Come si okkupa?
Come
bisogna
fare
per
organizzare
una
buona
autogestione?
Lo
abbiamo
chiesto
ad
Alessandro
Coppola,
presidente
dell'Unione
degli
Studenti.
Quando
faceva
le
superiori
ha
partecipato
a
tutte
le
autogestioni
della
sua
scuola.
Perciò
fidatevi,
se
ne
intende.
1. La prima regola è la democraticità. L'autogestione deve essere decisa da tutti, non imposta da qualcuno, altrimenti si finisce per riprodurre il normale sistema che c'è a scuola. Se in assemblea la maggioranza dei presenti vota si, allora procedete all'autogestione.
2. Una volta votato per l'autogestione, comunicate al preside la decisione, presentando le motivazioni, il programma, le intenzioni. Se il preside è civile non ci sarà rottura di rapporti. Se invece l'autogestione è contro il preside, le cose cambiano e anzi la rottura è il primo passaggio della protesta.
3. L'autogestione deve avere un obiettivo: un progetto, una piattaforma (anche sui problemi interni dell'istituto), insomma qualcosa di concreto che vi porti tutti a vivere l'autogestione stessa come un percorso.
4. La discussione deve essere aperta a tutti. Quindi dovete elaborare un programma ricco e partecipato, sforzandovi di affrontare tutte le questioni che emergono in assemblea.
5.
Il
programma
dell'autogestione
va
deciso
da
tutti
giorno
per
giorno.
Potete
organizzarvi
così:
anzitutto
bisogna
creare
un
comitato
organizzativo,
che
ha
tre
compiti:
a.recepire
quello
di
cui
si
parla
in
assemblea
b.
mantenere
i
contatti
con
le
persone
esterne
c.
realizzare
il
programm
dell'autogestione
Il
comitato
va
scomposto
a
sua
volta
in
gruppi
di
lavoro
permanenti,
che
lavorino
all'informazione,
alla
guerra,
al
rapporto
con
gli
insegnanti,
all'affissione
dei
manifesti
con
il
programma
del
giorno,
alla
pulizia
della
scuola.
6. L'autogestione non deve essere la replica degli stessi meccanismi della scuola. Non occorre un servizio d'ordine che richiami ognuno alla civiltà, per quello bastano i bidelli.
7. Molto importante è che durante l'autogestione venga organizzato un servizio d'ordine esterno, di modo che non vi ritroviate la scuola invasa da spacciatori o altri loschi individui.
8. L'autogestione deve essere un momento di grande informazione, aprendo le porte anche ad esterni che siano più informati. Ora, ad esempio, dovreste aggiornare costantemente tutti sulla situazione della guerra in Afghanistan.
9. L'autogestione deve essere portata avanti in maniera democratica: ogni giorno oppure ogni due, dovete ritrovavi tutti per capire cosa va e cosa no nel modo in cui vi siete organizzati.
10. Fare un'autogestione non vuol dire chiudersi a riccio: è molto meglio che manteniate il dialogo con gli insegnanti, anche esponendo loro le vostre idee di scuola e di insegnamento.
11. L'autogestione deve dare voce alle vostre rivendicazioni di studenti, che a seconda delle scuole e dei loro problemi, possono essere gli orari delle lezioni, l'intervallo, la questione dell'uscita anticipata da scuola, ecc.
12. L'autogestione deve essere un momento per rendere la scuola più accogliente anche fisicamente. Questo significa che dovete darvi da fare se le pareti hanno bisogno di essere ridipinte. Usate la fantasia e coloratele come vorreste che fossero!
13. Mai togliere agli studenti la facoltà di studiare, anche durante l'autogestione. Dovete garantire aule studio e cercare di coinvolgere positivamente non solo i docenti, ma anche gli eventuali studenti che non aderiscono all'autogestione.