì da te? Ovunque tu sia.”

“Si, sto bene!”

“Dana…”

L’aveva chiamata per nome. Non lo faceva quasi mai. Solo in momenti critici.

“Non è accaduto quello che pensi tra me e l’agente Fowley…”

“Mulder, non mi riguarda.”

“Si, invece. Lei è venuta da me, ma non le ho permesso di…ti prego, credimi.”

“Mulder, io…ho bisogno di più tempo per capire cosa realmente voglio dalla mia vita e ho bisogno di scoprirlo senza di te. Devo farlo da sola. Per favore dammi solo un po’ di tempo.”

“Se ti servirà per tornare da me, puoi prenderti tutto il tempo che vuoi. Però ti prego fa presto, perché non sto tanto bene quando tu non ci sei. D’accordo?”

“Ci vediamo domani in ufficio.”

“Mi manchi!”

A Scully le mancò il respiro e un groppo le si fermò in gola.

“Devo andare, ciao!”

Dana riappese il telefono, prima che lui riuscisse a dirle un’ultima cosa.

<Ti amo, Scully!>

 

 

@ AHA! Lo so che non vale se Scully, non partecipa, ma prima o poi lo farà. Non illudetevi, voi noromo. La storia tra Dana e David finirà! Prima o poi!@

 

Continua….