TITOLO:E’ FINITA!

 

Capitolo 5

 

DAVID’ S RESIDENCE   9:00 P.M.

 

“Dana? Entra!”

“Ciao! Ti disturbo?”

“No, figurati! Stai bene?Sei scappata via così… ”

“Ti chiedo scusa. E’ che…”

“Non importa, ora sei qui!”

“Elizabeth?”

“E’ di la in camera sua che gioca. Vieni!”

David portò Dana nella stanza di sua figlia.

“Ehy tesoro, guarda chi c’è!”

“Dana! Dana!”

La bimba le corse incontro e le abbracciò le gambe.

“Ciao piccolina!”

La prese in braccio e le diede un bacio.

“Sono contenta che sei tonnata!”

“Lo sono anch’ io!”Aggiunse David.

Scully lo guardò e gli sorrise.

“Vado di la a prendere qualcosa da bere. Ti va una birra?O preferisci del vino?”

“La birra va benissimo!”

Ripose Lizzie a terra e disse: “Allora dov’è la tua casa dei soldatini? Me la fai vedere?”

“Si!”

David le osservò per qualche istante poi le lasciò sole per andare in cucina.

Quando ritornò trovò le due ragazze che ridevano,giocando sul tappeto con i soldatini.

“Tieni!” Le disse, porgendole una birra.

“Grazie!”

“Liz, che ore sono?”

“Posso restare alzata solo un altro pochino?”

“No, sei già in ritardo. Da la buonanotte a Dana e fila a letto.”

“Mmm…Buonanotte Dana!” La bimba le diede un bacio e l’ abbracciò forte, poi si infilò sotto le coperte.

David gliele rimboccò e le diede un bacio sulla fronte.

“Sogni d’oro,amore mio!”

Lui spense la luce e uscì dalla cameretta con Scully, socchiudendo la porta. A bassa voce sussurrò: “Andiamo, vieni in salotto.”

Si accomodarono sul divano, ma per un po’ nessuno dei due disse nulla. Fu David a rompere il ghiaccio: “Come mai sei tornata? Voglio dire, mi fa piacere tu l’ abbia fatto, ma…”

“Volevo chiederti scusa per il mio comportamento…”

“Scuse accettate. Sai, mia figlia ti adora. Non ha smesso di parlare di te per tutto il tempo. Di solito non è così. Con gli estranei è sempre un po’ scontrosa, ma con te…Sei davvero brava con i bambini.”

“Lizzie è una bimba formidabile!”

“Già! Ti va di vedere un film? Ho noleggiato AMARSI con Meg Ryan e…”

“E Andy Garcia. Lo so, mi piace molto quel film. Ma non credevo guardassi film d’amore.”

“Sono un romantico!”

“Davvero?”

Lui le sorrise. Poi si alzò dal divano e inserì la cassetta. Il film partì e lui si risedette accanto a Dana.

Dopo circa un’ora erano entrambi crollati sul divano.

 

11:31

 

Dana aprì gli occhi e si rese conto che non si trovava casa sua, né in quella di Bill e che si era addormentata sulla spalla di David.

Si alzò e spense la tv. Ormai il film era finito. A quel minimo TIC della tv che si spegneva anche David si svegliò.

“Ciao!”

“Ciao! Devo andare!”

“No, perché? Sei riuscita a vedere la fine del film?”

“No e neanche tu, vero?”

“Macchè, mi sono addormentato come un bambino.”

“Se vuoi ti racconto la fine.”

“No, l’ ho già visto, so come finisce. Garcia racconta a Meg Ryan di amare tanto sua moglie e lei gli dice che dovrebbe dirgliele certe cose. Poi si baciano!”

Il cuore di Scully al suono di quelle parole iniziò a palpitare. Non riusciva a capire perché si sentiva così. Così attratta da quell’ uomo. Certo era un bell’ uomo, alto,muscoloso quanto basta, capelli scuri e due splendidi e enormi occhi marroni.

“Devo proprio andare.”

“Ok, posso chiamarti domattina?” David si era rassegnato.

“Si, ti lascio il numero di cellulare.”

Dana prese un foglietto dal blocnotes che era su di un mobile-bar e scrisse il numero.

David le si avvicinò e curiosò da sopra la sua spalla.

Quando Scully si voltò per dargli il foglio se lo trovò a pochi centimetri dal suo viso. Si guardarono a lungo negli occhi, poi lei distolse lo sguardo e sviò dietro di lui.

“Ci vediamo!”

“Ti telefono.”

Scully si era già avviata verso la porta. “Ok, buonanotte!”

“Buonanotte, Dana!”

Lei uscì e lui chiuse la porta alle sue spalle. Tirò un sospiro e scivolò lungo la porta fino a sedersi a terra.

“Oh Dana…” Sussurrò e poi chiuse gli occhi.

 

BILL SCULLY’ S RESIDENCE  12:14 P.M.

 

Dana si rigirava nel letto, senza riuscire ad addormentarsi. C’ era mancato tanto così perché avesse baciato David. Stava ripensando ai suoi occhi su di lei, al suoi sguardo profondo. Chiuse gli occhi per qualche secondo ed espirò. Un calore le avvolse completamente il volto.

Le tornò in mente quella sera, nel corridoio di Mulder, quando quell’ ape la punse, mentre lui stava per baciarla.

Ripensava spesso a quel momento, all’ intenso e profondo desiderio che aveva scorto, sorpresa, negli occhi del suo collega, alle parole che le aveva detto.

<Non avrebbe mai funzionato, lo so. Non sono sicura di ciò che ho visto dentro di te, Mulder. Non sono sicura che quello che voglio io sia giusto. E’ quasi come se per te non fosse mai accaduto. Anzi quello che c’ è di peggio che ironizzi sulla cosa. Non immagini quanto mi faccia soffrire questo tuo comportamento. Voglio mettere le distanze tra noi, anche se la cosa mi fa male, devo capire se posso andare avanti senza di te. Voglio provare a vivere senza di te. Voglio rendermi indipendente da te.>

 

THAT I WOULD BE GOOD EVEN IF I DID NOTHING

THAT I WOULD BE GOOD EVEN IF I GOT THE THUMBS DOWN

THAT I WOULD BE GOOD  IF I GOT AND STAYED SICK

THAT I WOULD BE GOOD EVEN IF I GAINED TEN POUNDS

THAT I WOULD BE FINE EVEN IF I  WENT BANKRUPT

THAT I WOULD BE GOOD IF I LOST MY HAIRS AND YOUTH

THAT I WOULD BE GREAT IF I WAS NO LONGER QUEEN

THAT I WOULD BE GRAND IF I WAS NOT ALL KNOWING

THAT I WOULD BE LOVED EVEN WHEN I NUMB MYSELF

THAT I WOULD BE GOOD EVEN WHEN I AM OVERWHELMED

THAT I WOULD BE LOVED EVEN WHEN  I WAS FUMING

THAT I WOULD BE GOOD EVEN IF I WAS CLIGY

THAT I WOULD BE GOOD EVEN IF I LOST SANITY

THAT I WOULD BE GOOD

WHETHER WITH OR WITHOUT YOU

( Alanis Morisette, That I would be good)

 

 

<E’ finita, Mulder.Questa volta non torno sui miei passi. Non ho più la forza di dimostrarti continuamente, di essere dalla tua parte.

Non sarà più come prima. Io non sarò più come prima, con te. Il nostro rapporto è cambiato e non sono stata io a volerlo.>

 

@ Non so voi, ma io sto per piangere. Lo so che me la sono voluta. Quando avevo iniziato questa storia non avevo intenzione che le cose si spingessero fino a questo punto. La mia mente è posseduta da qualche matto. AIUTATEMI! Non fatemi scrivere ciò che ho in mente! Perdonatemi shippers, vi giuro che il finale sarà come dev’essere: SHIPPER!@

 

11:13 A.M.

 

Scully si alzò e si ricordò di accendere il cellulare. David le aveva detto che l’ avrebbe chiamata e lei si era svegliata col pensiero di sentire la sua voce.

La telefonata non tardò troppo ad arrivare.

Lui le chiese se le andava di uscire a pranzo e lei accettò volentieri.

Dopotutto tra lei e David non c’ era nulla. Potevano benissimo pranzare insieme.

Dana si disse che voleva andarci solo per distrarsi. Con David riusciva a non pensare a Mulder ed ora era solo quello di cui aveva bisogno. Voleva dimenticarsi di lui, anche se poi lunedì sarebbe ripiombato nella sua vita, lei voleva essere in grado di affrontare le loro divergenze per continuare a lavorare insieme, solo come colleghi.

Andò in bagno e si fece una doccia.

 

Continua….